Siete sicuri di sapere tutto su cosa vuole comunicarci il gatto attraverso le fusa ? e se non le fa ?

Che amiate o meno i gatti, provate a sedervi sul divano durante una giornata con un libro in mano e lasciate che il gatto vi salga in grembo. Dopo pochi minuti sentirete una profonda vibrazione che si trasmette dal suo al vostro corpo. Mentre sembra dormire, il mantello si solleva leggermente percorso da un tremito magnetico che ricorda la risacca di sera, quando il mare è calmo, e voi ne udite l’andare e venire continuo che vi concilia il sonno abbassando la pressione e rimuovendo lo stress.

Ma come fa il gatto a produrre questo prodigio e quale è il suo significato? Va subito detto che gli studiosi non sono ancora in grado di spiegare con precisione questo meccanismo che, a parte pochissimi altri animali selvatici, (lince, puma, ghepardo e genetta) che comunque lo producono in modo diverso, appartiene squisitamente al gatto. Tecnicamente sappiamo che son i muscoli della laringe, controllati da un «oscillatore neurale» posto nel cervello del gatto, a permettergli di emettere questa vibrazione continua in inspirazione ed espirazione, respirando anche a bocca chiusa. Ma più interessante è la seconda domanda: perché i gatti fanno le fusa? Le persone considerano comunemente le fusa come un’espressione di gioia e affetto e questo è vero, come è altrettanto vero che i gatti fanno le fusa anche quando provano dolore o paura. Si tratta quindi di un complesso strumento di comunicazione verso gli altri gatti, tra madri e cuccioli soprattutto, e verso altri animali, uomo compreso. Le fusa quindi non comunicano solo serenità, ma sono uno strumento per far capire agli altri gatti e alle persone che «non sono una minaccia» o «confortami, ne ho bisogno». Se il vostro gatto non fa le fusa, questo vuol dire che è perfettamente adattato alla famiglia e non ha bisogno di farle. Ma se viene a «impastare» con le zampine sulle vostre ginocchia vibrando come un diesel è come se vi dicesse «ciao mamma». E questa è la vera arma finale in mano ai gattofili, nella loro diuturna battaglia contro i supporter di Fido.