Diario di un viaggio dentro: Amazzonia e le Donne della Nuova Terra

1° GIORNO – IQUITOS (PERU’)

Arrivo nell’ostello, con tranquillità, seguendo le istruzioni con 20 soles al tassista.

Mi assegnano la mia camera, la 304, dove poco dopo bussano ed ecco la mia compagna di stanza per questa notte: Jk, colombiana. Una donna grande, più di 60?,credo di si. Pochi chili e poca altezza, capelli mori, lunghi. Bella. E anche lei in buon cammino. Viaggiatrice, chiaramente non le mancano i fondi, ama la natura e i luoghi mistici. Arriva direttamente da Cuzco e Machu Picchu, dove ha fatto parte di un altro gruppo sciamanico. Tre figli, due vivono a Firenze, dove vive anche lei, e una a Boston, dove studia.

Poco a poco conosco le altre ragazze: Jl colombiana di Medellin, è la bimba del gruppo con i suoi 24 anni. Eppure è già grande, con le sue parole mi insegna già qualcosa…

Mf, spagnola, potrebbe avere 55 anni o forse più. Con lei usciamo Jk ed io per andare al “mercado del chamàn”. Sarebbe bello conoscere tutte quelle piante e i loro usi. Quanto poco sappiamo. Compro Palo santo e Uña de gato.

Mf è una donna calma, equilibrata, sorriso sincero, in cammino da molto tempo, si direbbe. Ha un marito. In stanza con lei Aj, dominicana, architetto che si dedica al Feng Shui e agli ambienti esterni a livello energetico. Stiamo un po’ in camera con loro dopo il mercato. Parliamo di energie, di Amore, di meridiani e di astrologia. DOMANI ALLA SELVA!

2° GIORNO – SELVA

Che eccitazione! Che meraviglia! Alle 9 partiamo. Un bus ci porta al porto. Discesa agli inferi, così la definisce Ls (una delle nostre Maestre), e non ha torto. Una lunga scalinata di legno porta a una piattaforma, anch’essa di legno dove ci aspetta la lancia veloce sulla quale avanzeremo circa due ore all’interno della foresta amazzonica. Un grande cartello specifica che il porto è privato e diffida i non associati a usarlo come punto di carico-scarico.

Partiamo. Il Rio delle Amazzoni è un’energia molto forte. Lo sento. Tutte noi lo sentiamo. Siamo 15 donne folli, più tre Maestre, guide spirituali , tutte con il cuore in mano, aperte ad ogni nuova visione.

Il fiume è immenso, grandissimo. Avanziamo velocemente e il paesaggio poco a poco si va ripulendo dalla presenza umana. Nonostante ciò, dopo due ore di navigazione si nota ancora la presenza di antenne.

La prima tappa è un piccolo porticciolo, o meglio, una piccola piattaforma di legno dove possiamo scendere a fare pipì. Approfittando, compro un tamalito de arroz….delizioso!

Seconda tappa, cambio imbarcazione. Passiamo dalla lancia veloce ad una canoa molto più modesta ma più adatta alla navigazione in fondali bassi. Sapremo successivamente che la lancia appartiene alla tribù Shipibo.

La navigazione è lunga e rumorosa, ma il tempo (sei ore) passa piacevolmente, l’energia è bella e pulita.

Arrivo in terra Shipibo. Sono lì che ci aspettano, tutta la famiglia di Fn, lo sciamano che ci ha accompagnate per tutto il viaggio. La nonna, una vecchina di età indefinibile, alta forse 1 metro e 40, esile, è Maestra Sciamana. Poi la moglie e i figli e il resto della tribù. La sensazione è di essere in famiglia, al sicuro. Sono sinceri i loro occhi e tutto in loro trasmette tranquillità, rispetto e amore. La abuelita abbraccia tutti con grande trasporto. I bambini sono eccitati dal nostro arrivo e anche loro ci abbracciano. Li amo già tutti. Profondamente, Sinceramente.

Assegnazione cabañas (spartane ma funzionali, letto con zanzariera! Yeah!!!) e cena con riso, insalata, uova e patate. Poi riunione al tempio.

Parliano un po’ Ls, Pp e Ot, le Maestre. Poi ci presentiamo. Mi ascolto mentre dico “Ciao sono Katuscia, sono italiana, vivo in Messico. Prima di tutto voglio ringraziare ognuna di voi per essere qui con me oggi. Il proposito non so, non ho un vero e proprio proposito. E’ stato come un richiamo per me, un richiamo molto forte ed io l’ho accettato, e sono qui. Chiedo alla abuela Ayahuasca di mostrarmi la mia ombra e anche la mia luce, GRAZIE.”….ma come? Io ho un proposito! Io voglio guarire me stessa per poter poi aiutare gli altri a guarire. IO SONO MUJER MEDICINA.

Ultimo atto: Fn si presenta e presenta le piante medicina che prenderemo:

SARACURA – due volte al giorno, per rigenerare i tessuti e per le ossa.

RENEQUILLA – tre volte al giorno, per pulire il sangue, depurare il sistema linfatico, combattere l’infiammazione e calmare il sistema nervoso; ottima per l’apparato riproduttivo femminile.

UÑA DE GATO – che berremo regolarmente come acqua, per depurare i reni.

Lui è molto forte. E tranquillo. Esalando il fumo di un “mapacho” fatto con un particolare tabacco della selva, ci pulisce la “coronilla”, la zona della fontanella, sopra il cranio. Per protezione.

Domani sveglia alle 6. Preparazione Ayahuasca.

Ah, dimenticavo…un grosso ragno passeggia tranquillamente tra di noi durante la riunione. Sente la VIBRA!

3° GIORNO – AYAHUASCA

Che incredibile regalo!

La giornata comincia presto. Mi sveglio prima dell’alba, medito come sempre con la respirazione vibrante ma mi devo interrompere: la campana suona. Fn chiama al tempio.

Lì ci aspetta Ayahuasca appena raccolta, con foglie di Chakruna, la pianta che unita nella cottura favorisce le visioni, l’incontro con lo sconosciuto.

Bisogna ripulire la medicina, con un coltello grattarle via il rivestimento. Ci mettiamo tutte al lavoro, cercando di farlo con coscienza, comunicando con l’Abuelita. Poi bisogna pestarla su di un tronco usando un bastone massiccio. Quando tutto è pronto la portano a bollire in un pentolone fuori dal tempio.

Colazione leggera a base di frutta e thè. A seguire yoga. Non propriamente yoga ma piuttosto una serie di esercizi per rinforzare e prendere coscienza del proprio utero, con i suoi muscoli, e ovaie. Prima di cominciare, Ot ci guida in una danza sfrenata, per buttare fuori energia. Lei ha un grande carisma. Mujer sabia. Anche Ls, sento molta connessione con entrambe.

Dopo lo yoga, finalmente al fiume, a lavarsi. Un bagno di energia, la corrente non è forte, si può godere dell’acqua tranquillamente. Anche i bambini vengono con noi, sono dolcissimi, tutti.

Di ritorno dal fiume, a mangiare, ultimo pasto. Stasera non si mangia. Stasera Ayahuasca.

Che cosa cerco?

“Principalmente busco SANACION. Sanarme a mi misma para luego ayudar a otros a sanarse, a quien lo necesite. Yo siento que soy mujer medicina. La informacion que me ha llegado a lo largo de mi vida siempre conduce a esto. La astrologia, los vasos energeticos y las plantas,, todos juntos para curar el cuerpo y el alma. Toda enfermedad viene de una emocion, de un pensamiento equivocado o a veces Karma.

Con las plantas, a travès de su vibracion, podemos guiar nuestras emociones, nuestros pensamientos. Y, a travès de los astros, de los planetas (que estan conectados a las mismas plantas) podemos entender mejor nuestras debilidades y tambien nuestras fuerzas.

Yo quiero ayudar a la Madre Tierra y a los seres que lo necesiten. Ayahuasca me va guiando.”

POMERIGGIO LIBERO

Ci troviamo nel tempio con Ot, che porta i suoi oli essenziali, e altre ragazze: Gg (di La Paz,”ahì tienes tu casa”), Jl la niña hermosa e Bt, anche lei messicana che vive a Boston. Sessione di massaggi. Dò un massino a Jl, alle due bimbe shipibo e a Bt.

Pausa relax prima della tempesta.

LA ABUELA

La mamma di Fn, Kb.

Una chamana che imparò lo sciamanesimo e l’uso dell’Ayahuasca dal nonno Ir. Durante la presentazione della mattina ha cantato per noi il suo icaro (canto sacro dell’Ayahuasca) e poi, durante le ora di yoga, ha ballato con noi con un’allegria e una semplicità incantevoli. La abuela Kb ha ricamato la gonna che ho comprato. Un altro regalo. Oggi ci siamo incrociate nella sala dove mangiamo e mi ha chiesto come può guarire dalla tosse che la tormenta già da un po’….a me???

YO SOY MUJER MEDICINA.

Prima di entrare nel tempio cantiamo un po’, tutte insieme intorno ad un fuoco dove brucia Palo santo.

CERIMONIA

Che grandiosa maestra. Che meravigliosa cerimonia.

Tutte in bianco ci avviamo al tempio. Limpia con salvia prima di entrare (Ls ci passa attorno al corpo, sotto le braccia, fin sotto i piedi con il fumo di salvia secca).

Dentro l’altare è pronto, anzi, gli altari…sono due. In quello al centro del tempio ognuna di noi depone la sua pietra. Alcune sono bellissime, molto grandi. Attorno a quell’altare si siederanno i quattro sciamani: Fn, Kb, Os (lo zio) e la nostra Pp. Noi tutte attorno, lungo le pareti del tempio. Nella parete est c’è un altro altare. Su di esso, insieme ad altri oggetti sacri c’è una foto di ognuna di noi. Ci passiamo davanti una alla volta e deponiamo in un cofanetto un biglietto con la nostra richiesta, la nostra preghiera; poi salutiamo noi stesse nella foto, parlandoci e amandoci. Scegliamo un’essenza e ne mettiamo tre gocce in una piccola brocca di metallo che alla fine sarà deposta sull’altare centrale. GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE

Quando ognuna si è accomodata in un materassino, iniziamo affidandoci ai nostri santi Maestri. Io mi affido a Baba, a Gesù e alla Madre Maria e a tutti gli elementali presenti nella Selva.

Preghiamo, facciamo il decreto delle Fiamme, poi ci sediamo. Comincia la Pp soffiandoci foglie di tabacco puro in polvere direttamente nelle narici (rapè). Questa pratica aiuta ad aprire la mente, il terzo occhio, la pineale. E’ molto forte, sento un fuoco che poco a poco mi invade il corpo. La mia testa brucia.

Entrano gli sciamani. Comincia Kb, cantando una canzone di protezione. Poi Fn comincia a ripartire la medicina. Passa davanti ad ognuna di noi con una bottiglia contenente la Abuelita e un misurino da barman. La dose è la grande. Il liquido è marrone, denso, come tamarindo non colato. Quando la bevo mi batte forte il cuore. Il sapore è un po’ amaro ma non sgradevole. Quando me la porge, mi affido al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo e bevo in due sorsi.

Finisce il giro, spengono tutto e rimaniamo al buio, ognuno al suo posto, in silenzio.

Molto presto si cominciano a sentire i primi conati di vomito, molto forti, quasi bestiali alcuni, veri e propri ruggiti.

Dopo un tempo indefinito che potrebbe (dico potrebbe) essere di un’ora io non ho ancora avuto nessuna reazione. Viene Fn a domandarmi, mi dice che me ne darà ancora. Torna a distribuire Ayahuasca ad altre tre o forse quattro tra le quali Ot, Gg ed io. Poco più di mezza dose.

Stavolta sono più tranquilla. Ot mi sussurra all’orecchio “Sueltala Katusia, sueltala!”. E’ molto dolce, mi piace come pronuncia il mio nome.

Mi rilasso, mi lascio andare, ma non succede niente. Passo ore ad ascoltare quello che avviene intorno a me. Gli effetti sulle mie compagne si moltiplicano: pianti, ruggiti, urla, sospiri profondi e intensi, parole, voci in falsetto, conati e conati di vomito. Mi gira un po’ la testa ma niente spasmi, niente visioni, niente.

Le nostre guide, gli sciamani, non ci perdono di vista. Pp canta con la sua chitarra; Fn, Kb e Os cantano icaros. Fn e la abuela Kb sono sempre tra di noi, osservano, aiutano, accompagnano nei momenti difficili. Presenze salde e forti. Capisco che Kb vede l’energia della mia vicina Tm (venezuelana che vive in Spagna). La sta vegliando silenziosamente; lei è in piena guerra, soffre, piange. La Abuela le soffia aria sulla testa emettendo un suono particolare: psssssshhh… (questo suono mi accompagnerà per sempre).

Mi gira ancora la testa, decido di dormire, ma non posso. Rimango sdraiata, tentando di prendere sonno, niente da fare, Ayahuasca mi esige presenza, qui e adesso. Per brevi istanti sento dentro di me, dentro le mie orecchie tutti i rumori, le voci, i conati, la musica, tutto dentro la mia testa. Non posso dormire, mi metto seduta, adesso mi gira molto la testa. Voglio vomitare. Prendo il secchio, mi concentro e vomito; un getto di vomito come mai avevo sperimentato. Viene dal profondo, la bocca spalancata, animalesco. E’ uscita la bestia. Dopo il vomito mi sento immediatamente meglio. Mi sdraio, mi siedo, mi sdraio di nuovo, quando improvvisamente arriva l’irritazione, il fastidio: “que se calle, ya!”…ce l’ho con Pp e la sua chitarra che non mi permettono di ascoltare bene Kb che sta cantando un icaro.

Improvvisamente dalla mia bocca escono parole, parlo spagnolo: paciencia, aceptar, perdonar, olvidar…e come se la mia voce avesse preso una vita propria, indipendente. Mi ascolto mentre parlo…aceptar, perdonar, olvidar..un altro flash! Parlo italiano…papà, io ti perdono, ti perdono e ti amo, vai…io lo so, lo so che soffrivi, vai…liberati dalle tue angosce.

Si, mi mancava perdonarlo. L’avevo accettato, digerito ma non ancora ufficialmente perdonato. Perdonando mio padre ho capito che devo dare molto amore a mia sorella, ne ha bisogno. Ha molta paura. E urgentemente abbracciare mio figlio. Forte.

E’ arrivato poi il perdono anche per me: “io mi perdono per quello che ho fatto ai miei figli”; mi sento più leggera, libera. Mi metto seduta. La mia vista è diversa. La mia voce dice :”observa, solo observa”. Rimango lì, c’è movimento, gli sciamani si muovono, anche alcune compagne. Una balla, alla mia sinistra, il suo vestito si copre di luce. Anche sulla parete dietro di lei ci sono filamenti di luce. Alcune ragazze soffrono molto. Gli sciamani sono attivi, vigili. Li ammiro. Mis respetos!

Sono sdraiata. Sto chiedendo guarigione all’Abuelita. Le sto chiedendo di curare le mie anche, dico che io sono pronta a pagare il Karma della mia famiglia. Provo Amore, molto Amore e Fiducia. Qualcuno (que Dios la bendiga) mi afferra i piedi e mi da un breve massaggio. Mi piace molto. Poco dopo annunciano la fine della cerimonia.

CHE ESPERIENZA TRAVOLGENTE

4° GIORNO – RIPOSO

Oggi giornata libera per riposare. Non sono riuscita a dormire per niente, mi sento un po’ stanca ma allo stesso tempo attenta e presente. Dobbiamo mantenere il silenzio. Non è difficile, non ho voglia di parlare. Nessuna di noi ne ha, sembra. Alcune non sono ancora completamente atterrate.

Gironzoliamo, tranquille, riposando, osservando. Faccio un giro al fiume con i bambini. Gli uomini del villaggio stanno bevendo aguardiente, un distillato. Sento tristezza per le loro donne che sono lì da una parte ad aspettarli. Torno al campo, nella sala da pranzo rimango un po’ sull’amaca. C’è lì anche la abuelita, ancora con tosse. Le passo con le dita il vaso meridiano del polmone. Lei è contenta. Non ha ancora finito di bordare la mia gonna. E’ stanca, stanotte si è data molto da fare.

Pranzo abbondante; ho una fame! Tutto buono, come sempre. Alle 3 ci troviamo nel tempio a condividere le nostre esperienze.

Lì ci ascoltiamo. E’ molto bello, quanto coraggio in queste donne. Che guerriere siamo. Piango un po’ quando racconto la mia esperienza, mi emoziono.

Ceniamo minestra, mezz’ora al tempio a fare il punto e poi a nanna.

5° GIORNO – INIZIAZIONE DELL’ACQUA

La mattina piove. Mi sveglio con una serie di piccoli orgasmi. Che regalo! Grazie!

Colazione leggera e poi tutte al fiume. E’ bellissimo sotto la pioggia. L’acqua è fresca, si sta bene. Ot dice di connettersi con il fiume, le nostre acque con le acque del fiume. Abbiamo già vissuto questa stessa situazione nel fiume Nilo, dice Ls, tutte noi.

Torniamo al campo, ci cambiamo ed entriamo nel tempio

Con Ls puliamo il nostro altare. E’ bellissimo, tutte le pietre, stupende.

Quando ci siamo tutte Ls ci mette qualche goccia di un’essenza nei punti sotto l’ombelico, reni, nuca, corona (fontanella) e dietro le orecchie. Quando vede il mio folletto tatuato sulla nuca mi dice che anche lei è parte di quella famiglia di elementali.

Ot ci mette delle gocce di essenza di incenso sull’ombelico e rosa e patchuli nel chakra del cuore.

Comincia l’esercizio: sdraiate a pancia in su, con due cuscini ai lati, mani sopra la testa inspiro, mani giù con forza lungo il corpo, espiro forte, con voce, anche gridando se voglio, e sollevo il bacino verso l’alto. Continuiamo per 40 minuti. E’ molto forte, dopo un po’ credi di non farcela più, però è la mente, il corpo ce la fa se non l’ascolti. Si susseguono emozioni differenti, fino ad una risata sguaiata. E’ forte, è bello, si muove molta energia. Come ultima respirazione mi esce un AUMMM molto profondo, insieme alla musica del registratore.

Ci fanno poi mettere in posizione fetale per rilassarci ascoltando una musica molto intensa. E per concludere la canzone “Abre las ventanas a el amor”, ballando tutte intorno all’altare, prima sole e poi in coppia, guardandoci negli occhi e cantando. Grandi abbracci finali.

Andiamo a mangiare con fame, molta fame. Dopo il pranzo andiamo ancora nel tempio a concludere l’iniziazione dell’Acqua. Facciamo un po’ di esercizi per sciogliere i muscoli con la musica e poi, in coppia, cominciamo a ballare guardandoci negli occhi. Poi con gli occhi chiusi iniziamo a toccarci partendo dai capelli, la faccia, le spalle, il petto, la schiena. Io sono con Mn, cilena. Le do un super massaggio.

Arrivano poi Fn e Kb a fare un piccolo rito di protezione con tabacco e piri piri. FN ci soffia fumo che aspira da un mapacho, prima nelle palme delle mani e poi sulla testa. Kb canta un Icaro.

Regali ai bambini del campo e poi bagno al fiume, bellissimo, come sempre.

Cazzeggiamo fino alle 18,30 e poi andiamo a mangiare. Dopo mangiato andiamo un po’ nel tempio, leggiamo insieme un decreto al femminile e poi peschiamo una carta ciascuna dall’ Oracolo di Isis. Guarda un po’: preghiera al Dio dell’Abbondanza!!! Proprio quello che volevo. Dice che devo aprirmi a ricevere l’Abbondanza che sta arrivando a me, pronta anche a condividerla. EVVIVA!

A dormir!

6° GIORNO – AYAHUASCA

Iniziamo le attività con un po’ di yoga con Ot, dopo aver pronunciato tutte insieme il DECRETO DELLA FIAMMA VIOLETTA. Molto intenso. Con lo yoga lavoriamo molto sui muscoli dell’utero. Contrazioni differenziate. Poi passiamo ai chakra, sempre con contrazioni. Continuiamo con contrazioni dell’utero in quattro diverse posizioni: sdraiate inarcando la schiena, sedute, di lato (entrambi) e a quattro zampe. Prima i muscoli dell’utero, poi solo vagina, il canale tra vagina e utero, clitoride, poi tutti insieme.

Finito yoga, pranzo: oggi pesce, piranha. Rico!

Dopo pranzo ci troviamo al tempio e facciamo, con Ls, il taglio dei cordoni Karmici. Non riesco a mantenere l’attenzione; non taglio niente però alla fine ascolto le esperienze delle mie compagne, alcune molto forti. Ricordo che bisogna invocare l’Arcangelo Michele che con la sua spada di Luce spezzerà i cordoni. Sono svogliata e un po’ incredula, trovo tutto un po’ noioso….hahahaha! Non sai cosa ti aspetta cicci!

Più tardi, riposando nell’amaca, parlo di questo con Ot. Secondo lei tagliare è necessario. Mi racconta della sua prima esperienza e poi di altre esperienze piuttosto forti della sua vita. Wooowww, che donna ammirevole. Una leonessa.

Tempo libero fino alle 19, ora della seconda cerimonia.

CERIMONIA

Siamo pronte, entriamo come al solito dopo una “limpia” e dopo aver invocato i Maestri.

Pp passa con il rapè; è forte, molto forte ma reggo bene. Poi arrivano gli sciamani e cominciano a distribuire la medicina. Mi danno la prima dose e come l’altra volta non succede niente. Dopo un’oretta passa Fn e glielo dico. Risposta: “tu conosci già bene l’Ayahuasca, non hai bisogno di prenderne di più. Meglio che rimani così.” Io insisto ma lui mi dice che ho già viaggiato molto e non ho di viaggiare di più, “entiendes lo que te estoy diciendo?”. Mi irrito; il mio ego comincia a dirmi che io ne voglio ancora, ma lui l’ha detto come un decreto, un decreto nel tempio, sento che non posso andare contro. E sempre l’ego “tu non ne hai bisogno, sei già avanti!” E poi l’irritazione che si rivolge contro Pp e Jk, per la musica e i versi, i rumori. Poi vomito. Mi metto tranquilla e ascolto. La cerimonia termina. Andando verso l’uscita del tempio mi avvicino a Jl che sembra vedere con gli occhi chiusi. Si gira verso di me, ha un viso strano, trasformato. “Tu sei un folletto” mi dice “sei qua per prenderti cura della Terra e del Bosco. Parla con gli elfi, loro si faranno vedere, Chiedi il loro aiuto, ti diranno la tua missione”.

Sono in uno stato di shock. Vado a letto. E lì comincia un’altra battaglia. Sento un buco nel ventre e sento che devo coprirmelo, per protezione. Metto un cuscino davanti all’ombelico; vengo travolta da immagini e pensieri per tutta la notte. E, uno alla volta, si presentano nella mia mente le presenze della mia vita con le quali devo tagliare il cordone karmico. E io taglio, tutta la notte taglio. Taglio con mamma e papà, taglio con i miei figli, con mia sorella e mio fratello. Taglio con mia cugina, con i miei ex, con le amiche. E ancora e ancora…c’è una fila lunghissima davanti a me.

Dopo arriva il pianto, l’insicurezza, la frustrazione: io non passerò, non ce la farò a ricordare me stessa…e avanti così. Lacrime che si trasformano piano piano in lacrime d’amore, di gratitudine, di compassione.

Sono stanca, vorrei dormire, ma la Abuelita non me lo permette. Mi vuole qui, presente.

La mattina dopo, quando esco, la mia vista è cambiata: se muovo velocemente gli occhi, delle ombre si spostano ai lati, luci e ombre, molto velocemente. Non posso camminare diritta. Vado al fiume molto presto; passa tutto.

GRAZIE.

7° GIORNO – RIPOSO

Giornata di riposo quasi totale, in silenzio fino al primo pomeriggio quando ci riuniamo per condividere le nostre esperienze. Visioni, Archivi Atavici, operazioni chirurgiche e viaggi interstellari.

A letto presto.

8° GIORNO – INIZIAZIONE DELLA TERRA

Mi sveglio presto e vado al fiume con le mie compagne; sento che siamo sorelle da tanto. Durante l’inquisizione eravamo sacerdotesse nella scuola di Ot. Siamo state torturate, violentate e bruciate davanti ai suoi occhi.

Ci troviamo nel tempio per il decreto, poi colazione leggera. Entriamo di nuovo nel tempio, per l’iniziazione. Cominciamo con un decreto: battendo forte i piedi e agitando i pugni: “io sono Kt e prometto davanti a tutte voi e a me stessa che avrò la forza e la volontà per mantenere alto questa vibrazione di amore, di compassione, di pace e di abbondanza che raggiungeremo qui grazie a me e grazie a tutte voi. E che la porterò in ogni luogo in cui mi troverò e ad ogni persona che incontrerò”.

GRAZIE GRAZIE GRAZIE

Poi cantiamo una canzone molto bella e coinvolgente: “yo soy mujer de la Tierra, danzando con luz de Luna, me coronan las estrellas, las esencias viven en mi. Yo soy la fiesta de la vida, danzando en el Universo, mi alegria es medicina y las Diosas viven en mi”.

Poi disegnamo i nostri progenitoti e la famiglia; madre, padre, fratelli, nonni e bisnonni e antenati precedenti. Ci mettiamo di fronte a loro, guardandoli e parlandogli, lasciando andare le responsabilità di ognuno e ringraziando per averci donato la vita. Ci concentriamo sulle qualità che possiamo aver ereditato da ciascuno di loro. Poi Ot ci detta una lettera di scuse per tutta la sofferenza (violenze, stupri, incesti, truffe, guerre, schiavitù) che il nostro clan potrebbe aver causato ad altri o all’interno dello stesso. La lettera viene poi messa sull’altare per essere successivamente bruciata, butteremo nel fiume le ceneri.

Dopo facciamo un esercizio di parto cosmico molto simile a quello dell’altro giorno: sdraiata per terra inalo, contrazione del bacino senza sollevarlo, esalo emettendo un suono. Avanti così per circa 40 minuti. Molto forte. Chiudiamo cantando ascoltando le canzoni della nostra Terra (O sole mio è quella che propongo io). Una benedizione prima tra di noi e poi da Ls. Via al fiume.

Serata libera. Canti e balli intorno al fuoco.

8° GIORNO – AYAHUASCA

Colazione – tempio – decreto della Fiamma Violetta.

Parliamo della nostra vita: chi siamo, cosa facciamo, cammino spirituale. Dopo mangiato siamo libere. Arriva al campo un uomo con un bradipo; che meraviglioso animale, con uno sguardo dolcissimo.

Aspettando la cerimonia alle 19 al tempio.

Quando arriviamo, dopo la solita purificazione, scriviamo una lettera all’ego e la mettiamo sull’altare. Sono parole di comprensione e di amore – grazie per proteggermi – però anche di distacco – ti accetto ma adesso comando io, dalla mia essenza, dal mio IO SONO.

Poi passa la Pp con il rapè. fortissimo come sempre. E poi Ayahuasca, una dose è sufficiente, dico io. Eventualmente più tardi. Nessun effetto ma Fn è occupato con Jl che ha una crisi piuttosto forte.

Quindi come al solito rimango lucida, non vomito e non concludo niente…apparentemente. In realtà sto lavorando molto per rimanere in presenza vigile. Dopo un po’ comincio a percepire, chiamo il Grande Spirito in aiuto e poco a poco avanzo. Il cammino è lungo, il tempo sembra non passare. Sensazioni, voci, rumori forti e sottili; gli sciamani potenti, costanti, mi chiamano, mi dicono. La tensione è molto forte, ho molto caldo, un fuoco dentro. Mi risposo un po’, poi ricomincio. Sempre la stessa strada, aggrappata al mio respiro, è difficile, cedo. E ancora un’altra volta. Mi sento sconfortata. Arriva la Pp, forte, solida. Mi poggia le mani sulla fronte, sul cuore e sull’utero; mi spruzza un po’ di piri-piri (agua florida) per aprire la mente. Mi dice – solo respira e osserva, va a pasar.

Tengo duro, respiro ma dopo un po’ sento una grande stanchezza e mi sdraio per dormire. Non appena appoggio la testa cado in meditazione profonda. Sento gli sciamani, Fn mi parla, calmo, tranquillo, solido. Sento che avanzo nell’inconscio, non provo nausea nè calore. C’è un grande portale davanti a me, una cascata dorata come porta. Mi parla…

Proseguo concentrandomi sul respiro finchè le ragazze cominciano ad uscire. Sono contenta, allegra e piena d’amore e di fiducia. Ci abbracciamo tutte, una per una, abbracci di amore puro. Siamo tutte a buon punto, si vede. Vado ad onorare i quattro sciamani: Pp, Os, Fn e Kb; una forza, un sostegno, la costanza e l’amore puro. Mis respetos! E poi Ot, che è sfinita, e Ls, sorridente e piena d’amore. Sento gratitudine, amore puro, pace e allegria. GRAZIE GRAZIE GRAZIE.

Andiamo a dormire, non prendo sonno. La mia mente è chiacchierona, fa progetti, non riesco a calmarla, ho la nausea, provo a vomitare ma non ce la faccio. Sorge il sole. Mi alzo e vado al tempio cercando di dormire un po’ lì, ma niente da fare. Mi gira molto la testa, non posso camminare bene. Torno a letto. Mi alzo, vado alla cucina, bevo acqua di cocco e vado al fiume. L’acqua mi fa bene. Kb è già lì, seduta per terra, ricamando.

Ritorno, sistemo tutto nella camera, cambio le lenzuola e poi vado al tempio. C’è Ls che ci consegna una copia ciascuna di “Ascendidos y libres – juntos avanzando en la Luz”.

9° GIORNO – RIPOSO

La giornata è libera per riposare. Fatico a riprendere l’equilibrio. Rimaniamo in stretto silenzio per tutta la mattina. Dopo pranzo ci riuniamo al tempio per condividere le nostre esperienze. Morte e rinascita, per molte.

Andiamo a letto presto, sfinite. Dormo tutta la notte profondamente.

10° GIORNO – INICIACION DEL AIRE

La mia mente oggi è molto preoccupata. Si sta chiedendo cosa verrà dopo, se sono all’altezza, se riuscirò a sostenere fino in fondo, cosa devo fare adesso della mia vita, le mie sorelle dell’anima a Puerto….tante cose.

Decido di consultare le carte dell’Oracolo. Ecco la risposta: “Stai andando verso una rapida crescita spirituale. Enjoy the process! Durante questo tempo puoi sentire un insieme di sentimenti: confusione, eccitazione, paura, desiderio e meraviglia. Tu ami questa nuova connessione con il Divino. Allo stesso tempo potresti preoccuparti per le implicazioni che i tuoi studi spirituali possono avere nella tua vita, nel tuo lavoro, matrimonio, amicizie. Queste preoccupazioni creano una paura che può guastare il piacere che i tuoi studi spirituali ti portano. Entrega estos miedos a Dios, carissima. Confida nel fatto che sei supportata, amata e guidata in ogni momento. Non preoccuparti di come sarà il tuo futuro. Confida che lo stesso Potere che ti ha portata alla spiritualità si prenderà cura di te. Dopotutto, questo Potere supporta tutti i pianeti del cielo. Potrà sicuramente supportare anche te perfettamente!”.

RIMANGO A BOCCA APERTA

La mattina passa libera. Possiamo andare a passeggiare nella parte dove vive la tribù Shipibo. E’ molto grande, c’è anche una piccola scuola.

Do un massaggio a Tm. Aj, l’architetto Feng shui ci da informazioni su come distribuire le cose nella nostra camera.

Mangiamo e poi al tempio.

Facciamo questo esercizio, molto intenso: dieci minuti in piedi, con le braccia come un pollo, inalo butto il sedere in fuori e alzo le braccia, esalo contrazione del bacino, braccia (gomiti) verso il basso. Le mani e il petto rimangono rilassati. Quando esalo butto fuori voce. Poi altri dieci minuti sempre in piedi, braccia verso l’alto, faccio dei piccoli salti e atterrando butto fuori un suono come HO. I seguenti dieci minuti in ginocchio sbattendo forte un cuscino dall’alto verso il basso gridando. Il tutto con musica molto alta ed occhi bendati.

Seguono dieci minuti di silenzio.

Dopo, con una musica molto sensuale e sempre ad occhi bendati, cominciamo a ballare. Dapprima ognuna al proprio posto, poi muovendoci. A questo punto cerchiamo con le mani una compagna e lì ci togliamo la benda e balliamo con lei, sensualmente. Poi tutte al fiume, in silenzio.

Torniamo al tempio e apriamo una discussione sulle parti del nostro corpo che abbiamo rifiutato durante la nostra vita e il motivo di questo rifiuto. Molte cose escono: bulimia, chirurgia plastica, vestiti larghi per non mostrarsi, il colore della pelle.

Passiamo poi ad un massaggio del Chakra del Cuore per liberare le emozioni. In coppia, io sono con Mn, comincio io.

Passa Ot a metterci gocce di essenza di eucalipto, geranio, rosa e sandalo. Cominciamo a scaldare la parte distribuendo gli oli, poi massaggiamo. Dal centro verso l’esterno, sopra e sotto, poi piccoli circoli sul Chakra con la punta delle tre dita; poi pressione del pollice sull’osso centrale e per cinque volte si spinge il pollice verso la gola premendo abbastanza forte.

Massaggio per circa 10 minuti poi ci si scambia. Alla fine ci mettiamo una di fronte all’altra e ciascuna di noi confessa all’altra un suo “segreto inconfessabile”. Mn è veramente pura, soprattutto confronto a me.

Finito questo ci sediamo tutte intorno all’altare rimanendo a petto nudo e pratichiamo una respirazione per attivare la Kundalini: immaginiamo due serpenti a lato del nostro osso sacro (una nera e una dorata); con una respirazione lenta le facciamo salire incrociandosi attorno ad ogni Chakra, fino a quello della gola. Lì escono dalla nuca e si vanno ad incrociare intorno alla ghiandola pineale rimanendo con essa tra loro che si guardano. A questo punto si contrae vagina, utero e perineo, si trattiene la respirazione per sette secondi e si espira. Questo per sette volte.

Ballo finale “Abres las ventanas a el amor”.

A mangiare e poi a letto.

11° GIORNO – AYAHUASCA

 

La mattina molto presto ci addentriamo nella selva guidate da Fn e Os. Dopo un’ora di cammino arriviamo al tempio sacro OASHINGO, l’albero ICHINGO, un folletto. Energia fortissima nella jungla. E poi l’albero, incredibile, altissimo, con il tronco che, arrivando a terra, si dirama in tutte le direzioni. Gli sciamani fumano mapacho, per protezione. Prima di farci passare ci presentano all’albero, chiedendo permesso da parte nostra. Abbiamo bussato con un bastone e poi siamo state un po’ lì, cantando, connettendoci e depositando i nostri doni. Io ho portato cardamomo. In alcune parti l’albero secerne dal tronco una poltiglia marrone. Gli sciamani dicono che è molto potente e curativa; ci dipingiamo il volto con essa. Bello! GRAZIE GRAZIE GRAZIE

Il pomeriggio è libero. Vado al fiume e cazzeggio.

Ci prepariamo per la cerimonia. Mi sento strana, un po’ triste.

Entriamo nel tempio e comincia la cerimonia come sempre; prima rapè e poi Ayahuasca. Per tutta la cerimonia tento invano di connettermi con il mio IO SONO…inutilmente. All’inizio mi gira molto la testa, quindi devo spesso. Poi finalmente vomito e la nausea più o meno passa. Allora provo a mettermi seduta e respirare. Niente. Chiamo la mia Presenza Divina, la sento, ma dopo qualche minuto cado come addormentata. Mi riprendo, riprovo, stesso risultato. Mi sento frustrata, sconfitta e si manifesta anche un sentimento di colpa nei confronti delle mie compagne. Taglio immendiatamente. Non voglio responsabilità di risultati che non sono i miei.

La cerimonia finisce. Sembrano tutte molto contente. Frustrazione. Vado nella mia cabaña..

Sdraiata nel letto analizzo ancora e ancora la serata, per cercare una causa, un insegnamento, qualcosa che dia un senso alla cerimonia. Niente. Alla fine decido di parlare con la mai “niña interior”, la bambina dentro di me. Le chiedo perchè ha paura, perchè non si lascia andare. Immediatamente nella mia testa si fanno strada tutte le repressioni subite, a partire dall’asilo: “devi dormire”, “devi mangiare”, e poi mio padre, la scuola, tutte le critiche, i rimproveri. Taglio cordoni. E le dico che da ora in avanti deve essere felice, che se lo merita, che è una bambina meravigliosa e poi “goditi il processo”, come dice l’oracolo.

12° GIORNO – RIPOSO

Mi alzo. Non mi sento più tanto frustrata.

Come al solito silenzio assoluto fino a dopo pranzo quando entriamo nel tempio a condividere l’esperienza. Ot racconta che durante la cerimonia è entrata nel corpo di ognuna di noi per far emergere la nostra bambina interiore. Che casualità!

Andiamo al fiume. Che fresco! A dormire presto.

13° GIORNO – INICIACION DEL FUEGO

La mattinata è libera e tranquilla. Prima di pranzare pesco una carta dell’Oracolo di Isis: ENTRATA NELLA CAMERA DI GUARIGIONE. Che casualità!

“Uno spirituale regalo di guarigione sta arrivando a te. Sii aperta, senza aspettative o preconcetti e permetti la guarigione da parte di Lady Isis, Maestra della Magia. Ti aiuterà a trovare la soluzione migliore a tutte le situazioni che sembrano non averla. Trova il tempo di creare uno spazio nel quale la sua magia ed energia possano fluire. Aspetta il tuo miracolo. Consiglia poi di andare in uno spazio privato spirituale e di visualizzare il mio centro brillante che piano piano si apre fino a trasformarsi in due ali luminose dietro di me.

Successivamente posso pronunciare questa invocazione:

Healing comes, healing flows,

healing blossoms and it shows.

I thank Lady Isis for Her love and light,

Her healing gift through spiritual night.

Brings me now to the light of this day

and healing blossoms without delay.

Pranziamo e poi ci prepariamo tutte vestite di rosso; ci trucchiamo, Mn ci dipinge il volto con delle belle figure. Poi entriamo nel tempio.

L’iniziazione comincia a coppie con il lavaggio dei piedi. Io sono con Pp. Una sdraiata ad occhi chiusi e l’altra con un piccolo panno lava i piedi, li massaggia e alla fine li bacia. Ci prendiamo le mani, ci guardiamo negli occhi e ci diciamo due parole tenere. Poi,sempre con la stessa coppia, ci asciughiamo le lacrime simbolicamente. Con un panno una asciuga le lacrime dell’altra sussarrando parole di conforto, parole d’amore. Ci nutriamo reciprocamente con pezzetti di frutta e di cioccolata. Poi balliamo. Poi, tutte sedute in circolo, passiamo una alla volta intorno all’altare ballando con ritmi da danza del ventre, abbigliate da danzatrici. Ci scateniamo prima del rinascimento finale.

Cena e a dormire.

14° GIORNO – AYAHUASCA

Usciamo alle otto, dopo colazione ed entriamo nella Selva; camminiamo una mezz’ora circa prima di tornare e riunirci nel tempio. Parliamo un po’ dell’iniziazione del giorno precedente e poi prendiamo le nostre pietre e diamo loro un’intenzione; una rimarrà qui. La avviciniamo al terzo occhio e al Chakra del cuore, con coscienza. Ot ci accompagna in una breve iniziazione del Linguaggio di Luce. Alcune iniziano a parlarlo come se lo avessero sempre conosciuto. Sento un formicolio nella testa e qualche accenno di suoni esce dalla mia bocca. Bisogna praticare con fede.

Dopo mangiato Rc ed io ci trasciniamo sotto il tempio, al centro, per seppellire le pietre che resteranno qui. Il resto del pomeriggio è libero in attesa della cerimonia. Andiamo al fiume.

Questa volta non prendo il Rapè, sento nausea solo a pensarci. Bevo la Medicina e poi le faccio una richiesta: “indicami il cammino”. WOW! E lei lo fa! Tutto molto chiaro, intenso. Prima Ot mi dice che il mio lavoro non è con le emozioni nè con la mente, il mio lavoro è il corpo. E’ vero, per questo tutte queste Maestre del corpo nella mia vita. Grazie Ev, grazie Dv. E poi tutta una serie di indicazioni: niente trasloco, Dm mi aiuterà a sostenere la casa e lascerà così la densità in cui si trova.

Non dormo.

15° GIORNO – RIPOSO

Ci troviamo alle 10 nel tempio e condividiamo le nostre esperienze (Amore e Gratitudine). Ognuna di noi ha avuto un’esperienza speciale. E il risveglio avviene in un’altra dimensione: vista rapida, riesco a vedere l’energia che si muove; udito acuto, sento le ali degli uccelli nelle mie orecchie e poi mi giro e il volatile sta passando cinque metri sopra di me. La ripresa è lenta. Perdero tutto questo? Ot, Ls e Al ci rassicurano che no, non si torna indietro. Ma bisogna CUMPLIR! Mi è stato indicato come muovermi. Adesso devo passare ai fatti. E poi praticare l’attenzione, la presenza. Practice, practice, practice.

Prego Dio che mi accompagni e mi dia forza e ispirazione.

GRAZIE GRAZIE GRAZIE

Orni cosa che facciamo è un rituale. PRESENZA!

Condividiamo l’ultimo pranzo con la comunità Shipibo; poi l’ultimo bagno nel fiume e poi foto, foto, foto…

MUCHO AMOR.

IL RITORNO

“Madre Selva Madre Selva ilumina ilumina porquè eres el origen de la vida

Madre Selva Madre Selva ilumina mi camino porquè eres el Espiritu Divino

Sono a Cancun. Questa canzone non mi abbandona. La Selva è con me. E’ in me. Sento Amore, Pace. Prego mi Poderoso YO SOY che non mi abbandoni, che continui a guidarmi e ad indicarmi il cammino. Sento che la mia relazione con Ayahuasca non è finita. Rimane qualcosa in sospeso.

Mi sento malinconica però felice e decisa a portare a termine quello che mi è stato indicato.

Con AMOR,

AYAHUASCA.

Il cambio è adesso

Sento il bisogno di fare il punto della situazione, della nostra situazione come umanità, come abitanti e parte integrante di questo pianeta. Credo che la missione più importante che viene assegnata ad ognuno di noi al momento della nascita è prendersi cura del luogo in cui viviamo, della terra che ci nutre, dell’acqua che beviamo e dall’aria che respiriamo. Mi sorprendo ancora quando mi rendo conto che una gran parte di esseri umani non prende nemmeno in considerazione di essere in qualche modo responsabile della distruzione del nostro stesso habitat. Eppure siamo noi che compriamo, siamo noi che consumiamo e che realmente, siamo disposti a rinunciare a molto poco. 

Ebbene, io credo che siamo alla resa dei conti. Il virus, il clima, i terremoti, gli incendi e tutti gli eventi estremi degli ultimi anni ci parlano chiaro. Ma soprattutto questo virus, venuto a rinchiuderci, a dividerci, a toglierci la possibilità di comunicare liberamente, di abbracciarci, di riunirci….io credo profondamente che tutto sia parte di un Piano Infinito e perfetto e quindi anche questo virus deve avere un suo significato. E l’unico significato, il più logico, che ho potuto dargli è quello dell’ultimatum. Si, secondo me siamo alla frutta. Questo è il momento di cambiare, se vogliamo riguadagnarci il diritto di vivere su questo pianeta come specie.

Purtroppo ciò che ho osservato durante questi mesi di pandemia è stato un peggiorare delle nostre pessime ed arroganti abitudini. Potrei fare un elenco lunghissimo di veri e propri atti di vandalismo che stiamo quotidianamente commettendo nei confronti della Terra da quando è cominciata tutta questa storia. Siamo così terrorizzati dall’idea di morire che rimaniamo totalmente indifferenti alla quantità enorme di immondizia che stiamo generando nel nome dell’igiene: le mascherine, i guanti, i flaconi di detergente disinfettante, tutti i banchi di scuola cambiati, i pannelli di plastica per separarci meglio….io realmente non ne posso più. Basta! Se non la smettiamo con questi comportamenti irresponsabili non abbiamo un futuro, la Terra ci eliminerà, senza tanti complimenti. Ce lo meritiamo? 

Ma sono convinta che abbiamo ancora una possibilità. Se apriamo gli occhi e osserviamo la Natura, possiamo imparare la semplicità. Semplicità è ciò di cui abbiamo bisogno. Una vita semplice, calma, senza inutili accumuli. Ragioniamo….ognuno dovrebbe tenere solo ciò che gli serve veramente, ciò che USA. Non ci servono i soprammobili, i servizi di tazze nice, la collezione di accendini, un servizio di bicchieri per ogni occasione, un armadio pieno di scarpe e borse e ancora, ancora, ancora….abbiamo case così piene di oggetti e quando moriremo finirà tutto nell’immondizia, ci pensiamo a questo dettaglio? Che non è un dettaglio…

Quindi punto primo, tornare alla semplicità.

Punto secondo, cominciare a riunirsi in piccole comunità, gruppi, tribù, per poter affrontare uniti i cambiamenti che verranno (perché verranno, contateci).

Punto terzo rendersi il più possibile indipendenti a livello alimentare e comunque favorire i prodotti biologici. 

Punto quarto (ma non per importanza) essere elastici e disposti ad abbandonare la nostra comfort zone quando ci si presentino segnali di cambio.

Non possiamo sperare lontanamente di poter continuare così. Il virus è stato un segnale e ne seguiranno altri, forse anche più forti. Il cambio è qui, adesso, davanti a noi. Siamo pronti?

 

PREGHIERA ALL’ACQUA

RETE DI PREGHIERA ALL’ACQUA per tutto il Pianeta, specialmente per gli spazi in cui si ha bisogno d’acqua per mantenere l’equilibrio.

Durante 7 giorni staremo innalzando una preghiera in 4 orari prestabiliti con la finalitá di unificare la coscienza collettiva e stabilire una rete vibratoria. Quando i cuori si uniscono, l’amore si lascia vedere con piú chiarezza.

Orari: 7.00am; 12.00pm; 19.00pm; 23.00pm. Puoi adattare le ore alle tue necessitá avvicinandoti alle seguenti fasi della giornata: gli orari sono disegnati per accompagnare l’arrivo del Sole, il mezzogiorno, il tramonto e la notte, ricorrendo i quattro punti cardinali.

Come lo faccio?

Semplicemente connettendo il tuo cuore e ricordando la preghiera che condividiamo di seguito. Puoi dire parole tue mantenendo comunque lo stesso senso di gratitudine, coscienza e rispetto.

Perché farlo?

Non si tratta di una catena fatta per inculcare paura o condizionamenti, ma di prestare attenzione alle acque interne che stiamo muovendo. la Terra é un riflesso, come noi. Esistono zone in cui é presente la sua abbondanza e altre no. Non é una credenza che attualmente , con i cambi climatici e la mancanza di responsabilitá con la quale ci stiamo relazionando con gli Elementi, si stia manifestando carenza e scarsitá. Siamo sempre radicati alla Terra, ma certamente lo stiamo dimenticando.

Non si tratta di una preghiera religiosa, quindi é aperta a tutti, per connettersi con l’abbondanza che abita in noi.

Ogni volta che bevi un bicchiere d’acqua, onora quest’acqua che arriva a te.

PREGHIERA:

Madre Terra, abbondanti sono le acque e immensa la tua bontá. Dove tu arrivi, la vita si estende e si alimenta. Oggi onoro ogni molecola che nasce da te e dalle tue montagne, fiumi, laghi, mari e terre. Nell’Amore invoco la tua presenza in ogni angolo del Pianeta dove si reclama la tua esistenza. Tu sai il cammino per il quale devi passare. Sono una con l’acqua.

Per tutte le nostre relazioni.

Grazie per formare parte di questa rete. La Terra non é una risorsa da sfruttare, ma la nostra casa e la nostra famiglia.

Inizio 25/07/2017.

Qualunque sia il giorno in cui inizi, mantienila per sette giorni.

Questo é un atto di coscienza per recuperare la connessione con l’ambiente.

AHÓ

GAIA

…E cosí mi sommersi molto profondamente, fino alle viscere della Terra stessa…il luogo che tante volte avevo immaginato! Lí, dove si gestano tutte le origini, seduta sul bordo del Nulla, il Vuoto di fronte a me, ascoltai per la prima volta la sua voce…

-Ciao, ti aspettavo…

-Chi sei?…chiesi io…

E nel mezzo di quel silenzio cominció il dialogo piú meraviglioso della mia Esistenza!

-Non ti ricordi di me? Prima eravamo amiche, ottime amiche. Mi consideravi anche piú di quello…una Madre!

Sentivo correre nel mio corpo quell’energia tanto familiare, cosí piena di Vita e di Saggezza…e timidamente domandai:

-Gaia?

-Si, Gaia é il mio nome…sono lo Spirito della Terra. Dimmi, perché piangevi lá, in superficie?

-É che…non lo so! Solo piangevo!

-Si, lo sai…Prima avevi fiducia in me, credevi in me e ti sentivi sicura…Sentivi che vivere qui era meraviglioso. Sentivi che il tuo passaggio in questa Esistenza era un Miracolo e il miglior regalo che l’Universo ed io potevamo offrirti! Adesso….temi….Ti bilanci tra l’Amore e la Paura, altalenando tra la Fede indistruttibile e un mare di dubbi, vero?

-Si…

-Posso sentirti…posso sentire tutte le mie creature! Posso sentirti dentro e quando tremi di paura, é quella paura che fa tremare me…Il tuo dolore, il tuo crepacuore…mi spaccano!

Quando esplode la tua ira…il mio corpo erutta con te…

Quando la tua mente é annebbiata, piena di preoccupazioni e cattivi pensieri…senza riposo, senza nemmeno un momento di tregua…sulla mia superficie l’aria si trasforma in vento, e il vento in un vorace uragano…

Quando si mescolano nel tuo ventre l’ansia, la disperazione, l’ira, la paura, la preoccupazione…quando le tue emozioni sono fuori controllo dentro di te…io non posso controllare le acque in me…le mie acque si alzano, si infuriano, si muovono…

Io vibro…al ritmo del tuo interiore. Sto in calma e in armonia se tu sei in Pace…ma se sei fuori controllo si rompe il mio equilibrio. 

Prima…mi chiamavi MADRE…avevi fiducia in me, mi donavi con Amore la tua Allegria e il tuo dolore, tutto ció che ti pesava…non c’erano dubbi in te sul fatto che io ti avrei sollevato di tutto, coprendoti con un manto di protezione, di amore materno…Ti sentivi tanto sicura percorrendo i miei sentieri! Godevi delle mie acque…

-Madre- dissi timidamente – che faró adesso?

-Aspetta ció che ti diró…sospiró LEI…-Muoviti, balla, fai danzare l’energia in te…finché si eleva verso l’infinito. Lascia che il Serpente di Luce si risvegli, lascialo sorgere…

Elevati piú che puoi e connettimi con il Cielo…sii il nostro Canale. Sdraiati sull’erba, sentimi…inalami! Hai visto le radici dei miei alberi? Trasformati in esse, affonda le tue radici, senti il mio calore salire attraverso di esse fino ad arrivare a te. Offri il tuo volto al sole, senti la sua energia, il suo calore sulla tua pelle, la purezza dell’aria del mattino.

E torna ad offrirmi le tue lacrime e le trasformeró in AMORE e in FIDUCIA. Fidati del processo della vita! Del Piano Divino! Guardami ancora con allegria, genera Luce, genera Amore…che sgorghino e irradino da te. Un’onda gigante e vibrante di Energia d’Amore.

Non temere…non temere piú. Io Sono tua Madre…la Madre di tutto ció che esiste! Cammina scalza su di me, con piacere, con allegria…sentimi nei tuoi piedi, sentimi palpitare, vibrare sotto di essi. Strofina la tua pelle con la mia… siamo uguali…in essenza, uguali!

Prenditi cura delle mie creature, per favore. AMALE infinitamente e anch’io mi prenderó cura di te. Vedrai che presto tutto passerá. Non ci sará piú posto per la paura e ti renderai conto che continuo ad essere quel meraviglioso luogo chiamato Eden, in cui ogni esperienza É MAGICA! Come la tua Esistenza!

Figlia mia, TI AMO!

Cosí come sento il tuo timore, posso sentire il tuo Amore, posso sentire quando ti prendi cura di me, posso vederlo! Respiro attraverso ogni albero che pianti, rinasco e sorgo da ogni seme che semini. Offrimi il tuo Amore, condividilo con me.

Ti sento, Qui e Adesso…Ti amo Eternamente!

Gaia

 

 

 

 

Cercando la magia

Se ci sono degli esseri che hanno formato parte della coscienza collettiva dell’umanitá, questi sono senza dubbio le fate. Esse ci accompagnano dall’inizio dei tempi. Nei racconti e nelle leggende ci hanno sempre parlato di loro peró, il fatto che questa realtá sia stata sovraesposta, ha finito per farla diventare un segreto. Peró, cosa c’é di vero in tutto questo? Esistono realmente le fate? Come sono? Si trovano fra di noi? Qual é la loro missione sulla Terra? Cercheremo di rispondere a queste domande. Accompagnatemi in questo viaggio e andiamo insieme alla ricerca della magia.

La natura che ci circonda é la massima rappresentazione della bellezza interiore della Madre Terra. E se parliamo di bellezza, dobbiamo parlare delle fate. Degli esseri le cui leggende occultano una realtá che supera di gran lunga la finzione. Forse ció che pensiamo sia semplice fantasia, é qualcosa di piú reale e piú vicino di quello che immaginiamo.

Il termine “fata” in sé significa destino. Se pensiamo a destino, pensiamo verso dove stiamo andando, poche volte ci rendiamo conto che il destino é ció che viene verso di noi. Quindi, quando parliamo di fate, stiamo parlando della manifestazione che viene verso di noi ad accoglierci.

Le fate appaiono in luoghi dove l’uomo ha avuto una convivenza sufficiente con la Natura a far si che gli Spiriti del luogo, delle piante, delle pietre, della memoria della Terra, che é il suolo, configurino un desiderio di accogliere l’essere umano.

Direttamente relazionate con Diana, la Dea cacciatrice nella mitologia greco-romana, anche lei molto vincolata alla Natura,le fate sarebbero la sua corte femminile, sempre molto legate allo sviluppo di un ambiente naturale, con alberi, piante e soprattutto fiori. Le fate sono guardiane dell’elemento Terra; ogni pianta, ogni albero, per quanto piccolo sia, ha un Guardiano  Elementale. Questo é realmente un mondo magico, un mondo che, anche se non ne abbiamo molta informazione, esiste. Davvero esiste. Ció che conosciamo riguardo a questi esseri é una piccolissima parte di quello che raccontavano i folkloristi nei secoli XIX e XX. Con il passare del tempo la concezione che si aveva delle fate, attraverso i libri e le produzioni cinematografiche, é cambiata e si é allontanata dalla sua vera essenza.

“Fata” é un termine molto generico in cui si includono molti elementali. L’unico denominatore comune di questo aspetto femminile, é che sono sempre relazionate con il mondo delle piante e dei fiori.

L’aspetto femminile delle fate ha a che vedere con la captazione dello Spirito umano. É un aspetto seduttore dello Spirito umano, che normalmente si vede maschile, per questo vediamo la fata in aspetto femminile.

Sono degli esseri del bosco, molto coraggiosi. A volte si prova paura per i folletti, peró forse bisognerebbe fare piú attenzione alle fate. L’unica cosa che chiedono é essere riconosciute; vogliono che sappiamo che ci sono, che sono lí; vogliono che le salutiamo e le onoriamo, che quando stiamo innaffiando le piante, riconosciamo che sono lí e magari, pur non vedendole, rivolgiamo loro un saluto. Ce ne sono di molte misure; piccoline, che appaiono soprattutto ai bambini e sono nel loro stato piú puro e ci sono quelle un po’ piú grandi, che sono piú responsabili delle cose che accadono e sono perció abbastanza rigide e dominatrici, per non perdere il loro proposito e quindi dover abbandonare il luogo. E poi ci sono le Dame, che sono bellissime e che con la loro presenza possono sanare interi gruppi di persone.

La visione che abbiamo di loro é stata un po’ deformata; le abbiamo dipinte come esseri con ali, stile Walt Disney, con la bacchetta magica e il vestitino di tulle. Le fate invece sono esseri fosforescenti, senza forma specifica né capelli; forme di luce molto luminose e di diversi colori. Vibrano a seconda del luogo in cui si manifestano e a seconda delle culture con cui entrano in contatto. Le culture che hanno messo piú enfasi nel parlare di queste creature sono i celti, i paesi nordici dell’Europa.

Sono varie le teorie sull’origine delle fate e molto diverse nelle diverse culture, peró tutte mantengono come punto in comune la loro stretta relazione con la Natura. E se teniamo conto che provengono da lí, forse la loro origine rimonta all’origine della Natura stessa. Ma tentare di situarle in un tempo preciso é un errore. Loro sono sempre state qui, prima dell’esistenza dell’essere umano. L’origine dell’Energia Elementale é il cosmo, l’Universo. La grande Guardiana é Gaia, lo Spirito cosciente e vivo che custodisce questo pianeta. Agli elementali tocca il compito di custodire la Natura; gli esseri umani, invece, devono vivere l’esperienza della vita, imparare in questi scenari di cui loro sono responsabili guardiani.

Le fate vivono in un regno intermedio dove non si possono vedere, peró comunque devono interagire con gli esseri umani poiché il loro proprio sviluppo evolutivo é legato allo sviluppo evolutivo umano.

L’essere umano ha sempre sognato di avere contatti con le fate e questo é molto piú semplice di quello che sembra. Dobbiamo solo imparare ad aprire gli occhi del cuore per percepire questa magica realtá. Per percepire le fate e gli altri esseri magici bisogna entrare nella stessa vibrazione della Natura, rimanere quieti, abbassare i nostri decibel e improvvisamente, un giorno aprendo gli occhi, ci incontreremo con un mondo magico davanti a noi. Non é un dono; é credere per vedere.

Le fate sono una coscienza collettiva che viene dal centro della Terra per esercitare individualmente la missione di prendersi cura di un albero, di una pianta, rimanendo peró sempre connesse con questa coscienza collettiva. La loro manifestazione é molto sensoriale; quando si avvicinano si puó percepire un aroma di rose, vedere luminositá contemplando fiori, piante, tramonti, cristalli, paesaggi e poi lasciare che le immagini entrino in noi. A volte non potremo ricordare le nostre visioni perché sono filtrate dalla nostra mente socialmente educata. Dobbiamo allenare non tanto la nostra visione ma l’intensitá di captazione per poter vedere esseri che vibrano in altre frequenze, in modo che, se si produce un contatto diretto, non ci causi svenimenti, perdite di coscienza.

I racconti delle fate sono molto importanti per lo sviluppo della mente dei bambini. Questi racconti erano inizialmente trasmessi oralmente. Attualmente questo mondo leggendario é piú vivo che mai. Ogni giorno si sentono casi di avvistamenti di fate o altri esseri magici. La Societá di Avvistamento Fate, fondata nel 1927 emette un bollettino semestrale con il resoconto delle segnalazioni recenti. Anche in Canada, nella regione di Alberta, esiste l’Elfen Project, un’organizzazione fondata nel 1998 dal biologo Jeff Butler, che ha una visione piú scientifica che si appoggia a tecnologie, fisica delle particelle, folklore, meccanica quantistica.

Attualmente stiamo vivendo una crisi ecologica; la Terra ci sta parlando ma noi non stiamo ascoltando. Siamo accecati dalla nostra autoimportanza immaginaria. Cerchiamo aiuto per risolvere problemi che noi stessi abbiamo creato e non siamo coscienti che questo aiuto é davanti a noi. Da molto tempo gli esseri umani hanno perso la connessione con le fate e con la Natura peró adesso é il momento di riconnettersi. Loro lo desiderano, e anche noi. E allora, che aspettiamo? Come possiamo fare per avvicinarci a loro?

Dobbiamo farlo con fiducia, senza investigare ma cercando di vibrare nel loro stesso tono, di entrare in sintonia con la Natura, con gli alberi. Non é vedere per credere, bensí credere per vedere. Dobbiamo cercare di dare il meglio di noi stessi perché loro si avvicinino a noi. Sono qui per aiutarci a rafforzare il nostro vincolo con la Natura, con maggior comprensione, giocando con amore, per arrivare infine a ricordare chi siamo e da dove veniamo.

Possiamo crederci o no, comunque loro continueranno ad aspettare pazientemente che ci rendiamo conto. É arrivato il momento di aprire il nostro cuore e la nostra mente ad altre realtá. Lasciamo da parte la paura o la vergogna, non priviamoci dell’opportunitá di sentire la vera essenza della Natura e della vita. C’é molto di piú di ció che ci fanno credere. La magia é intorno a noi, OVUNQUE.

 

AHÓ

 

LA SAGGEZZA DELLE PIANTE SACRE

La Terra ospita molti Regni e sotto Regni che vivono in simbiosi l’uno con l’altro e con la Razza Umana. Tra loro il Regno minerale, il Regno vegetale e il Regno animale. Ognuno di essi é sensibile e sensitivo, peró l’umanitá ha dimenticato molto della sua capacitá di comunicarsi e ricevere la saggezza e il vero appoggio che offrono.

Le Piante Sacre maestre sono come lenti d’ingrandimento che si offrono a coloro che desiderano sperimentarle, una saggezza che esisteva probabilmente nelle scuole di alchimia dei giorni antichi. É una scelta individuale che conduce a una modalitá di introspezione intensa che porta a una maggiore coscienza. É certamente un sentiero disponibile per i pochi che davvero desiderano entrare nella loro dimensione reale.

Carissime, il Regno vegetale sacro ha una capacitá unica di interagire con l’umanitá perché riesce a lavorare in forma diretta nel campo mentale, in maniera completamente diversa rispetto ai Regni animale e vegetale. Questi ultimi possono interagire in molti modi, aprendo energie auriche o sostenendo lo spazio per la comunicazione multidimensionale, tuttavia solo il Regno Sacro vegetale ha la capacitá di entrare nel corpo fisico attraverso il flusso sanguigno. Questo altera la frequenza dell’impulso elettrico cerebrale in modo da permettere alla coscienza primaria di passare ad uno stato subcosciente di sogno lucido, senza la narrativa frontale della personalitá-ego.

INFLUENZA DELLE PIANTE MEDICINALI

Il Regno vegetale offre qualitá medicinali che nessun altro Regno sulla Terra ha. Le piante sono capaci di alterare la pressione del flusso sanguigno o di elevere le emozioni e lo stato d’animo. Altre sono capaci di equilibrare gli emisferi cerebrali umani regolando la relazione che abbiamo con la nostra essenza originale, gli aspetti incoscienti della mente multidimensionale.

Societá campestri indigene sono a conoscenza di questo da millenni, come lo sapevano gli Egizi e prima gli Atlanti. Loro sapevano, attraverso la comunicazione diretta, che certe piante erano capaci di alterare le onde di pensiero e gli stessi modelli di risonanza del cervello. Per questa loro capacitá di aprire porte altrimenti molto difficili da oltrepassare, venivano chiamate Piante Sacre.

Gli Antichi sapevano che, a mano a mano che le onde cerebrali e i pensieri vengono alterati, la coscienza puó espandere o contrarre la percezione della realtá oltre la linea spazio-tempo. Una  coscienza molto piú acuta della norma si fa cosí possibile.

PORTE DI PERCEZIONE

Vengono cosí aperte le porte di un’altra dimensione di percezione, di altre realtá, aspetti unici della mente con maggiori visioni di creativitá e comprensione, permettendo molte volte che “blocchi di energia” profondamente nascosti siano accettati e liberati. Si puó dire che le Piante Sacre possono essere di molto aiuto a diversi livelli, dipendendo dall’energia, dal livello di luminositá, dal sistema di credenze e dalla volontá dell’individuo.

Queste piante permettono l’ingresso alla dimensione della Veritá; una visione della nostra Veritá individuale allineata in un unico punto, in un’unica frequenza, con tutto ció che uno puó aspettarsi di ricevere, scoprire, illuminare e imparare. Il risultato completo di chi siamo e chi possiamo essere.

Ci danno la possibilitá di ripassare la nostra vita come se fosse in tempo reale e dove abbiamo ferito altri, sentire questa ferita dalla loro prospettiva, cercare e ottenere la liberazione dell’energia. E fare la stessa cosa con coloro che hanno ferito noi. L’energia viene quindi purificata, pulita.

A volte le porte della percezione rimangono aperte e la nostra Esistenza o Stato dell’Essere diventa piú lucida poiché le esperienze negative sono state liberate in una notte, quando normalmente l’operazione avrebbe richiesto varie vite.

L’esperienza umana é spesso piena di reazioni emozionali negative che creano blocchi di energia nei corpi emozionale e mentale, le quali causano la chiusura delle porte percettive della mente. Certe Piante Sacre del genere psicoattivo, quando sono ingerite in maniera rituale in compagnia di un cerimoniere esperto possono contribuire all’apertura di queste porte. Una volta aperte esse raramente si richiudono, rimangono comunque aperte per molto tempo permettendo salti quantici di stati di coscienza.

Per esempio, i corridoi aperti dalla Pianta Sacra chiamata Ayahuasca possono condurre verso incrostazioni energetiche non risolte dovute a traumi di questa o altre vite; in questo modo le questioni della vita presente o delle passate si chiariscono e le energie associate sono rivissute confrontandosi peró con la realtá attuale dell’individuo e si crea la possibilitá di liberare ció che deve essere liberato per rimuovere il blocco. Si possono anche chiudere esperienze non portate a termine in altre vite.

Bisogna tuttavia tenere presente che sono necessarie forza e saggezza per realizzare queste liberazioni e chiusure. Il fatto di avere accesso al portale di espansione non significa necessariamente che uno avrá la chiave per aprirlo o l’abilitá per navigare nelle realtá offerte. L’intenzione, la forza d’animo e un buon livello di luminositá dell’essere sono i requisiti per questo viaggio. Tutto ció richiede preparazione e sforzo per poter affrontare questi Regni senza paura, la quale potrebbe essere amplificata in questi stati di percezione.

Senza questi attributi si provano semplici allucinazioni, sogni o incubi. In certi casi non succede niente. La chiave sta nel fatto che la vibrazione del ricercatore deve essere orientata verso il proposito piú elevato. Queste piante non sono mai state destinate a scopi ricreativi o di intrattenimento. La intenzione deve essere come quella che si prova quando si entra in una grande Cattedrale sacra, con riverenza, rispetto e umiltá. Quello che ognuno semina, raccoglierá. É cosí per tutte le attivitá di crescita spirituale e la paura é una frequenza disarmonica , una vibrazione di interruzione che non va d’accordo con il tipo di esperienza. L’Ayahuasca é tra tutte le Piante Sacre la piú insondabile e quella che offre piú possibilitá e la frequenza di saggezza piú elevata. La sua ingestione connette il cercatore all’area ultravioletta della mente subcosciente. Il processo si potrebbe chiamare “esperienza di pre-morte”. La coscienza dell’ego deve “andare a dormire” e il subcosciente si apre verso sogni lucidi trasportando l’individuo nella dimensione della Veritá, uno stato di coscienza maggiore. É un processo che permette al cercatore avanzato di far fronte all’imperfezione, revisionare la perfezione e confrontare l’esperienza totale dalla nascita al presente, e ricominciare. Essenzialmente é una rinascita. Le antiche Scuole di Magia usavano questo processo con gli studenti avanzati. É simile all’esperienza di digiuno prolungato, ma in tempi piú rapidi e con visioni piú dettagliate. Se peró si fa senza un proposito e per pura curiositá, la frequenza sensibile non si raggiunge e la vibrazione non puó suscitare l’esperienza piú alta.

Per questa ragione, maestri, le Piante Sacre non sono per tutti. Aggiungo anche che nonostante queste piante offrano un’incredibile opportunitá di purificazione e veritá, non sono certamente l’unico metodo per ottenere tale chiarezza. La pianta ha una frequenza altamente elevata e un grado enorme di coscienza della Terra stessa e di conseguenza offre una trasformazione incredibile per quelli che scelgono questo percorso e per quelli che sono pronti. Il Regno vegetale offre portali, peró il portale piú importante si trova dentro di noi.

La luce Divina dimensionale é trasmessa ad ogni essere umano dall’interiore del suo proprio essere, non da fuori. É basata nell’energia della sua realtá individuale.

Questo é il dono che appartiene al Regno umano sulla Terra.

E cosí sia.

La Selva Tropicale: le voci del Bosco

“Rilassati profondamente nel tuo interiore. Sentiti piú leggero. Dissolvendoti in particelle di luce. Mediante l’intenzione del tuo pensiero proietta il tuo essere nella foresta tropicale e dirigiti dove si ascolta la voce. Sono qui. Vieni.”

Benvenuto alla Selva Magica. Abbiamo degli invitati molto speciali che vengono qui oggi a condividere la loro essenza con te. Le selve tropicali sono gli ecosistemi piú antichi e biologicamente diversi sul pianeta. Vi si trovano milioni e milioni di differenti forme di vita, tutte vivendo in una coerenza ecologica autosostenibile. Effettivamente, quello é un potente campo unificato. Gli enormi alberi sono i primi che percepisci quando entri nella Selva Tropicale; devono crescere molto alti per raggiungere il Sole che passa sopra il tetto del bosco. Sono i guardiani dei Registri della Selva Tropicale. Essi provvedono la struttura per tutta la vita che la foresta contiene. Noi esseri Umani siamo costantemente connessi a tutto e a tutti attraverso un campo di energia altamente sintonizzato che contiene lo schema di tutta l’esistenza; da questo recinto dove tutti noi esistiamo possiamo accedere a qualsiasi tipo di informazione che ci fornisce la chiave per l’evoluzione. In ultima istanza noi, gli alberi, le piante che ci circondano e tutta la vita siamo una collezione di cariche pulsanti che stanno ripetendo modelli che si formano continuamente all’interno. Con le stesse particelle di energia, una dopo l’altra, siamo un essere unico in costante stato di riutilizzazione. Gli esseri della Selva Tropicale stanno sostenendo questo campo di creazione da molti, molti anni terrestri e continueranno a farlo fino a che verrá il momento in cui gli esseri umani potranno crearlo ancora da soli. Dobbiamo imparare a vivere in questo campo cosí come lo fanno gli esseri del bosco; é il baule del tesoro che tanto cerchiamo, dove si trova la preziosa mappa del viaggio a cui siamo destinati. Impariamo a mantenere la nostra attenzione  e ad ascoltare, ascoltare realmente i messaggi intorno a noi; tutto é una proiezione del pensiero. É la Terra dell’epoca d’Oro, la Nuova Terra, della quale si é sentito molto parlare; é sempre stata qui, dobbiamo solo percepirla con un altro occhio.

La Selva Tropicale é una vasta coscienza ecologica con strati e strati di vita, squisite bellezze e suoni esotici, inalterata e selvaggia, tutto cresce dappertutto, si trova in movimento continuo, ma comunque, tutte le forme di vita che vi si trovano, vivono in un ritmo coerente, un solo pulsare, che raggiunge l’unitá dentro la diversitá; é una realtá senza tempo che sostiene l’alito di tutte le specie del pianeta. I grilli che vivono nel bosco sono il coro celestiale che canta la canzone dell’unitá, tutti i giorni. Sono i grandi compositori del bosco, gli interpreti e traduttori di una canzone che si canta da sola attraverso di essi, trasformandosi in una grandiosa sinfonia; semplicemente copiano il ritmo vibratorio del bosco, trovando sempre le note giuste.

La farfalla Morfo blu é una delle farfalle piú grandi e piú belle che esistono nel bosco; le sue ali sono del piú brillante blu, mentre la parte inferiore é di colore marrone che offre, mimetizzandosi, protezione dai predatori quando le ali sono chiuse. Quando la farfalla Morfo blu vola il contrasto dei colori crea l’illusione ottica che stia apparendo e scomparendo. É una delle esperienze visive che ci lasciano senza fiato. Nel mondo della metamorfosi il cambio si genera per prima cosa da dentro. Anche le  cellule del nostro corpo si rinnovano varie volte durante la vita; se desideri ali, devi lasciarle uscire, generare questo cambio da dentro, sentendo l’allegria e proiettando davanti a te costantemente l’idea altamente positiva che hai di te stesso; cosí otterrai la realtá che é sintonizzata con la vibrazione che stai emettendo. Il segreto della bellezza e dell’eterna gioventú é volare unicamente con le correnti di entusiasmo e ispirazione. Lascia crescere le tue ali, é tempo di volare.

Il Ritmo della Notte é uno scenario completamente differente nel bosco; puoi realmente sentire gli Spiriti della Natura e tutto quello che non si vede. Il rumore si amplifica un paio di ottave e piú animali e insetti fanno notare la loro presenza. Si trasforma nel dominio notturno dell’ambito selvaggio. La femmina Giaguaro é una grande iniziatrice per coloro che scelgono la sua medicina per vedere nell’oscuritá e attraversare fino alla matrice quantica del campo unificato. Lei é pura magia. Il giaguaro é un simbolo di potere per i Maya e per gli sciamani di altre tribú. Questo gatto é il gran Maestro delle soglie e mantiene la maestria sulla Terra; si muove con grazia tra le divisioni che separano la Terra e l’Aria, la Terra e il mare. In un certo senso, il Giaguaro si muove dalla materia allo Spirito e di ritorno alla materia, come se vivesse in un ponte inframundis mostrando il suo dominio in ambedue, la sua capacitá di manovrare nel mondo soprannaturale. Si muove come il vento, come la pioggia, il lampo e il tuono. Puó essere il nostro guardiano se glielo chiediamo, puó venire a noi con il potere della notte per aiutarci a rimuovere la nostra paura dell’oscuritá. Nel dominio dei tuoi pensieri pratica la disciplina del giaguaro, guarda le zone d’ombra nella tua vita; sono un riflesso ed una parte di te, quelle parti della tua anima umana che non hai ancora integrato e si proiettano in forma materiale. A partire dalle tue proiezioni di coscienza tu crei le tue esperienze personali. La vita non é nient’altro che uno specchio, un riflesso delle idee che mantieni nei confronti di te stesso e degli altri. Tu sei semplicemente una vibrazione di coscienza, che cambia costantemente, tu puoi essere quello che vuoi essere; quindi, fai un passo indietro e osservati come uno spazio cosmico: poco a poco potrai ricostruire te stesso. Esamina le tue credenze ed elimina le emozioni del tuo mondo. In questo regno del Sole che cambia, tu puoi servire come sciamano Giaguaro, peró solo se arrivi a dominare la notte in modo da poter armonizzare con tutta la Natura e portare unitá alla tua gente. Abbi fiducia nei tuoi istinti animali e sviluppa i tuoi sensi superiori per vedere l’impercettibile, per ascoltare quello che non si dice con parole. La forza mistica sta chiamando adesso. Rispondi lasciando indietro la logica. Ritorna alla matrice dell’Uno.