Utilizzi della Malva

Anche se in commercio esistono molteplici estratti della pianta: in forma di capsule, compresse, sciroppo, che ne rendono più pratica l’assunzione, la malva si scopre efficace anche in forma di semplice infuso, preparato usando 3 grammi (circa 2 cucchiaini da tè) di foglie e fiori essiccati per una tazza d’acqua bollente, lasciando in infusione per 10 minuti prima di filtrare. Se ne prende 1 tazza per 2-3 volte al giorno in caso di tosse, raffreddore, stitichezza e infiammazioni intestinali. In cucina la malva ha un ruolo importante, in particolare nella preparazione di insalate si utilizzano fiori e foglie tenerissime. Con il loro colore e sapore si possono aromatizzare finemente tritati, minestre e risotti. Per un uso esterno si possono utilizzare le foglie e i fiori della malva per le loro proprietà addolcenti, nutrienti, idratanti e antinfiammatorie per la preparazione di impacchi adatti a chi ha problemi di: geloni, eritemi, ematomi, stomatiti e congiuntiviti. Oppure per la realizzazione di gargarismi utili per curare: afte, gengiviti e mal di gola. Concludendo, si preferisce usare il decotto, preparato mettendo 1 cucchiaio da tè di foglie essiccate in una tazza di acqua fredda, portando all’ebollizione per 3-5 minuti prima di spegnere. Si attende altri 10 minuti prima di filtrare. Far raffreddare prima di applicare sulla pelle ricorrendo a garze in cotone. La malva, inserita al bagno aromatico, realizza un’azione emolliente e idratante ideale per pelli secche e fragili.