Foraging….Cucinare con i fiori

Non solo i fiori, ma anche le foglie e le radici aromatiche valorizzano i nostri piatti di gusto, di colori e di nutrienti. Si chiama ” Foraging ” ed è considerata la cultura dell’alimentazione che nasce con i cibi spontanei e selvatici. Si va nei boschi e nei prati, si raccolgono piante, fiori e frutti. Mangiare i fiori e altre prelibatezze che sono di proprietà del mondo naturale, ci da il vantaggio di combinare colori, sapori, profumi e consistenze, ci riavvicina all’ambiente in cui viviamo e ci aiuta a farne parte in maniera consapevole. Si cucinano così:

  • Rosa – i petali si usano per confezionare marmellate, sciroppi, liquori e cocktail, per arricchire le insalate e per la preparazione dei risotti.
  • Begonia – i petali si utilizzano per potenziare il gusto dei sorbetti, delle macedonie e dei gelati, perchè hanno un sapore che ricorda quello acido del limone.
  • Belle di giorno – i fiori, dal sapore dolciastro, si possono utilizzare crudi, mentre le radici e i tuberi (fusti o radici) si mangiano cotti ed hanno il sapore simile alle patate.
  • Calendula – i petali e le foglie sono buonissimi nei risotti, nella pasta, nei minestroni, nelle frittate e nelle insalate.
  • Garofani – si usano spesso per la preparazione dei liquori, ma vanno bene anche per condire i risotti o per guarnire i biscotti e i pasticcini.
  • Gerani – con i petali si preparano le frittate, i semifreddi, i sorbetti, i vini e i liquori. Perfetti anche per accompagnare i formaggi morbidi.
  • Lillà – i loro petali danno sapore a creme, yogurt, gelati e crostate.
  • Margherite – sono fiori ideali ad insaporire le zuppe.
  • Viole – eccellenti per preparare i gelati, le gelatine e le confetture. I petali si possono candire (sciroppare) o inserire freschi nelle insalate e nelle macedonie.

Anche i fiori delle piante officinali come il timo, il rosmarino, il santoreggia e la salvia…..sono perfetti per aromatizzare i formaggi freschi e le insalate.