Consigli per l’orto

  1. La semina di fagioli e fagiolini – in botanica, i fagioli e fagiolini appartengono alla stessa specie, solo che dei primi (fagioli) si mangiano i semi mentre dei secondi (fagiolini) si esaurisce tutto il baccello. Il processo di sviluppo dei fagiolini è più svelto e il primo raccolto avviene dopo circa un mese e mezzo dalla semina, per quanto riguarda i fagioli da sgranare questo momento è posticipato. Per seminare entrambi i tipi si procede scavando un solco nel terreno con una zappa a lama cuoriforme, si annaffia e poi si mettono i semi distanziandoli cinque centimetri, per concludere si copre il solco con la terra asciutta. Tra le file bisogna tenere circa cinquanta centimetri per le varietà nane e un metro per le rampicanti, che hanno bisogno di una rete alta.
  2. Prendersi cura di patate e pomodori – passate alcune settimane dal trapianto dei pomodori è necessario predisporre i loro tutori, e per questo vanno bene pali o canne di bambù alte circa due metri, a cui si legheranno le piante man mano che crescono, senza stringerle. Alle piante di patate è indispensabile fare le prime rincalzature, portando la terra con la zappa alla base dei fusti, per migliorare la radicazione e impedire che i tuberi crescendo sotto terra prendano luce diventando verdi.
  3. Preparare i macerati curativi per gli ortaggi – per difendere gli ortaggi in maniera naturale e senza inquinare si può preparare alcuni estratti o macerati che stimolano le difese naturali delle piante. Ad esempio, l’estratto di ortica è un ottimo deterrente per i pidocchi o afidi, e si prepara tenendo per un giorno un chilo di pianta fresca di ortica in un secchio con dieci litri di acqua. L’estratto si spruzza poi non diluito sulle piante che si vuole proteggere. Con le identiche proporzioni si preparano macerati di equiseto e di tarassaco, adatti per prevenire le malattie fungine. Questi ultimi però vanno tenuti a bagno per una settimana prima dell’uso.
  4. Piantare peperoni e peperoncini piccanti – i peperoni e i peperoncini piccanti si trapiantano in questo modo. Le piante di peperoni dolci sono più grandi rispetto a quelle dei piccanti, per questo si cambiano le distanze di impianto, che sono di cinquanta centimetri tra le prime e trenta centimetri tra le seconde. Per entrambi i tipi è possibile scegliere fra le tantissime varietà e avere poi raccolti molto ricchi e diversificati. L’importante è lavorare bene prima il terreno aggiungendo compost (fertilizzante ottenuto dal compostaggio di rifiuti solidi urbani) e stallatico (letame di stalla) perchè i peperoni hanno bisogno di molto nutrimento. Le piante si avvantaggiano di tutori alti un metro, che le aiutano a reggere il peso dei frutti senza sradicarsi.