Permesso retribuito per cure di cani o gatti: ecco quando spetta

In Italia e per la prima volta in assoluto, sono stati concessi permessi retribuiti per la cura di animali domestici.

cani-e-gatti-640x342Permesso retribuito anche per le cure del proprio animale domestico. Il lavoratore ha diritto ad assentarsi in caso di assistenza al proprio cane o gatto: ecco quando spetta e la rivoluzionaria sentenza della Cassazione.Permessi lavorativi: si aggiunge nell’elenco di quelli che spettano di diritto al lavoratore anche il permesso retribuito per assistere il proprio animale domestico.

Quando spetta e come fare

Al pari di un permesso per grave motivo famigliare e personale richiesto ai sensi di quanto previsto dal contratto collettivo dei dipendenti pubblici, quello per assenze dovute alla cura dell’animale è da oggi ufficiale. Il riconoscimento del permesso retribuito per assistere il proprio animale domestico si deve ad un particolare caso accaduto a Roma, che ha fatto sì che la Cassazione pronunciasse la sentenza per chiarire il da farsi.

Affinché venga accordato un permesso retribuito per assistere il proprio cane o gatto, bisogna presentare il certificato veterinario che dichiari la malattia dell’animale e dimostrare che il lavoratore vive da solo e non ha la possibilità di delegare l’assistenza a terzi.

Permessi retribuiti animali domestici, la prima volta in Italia

La vicenda della dipendente universitaria apre ad un nuovo ambito sui permessi retribuiti per le cure degli animali domestici. In particolare, si potrà richiedere anche tale opzione, avvalendosi della possibilità del lavoratore di assentarsi per grave motivo familiare o personale. Tuttavia, sarà necessario produrre adeguata documentazione come un certificato del veterinario sulla urgenza della visita e dell’impossibilità di poter delegare ad altri la cura del proprio animale domestico (è il caso della dipendente universitaria che viveva da sola). La Lav ha giocato sul fatto che la Cassazione, ha fatto  riferimento a norme del codice penale, ossia del reato di abbandono di animale. Non prestare le cure adeguate, infatti, è stato considerato come analoga casistica e dato luogo alla recente decisione di ammissione dei permessi retribuiti per motivi familiari e personali, ivi compresi quelli per la cura di un cane o di un gatto.