9 tipologie di sconosciuti social

Prima o poi capita.
Nell’angolino in alto a sinistra, sopra all’icona di due mezzibusti stilizzati, compare un 1. Presi da curiosità (e la speranza remota che a chiedervi l’amicizia sia il/la figo/a che non vi ha mai cagato al liceo), cliccate e scoprite che

Sconosciuto vi ha chiesto l’amicizia

Il buonsenso dell’esperto social che è in voi si sta sbracciando: NON-LO-FARE.
Ma proprio perché trattasi di buonsenso (proprietà nobile ma fortemente ignorata dalla nostra natura di comuni mortali) sopraggiunge presto un mix di curiosità e positività a suggerirvi cose tipo: potrebbe essere stimolante, magari è l’uomo o la donna della tua vita, magari ne nascerà una collaborazione lavorativa, be brave, per Dio, esci dalla tua comfort zone!

Oltretutto avete anche un numero cospicuo di contatti in comune. Che vuoi fare il chiuso in un’epoca un cui la rete ha abbattuto tutti i muri?

E allora io ve lo scrivo: vi può andare bene ma vi può anche andare male. Tipo che incappiate in una delle seguenti tipologie di sconosciuti da social.

L’intraprendente

Gli avete concesso l’amicizia virtuale ma in 24 ore ve ne pentite amaramente: l’intraprendente è l’equivalente dell’ubriaco del bar in vena di fare amicizia. Che, per la carità, creare legami sociali è una bella cosa ma si fa presto a sconfinare nello stalking virtuale: commenti ovunque, carichi della confidenza di chi vi conosce da anni, consigli non richiesti ed un sacco di interventi la cui utilità è solo quella di ricordarvi che lui esiste e, probabilmente, è tanto, troppo solo.

Non rispondete, non mettete like ai suoi interventi. Aspettate pazienti che chieda l’amicizia al prossimo e l’incubo sarà finito.

Lo psicolabile

In dieci anni di iscrizione a Facebook ancora non so dirvi se questi sono davvero psicolabili o se il loro è un diversivo ad una vita triste, monotona e ricca di mero autoerotismo.

Inizia con un insospettabile approccio moderato, qualche like, magari un saluto in chat e tempo zero si finisce con commenti, richieste e domande senza alcun senso, spesso condite da epiteti (se vi va bene) o l’invio di foto dei genitali. Capire cosa abbia scatenato tutto è pressoché inutile, nel mentre lui sta già insultando uno dei vostri contatti o mandando messaggi in cui insulta voi e la vostra famiglia fino alla terza generazione.

Inutile dire –e qui sono seria– che si rende necessario impostare bene la privacy perché il rischio che questo si scarichi le vostre foto (o quelle dei vostri amici) e ne faccia un uso improprio è alto.

Che ve lo dico a fare? Bannate al primo segnale.

E occhio: perché lo psicolabile, in quanto tale, può cambiare identità e richiedervi l’amicizia.

Il morto di figa

Mi perdonino i lettori se metto una categoria di interesse prettamente femminile ma -oggettivamente- va così.

Like su ogni foto, contatti in chat con scuse che erano nel manuale dei piacioni edizione dell’85 (e che facevano pena già allora) che si evolvono, dopo fiumi di banalità, in domande indiscrete concluse con faccine sorridenti (per la serie: scherzo ma se vuoi son pronto con la webcam).

Per non parlare dei complimenti che vorrebbero passare per galanti ma che lasciano intendere che siano stati scritti con una sola mano.

bannate. ma prima mandategli la foto di un pene dicendo che è il vostro piccolo, intimo segreto.

Il procacciatore di like

È passato un centesimo di secondo dal tap su “accetta la richiesta” che già compare in casella un messaggio copiaincollato dove si richiede il like alla propria pagina.

Non solo prodotti di cui avevate ignorato l’esistenza fino a ieri ma anche attività surreali, locali a km e km di distanza, case vacanze in posti che vi fanno cagare, insomma, tutti indizi che vi anticiperanno il vortice di disagio in cui vi state andando a infilare.

Non parliamo poi se siete poi musicisti (di merda o professionisti non importa, il risultato è il medesimo) il problema esplode: dopo aver innocentemente messo like all’artista in questione, venite quotidianamente travolti da ondate di richieste come “oh, stiamo partecipando a concorso-fuffa-acchiappababbei, ce lo metti un like? ” quasi sempre concluse con l’evergreen del disagio “…e Buona Musica!”.

(E, casomai veniate colti dal senso di solidarietà, sappiate che per quanto loro vi scrivano “facciamo rete” loro saranno i primi a non farla)

non limitatevi al ban, colpite duro: segnalate la loro pagina.

Il venditore

Rappresentanti di prodotti dimagranti, cosmetici, alimenti bio-etical-chic… scoprite così, in meno di un minuto, l’esistenza di milioni di altre piaghe commerciali che possono raggiungervi anche quando vi sentite al sicuro, nella vostra casa, dove il videocitofono vi ha permesso per anni di non interagire col venditore Folletto. E lo fanno non solo con messaggi ricchi di emoji (che rendono il tutto ancora più fastidioso) ma con tag o condivisioni di foto di prodotti imbarazzanti sulla vostra bacheca.

Per fortuna sgamarli è facilissimo, perché spesso il venditore improvvisato (e che non ha un minimo di conoscenza del social media marketing) non ha neanche la sbatta di crearsi una pagina fan del proprio prodotto: si registra direttamente come Nome-ProdottoDiMerda-Cognome, Nome-RappresentanteProdottoDiMerda o proprio ProdottoDiMerda.

segnalate come profilo fake e tanti saluti.

Il figone

Ora, io non voglio precludere alcuna possibilità a nessuno ma dai, pensateci un attimo: addominali da grigliatore seriale amante della birra, calvizie incipiente, tappeto di pelo discontinuo e una certa età.

Davvero secondo voi Svetlana modella ventiseienne residente a Milano con studi completati a Oxford vi scrive per avere un appuntamento perché vi trova molto interessanti e sexy? Così? A gratis? Per filantropia?

Non che siate destinati alla solitudine a vita ma non a caso la saggezza popolare vi ricorda che “è troppo bello per essere vero”. Siete però speranzosi perché tra i contatti in comune ci sono molti vostri amici?

Ecco, ora saprete chi, tra di loro, è un po’ babbodiminchia.

se non mi credete fate una ricerca per immagini con google

Il sociopatico

Lo accettate perché non solo avete molti amici in comune ma è anche delle vostre zone ed è quindi facile incrociarlo per strada.

Cosa che succederà, prima o poi.

Peccato che non vi saluterà, anzi, si defilerà come i vampiri alla luce del sole (o altri comportamenti bizzarri dovuti al disagio del contatto reale con i suoi simili) ma vi scriverà comunque messaggi toccanti quando Facebook vi ricorderà dell’anniversario della vostra amicizia virtuale.

Fermateli per strada, salutateli, interagite. Saranno loro a eliminarsi dai vostri contatti.

Quello che si è sbagliato

Sbagliare a fare tap col dito su un elenco di “persone che potresti conoscere”, specie se sei su un traballante tram o schiacciato dalla folla nella metropolitana , è facilissimo.

Però pare brutto dirvelo.

Si, lo ammetto: sono una di loro. Cancellateci voi dalla lista contatti e toglieteci questo peso dalla coscienza, per favore!

Quello che lo vuole buttare

Da non confondersi col morto di figa.

Perché quello che te lo vuole buttare (o quella che vorrebbe che glielo buttassi, per par condicio) non raggiunge tali livelli di disperazione. Semplicemente i social sono un altro campo in cui portare avanti la sacra missione del rimorchio, battaglia presa con tanta dedizione da non notare la dicitura, sul tuo profilo, “fidanzato/a ufficialmente con”, “Convive con” o “Sposato/a con”.

A questi sconosciuti pare brutto usare tinder o badoo ma il comportamento è lo stesso: il contatto non raggiunge il viscidume del morto di figa, anzi, alle volte si arriva ad avere nuovamente fiducia nell’umanità e nella genuina voglia di conoscere nuove persone a puro scopro filantropico; tuttavia è sufficiente cambiare la propria foto profilo pheega con una in cui compare anche solo il proprio fratello/sorella o, peggio ancora, un bambino che scatta subito l’unfriend.

Seguito dalla richiesta al primo contatto dalla foto profilo accattivante che avete nella contact list.

E niente. fan tutto loro. Forse forse sono i meno fastidiosi della categoria, ringraziate che sicuramente dietro l’angolo c’è il nuovo caso umano che vi aspetta.

Qui, al momento, termina la mia rassegna di sconosciuti.

Se per caso mi è sfuggita qualche categoria che invece voi avete incontrato, non esitate a scrivermelo nei commenti perché è bene avere un quadro generale del disagio sui social.

Sconosciuti social

Pubblicato da Little Cinderella

Nata nel "recente" 1984, sono appassionata di tutto ciò che è creativo e che permetta di giustificare la mia scarsa propensione all'ordine.