Pessime persone che non vorresti invitare al matrimonio ma che ritroverai comunque

Il matrimonio, a meno che non si abbia a completa disposizione Enzo Miccio ed il suo glamourissimo entourage, difficilmente è un’esperienza rilassante. Togliendo lo sgomento per i prezzi, l’ostilità di certi ministri di Dio e gli immancabili inconvenienti dell’ultimo secondo, bisogna soprattutto scontrarsi con la dura realtà: la madre dei cretini è perennemente incinta e qualcuno dei suoi figlioli è invitato al tuo matrimonio.

Che siano voluti o imposti per qualche oscuro patto familiare risalente al diciottesimo secolo, questi ominidi hanno la capacità di rendere quello che dovrebbe essere il giorno più bello della vostra vita un incubo. E no, non si possono eliminare fisicamente e nemmeno fingere che le poste si siano perse l’invito in qualche remoto centro di smistamento… primo perché certi sono degli insospettabili e non li sgamerete fino al giorno delle nozze, secondo rischiereste di inaugurare una faida familiare che continuerà a tormentarvi per il resto dei giorni.

L’unica? Riderci su.. Ma riderci proprio tanto, tanto e tanto.

[Ed eventualmente attendere il giorno del loro matrimonio per restituire il favore.]

Comunque ecco a voi (per rendervi preparati e sereni nell’affrontarli) una breve sintesi delle pessime persone che non vorreste avere al vostro matrimonio ma che compariranno lo stesso sul tableau de mariage.

Quelli che Enzo Miccio je fa na’ pippa. Rassegnatevi che questi ci sono sempre e ve li potreste cuccare anche in altri contesti. Loro avrebbero messo la rosa vendela al posto di quei girasoli che fanno tanto campagnolo, cascate di petali al posto del volgare lancio del riso e centrotavola abbinato al colore della cravatta dello sposo. E poi la musica, santo cielo, il gruppo non va bene perché fa casino, il piano-bar è per poveracci, l’orchestra fa troppo sagra, se non si balla è una palla, se si balla è troppo confusionario, basta col taglio della cravatta che i soldi li ho già smenati con la lista nozze, oh ma non c’è il gioco della giarrettiera, troppi invitati vecchi, troppi invitati giovani, troppi parenti, poca figa e il cibo fa schifo, insomma: lui/lei avrebbe sempre e comunque fatto meglio.

Quello che ti deve piazzare l’amico. State cercando di non affogare nel marasma di biglietti da visita e brochure che, noncuranti di cose tipo i preventivi e i cataloghi, arrivano loro: ho un amico bravissimo che fa al caso tuoChe non è un consiglio, ma una minaccia: prendi questa fiorista amica mia (perché gliela sto battendo da mesi), chiama questo qui a far foto (è mio cugino ed è sull’orlo del fallimento), fate il pranzo qui (che gli devo dei soldi e se non risolvo la cosa finisco rinchiuso nel baule di qualche auto rubata). Mentre vi provate l’abito piovono sms, wazzappate, messaggi in bacheca su facebook che passano dall’iniziale tono timido a quello della forte raccomandazione a quello offeso che sancisce la fine di un’amicizia per non aver accolto il suggerimento.

Quello che “non voglio stare a quel tavolo”. La fotografa ha appena iniziato a immortalarvi che lo/la vedete arrivare come una furia. Svia gli altri invitati, sfiora il buffet delle bibite e si mette fra voi e l’obiettivo: “Perché mi avete messo insieme a quelli la?”. Siete talmente frastornati da tutto che probabilmente non ricordate manco chi sia quel pirla scontento (solitamente sono i parenti di ennesimo grado che solo vostra madre voleva invitare) ma tant’è che non vi molla finché non andrete di persona a convincere qualche invitato a fare scambio di posto.. Vuoi mica che qualcuno dica no agli sposi?

Gli ex. Non avevate scelta: era impossibile imboscare uno dei due in mezzo ai parenti ed i tavoli, seppur agli opposti del salone, sono comunque troppo vicini perché gli ex non inizino a guardarsi in cagnesco. E’ inutile appellarsi al buon senso e alla maturità, prima o poi i due collideranno per prendere l’ultima tartina ai gamberetti e sarà il dramma: frecciatine, battutacce, eventuale rissa e lancio di accidenti per voi due str**i che vi siete sposati e li avete invitati entrambi.

Il paccatore. Prendetela come una regola: maggiori sono le vocali del sostantivo “certo” nella frase “Ma certo che ci sarò!” minore sarà il preavviso con cui paccherà assieme alla partner o l’intera famiglia (sfanculando tutte le ore dedite alla sistemazione degli invitati nei tavoli). Le scuse vanno dall’otite improvvisa di qualche figlio (dannato sistema immunitario dei bimbi!), alla nonna morta (che poi è li in fila, davanti a voi, al tavolo dei formaggi) a strani e improvvisi impegni lavorativi.. e pensa che l’imprevisto era così imprevisto da non permettergli di andare a prendervi il regalo (che non vedrete mai).

L’esibizionista. Ha scambiato il vostro matrimonio per il palco di Italian’s got talent: se c’è il karaoke deve cantare almeno dieci pezzi, se ci sono i balli deve scatenarsi al centro della pista ed il suo abito è chiaramente una sfida a quello della sposa. Piomba sul fotografo come un’aquila su un cucciolo indifeso di marmotta e chiede se può fare una foto col suo bimbo/moroso/nonno/qualsiasipersonacapiti, dopodiché lo fa cadere in un girone infernale dove il disgraziato è costretto a fare un book fotografico (che gli farà sanguinare le pupille per le ore di fotoritocco). Se sarete fortunati, l’esibizionista sarà talmente impegnata a pomparsi l’ego che dovrete giusto ringraziarla per gli auguri e congedarla con la bomboniera. Se vi va di sfiga ce l’avrete attaccata allo strascico per tutto il giorno.

Gli economisti. è tutto rapportato a quando hanno speso per il loro matrimonio: se il loro budget era inferiore al vostro, siete dei pirla perché quel vestito di marca l’han visto uguale uguale al grande magazzino degli sposi alla metà del prezzo, che poi hai speso una cifra ma si vede che lì te l’han cucito di fretta e poi ste’ scarpe te le potevi prendere da Pittarosso; se invece era superiore, siete stati dei purciari: il matrimonio capita una volta sola nella vita, che caspita siete venuti in questa bettola con gli antipasti dozzinali, e potevate sganciare un millino in più per le tartine destrutturate, il tavolo-isola dei salumi di Norcia e sigari cubani per tutti a fine serata.

Quelli con la vita sentimentale movimentata. Date per scontato che verranno da soli: mai visti con lo stesso partner per più di un mese, godono nel vivere di storielle facili e sono allergici agli impegni sentimentali seri. Ma al vostro matrimonio, vai a capire perché, devono venire accoppiati. Vi ritroverete quindi a pagare il pranzo a un rimorchio dell’ultimo minuto o a qualche ripescato/a tra gli/le ex, di cui non avrete più notizie nei secoli dei secoli.

La parente offesa. La cugina che pensava di essere l’unica a sposarsi quest’anno, la pro-zia di cui non sapevate l’esistenza ma che per qualche oscuro motivo pretende l’invito, il cugino che avete spedito nei tavoli infondo anziché vicino a voi, la suocera che voleva invitaste la sua prozia novantenne.. La famiglia può diventare il peggior covo di serpi quando si commette un errore di questo tipo. Occhio che le peggiori faide familiari partono proprio in queste occasioni.

I genitori che non han voglia di fare i genitori. I loro figli stanno sfrecciando tra i tavoli, trascinando a terra giacche, borse, sedie e qualche cameriere; hanno visto che c’è un gruppo e si fiondano curiosi sul palco, cercando di suonare qualche strumento sotto gli occhi dei poveri musicisti che li spellerebbero volentieri come conigli; se gli sposi sono nel mezzo del servizio fotografico si buttano su di loro pretendendo attenzione e, quando non ne possono più di una cerimonia lunga con cenone luculliano, iniziano a strillare e buttarsi a terra nella speranza che qualcuno li salvi da sta giornata infernale. Tutto lecito, direbbe tata Lucia, sono bambini, se già noi adulti diventiamo insofferenti dopo due ore di messa e dieci di pranzo/aperitivo/balli/giochi.. figuratevi loro. Sorge solo la domanda: i genitori che fine han fatto?

E chiudiamo in bellezza con gli insospettabili alcolizzati. Sapete bene che razza di burloni siano i vostri amici e li avete minacciati di morte nei precedenti due mesi: se con le loro cazzate fan venire l’infarto a nonno Egidio li torturerete seduta stante. Dopo aver stipulato un contratto con tanto di firme, capirete di essere stati degli ignari sprovveduti: è proprio l’insospettabile nonno Egidio che, pieno di grappa come una pigna, da’ il meglio di se con i canti da alpino e i cori da stadio, proprio sotto gli occhi di vostra madre che a quel punto vi rivelerà il passato da ex alcolista del nonno. Sappiate inoltre che come ne esce allo scoperto uno, se ne aggrega un altro e un altro ancora, creando un incontenibile effetto domino.. il cui risultato è un cliccatissimo video su youtube dal titolo: “nonni dello sposo e prete cantano tutte le osterie”.

Pubblicato da Little Cinderella

Nata nel "recente" 1984, sono appassionata di tutto ciò che è creativo e che permetta di giustificare la mia scarsa propensione all'ordine.