Diario di un viaggio dentro: Amazzonia e le Donne della Nuova Terra

1° GIORNO – IQUITOS (PERU’)

Arrivo nell’ostello, con tranquillità, seguendo le istruzioni con 20 soles al tassista.

Mi assegnano la mia camera, la 304, dove poco dopo bussano ed ecco la mia compagna di stanza per questa notte: Jk, colombiana. Una donna grande, più di 60?,credo di si. Pochi chili e poca altezza, capelli mori, lunghi. Bella. E anche lei in buon cammino. Viaggiatrice, chiaramente non le mancano i fondi, ama la natura e i luoghi mistici. Arriva direttamente da Cuzco e Machu Picchu, dove ha fatto parte di un altro gruppo sciamanico. Tre figli, due vivono a Firenze, dove vive anche lei, e una a Boston, dove studia.

Poco a poco conosco le altre ragazze: Jl colombiana di Medellin, è la bimba del gruppo con i suoi 24 anni. Eppure è già grande, con le sue parole mi insegna già qualcosa…

Mf, spagnola, potrebbe avere 55 anni o forse più. Con lei usciamo Jk ed io per andare al “mercado del chamàn”. Sarebbe bello conoscere tutte quelle piante e i loro usi. Quanto poco sappiamo. Compro Palo santo e Uña de gato.

Mf è una donna calma, equilibrata, sorriso sincero, in cammino da molto tempo, si direbbe. Ha un marito. In stanza con lei Aj, dominicana, architetto che si dedica al Feng Shui e agli ambienti esterni a livello energetico. Stiamo un po’ in camera con loro dopo il mercato. Parliamo di energie, di Amore, di meridiani e di astrologia. DOMANI ALLA SELVA!

2° GIORNO – SELVA

Che eccitazione! Che meraviglia! Alle 9 partiamo. Un bus ci porta al porto. Discesa agli inferi, così la definisce Ls (una delle nostre Maestre), e non ha torto. Una lunga scalinata di legno porta a una piattaforma, anch’essa di legno dove ci aspetta la lancia veloce sulla quale avanzeremo circa due ore all’interno della foresta amazzonica. Un grande cartello specifica che il porto è privato e diffida i non associati a usarlo come punto di carico-scarico.

Partiamo. Il Rio delle Amazzoni è un’energia molto forte. Lo sento. Tutte noi lo sentiamo. Siamo 15 donne folli, più tre Maestre, guide spirituali , tutte con il cuore in mano, aperte ad ogni nuova visione.

Il fiume è immenso, grandissimo. Avanziamo velocemente e il paesaggio poco a poco si va ripulendo dalla presenza umana. Nonostante ciò, dopo due ore di navigazione si nota ancora la presenza di antenne.

La prima tappa è un piccolo porticciolo, o meglio, una piccola piattaforma di legno dove possiamo scendere a fare pipì. Approfittando, compro un tamalito de arroz….delizioso!

Seconda tappa, cambio imbarcazione. Passiamo dalla lancia veloce ad una canoa molto più modesta ma più adatta alla navigazione in fondali bassi. Sapremo successivamente che la lancia appartiene alla tribù Shipibo.

La navigazione è lunga e rumorosa, ma il tempo (sei ore) passa piacevolmente, l’energia è bella e pulita.

Arrivo in terra Shipibo. Sono lì che ci aspettano, tutta la famiglia di Fn, lo sciamano che ci ha accompagnate per tutto il viaggio. La nonna, una vecchina di età indefinibile, alta forse 1 metro e 40, esile, è Maestra Sciamana. Poi la moglie e i figli e il resto della tribù. La sensazione è di essere in famiglia, al sicuro. Sono sinceri i loro occhi e tutto in loro trasmette tranquillità, rispetto e amore. La abuelita abbraccia tutti con grande trasporto. I bambini sono eccitati dal nostro arrivo e anche loro ci abbracciano. Li amo già tutti. Profondamente, Sinceramente.

Assegnazione cabañas (spartane ma funzionali, letto con zanzariera! Yeah!!!) e cena con riso, insalata, uova e patate. Poi riunione al tempio.

Parliano un po’ Ls, Pp e Ot, le Maestre. Poi ci presentiamo. Mi ascolto mentre dico “Ciao sono Katuscia, sono italiana, vivo in Messico. Prima di tutto voglio ringraziare ognuna di voi per essere qui con me oggi. Il proposito non so, non ho un vero e proprio proposito. E’ stato come un richiamo per me, un richiamo molto forte ed io l’ho accettato, e sono qui. Chiedo alla abuela Ayahuasca di mostrarmi la mia ombra e anche la mia luce, GRAZIE.”….ma come? Io ho un proposito! Io voglio guarire me stessa per poter poi aiutare gli altri a guarire. IO SONO MUJER MEDICINA.

Ultimo atto: Fn si presenta e presenta le piante medicina che prenderemo:

SARACURA – due volte al giorno, per rigenerare i tessuti e per le ossa.

RENEQUILLA – tre volte al giorno, per pulire il sangue, depurare il sistema linfatico, combattere l’infiammazione e calmare il sistema nervoso; ottima per l’apparato riproduttivo femminile.

UÑA DE GATO – che berremo regolarmente come acqua, per depurare i reni.

Lui è molto forte. E tranquillo. Esalando il fumo di un “mapacho” fatto con un particolare tabacco della selva, ci pulisce la “coronilla”, la zona della fontanella, sopra il cranio. Per protezione.

Domani sveglia alle 6. Preparazione Ayahuasca.

Ah, dimenticavo…un grosso ragno passeggia tranquillamente tra di noi durante la riunione. Sente la VIBRA!

3° GIORNO – AYAHUASCA

Che incredibile regalo!

La giornata comincia presto. Mi sveglio prima dell’alba, medito come sempre con la respirazione vibrante ma mi devo interrompere: la campana suona. Fn chiama al tempio.

Lì ci aspetta Ayahuasca appena raccolta, con foglie di Chakruna, la pianta che unita nella cottura favorisce le visioni, l’incontro con lo sconosciuto.

Bisogna ripulire la medicina, con un coltello grattarle via il rivestimento. Ci mettiamo tutte al lavoro, cercando di farlo con coscienza, comunicando con l’Abuelita. Poi bisogna pestarla su di un tronco usando un bastone massiccio. Quando tutto è pronto la portano a bollire in un pentolone fuori dal tempio.

Colazione leggera a base di frutta e thè. A seguire yoga. Non propriamente yoga ma piuttosto una serie di esercizi per rinforzare e prendere coscienza del proprio utero, con i suoi muscoli, e ovaie. Prima di cominciare, Ot ci guida in una danza sfrenata, per buttare fuori energia. Lei ha un grande carisma. Mujer sabia. Anche Ls, sento molta connessione con entrambe.

Dopo lo yoga, finalmente al fiume, a lavarsi. Un bagno di energia, la corrente non è forte, si può godere dell’acqua tranquillamente. Anche i bambini vengono con noi, sono dolcissimi, tutti.

Di ritorno dal fiume, a mangiare, ultimo pasto. Stasera non si mangia. Stasera Ayahuasca.

Che cosa cerco?

“Principalmente busco SANACION. Sanarme a mi misma para luego ayudar a otros a sanarse, a quien lo necesite. Yo siento que soy mujer medicina. La informacion que me ha llegado a lo largo de mi vida siempre conduce a esto. La astrologia, los vasos energeticos y las plantas,, todos juntos para curar el cuerpo y el alma. Toda enfermedad viene de una emocion, de un pensamiento equivocado o a veces Karma.

Con las plantas, a travès de su vibracion, podemos guiar nuestras emociones, nuestros pensamientos. Y, a travès de los astros, de los planetas (que estan conectados a las mismas plantas) podemos entender mejor nuestras debilidades y tambien nuestras fuerzas.

Yo quiero ayudar a la Madre Tierra y a los seres que lo necesiten. Ayahuasca me va guiando.”

POMERIGGIO LIBERO

Ci troviamo nel tempio con Ot, che porta i suoi oli essenziali, e altre ragazze: Gg (di La Paz,”ahì tienes tu casa”), Jl la niña hermosa e Bt, anche lei messicana che vive a Boston. Sessione di massaggi. Dò un massino a Jl, alle due bimbe shipibo e a Bt.

Pausa relax prima della tempesta.

LA ABUELA

La mamma di Fn, Kb.

Una chamana che imparò lo sciamanesimo e l’uso dell’Ayahuasca dal nonno Ir. Durante la presentazione della mattina ha cantato per noi il suo icaro (canto sacro dell’Ayahuasca) e poi, durante le ora di yoga, ha ballato con noi con un’allegria e una semplicità incantevoli. La abuela Kb ha ricamato la gonna che ho comprato. Un altro regalo. Oggi ci siamo incrociate nella sala dove mangiamo e mi ha chiesto come può guarire dalla tosse che la tormenta già da un po’….a me???

YO SOY MUJER MEDICINA.

Prima di entrare nel tempio cantiamo un po’, tutte insieme intorno ad un fuoco dove brucia Palo santo.

CERIMONIA

Che grandiosa maestra. Che meravigliosa cerimonia.

Tutte in bianco ci avviamo al tempio. Limpia con salvia prima di entrare (Ls ci passa attorno al corpo, sotto le braccia, fin sotto i piedi con il fumo di salvia secca).

Dentro l’altare è pronto, anzi, gli altari…sono due. In quello al centro del tempio ognuna di noi depone la sua pietra. Alcune sono bellissime, molto grandi. Attorno a quell’altare si siederanno i quattro sciamani: Fn, Kb, Os (lo zio) e la nostra Pp. Noi tutte attorno, lungo le pareti del tempio. Nella parete est c’è un altro altare. Su di esso, insieme ad altri oggetti sacri c’è una foto di ognuna di noi. Ci passiamo davanti una alla volta e deponiamo in un cofanetto un biglietto con la nostra richiesta, la nostra preghiera; poi salutiamo noi stesse nella foto, parlandoci e amandoci. Scegliamo un’essenza e ne mettiamo tre gocce in una piccola brocca di metallo che alla fine sarà deposta sull’altare centrale. GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE

Quando ognuna si è accomodata in un materassino, iniziamo affidandoci ai nostri santi Maestri. Io mi affido a Baba, a Gesù e alla Madre Maria e a tutti gli elementali presenti nella Selva.

Preghiamo, facciamo il decreto delle Fiamme, poi ci sediamo. Comincia la Pp soffiandoci foglie di tabacco puro in polvere direttamente nelle narici (rapè). Questa pratica aiuta ad aprire la mente, il terzo occhio, la pineale. E’ molto forte, sento un fuoco che poco a poco mi invade il corpo. La mia testa brucia.

Entrano gli sciamani. Comincia Kb, cantando una canzone di protezione. Poi Fn comincia a ripartire la medicina. Passa davanti ad ognuna di noi con una bottiglia contenente la Abuelita e un misurino da barman. La dose è la grande. Il liquido è marrone, denso, come tamarindo non colato. Quando la bevo mi batte forte il cuore. Il sapore è un po’ amaro ma non sgradevole. Quando me la porge, mi affido al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo e bevo in due sorsi.

Finisce il giro, spengono tutto e rimaniamo al buio, ognuno al suo posto, in silenzio.

Molto presto si cominciano a sentire i primi conati di vomito, molto forti, quasi bestiali alcuni, veri e propri ruggiti.

Dopo un tempo indefinito che potrebbe (dico potrebbe) essere di un’ora io non ho ancora avuto nessuna reazione. Viene Fn a domandarmi, mi dice che me ne darà ancora. Torna a distribuire Ayahuasca ad altre tre o forse quattro tra le quali Ot, Gg ed io. Poco più di mezza dose.

Stavolta sono più tranquilla. Ot mi sussurra all’orecchio “Sueltala Katusia, sueltala!”. E’ molto dolce, mi piace come pronuncia il mio nome.

Mi rilasso, mi lascio andare, ma non succede niente. Passo ore ad ascoltare quello che avviene intorno a me. Gli effetti sulle mie compagne si moltiplicano: pianti, ruggiti, urla, sospiri profondi e intensi, parole, voci in falsetto, conati e conati di vomito. Mi gira un po’ la testa ma niente spasmi, niente visioni, niente.

Le nostre guide, gli sciamani, non ci perdono di vista. Pp canta con la sua chitarra; Fn, Kb e Os cantano icaros. Fn e la abuela Kb sono sempre tra di noi, osservano, aiutano, accompagnano nei momenti difficili. Presenze salde e forti. Capisco che Kb vede l’energia della mia vicina Tm (venezuelana che vive in Spagna). La sta vegliando silenziosamente; lei è in piena guerra, soffre, piange. La Abuela le soffia aria sulla testa emettendo un suono particolare: psssssshhh… (questo suono mi accompagnerà per sempre).

Mi gira ancora la testa, decido di dormire, ma non posso. Rimango sdraiata, tentando di prendere sonno, niente da fare, Ayahuasca mi esige presenza, qui e adesso. Per brevi istanti sento dentro di me, dentro le mie orecchie tutti i rumori, le voci, i conati, la musica, tutto dentro la mia testa. Non posso dormire, mi metto seduta, adesso mi gira molto la testa. Voglio vomitare. Prendo il secchio, mi concentro e vomito; un getto di vomito come mai avevo sperimentato. Viene dal profondo, la bocca spalancata, animalesco. E’ uscita la bestia. Dopo il vomito mi sento immediatamente meglio. Mi sdraio, mi siedo, mi sdraio di nuovo, quando improvvisamente arriva l’irritazione, il fastidio: “que se calle, ya!”…ce l’ho con Pp e la sua chitarra che non mi permettono di ascoltare bene Kb che sta cantando un icaro.

Improvvisamente dalla mia bocca escono parole, parlo spagnolo: paciencia, aceptar, perdonar, olvidar…e come se la mia voce avesse preso una vita propria, indipendente. Mi ascolto mentre parlo…aceptar, perdonar, olvidar..un altro flash! Parlo italiano…papà, io ti perdono, ti perdono e ti amo, vai…io lo so, lo so che soffrivi, vai…liberati dalle tue angosce.

Si, mi mancava perdonarlo. L’avevo accettato, digerito ma non ancora ufficialmente perdonato. Perdonando mio padre ho capito che devo dare molto amore a mia sorella, ne ha bisogno. Ha molta paura. E urgentemente abbracciare mio figlio. Forte.

E’ arrivato poi il perdono anche per me: “io mi perdono per quello che ho fatto ai miei figli”; mi sento più leggera, libera. Mi metto seduta. La mia vista è diversa. La mia voce dice :”observa, solo observa”. Rimango lì, c’è movimento, gli sciamani si muovono, anche alcune compagne. Una balla, alla mia sinistra, il suo vestito si copre di luce. Anche sulla parete dietro di lei ci sono filamenti di luce. Alcune ragazze soffrono molto. Gli sciamani sono attivi, vigili. Li ammiro. Mis respetos!

Sono sdraiata. Sto chiedendo guarigione all’Abuelita. Le sto chiedendo di curare le mie anche, dico che io sono pronta a pagare il Karma della mia famiglia. Provo Amore, molto Amore e Fiducia. Qualcuno (que Dios la bendiga) mi afferra i piedi e mi da un breve massaggio. Mi piace molto. Poco dopo annunciano la fine della cerimonia.

CHE ESPERIENZA TRAVOLGENTE

4° GIORNO – RIPOSO

Oggi giornata libera per riposare. Non sono riuscita a dormire per niente, mi sento un po’ stanca ma allo stesso tempo attenta e presente. Dobbiamo mantenere il silenzio. Non è difficile, non ho voglia di parlare. Nessuna di noi ne ha, sembra. Alcune non sono ancora completamente atterrate.

Gironzoliamo, tranquille, riposando, osservando. Faccio un giro al fiume con i bambini. Gli uomini del villaggio stanno bevendo aguardiente, un distillato. Sento tristezza per le loro donne che sono lì da una parte ad aspettarli. Torno al campo, nella sala da pranzo rimango un po’ sull’amaca. C’è lì anche la abuelita, ancora con tosse. Le passo con le dita il vaso meridiano del polmone. Lei è contenta. Non ha ancora finito di bordare la mia gonna. E’ stanca, stanotte si è data molto da fare.

Pranzo abbondante; ho una fame! Tutto buono, come sempre. Alle 3 ci troviamo nel tempio a condividere le nostre esperienze.

Lì ci ascoltiamo. E’ molto bello, quanto coraggio in queste donne. Che guerriere siamo. Piango un po’ quando racconto la mia esperienza, mi emoziono.

Ceniamo minestra, mezz’ora al tempio a fare il punto e poi a nanna.

5° GIORNO – INIZIAZIONE DELL’ACQUA

La mattina piove. Mi sveglio con una serie di piccoli orgasmi. Che regalo! Grazie!

Colazione leggera e poi tutte al fiume. E’ bellissimo sotto la pioggia. L’acqua è fresca, si sta bene. Ot dice di connettersi con il fiume, le nostre acque con le acque del fiume. Abbiamo già vissuto questa stessa situazione nel fiume Nilo, dice Ls, tutte noi.

Torniamo al campo, ci cambiamo ed entriamo nel tempio

Con Ls puliamo il nostro altare. E’ bellissimo, tutte le pietre, stupende.

Quando ci siamo tutte Ls ci mette qualche goccia di un’essenza nei punti sotto l’ombelico, reni, nuca, corona (fontanella) e dietro le orecchie. Quando vede il mio folletto tatuato sulla nuca mi dice che anche lei è parte di quella famiglia di elementali.

Ot ci mette delle gocce di essenza di incenso sull’ombelico e rosa e patchuli nel chakra del cuore.

Comincia l’esercizio: sdraiate a pancia in su, con due cuscini ai lati, mani sopra la testa inspiro, mani giù con forza lungo il corpo, espiro forte, con voce, anche gridando se voglio, e sollevo il bacino verso l’alto. Continuiamo per 40 minuti. E’ molto forte, dopo un po’ credi di non farcela più, però è la mente, il corpo ce la fa se non l’ascolti. Si susseguono emozioni differenti, fino ad una risata sguaiata. E’ forte, è bello, si muove molta energia. Come ultima respirazione mi esce un AUMMM molto profondo, insieme alla musica del registratore.

Ci fanno poi mettere in posizione fetale per rilassarci ascoltando una musica molto intensa. E per concludere la canzone “Abre las ventanas a el amor”, ballando tutte intorno all’altare, prima sole e poi in coppia, guardandoci negli occhi e cantando. Grandi abbracci finali.

Andiamo a mangiare con fame, molta fame. Dopo il pranzo andiamo ancora nel tempio a concludere l’iniziazione dell’Acqua. Facciamo un po’ di esercizi per sciogliere i muscoli con la musica e poi, in coppia, cominciamo a ballare guardandoci negli occhi. Poi con gli occhi chiusi iniziamo a toccarci partendo dai capelli, la faccia, le spalle, il petto, la schiena. Io sono con Mn, cilena. Le do un super massaggio.

Arrivano poi Fn e Kb a fare un piccolo rito di protezione con tabacco e piri piri. FN ci soffia fumo che aspira da un mapacho, prima nelle palme delle mani e poi sulla testa. Kb canta un Icaro.

Regali ai bambini del campo e poi bagno al fiume, bellissimo, come sempre.

Cazzeggiamo fino alle 18,30 e poi andiamo a mangiare. Dopo mangiato andiamo un po’ nel tempio, leggiamo insieme un decreto al femminile e poi peschiamo una carta ciascuna dall’ Oracolo di Isis. Guarda un po’: preghiera al Dio dell’Abbondanza!!! Proprio quello che volevo. Dice che devo aprirmi a ricevere l’Abbondanza che sta arrivando a me, pronta anche a condividerla. EVVIVA!

A dormir!

6° GIORNO – AYAHUASCA

Iniziamo le attività con un po’ di yoga con Ot, dopo aver pronunciato tutte insieme il DECRETO DELLA FIAMMA VIOLETTA. Molto intenso. Con lo yoga lavoriamo molto sui muscoli dell’utero. Contrazioni differenziate. Poi passiamo ai chakra, sempre con contrazioni. Continuiamo con contrazioni dell’utero in quattro diverse posizioni: sdraiate inarcando la schiena, sedute, di lato (entrambi) e a quattro zampe. Prima i muscoli dell’utero, poi solo vagina, il canale tra vagina e utero, clitoride, poi tutti insieme.

Finito yoga, pranzo: oggi pesce, piranha. Rico!

Dopo pranzo ci troviamo al tempio e facciamo, con Ls, il taglio dei cordoni Karmici. Non riesco a mantenere l’attenzione; non taglio niente però alla fine ascolto le esperienze delle mie compagne, alcune molto forti. Ricordo che bisogna invocare l’Arcangelo Michele che con la sua spada di Luce spezzerà i cordoni. Sono svogliata e un po’ incredula, trovo tutto un po’ noioso….hahahaha! Non sai cosa ti aspetta cicci!

Più tardi, riposando nell’amaca, parlo di questo con Ot. Secondo lei tagliare è necessario. Mi racconta della sua prima esperienza e poi di altre esperienze piuttosto forti della sua vita. Wooowww, che donna ammirevole. Una leonessa.

Tempo libero fino alle 19, ora della seconda cerimonia.

CERIMONIA

Siamo pronte, entriamo come al solito dopo una “limpia” e dopo aver invocato i Maestri.

Pp passa con il rapè; è forte, molto forte ma reggo bene. Poi arrivano gli sciamani e cominciano a distribuire la medicina. Mi danno la prima dose e come l’altra volta non succede niente. Dopo un’oretta passa Fn e glielo dico. Risposta: “tu conosci già bene l’Ayahuasca, non hai bisogno di prenderne di più. Meglio che rimani così.” Io insisto ma lui mi dice che ho già viaggiato molto e non ho di viaggiare di più, “entiendes lo que te estoy diciendo?”. Mi irrito; il mio ego comincia a dirmi che io ne voglio ancora, ma lui l’ha detto come un decreto, un decreto nel tempio, sento che non posso andare contro. E sempre l’ego “tu non ne hai bisogno, sei già avanti!” E poi l’irritazione che si rivolge contro Pp e Jk, per la musica e i versi, i rumori. Poi vomito. Mi metto tranquilla e ascolto. La cerimonia termina. Andando verso l’uscita del tempio mi avvicino a Jl che sembra vedere con gli occhi chiusi. Si gira verso di me, ha un viso strano, trasformato. “Tu sei un folletto” mi dice “sei qua per prenderti cura della Terra e del Bosco. Parla con gli elfi, loro si faranno vedere, Chiedi il loro aiuto, ti diranno la tua missione”.

Sono in uno stato di shock. Vado a letto. E lì comincia un’altra battaglia. Sento un buco nel ventre e sento che devo coprirmelo, per protezione. Metto un cuscino davanti all’ombelico; vengo travolta da immagini e pensieri per tutta la notte. E, uno alla volta, si presentano nella mia mente le presenze della mia vita con le quali devo tagliare il cordone karmico. E io taglio, tutta la notte taglio. Taglio con mamma e papà, taglio con i miei figli, con mia sorella e mio fratello. Taglio con mia cugina, con i miei ex, con le amiche. E ancora e ancora…c’è una fila lunghissima davanti a me.

Dopo arriva il pianto, l’insicurezza, la frustrazione: io non passerò, non ce la farò a ricordare me stessa…e avanti così. Lacrime che si trasformano piano piano in lacrime d’amore, di gratitudine, di compassione.

Sono stanca, vorrei dormire, ma la Abuelita non me lo permette. Mi vuole qui, presente.

La mattina dopo, quando esco, la mia vista è cambiata: se muovo velocemente gli occhi, delle ombre si spostano ai lati, luci e ombre, molto velocemente. Non posso camminare diritta. Vado al fiume molto presto; passa tutto.

GRAZIE.

7° GIORNO – RIPOSO

Giornata di riposo quasi totale, in silenzio fino al primo pomeriggio quando ci riuniamo per condividere le nostre esperienze. Visioni, Archivi Atavici, operazioni chirurgiche e viaggi interstellari.

A letto presto.

8° GIORNO – INIZIAZIONE DELLA TERRA

Mi sveglio presto e vado al fiume con le mie compagne; sento che siamo sorelle da tanto. Durante l’inquisizione eravamo sacerdotesse nella scuola di Ot. Siamo state torturate, violentate e bruciate davanti ai suoi occhi.

Ci troviamo nel tempio per il decreto, poi colazione leggera. Entriamo di nuovo nel tempio, per l’iniziazione. Cominciamo con un decreto: battendo forte i piedi e agitando i pugni: “io sono Kt e prometto davanti a tutte voi e a me stessa che avrò la forza e la volontà per mantenere alto questa vibrazione di amore, di compassione, di pace e di abbondanza che raggiungeremo qui grazie a me e grazie a tutte voi. E che la porterò in ogni luogo in cui mi troverò e ad ogni persona che incontrerò”.

GRAZIE GRAZIE GRAZIE

Poi cantiamo una canzone molto bella e coinvolgente: “yo soy mujer de la Tierra, danzando con luz de Luna, me coronan las estrellas, las esencias viven en mi. Yo soy la fiesta de la vida, danzando en el Universo, mi alegria es medicina y las Diosas viven en mi”.

Poi disegnamo i nostri progenitoti e la famiglia; madre, padre, fratelli, nonni e bisnonni e antenati precedenti. Ci mettiamo di fronte a loro, guardandoli e parlandogli, lasciando andare le responsabilità di ognuno e ringraziando per averci donato la vita. Ci concentriamo sulle qualità che possiamo aver ereditato da ciascuno di loro. Poi Ot ci detta una lettera di scuse per tutta la sofferenza (violenze, stupri, incesti, truffe, guerre, schiavitù) che il nostro clan potrebbe aver causato ad altri o all’interno dello stesso. La lettera viene poi messa sull’altare per essere successivamente bruciata, butteremo nel fiume le ceneri.

Dopo facciamo un esercizio di parto cosmico molto simile a quello dell’altro giorno: sdraiata per terra inalo, contrazione del bacino senza sollevarlo, esalo emettendo un suono. Avanti così per circa 40 minuti. Molto forte. Chiudiamo cantando ascoltando le canzoni della nostra Terra (O sole mio è quella che propongo io). Una benedizione prima tra di noi e poi da Ls. Via al fiume.

Serata libera. Canti e balli intorno al fuoco.

8° GIORNO – AYAHUASCA

Colazione – tempio – decreto della Fiamma Violetta.

Parliamo della nostra vita: chi siamo, cosa facciamo, cammino spirituale. Dopo mangiato siamo libere. Arriva al campo un uomo con un bradipo; che meraviglioso animale, con uno sguardo dolcissimo.

Aspettando la cerimonia alle 19 al tempio.

Quando arriviamo, dopo la solita purificazione, scriviamo una lettera all’ego e la mettiamo sull’altare. Sono parole di comprensione e di amore – grazie per proteggermi – però anche di distacco – ti accetto ma adesso comando io, dalla mia essenza, dal mio IO SONO.

Poi passa la Pp con il rapè. fortissimo come sempre. E poi Ayahuasca, una dose è sufficiente, dico io. Eventualmente più tardi. Nessun effetto ma Fn è occupato con Jl che ha una crisi piuttosto forte.

Quindi come al solito rimango lucida, non vomito e non concludo niente…apparentemente. In realtà sto lavorando molto per rimanere in presenza vigile. Dopo un po’ comincio a percepire, chiamo il Grande Spirito in aiuto e poco a poco avanzo. Il cammino è lungo, il tempo sembra non passare. Sensazioni, voci, rumori forti e sottili; gli sciamani potenti, costanti, mi chiamano, mi dicono. La tensione è molto forte, ho molto caldo, un fuoco dentro. Mi risposo un po’, poi ricomincio. Sempre la stessa strada, aggrappata al mio respiro, è difficile, cedo. E ancora un’altra volta. Mi sento sconfortata. Arriva la Pp, forte, solida. Mi poggia le mani sulla fronte, sul cuore e sull’utero; mi spruzza un po’ di piri-piri (agua florida) per aprire la mente. Mi dice – solo respira e osserva, va a pasar.

Tengo duro, respiro ma dopo un po’ sento una grande stanchezza e mi sdraio per dormire. Non appena appoggio la testa cado in meditazione profonda. Sento gli sciamani, Fn mi parla, calmo, tranquillo, solido. Sento che avanzo nell’inconscio, non provo nausea nè calore. C’è un grande portale davanti a me, una cascata dorata come porta. Mi parla…

Proseguo concentrandomi sul respiro finchè le ragazze cominciano ad uscire. Sono contenta, allegra e piena d’amore e di fiducia. Ci abbracciamo tutte, una per una, abbracci di amore puro. Siamo tutte a buon punto, si vede. Vado ad onorare i quattro sciamani: Pp, Os, Fn e Kb; una forza, un sostegno, la costanza e l’amore puro. Mis respetos! E poi Ot, che è sfinita, e Ls, sorridente e piena d’amore. Sento gratitudine, amore puro, pace e allegria. GRAZIE GRAZIE GRAZIE.

Andiamo a dormire, non prendo sonno. La mia mente è chiacchierona, fa progetti, non riesco a calmarla, ho la nausea, provo a vomitare ma non ce la faccio. Sorge il sole. Mi alzo e vado al tempio cercando di dormire un po’ lì, ma niente da fare. Mi gira molto la testa, non posso camminare bene. Torno a letto. Mi alzo, vado alla cucina, bevo acqua di cocco e vado al fiume. L’acqua mi fa bene. Kb è già lì, seduta per terra, ricamando.

Ritorno, sistemo tutto nella camera, cambio le lenzuola e poi vado al tempio. C’è Ls che ci consegna una copia ciascuna di “Ascendidos y libres – juntos avanzando en la Luz”.

9° GIORNO – RIPOSO

La giornata è libera per riposare. Fatico a riprendere l’equilibrio. Rimaniamo in stretto silenzio per tutta la mattina. Dopo pranzo ci riuniamo al tempio per condividere le nostre esperienze. Morte e rinascita, per molte.

Andiamo a letto presto, sfinite. Dormo tutta la notte profondamente.

10° GIORNO – INICIACION DEL AIRE

La mia mente oggi è molto preoccupata. Si sta chiedendo cosa verrà dopo, se sono all’altezza, se riuscirò a sostenere fino in fondo, cosa devo fare adesso della mia vita, le mie sorelle dell’anima a Puerto….tante cose.

Decido di consultare le carte dell’Oracolo. Ecco la risposta: “Stai andando verso una rapida crescita spirituale. Enjoy the process! Durante questo tempo puoi sentire un insieme di sentimenti: confusione, eccitazione, paura, desiderio e meraviglia. Tu ami questa nuova connessione con il Divino. Allo stesso tempo potresti preoccuparti per le implicazioni che i tuoi studi spirituali possono avere nella tua vita, nel tuo lavoro, matrimonio, amicizie. Queste preoccupazioni creano una paura che può guastare il piacere che i tuoi studi spirituali ti portano. Entrega estos miedos a Dios, carissima. Confida nel fatto che sei supportata, amata e guidata in ogni momento. Non preoccuparti di come sarà il tuo futuro. Confida che lo stesso Potere che ti ha portata alla spiritualità si prenderà cura di te. Dopotutto, questo Potere supporta tutti i pianeti del cielo. Potrà sicuramente supportare anche te perfettamente!”.

RIMANGO A BOCCA APERTA

La mattina passa libera. Possiamo andare a passeggiare nella parte dove vive la tribù Shipibo. E’ molto grande, c’è anche una piccola scuola.

Do un massaggio a Tm. Aj, l’architetto Feng shui ci da informazioni su come distribuire le cose nella nostra camera.

Mangiamo e poi al tempio.

Facciamo questo esercizio, molto intenso: dieci minuti in piedi, con le braccia come un pollo, inalo butto il sedere in fuori e alzo le braccia, esalo contrazione del bacino, braccia (gomiti) verso il basso. Le mani e il petto rimangono rilassati. Quando esalo butto fuori voce. Poi altri dieci minuti sempre in piedi, braccia verso l’alto, faccio dei piccoli salti e atterrando butto fuori un suono come HO. I seguenti dieci minuti in ginocchio sbattendo forte un cuscino dall’alto verso il basso gridando. Il tutto con musica molto alta ed occhi bendati.

Seguono dieci minuti di silenzio.

Dopo, con una musica molto sensuale e sempre ad occhi bendati, cominciamo a ballare. Dapprima ognuna al proprio posto, poi muovendoci. A questo punto cerchiamo con le mani una compagna e lì ci togliamo la benda e balliamo con lei, sensualmente. Poi tutte al fiume, in silenzio.

Torniamo al tempio e apriamo una discussione sulle parti del nostro corpo che abbiamo rifiutato durante la nostra vita e il motivo di questo rifiuto. Molte cose escono: bulimia, chirurgia plastica, vestiti larghi per non mostrarsi, il colore della pelle.

Passiamo poi ad un massaggio del Chakra del Cuore per liberare le emozioni. In coppia, io sono con Mn, comincio io.

Passa Ot a metterci gocce di essenza di eucalipto, geranio, rosa e sandalo. Cominciamo a scaldare la parte distribuendo gli oli, poi massaggiamo. Dal centro verso l’esterno, sopra e sotto, poi piccoli circoli sul Chakra con la punta delle tre dita; poi pressione del pollice sull’osso centrale e per cinque volte si spinge il pollice verso la gola premendo abbastanza forte.

Massaggio per circa 10 minuti poi ci si scambia. Alla fine ci mettiamo una di fronte all’altra e ciascuna di noi confessa all’altra un suo “segreto inconfessabile”. Mn è veramente pura, soprattutto confronto a me.

Finito questo ci sediamo tutte intorno all’altare rimanendo a petto nudo e pratichiamo una respirazione per attivare la Kundalini: immaginiamo due serpenti a lato del nostro osso sacro (una nera e una dorata); con una respirazione lenta le facciamo salire incrociandosi attorno ad ogni Chakra, fino a quello della gola. Lì escono dalla nuca e si vanno ad incrociare intorno alla ghiandola pineale rimanendo con essa tra loro che si guardano. A questo punto si contrae vagina, utero e perineo, si trattiene la respirazione per sette secondi e si espira. Questo per sette volte.

Ballo finale “Abres las ventanas a el amor”.

A mangiare e poi a letto.

11° GIORNO – AYAHUASCA

 

La mattina molto presto ci addentriamo nella selva guidate da Fn e Os. Dopo un’ora di cammino arriviamo al tempio sacro OASHINGO, l’albero ICHINGO, un folletto. Energia fortissima nella jungla. E poi l’albero, incredibile, altissimo, con il tronco che, arrivando a terra, si dirama in tutte le direzioni. Gli sciamani fumano mapacho, per protezione. Prima di farci passare ci presentano all’albero, chiedendo permesso da parte nostra. Abbiamo bussato con un bastone e poi siamo state un po’ lì, cantando, connettendoci e depositando i nostri doni. Io ho portato cardamomo. In alcune parti l’albero secerne dal tronco una poltiglia marrone. Gli sciamani dicono che è molto potente e curativa; ci dipingiamo il volto con essa. Bello! GRAZIE GRAZIE GRAZIE

Il pomeriggio è libero. Vado al fiume e cazzeggio.

Ci prepariamo per la cerimonia. Mi sento strana, un po’ triste.

Entriamo nel tempio e comincia la cerimonia come sempre; prima rapè e poi Ayahuasca. Per tutta la cerimonia tento invano di connettermi con il mio IO SONO…inutilmente. All’inizio mi gira molto la testa, quindi devo spesso. Poi finalmente vomito e la nausea più o meno passa. Allora provo a mettermi seduta e respirare. Niente. Chiamo la mia Presenza Divina, la sento, ma dopo qualche minuto cado come addormentata. Mi riprendo, riprovo, stesso risultato. Mi sento frustrata, sconfitta e si manifesta anche un sentimento di colpa nei confronti delle mie compagne. Taglio immendiatamente. Non voglio responsabilità di risultati che non sono i miei.

La cerimonia finisce. Sembrano tutte molto contente. Frustrazione. Vado nella mia cabaña..

Sdraiata nel letto analizzo ancora e ancora la serata, per cercare una causa, un insegnamento, qualcosa che dia un senso alla cerimonia. Niente. Alla fine decido di parlare con la mai “niña interior”, la bambina dentro di me. Le chiedo perchè ha paura, perchè non si lascia andare. Immediatamente nella mia testa si fanno strada tutte le repressioni subite, a partire dall’asilo: “devi dormire”, “devi mangiare”, e poi mio padre, la scuola, tutte le critiche, i rimproveri. Taglio cordoni. E le dico che da ora in avanti deve essere felice, che se lo merita, che è una bambina meravigliosa e poi “goditi il processo”, come dice l’oracolo.

12° GIORNO – RIPOSO

Mi alzo. Non mi sento più tanto frustrata.

Come al solito silenzio assoluto fino a dopo pranzo quando entriamo nel tempio a condividere l’esperienza. Ot racconta che durante la cerimonia è entrata nel corpo di ognuna di noi per far emergere la nostra bambina interiore. Che casualità!

Andiamo al fiume. Che fresco! A dormire presto.

13° GIORNO – INICIACION DEL FUEGO

La mattinata è libera e tranquilla. Prima di pranzare pesco una carta dell’Oracolo di Isis: ENTRATA NELLA CAMERA DI GUARIGIONE. Che casualità!

“Uno spirituale regalo di guarigione sta arrivando a te. Sii aperta, senza aspettative o preconcetti e permetti la guarigione da parte di Lady Isis, Maestra della Magia. Ti aiuterà a trovare la soluzione migliore a tutte le situazioni che sembrano non averla. Trova il tempo di creare uno spazio nel quale la sua magia ed energia possano fluire. Aspetta il tuo miracolo. Consiglia poi di andare in uno spazio privato spirituale e di visualizzare il mio centro brillante che piano piano si apre fino a trasformarsi in due ali luminose dietro di me.

Successivamente posso pronunciare questa invocazione:

Healing comes, healing flows,

healing blossoms and it shows.

I thank Lady Isis for Her love and light,

Her healing gift through spiritual night.

Brings me now to the light of this day

and healing blossoms without delay.

Pranziamo e poi ci prepariamo tutte vestite di rosso; ci trucchiamo, Mn ci dipinge il volto con delle belle figure. Poi entriamo nel tempio.

L’iniziazione comincia a coppie con il lavaggio dei piedi. Io sono con Pp. Una sdraiata ad occhi chiusi e l’altra con un piccolo panno lava i piedi, li massaggia e alla fine li bacia. Ci prendiamo le mani, ci guardiamo negli occhi e ci diciamo due parole tenere. Poi,sempre con la stessa coppia, ci asciughiamo le lacrime simbolicamente. Con un panno una asciuga le lacrime dell’altra sussarrando parole di conforto, parole d’amore. Ci nutriamo reciprocamente con pezzetti di frutta e di cioccolata. Poi balliamo. Poi, tutte sedute in circolo, passiamo una alla volta intorno all’altare ballando con ritmi da danza del ventre, abbigliate da danzatrici. Ci scateniamo prima del rinascimento finale.

Cena e a dormire.

14° GIORNO – AYAHUASCA

Usciamo alle otto, dopo colazione ed entriamo nella Selva; camminiamo una mezz’ora circa prima di tornare e riunirci nel tempio. Parliamo un po’ dell’iniziazione del giorno precedente e poi prendiamo le nostre pietre e diamo loro un’intenzione; una rimarrà qui. La avviciniamo al terzo occhio e al Chakra del cuore, con coscienza. Ot ci accompagna in una breve iniziazione del Linguaggio di Luce. Alcune iniziano a parlarlo come se lo avessero sempre conosciuto. Sento un formicolio nella testa e qualche accenno di suoni esce dalla mia bocca. Bisogna praticare con fede.

Dopo mangiato Rc ed io ci trasciniamo sotto il tempio, al centro, per seppellire le pietre che resteranno qui. Il resto del pomeriggio è libero in attesa della cerimonia. Andiamo al fiume.

Questa volta non prendo il Rapè, sento nausea solo a pensarci. Bevo la Medicina e poi le faccio una richiesta: “indicami il cammino”. WOW! E lei lo fa! Tutto molto chiaro, intenso. Prima Ot mi dice che il mio lavoro non è con le emozioni nè con la mente, il mio lavoro è il corpo. E’ vero, per questo tutte queste Maestre del corpo nella mia vita. Grazie Ev, grazie Dv. E poi tutta una serie di indicazioni: niente trasloco, Dm mi aiuterà a sostenere la casa e lascerà così la densità in cui si trova.

Non dormo.

15° GIORNO – RIPOSO

Ci troviamo alle 10 nel tempio e condividiamo le nostre esperienze (Amore e Gratitudine). Ognuna di noi ha avuto un’esperienza speciale. E il risveglio avviene in un’altra dimensione: vista rapida, riesco a vedere l’energia che si muove; udito acuto, sento le ali degli uccelli nelle mie orecchie e poi mi giro e il volatile sta passando cinque metri sopra di me. La ripresa è lenta. Perdero tutto questo? Ot, Ls e Al ci rassicurano che no, non si torna indietro. Ma bisogna CUMPLIR! Mi è stato indicato come muovermi. Adesso devo passare ai fatti. E poi praticare l’attenzione, la presenza. Practice, practice, practice.

Prego Dio che mi accompagni e mi dia forza e ispirazione.

GRAZIE GRAZIE GRAZIE

Orni cosa che facciamo è un rituale. PRESENZA!

Condividiamo l’ultimo pranzo con la comunità Shipibo; poi l’ultimo bagno nel fiume e poi foto, foto, foto…

MUCHO AMOR.

IL RITORNO

“Madre Selva Madre Selva ilumina ilumina porquè eres el origen de la vida

Madre Selva Madre Selva ilumina mi camino porquè eres el Espiritu Divino

Sono a Cancun. Questa canzone non mi abbandona. La Selva è con me. E’ in me. Sento Amore, Pace. Prego mi Poderoso YO SOY che non mi abbandoni, che continui a guidarmi e ad indicarmi il cammino. Sento che la mia relazione con Ayahuasca non è finita. Rimane qualcosa in sospeso.

Mi sento malinconica però felice e decisa a portare a termine quello che mi è stato indicato.

Con AMOR,

AYAHUASCA.

Benedizione del cibo

CHE IL PANE RITORNI AD ESSERE PURO E NOSTRO

Parte del caos che regna in questi tempi di transizione sta nel fatto che le multinazionali alimentari hanno generato malattie e timori nei confronti di alimenti che sono stati il sostegno della vita del Pianeta. Con base scientifica rifiutiamo diversi tipi di alimenti che ci vendono tra i quali il pane. Peró non é all’alimento in sé che diciamo no, piuttosto alla sua adulterazione per mezzo di pesticidi, fertilizzanti e manipolazione genetiche, fatti con l’obiettivo di aumentare la produzione e ottenere piú denaro e potere.

Ricordare il carattere sacro di tutti gli alimenti che l’umanitá ha coltivato dal principio dei tempi ogni volta che ci sediamo a tavola, puó creare un campo magnetico di pensiero che appoggi il loro ritorno al disegno originale.

Il momento del pasto, ricordando lo Spirito dell’alimento, puó essere un momento di recupero della coscienza che stiamo mangiando qualcosa che nella sua origine é sacro. A sua volta é un richiamo per tutte le forze della Luce.

Denunciare il problema della manipolazione degli alimenti non é sufficiente; bisogna sostenere la visione della soluzione, collettivamente in tutto il Pianeta. Nessuno lo fará per noi.

Un esempio di ció che si ´puó dire prima di mangiare, irradiando luce al piatto attraverso le nostre mani:

“io benedico questo cibo nel nome della Dea Madre ( o Dio, o Cristo, o chi sentiamo nel cuore). Ringrazio tutti gli esseri che sono intervenuti per farlo arrivare alla mia tavola e reclamo che ritornino i campi verdi e dorati del grano, del mais e tutta la vita che da sempre é stata nostra. Che il seme originale ritorni e sia onorato e protetto. Che la Madre Terra torni a regnare sovrana; che ció che fu adulterato recuperi il suo disegno originale e il mio corpo con esso.

E cosí sia

LA SAGGEZZA DELLE PIANTE SACRE

La Terra ospita molti Regni e sotto Regni che vivono in simbiosi l’uno con l’altro e con la Razza Umana. Tra loro il Regno minerale, il Regno vegetale e il Regno animale. Ognuno di essi é sensibile e sensitivo, peró l’umanitá ha dimenticato molto della sua capacitá di comunicarsi e ricevere la saggezza e il vero appoggio che offrono.

Le Piante Sacre maestre sono come lenti d’ingrandimento che si offrono a coloro che desiderano sperimentarle, una saggezza che esisteva probabilmente nelle scuole di alchimia dei giorni antichi. É una scelta individuale che conduce a una modalitá di introspezione intensa che porta a una maggiore coscienza. É certamente un sentiero disponibile per i pochi che davvero desiderano entrare nella loro dimensione reale.

Carissime, il Regno vegetale sacro ha una capacitá unica di interagire con l’umanitá perché riesce a lavorare in forma diretta nel campo mentale, in maniera completamente diversa rispetto ai Regni animale e vegetale. Questi ultimi possono interagire in molti modi, aprendo energie auriche o sostenendo lo spazio per la comunicazione multidimensionale, tuttavia solo il Regno Sacro vegetale ha la capacitá di entrare nel corpo fisico attraverso il flusso sanguigno. Questo altera la frequenza dell’impulso elettrico cerebrale in modo da permettere alla coscienza primaria di passare ad uno stato subcosciente di sogno lucido, senza la narrativa frontale della personalitá-ego.

INFLUENZA DELLE PIANTE MEDICINALI

Il Regno vegetale offre qualitá medicinali che nessun altro Regno sulla Terra ha. Le piante sono capaci di alterare la pressione del flusso sanguigno o di elevere le emozioni e lo stato d’animo. Altre sono capaci di equilibrare gli emisferi cerebrali umani regolando la relazione che abbiamo con la nostra essenza originale, gli aspetti incoscienti della mente multidimensionale.

Societá campestri indigene sono a conoscenza di questo da millenni, come lo sapevano gli Egizi e prima gli Atlanti. Loro sapevano, attraverso la comunicazione diretta, che certe piante erano capaci di alterare le onde di pensiero e gli stessi modelli di risonanza del cervello. Per questa loro capacitá di aprire porte altrimenti molto difficili da oltrepassare, venivano chiamate Piante Sacre.

Gli Antichi sapevano che, a mano a mano che le onde cerebrali e i pensieri vengono alterati, la coscienza puó espandere o contrarre la percezione della realtá oltre la linea spazio-tempo. Una  coscienza molto piú acuta della norma si fa cosí possibile.

PORTE DI PERCEZIONE

Vengono cosí aperte le porte di un’altra dimensione di percezione, di altre realtá, aspetti unici della mente con maggiori visioni di creativitá e comprensione, permettendo molte volte che “blocchi di energia” profondamente nascosti siano accettati e liberati. Si puó dire che le Piante Sacre possono essere di molto aiuto a diversi livelli, dipendendo dall’energia, dal livello di luminositá, dal sistema di credenze e dalla volontá dell’individuo.

Queste piante permettono l’ingresso alla dimensione della Veritá; una visione della nostra Veritá individuale allineata in un unico punto, in un’unica frequenza, con tutto ció che uno puó aspettarsi di ricevere, scoprire, illuminare e imparare. Il risultato completo di chi siamo e chi possiamo essere.

Ci danno la possibilitá di ripassare la nostra vita come se fosse in tempo reale e dove abbiamo ferito altri, sentire questa ferita dalla loro prospettiva, cercare e ottenere la liberazione dell’energia. E fare la stessa cosa con coloro che hanno ferito noi. L’energia viene quindi purificata, pulita.

A volte le porte della percezione rimangono aperte e la nostra Esistenza o Stato dell’Essere diventa piú lucida poiché le esperienze negative sono state liberate in una notte, quando normalmente l’operazione avrebbe richiesto varie vite.

L’esperienza umana é spesso piena di reazioni emozionali negative che creano blocchi di energia nei corpi emozionale e mentale, le quali causano la chiusura delle porte percettive della mente. Certe Piante Sacre del genere psicoattivo, quando sono ingerite in maniera rituale in compagnia di un cerimoniere esperto possono contribuire all’apertura di queste porte. Una volta aperte esse raramente si richiudono, rimangono comunque aperte per molto tempo permettendo salti quantici di stati di coscienza.

Per esempio, i corridoi aperti dalla Pianta Sacra chiamata Ayahuasca possono condurre verso incrostazioni energetiche non risolte dovute a traumi di questa o altre vite; in questo modo le questioni della vita presente o delle passate si chiariscono e le energie associate sono rivissute confrontandosi peró con la realtá attuale dell’individuo e si crea la possibilitá di liberare ció che deve essere liberato per rimuovere il blocco. Si possono anche chiudere esperienze non portate a termine in altre vite.

Bisogna tuttavia tenere presente che sono necessarie forza e saggezza per realizzare queste liberazioni e chiusure. Il fatto di avere accesso al portale di espansione non significa necessariamente che uno avrá la chiave per aprirlo o l’abilitá per navigare nelle realtá offerte. L’intenzione, la forza d’animo e un buon livello di luminositá dell’essere sono i requisiti per questo viaggio. Tutto ció richiede preparazione e sforzo per poter affrontare questi Regni senza paura, la quale potrebbe essere amplificata in questi stati di percezione.

Senza questi attributi si provano semplici allucinazioni, sogni o incubi. In certi casi non succede niente. La chiave sta nel fatto che la vibrazione del ricercatore deve essere orientata verso il proposito piú elevato. Queste piante non sono mai state destinate a scopi ricreativi o di intrattenimento. La intenzione deve essere come quella che si prova quando si entra in una grande Cattedrale sacra, con riverenza, rispetto e umiltá. Quello che ognuno semina, raccoglierá. É cosí per tutte le attivitá di crescita spirituale e la paura é una frequenza disarmonica , una vibrazione di interruzione che non va d’accordo con il tipo di esperienza. L’Ayahuasca é tra tutte le Piante Sacre la piú insondabile e quella che offre piú possibilitá e la frequenza di saggezza piú elevata. La sua ingestione connette il cercatore all’area ultravioletta della mente subcosciente. Il processo si potrebbe chiamare “esperienza di pre-morte”. La coscienza dell’ego deve “andare a dormire” e il subcosciente si apre verso sogni lucidi trasportando l’individuo nella dimensione della Veritá, uno stato di coscienza maggiore. É un processo che permette al cercatore avanzato di far fronte all’imperfezione, revisionare la perfezione e confrontare l’esperienza totale dalla nascita al presente, e ricominciare. Essenzialmente é una rinascita. Le antiche Scuole di Magia usavano questo processo con gli studenti avanzati. É simile all’esperienza di digiuno prolungato, ma in tempi piú rapidi e con visioni piú dettagliate. Se peró si fa senza un proposito e per pura curiositá, la frequenza sensibile non si raggiunge e la vibrazione non puó suscitare l’esperienza piú alta.

Per questa ragione, maestri, le Piante Sacre non sono per tutti. Aggiungo anche che nonostante queste piante offrano un’incredibile opportunitá di purificazione e veritá, non sono certamente l’unico metodo per ottenere tale chiarezza. La pianta ha una frequenza altamente elevata e un grado enorme di coscienza della Terra stessa e di conseguenza offre una trasformazione incredibile per quelli che scelgono questo percorso e per quelli che sono pronti. Il Regno vegetale offre portali, peró il portale piú importante si trova dentro di noi.

La luce Divina dimensionale é trasmessa ad ogni essere umano dall’interiore del suo proprio essere, non da fuori. É basata nell’energia della sua realtá individuale.

Questo é il dono che appartiene al Regno umano sulla Terra.

E cosí sia.

HO’OPONOPONO : la chiave sanatrice

In primo luogo, per intendere l’ho’oponopono dobbiamo riconoscere che tutto quello che viviamo e vediamo all’esterno é solo un riflesso di ció che emettiamo da dentro. Il nostro interiore é stato composto con credenze e ricordi dolorosi immagazzinati nel subcosciente e che si attivano tutto il tempo quando stiamo creando la nostra vita. Queste creazioni sono totalmente fuori dal controllo della nostra mente, giá che tutte le nostre vicissitudini sono state registrate, peró una volta che riesci a identificarle sei sulla via della guarigione. L’ho’oponopono ti invita ad usare 4 parole molto semplici per comunicarti con la tua parte divina, che é quella che ha la possibilitá di pulire e purificare l’origine dei tuoi problemi, considerando che questi sono solo memorie nel tuo subcosciente. In questo processo uno puó liberare le persone che lo circondano di colpe, di sofferenze e di comportamenti, giá che in una maniera umile, ti accorgi che loro solo riflettono quello che tu hai nascosto dentro. Queste frasi che si ripetono, che sono molto semplici, non hanno veramente un ordine e la chiave di questa sanazione sta nel ricordarsi di ripeterle quando scopri qualcosa che ti infastidisce, in modo da pulirlo direttamente nel suo nucleo. Ricorda che la Divinitá risponde sempre, tutto il tempo sei ascoltato da lei, sia che tu emetta un’informazione di dolore o di guarigione per te stesso. Ci sono memorie dolorose che sono tue proprie e altre che sono state create e condivise dal collettivo dell’umanitá peró solo tu hai il potere di sanarle entrambe. Ricorda che tutti siamo uniti e che sanando te stesso stai sanando anche gli altri. Se tu ,leggendo questo messaggio dovessi riuscire a liberare qualche memoria dolorosa, anch’io la staró liberando, e i tuoi figli, e le persone che conosci e non conosci. Sanandoci, si sana anche la Terra, giá che lei é un riflesso di ció che ci sta succedendo in quanto umanitá. Moltiplicando questo messaggio e distribuendolo, stai dando uno strumento a quelle persone che pensano che devono cercare la guarigione fuori. Prendendoti la responsabilitá di ció che stai emettendo e di ció che stai generando, stai recuperando il vero potere della vita che crei.

Cosí semplice e meraviglioso.

Pronunciando queste 4 parole dovrai ricordare che le stai dicendo alla Divinitá e non alla persona. Tutto quello che é creato é perché é creduto nell’interno e veramente funziona cosí. Le frasi si possono anche pensare in qualsiasi momento della giornata perché questo ti manterrá con un atteggiamento vibrante di benessere e comprensione, relativamente a qualsiasi cosa che si manifesti per te; anche se non ti sta succedendo niente, puoi uscire da casa tua chiedendo alla Divinitá che pulisca tutto ció che ti possa causare qualche conflitto. Non esiste nessuna regola rispetto all’ordine delle parole; puoi usarne anche una sola delle seguenti: 

MI DISPIACE – PERDONAMI – GRAZIE – TI AMO

Questa semplicitá é la chiave maestra che ti aiuterá a pulire il tuo subcosciente; la tua mente non é in grado di maneggiare l’informazione che hai accumulato e questa informazione si attiva da sola. Peró se la individui hai il potere di sanarla e questa é tua responsabilitá; non c’é niente fuori che guarisca, solo te stesso, la tua disposizione.

Quando ti accorgi di avere paura di qualcosa, puoi dire, in silenzio : ” Divinitá, sana dentro di me le memorie dolorose e le idee erronee che mi procurano questa paura, mi dispiace, perdonami, grazie, ti amo.

Se credi di meritare piú denaro nella tua vita e non sai come, ti puoi comunicare con la tua Divinitá dicendo: “Padre, sana dentro di me le memorie dolorose e le idee erronee che mi stanno procurando questa scarsitá, mi dispiace, perdonami, grazie, ti amo.

Ricorda che stai usando una chiave, non c’é bisogno che pensi letteralmente ció  che stai dicendo. É una chiave che contiene una vibrazione, la vibrazione del perdono, la vibrazione dell’amore e la vibrazione della gratitudine insieme; per questo funziona.

Se sei di fronte ad una persona e le tue emozioni ti fanno sentire a disagio, mentre la persona parla, puoi dire:”Padre, questa sensazione sgradevole che sento verso questa persona, sanala dentro di me, sana le memorie dolorose che provocano questo malessere in me, mi dispiace, perdonami, grazie, ti amo. E la liberi, la lasci andare, senza avere aspettative per il risultato. In poco tempo ti renderai conto che quello che volevi sanare comincia a modificarsi o forse il Padre ti potrebbe fare una sorpresa e altre persone della tua famiglia cominceranno a sentirsi meglio, perché ricorda che siamo uniti.

L’intento della tua coscienza di voler guarire e la costanza, ti daranno enormi risultati nel miglioramento della tua vita. Come tutto, funziona con la pratica, la maestria viene con la pratica e con la ferma risolutezza di voler vivere meglio. É facile da fare, realmente in questo momento della Terra é facile sanare. Tu cosa vuoi?

Pensa alle frasi in qualsiasi momento del giorno, dai loro prioritá sugli altri pensieri di preoccupazione; puoi rimpiazzare i pensieri ossessivi quando qualcosa ti affligge molto e dire queste parole:”Padre, Divinitá, sana dentro di me le memorie che producono questa afflizione, mi dispiace, perdonami, ti amo, grazie. Quando stai dicendo grazie é perché dai per scontato che questa sanazione é avvenuta. Accumulare nel nostro subcosciente memorie ti da anche il diritto di poter liberarle e mettere al loro posto idee di luce, esperienze di gioia, piacere, trionfo, compassione, comunicazione, fortuna, ricchezza, allegria, arte, amicizia, abbondanza, fede, forza e tutto ció che desideri sperimentare.

Grazie per sanarti, perché io mi sto sanando con te e ogni volta che io mi sano tu ti stai sanando con me.

AHÓ

 

 

 

 

 

 

I passi magici dello sciamano

“Se vuoi ottenere il benessere fisico e l’equilibrio mentale hai bisogno di un corpo flessibile: Queste sono le due questioni piú importanti nella vita di uno sciamano, perché conducono alla sobrietá e al pragmatismo, gli unici requisiti fondamentali per poter entrare negli altri regni della percezione. Per avanzare nell’ignoto occorre assumere un atteggiamento coraggioso ma non imprudente; al fine di stabilire una sorta di equilibrio tra audacia e avvedutezza, uno stregone deve essere estremamente sobrio, prudente, capace e in ottime condizioni fisiche.” 

“Il solo pensiero di affrontare l’ignoto,per non parlare poi di entrarci dentro, richiede palle d’acciaio, e un corpo in grado di sostenere palle del genere. A che cosa servirebbe avere coraggio se mancano la prontezza mentale, la capacitá fisica e i muscoli adeguati?”

Don Juan Matus – dal libro Tensegritá di Carlos Castaneda

Gli sciamani del lignaggio di don Juan erano profondamente impegnati con la ridistribuzione della loro energia interiore. Questo coinvolgimento non era un impegno intellettuale, e nemmeno il prodotto di induzioni, deduzioni o conclusioni logiche; era invece il risultato della loro capacitá di percepire l’energia come fluisce nell’universo. 

Gli stregoni dell’antico Messico scoprirono che ogni singola parte del corpo umano é impegnata, in  un modo o nell’altro, nel trasformare questo flusso vibratorio, questa corrente di vibrazioni, in una sorta di immissione di dati sensoriali. Per mezzo della sua utilizzazione, l’insieme globale di questo bombardamento di informazioni sensorie si trasforma nel sistema di interpretazione che permette agli esseri umani di percepire il mondo nella maniera in cui lo percepiscono.

In base alla spiegazione di don Juan sulla ridistribuzione, gli esseri umani, percepiti come conglomerati di campi energetici, sono unitá energetiche saldate che hanno confini ben definiti che non permettono all’energia di entrare o uscire. Di conseguenza, l’energia che esiste all’interno del suo campo energetico é tutto ció su cui puó fare affidamento ogni essere umano.

Gli uomini hanno la tendenza naturale ad allontanare l’energia dai centri vitali, preoccupandosi e lasciandosi sopraffare dalla tensione della vita quotidiana. La durezza delle azioni quotidiane impone un pesante tributo all’organismo. Questa energia dispersa si raccoglie alla periferia del campo energetico del corpo a volte fino a creare un deposito piuttosto spesso, simile a una sorta di corteccia.

I passi magici si riferiscono all’essere umano nel suo insieme come a un corpo fisico e un conglomerato di campi di energia, e agitano l’energia che si é accumulata lontano dal corpo per riavvicinarla. I passi magici impegnano sia il corpo in quanto entitá fisica che subisce la dispersione di energia, sia come entitá energetica capace di ridistribuire l’energia dispersa.

La vera magia dei passi magici sta nel fatto che essi immettono di nuovo nei centri vitali l’energia bloccata, e da questo deriva il benessere che provano i praticanti. L’esecuzione dei passi magici non richiede necessariamente uno spazio particolare o un orario specifico. I movimenti devono essere eseguiti lontano da correnti d’aria e bisognerebbe sforzarsi di mantenere la mente staccata dalle preoccupazioni della vita quotidiana.

In questo video si mostra la prima serie di passi magici proposta nel libro “Tensegritá” di Carlos Castaneda. Il libro contiene spiegazioni dettagliate sull’utilitá di ciascun passo, con immagini che mostrano le varie posizioni con chiarezza.

Lo consiglio a tutti.

https://www.youtube.com/watch?v=JtYfyD2h8As

 

Musica Medicina

 mul mantra cantato meravigliosamente da snatam kaur

 

Il Mul Mantra, la radice di tutti i mantra. Significa ” il creatore di tutto é uno. La veritá é il suo nome. Lui fa tutto, senza paura, senza ira, imperituro, senza nascere, auto-realizzato, Ë l’unica veritá, attraverso tutte le etá, adesso. Nanak, sempre sará veritá.

Ecco il testo:

EK ONG KAR – Esiste un solo Dio
SAT NAM -La Veritá é la sua identitá
KARTA PURKH – Lui é il Creatore
NIRBHO -Esiste senza paura
NIRVER -Esiste senza odio né desideri
AKAAL MURET -Ë Eterno e Immortale
AJHUNI – Si trova oltre la Vita e la Morte
SEEBHANG -Ë Auto-Illuminato
GUR PRASAAD – Si manifesta con Grazia e Bontá
JHAP -Ripeti questo nome: UAE

AAD SACH – Lui é stato la Veritá dall’inizio dei tempi
JHUGAAD SACH – attraverso i tempi
JEE BHI SACH – ed é la veritá adesso!
NANAK JOSI BHI SACH -La veritá é Eterna

HOOPONOPONO

Traduzione del testo del video:

HO’OPONOPONO

HOO= causa

PONO PONO= perfezione

HOOPONOPONO = correggere un errore, fare la cosa corretta

1.L’universo fisico é una realizzazione dei miei pensieri.

2.Se i miei pensieri sono cancerogeni, creano una realtá fisica cancerogena.

3.Se i miei pensieri sono perfetti, essi creano una realtá fisica traboccante d’AMORE.

4.Io sono responsabile al 100% di creare il mio universo fisico cosí com’é.

5.Io sono responsabile al 100% di correggere i pensieri cancerogeni che creano una realtá malata.

6.Lá fuori non esiste niente. Tutto esiste come pensiero nella mia mente.

Quando vuoi migliorare qualsiasi cosa nella tua vita, esiste solo un posto dove cercare: DENTRO DI TE. E quando guardi dentro di te fallo CON AMORE.

L’intelletto non dispone di risorse per RISOLVERE problemi, puó solo maneggiarli e maneggiare non risolve.

Facendo hooponopono si chiede alla Divinitá che pulisca e purifichi l’origine di questi problemi, che sono i ricordi, le memorie. Cosí neutralizzi l’energia che associ ad una determinata persona, luogo o cosa. Nel processo, quest’energia é liberata e trasmutata in pura luce dalla Divinitá. E dentro di te lo spazio vuoto viene riempito dalla luce della Divinitá stessa.

Nel hooponopono non c’é colpa, non é necessario rivivere nessuna sofferenza, non importa sapere il perché del problema, di chi é la colpa, né la sua origine.Nel momento in cui noti dentro di te qualcosa di scomodo in relazione ad una persona, luogo, avvenimento o cosa, inizia il processo di pulizia, chiedendo a Dio: ” Dio pulisci in me ció che sta contribuendo a questo problema” e ripeti queste frasi:

MI DISPIACE

PERDONAMI

GRAZIE

TI AMO

Ripetilo piú volte.

MI DISPIACE : accetto la mia responsabilitá. Nel dire questo, riconosci che qualcosa (non importa sapere il perché) é penetrato nel tuo sistema corpo-mente. Vuoi il perdono interiore per ció che ha portato quel qualcosa.

PERDONAMI : trasmuta. Non stai chiedendo a Dio che ti perdoni, gli stai chiedendo che ti aiuti a perdonare te stesso.

TI AMO : libera. Trasmuta l’energia bloccata (che é il problema) in energia che fluisce. Ritorni ad unirti con la Divinitá.

GRAZIE : riempi il vuoto con luce. Ë la tua espressione di gratitudine, la tua fede in che tutto sará risolto da lui, nel miglior modo per tutti i coinvolti.

HOOPONOPONO : MI DISPIACE PERDONAMI GRAZIE TI AMO

A partire da questo momento quello che succede é determinato dalla Divinitá, potresti sentirti ispirato ad intraprendere qualche tipo di azione, oppure no. Se continui dubitando, persisti nel processo di pulizia e dopo, quando sarai completamente pulito, otterrai la risposta. Non esiste nessuna regola nell’ordine delle frasi. Generalmente solo dire TI AMO risolve. Pensa alle frasi in qualsiasi momento della tua giornata. Questo ti manterrá con un atteggiamento vibrante di benessere e comprensione in relazione a tutto quello che si manifesta per te.

“Divino Creatore, madre, padre, figlio tutto in uno…. Se io, la mia famiglia, i miei parenti e antenati abbiamo offeso la tua famiglia, parenti e antenati con pensieri con pensieri, parole e azioni dall’inizio della nostra creazione fino al presente, chiediamo il tuo perdono. Lascia che tutto ció si pulisca, si purifichi, si liberi, taglia tutte le memorie, i blocchi, energie e vibrazioni negative e trasmuta queste energie indesiderate in pura luce. E cosí sia”.

AHÓ

Sangue Sacro

Sotterra la tua Luna per sanare il tuo lignaggio femminile

Il ciclo mestruale fa parte dei ritmi fisiologici della vita; mestruando, l’energia di vita contenuta nel ventre si manifesta. Quando la donna si trova in Tempo di Luna é connessa con il mistero della femminilitá e con la Madre Terra. Mestruare é l’espressione sacra  della nostra connessione con la Terra, con la vita. Ë un atto di donazione energetica della piú alta vibrazione. Sale dal corpo per glorificare la vita e sanare.

L’utero conserva nel suo interiore memorie di vita e di dolore. Conserva, rinnova e libera ad ogni ciclo. Le nostre credenze, sentimenti e pensieri abitano in questa grotta interna. Il ventre con il pulsare uterino si connette con il pulsare del cuore nel nostro petto; insieme e integrati generano nel Cinturone Pelvico il recupero delle memorie e cosí si produce l’alchimia dell’amore creativo.

In ognuna di noi c’é il potere di sanare se stessa e recuperare il nostro potere per sanare il nostro lignaggio. Offrire il nostro sangue é un rituale di coscienza spirituale, quindi prima di poter effettuare il tuo proprio rituale é doveroso disfarsi di tabú radicati, di disgusto e di idee negative nei confronti del nostro corpo e del nostro sangue che unicamente bloccano l’uscita della Dea e l’accettazione naturale del nostro corpo di donna.

Il nostro sangue mestruale é ricco di ferro che nutre la Madre Terra e anche noi, se siamo connesse con Lei. Interrare la nostra Luna é mettere radici, sanare il nostro lignaggio mitocondriale, cioé le energie di nostra madre, delle nostre nonne e bisnonne che sono dentro di noi.

Invece di buttare il tuo sangue ogni mese puoi scegliere di riciclarlo e offrirlo alla Terra. Se usi assorbenti di cotone, lasciali in ammollo in un recipiente con acqua e usa l’acqua per innaffiare le tue piante. Se usi la coppa mestruale, svuotala in un barattolo ogni volta che la ritiri e aggiungi acqua.

Il tuo rituale é intimo, personale, quindi usa tutti i simbolismi che vuoi: la foto di una Dea, fiori, incenso, cristalli, musica, ecc. Crea il tuo proprio altare e il tuo proprio rituale. Se vivi in cittá e non hai giardino puoi offrire il tuo sangue alle tue piante, se invece vivi in uno spazio ampio con giardino o in campagna, vicino ad un bosco, offri il tuo sangue lí, in mezzo alla natura.

Ricorda che la tua intuizione é la tua migliore alleata e solo tu sai quello che vuoi liberare e ció che vuoi creare nella tua vita. Quindi non ci sono regole da seguire né un testo da leggere. Dí quello che ti sembra pertinente nel momento di offrire il tuo sangue ma non dimenticarti di ringraziare per avere l’opportunitá di rinascere, per la connessione che il tuo sangue ti da con il mondo esterno e soprattutto ringrazia per il potere che hai dentro per il semplice fatto di essere donna.

Interrare il nostro Sangue Mestruale guarirci e sanare la relazione con il nostro lignaggio femminile, riconciliarci con nostra madre, nonne, con le nostre antenate e quelle di tutte le donne dell’umanitá…. Ë sanarci per pulire il cammino delle nostre figlie, nipoti e future generazioni, da tabú e idee negative sul nostro Sangue.

LUNA ROSSA

Io lo faccio da qualche tempo e mi sana, mi connette con la Pachamama… ho perso completamente quella sensazione di sporcizia che ci hanno inculcato… Realmente sento potere quando lo faccio e mi piace sapere che la Madre Terra possiede informazioni su di me e il mio lignaggio e che lei se ne occuperá.

Vi animo a cominciare e ad osservare i cambiamenti che si producono in voi.

Questo rituale é molto antico… le nostre antenate donavano il sangue alla Terra in segno di offerta, connessione e riconoscenza, ringraziando e onorando questo prezioso momento che é un prodigio della biologia umana, il nostro Sangue Sacro…

LA TERRA HA BISOGNO DI SANGUE DI VITA… mai piú sangue di guerra o di morte… La Madre Terra legge questa informazione… legge tutto quello che c’é nel nostro sangue, la tua pena, il tuo dolore, la tua angustia, la tua allegria, la tua gratitudine, le tue preghiere, tutto… é un canale diretto verso le altezze e le profonditá del cuore del pianeta Terra… senza pudore, senza timore… questo rituale fa parte della sanazione planetaria, essendo ognuna di noi donna-medicina, essendo ognuna di noi UNA SHAMANA.

RITUALE

Sotterrando la Luna

La prima cosa che devi fare prima di cominciare il tuo rituale é, con molta coscienza, cambiare qualsiasi sensazione di disgusto, repulsione o sporcizia, per tranquillitá, pace, armonia e amore verso te stessa e quello che viene da te.

Dopo devi raccogliere la tua Luna. Puoi farlo in diversi modi; utilizzando cotone come assorbente, la coppa mestruale o assorbenti ecologici. Dopodiché metti la tua compressa in un recipiente con acqua per alcuni minuti finché la Luna sia liberata.  Poi la scorri conservando l’acqua in un recipiente.

L’altare della Luna

Questo é il tuo spazio sacro, che tu crei e ricrei. Se vivi in campagna puoi scegliere un albero, piantare un giardino di erbe aromatiche, di erbe medicinali o di fiori. O anche un giardino misto. Se lo desideri puoi adornare questo spazio con simboli significativi per te e che rappresentano la forza femminile. Se vivi in un appartamento puoi creare un angolino con piante di tua preferenza.

Il rituale

Ë un rituale semplice con il quale vuoi richiamare la tua intuizione e saggezza interiori. Prendi allora il recipiente dove hai conservato la tua Luna e comincia a recitare la tua preghiera ( per parlare di quello che vuoi sanare e delle benedizioni che ricevera, e di gratitudine). Annaffia le tue piante con la tua Luna.

NON BUTTARE PIÚ LA TUA LUNA, adesso sai che potente é per te, per la Terra e per la vita.

AHÓ