Modello 730/2017, detrazione spese veterinarie per animali domestici

detrazione-spese-veterinarieNel modello 730 della dichiarazione dei redditi 2017 è possibile la detrazione delle spese veterinarie sostenute per acquistare farmaci o dispensare cure per i propri animali domestici, purché legalmente detenuti. Cosa vuol dire? A quanto ammonta la detrazione per la cura degli animali? E quali spese copre? Vediamo tutte le condizioni per poter usufruire delle detrazioni per le spese veterinarie nella dichiarazione dei redditi 2017. Quali sono le spese veterinarie detraibili nel 2017? Come sappiamo, sia nel modello 730 che nel Reddito Persone Fisiche per la dichiarazione dei redditi è possibile sfruttare la detrazione delle spese veterinarie sostenute per le cure agli animali domestici. Di seguito guardiamo nel dettaglio a quali animali domestici si riferisce il Bonus spese veterinarie, quali invece sono esclusi, qual è l’ammontare di spesa massimo su cui è valida la detrazione IRPEF, quali sono tutti i requisiti per poter accedere al bonus e quali documenti conservare per ottenere la detraibilità delle spese veterinarie 2017.

Partiamo col dire che la detrazione per le spese veterinarie fa riferimento agli animali legalmente detenuti, cosa vuol dire? Ebbene per animali legalmente detenuti si intende gli animali che hanno validi certificati e documentazione relativa al microchip o all’iscrizione ad un’anagrafe comunale, ad esempio, come accade per i cani. Per gatti, furetti e altri animali che in genere non sono obbligati ad essere registrati sarà sufficiente il possesso del Pet Passport, di una fattura d’acquisto o di un documento attestante l’adozione. Nel caso in cui il contribuente non sia in possesso di questi documenti i proprietari di animali possono effettuare una registrazione volontaria, ossia una dichiarazione di detenzione giuridica dell’animale.

Ricordiamo che le spese per animali per cui è possibile richiedere la detrazione fiscale sono tutti gli animali domestici, d’affezione, da compagnia o detenuti (legalmente) per pratica sportiva, ad eccezione degli animali tenuti nell’esercizio di attività commerciali o agricole o destinati alla riproduzione o consumo alimentare. Questi ultimi sono infatti esclusi dalla detrazione fiscale.

La detrazione delle spese veterinarie 2017 si riferisce alle spese per la cura di animali domestici effettuate nell’anno solare precedente, ossia nel 2016. Di quali documenti occorre essere in possesso? Per poter effettuare regolarmente la detrazione delle spese veterinarie dalla dichiarazione dei redditi occorre che il contribuente abbia con sé le fatture mediche rilasciate dal veterinario e gli scontrini relativi ad acquisti di farmaci effettuati in farmacia. Ma non solo, perché rientrano nelle spese veterinarie detraibili anche gli esami di laboratorio che sono state consegnate da strutture veterinarie (esempio: cliniche). Su questo tema l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la risoluzione n. 24/E del 27 febbraio 2017 specificando che non è necessario conservare la prescrizione medica ai fini della detrazione, essendo sufficiente lo scontrino ‘parlante’ consegnato dalle farmacie.
ATTENZIONE: sono esclusi dalla detraibilità i farmaci senza prescrizione medica veterinaria, mangimi ed antiparassitari.

Le spese veterinarie detraibili al 19% con la dichiarazione dei redditi 2017 sono quelle effettuate nell’anno 2016 per la cura medica e farmacologica dell’animale domestico legalmente posseduto, ma è prevista la franchigia di 129,11 euro. Cosa significa? In pratica la detrazione al 19% va calcolata sulla spesa che eccede la franchigia (quindi sulla somma che va oltre i 129,11 euro).
ATTENZIONE: il tetto massimo di spesa consentita per ottenere lo sconto IRPEF per animali domestici è pari a 387,34 euro.