Tornare alla semplicità

Difficile, vero? In questa società di complicazioni, di sicurezze, di comodità, di poco tempo com’è possibile tornare alla felicità?

C’è una frase di una famosa canzone di Jovanotti….Mi fido di te, cosa sei disposto a perdere?….Ecco, facciamo che è la Terra che lo dice ad ognuno di noi….Mi fido di te, cosa sei disposto a perdere?

A cosa siamo disposti a rinunciare, senza trovare scuse e giustificazioni che ormai non servono più. Ritornare alla semplicità per poter di nuovo convivere in armonia con tutti gli esseri che abitano questo pianeta. Questo significa dover rinunciare a certe comodità e abitudini, significa fare una sforzo giornaliero per non produrre immondizia, per non contribuire alla deforestazione, per non incentivare l’attività mineraria, l’inquinamento delle acque: si perché siamo tutti responsabili.

Come diminuire la nostra produzione di immondizia? Per prima cosa non comprando cose inutili o comunque sostituibili con alternative a basso impatto. Un esempio banale possono essere i fazzoletti di carta, da sostituire con i cari vecchi fazzoletti di cotone, si possono anche riciclare vecchi abiti. E ancora i sacchettini per fare il ghiaccio nel congelatore, da sostituire con le vaschette. E ancora i fiori di plastica, posate piatti e bicchieri usa e getta e, andando a toccare tasti più dolenti, tutti i giocattoli con cui letteralmente affoghiamo i nostri figli, E poi i libri; ci sono abbastanza libri in circolazione perché ogni essere possa leggere per tutta la sua vita. E comprare libri incentiva il taglio degli alberi. Passiamoli. Non attacchiamoci alle cose, non ci serve una libreria fornitissima di pagine che abbiamo già letto e non rileggeremo mai più. E i nostri figli hanno forse gusti diversi. Facciamo girare i libri che possediamo, smettiamo di comprare libri. E comunque impariamo ad analizzare ogni acquisto: Mi serve davvero? Posso trovarlo usato? Che impatto ha la produzione di questo oggetto sull’ambiente? Impariamo la responsabilità.

Non incentivare l’attività mineraria è abbastanza facile. Non comprare oro argento diamanti pietre preziose se non strettamente necessario, ovvero quasi mai. Facciamo girare quello che già c’è. Usiamo le fedi dei nonni, non abbiamo bisogno di fedi alla moda per far funzionare un matrimonio (ci rendiamo conto dell’impatto ambientale che crea la produzione di fedi e gioielli in generale?).

E che dire dei nostri armadi senza fondo? Abbiamo scorte di scarpe e abbigliamento da qui all’eternità. Bastaaaaaaa!!! Ricicliamo, ricicliamo, ricicliamo.

Ma molti penseranno che così l’economia va a farsi benedire….ebbene si, questo è lo scopo. Un’altra cosa che dobbiamo dimenticare come Nuova Umanità è l’economia. Noi l’abbiamo creata e noi la possiamo distruggere. L’economia è la madre dell’inquinamento. Ma possiamo uscirne, certo non in modo repentino ma con la volontà, la pazienza e la determinazione. 

E allora, che cosa sei disposto a perdere?