Diario di un viaggio dentro: Amazzonia e le Donne della Nuova Terra

1° GIORNO – IQUITOS (PERU’)

Arrivo nell’ostello, con tranquillità, seguendo le istruzioni con 20 soles al tassista.

Mi assegnano la mia camera, la 304, dove poco dopo bussano ed ecco la mia compagna di stanza per questa notte: Jk, colombiana. Una donna grande, più di 60?,credo di si. Pochi chili e poca altezza, capelli mori, lunghi. Bella. E anche lei in buon cammino. Viaggiatrice, chiaramente non le mancano i fondi, ama la natura e i luoghi mistici. Arriva direttamente da Cuzco e Machu Picchu, dove ha fatto parte di un altro gruppo sciamanico. Tre figli, due vivono a Firenze, dove vive anche lei, e una a Boston, dove studia.

Poco a poco conosco le altre ragazze: Jl colombiana di Medellin, è la bimba del gruppo con i suoi 24 anni. Eppure è già grande, con le sue parole mi insegna già qualcosa…

Mf, spagnola, potrebbe avere 55 anni o forse più. Con lei usciamo Jk ed io per andare al “mercado del chamàn”. Sarebbe bello conoscere tutte quelle piante e i loro usi. Quanto poco sappiamo. Compro Palo santo e Uña de gato.

Mf è una donna calma, equilibrata, sorriso sincero, in cammino da molto tempo, si direbbe. Ha un marito. In stanza con lei Aj, dominicana, architetto che si dedica al Feng Shui e agli ambienti esterni a livello energetico. Stiamo un po’ in camera con loro dopo il mercato. Parliamo di energie, di Amore, di meridiani e di astrologia. DOMANI ALLA SELVA!

2° GIORNO – SELVA

Che eccitazione! Che meraviglia! Alle 9 partiamo. Un bus ci porta al porto. Discesa agli inferi, così la definisce Ls (una delle nostre Maestre), e non ha torto. Una lunga scalinata di legno porta a una piattaforma, anch’essa di legno dove ci aspetta la lancia veloce sulla quale avanzeremo circa due ore all’interno della foresta amazzonica. Un grande cartello specifica che il porto è privato e diffida i non associati a usarlo come punto di carico-scarico.

Partiamo. Il Rio delle Amazzoni è un’energia molto forte. Lo sento. Tutte noi lo sentiamo. Siamo 15 donne folli, più tre Maestre, guide spirituali , tutte con il cuore in mano, aperte ad ogni nuova visione.

Il fiume è immenso, grandissimo. Avanziamo velocemente e il paesaggio poco a poco si va ripulendo dalla presenza umana. Nonostante ciò, dopo due ore di navigazione si nota ancora la presenza di antenne.

La prima tappa è un piccolo porticciolo, o meglio, una piccola piattaforma di legno dove possiamo scendere a fare pipì. Approfittando, compro un tamalito de arroz….delizioso!

Seconda tappa, cambio imbarcazione. Passiamo dalla lancia veloce ad una canoa molto più modesta ma più adatta alla navigazione in fondali bassi. Sapremo successivamente che la lancia appartiene alla tribù Shipibo.

La navigazione è lunga e rumorosa, ma il tempo (sei ore) passa piacevolmente, l’energia è bella e pulita.

Arrivo in terra Shipibo. Sono lì che ci aspettano, tutta la famiglia di Fn, lo sciamano che ci ha accompagnate per tutto il viaggio. La nonna, una vecchina di età indefinibile, alta forse 1 metro e 40, esile, è Maestra Sciamana. Poi la moglie e i figli e il resto della tribù. La sensazione è di essere in famiglia, al sicuro. Sono sinceri i loro occhi e tutto in loro trasmette tranquillità, rispetto e amore. La abuelita abbraccia tutti con grande trasporto. I bambini sono eccitati dal nostro arrivo e anche loro ci abbracciano. Li amo già tutti. Profondamente, Sinceramente.

Assegnazione cabañas (spartane ma funzionali, letto con zanzariera! Yeah!!!) e cena con riso, insalata, uova e patate. Poi riunione al tempio.

Parliano un po’ Ls, Pp e Ot, le Maestre. Poi ci presentiamo. Mi ascolto mentre dico “Ciao sono Katuscia, sono italiana, vivo in Messico. Prima di tutto voglio ringraziare ognuna di voi per essere qui con me oggi. Il proposito non so, non ho un vero e proprio proposito. E’ stato come un richiamo per me, un richiamo molto forte ed io l’ho accettato, e sono qui. Chiedo alla abuela Ayahuasca di mostrarmi la mia ombra e anche la mia luce, GRAZIE.”….ma come? Io ho un proposito! Io voglio guarire me stessa per poter poi aiutare gli altri a guarire. IO SONO MUJER MEDICINA.

Ultimo atto: Fn si presenta e presenta le piante medicina che prenderemo:

SARACURA – due volte al giorno, per rigenerare i tessuti e per le ossa.

RENEQUILLA – tre volte al giorno, per pulire il sangue, depurare il sistema linfatico, combattere l’infiammazione e calmare il sistema nervoso; ottima per l’apparato riproduttivo femminile.

UÑA DE GATO – che berremo regolarmente come acqua, per depurare i reni.

Lui è molto forte. E tranquillo. Esalando il fumo di un “mapacho” fatto con un particolare tabacco della selva, ci pulisce la “coronilla”, la zona della fontanella, sopra il cranio. Per protezione.

Domani sveglia alle 6. Preparazione Ayahuasca.

Ah, dimenticavo…un grosso ragno passeggia tranquillamente tra di noi durante la riunione. Sente la VIBRA!

3° GIORNO – AYAHUASCA

Che incredibile regalo!

La giornata comincia presto. Mi sveglio prima dell’alba, medito come sempre con la respirazione vibrante ma mi devo interrompere: la campana suona. Fn chiama al tempio.

Lì ci aspetta Ayahuasca appena raccolta, con foglie di Chakruna, la pianta che unita nella cottura favorisce le visioni, l’incontro con lo sconosciuto.

Bisogna ripulire la medicina, con un coltello grattarle via il rivestimento. Ci mettiamo tutte al lavoro, cercando di farlo con coscienza, comunicando con l’Abuelita. Poi bisogna pestarla su di un tronco usando un bastone massiccio. Quando tutto è pronto la portano a bollire in un pentolone fuori dal tempio.

Colazione leggera a base di frutta e thè. A seguire yoga. Non propriamente yoga ma piuttosto una serie di esercizi per rinforzare e prendere coscienza del proprio utero, con i suoi muscoli, e ovaie. Prima di cominciare, Ot ci guida in una danza sfrenata, per buttare fuori energia. Lei ha un grande carisma. Mujer sabia. Anche Ls, sento molta connessione con entrambe.

Dopo lo yoga, finalmente al fiume, a lavarsi. Un bagno di energia, la corrente non è forte, si può godere dell’acqua tranquillamente. Anche i bambini vengono con noi, sono dolcissimi, tutti.

Di ritorno dal fiume, a mangiare, ultimo pasto. Stasera non si mangia. Stasera Ayahuasca.

Che cosa cerco?

“Principalmente busco SANACION. Sanarme a mi misma para luego ayudar a otros a sanarse, a quien lo necesite. Yo siento que soy mujer medicina. La informacion que me ha llegado a lo largo de mi vida siempre conduce a esto. La astrologia, los vasos energeticos y las plantas,, todos juntos para curar el cuerpo y el alma. Toda enfermedad viene de una emocion, de un pensamiento equivocado o a veces Karma.

Con las plantas, a travès de su vibracion, podemos guiar nuestras emociones, nuestros pensamientos. Y, a travès de los astros, de los planetas (que estan conectados a las mismas plantas) podemos entender mejor nuestras debilidades y tambien nuestras fuerzas.

Yo quiero ayudar a la Madre Tierra y a los seres que lo necesiten. Ayahuasca me va guiando.”

POMERIGGIO LIBERO

Ci troviamo nel tempio con Ot, che porta i suoi oli essenziali, e altre ragazze: Gg (di La Paz,”ahì tienes tu casa”), Jl la niña hermosa e Bt, anche lei messicana che vive a Boston. Sessione di massaggi. Dò un massino a Jl, alle due bimbe shipibo e a Bt.

Pausa relax prima della tempesta.

LA ABUELA

La mamma di Fn, Kb.

Una chamana che imparò lo sciamanesimo e l’uso dell’Ayahuasca dal nonno Ir. Durante la presentazione della mattina ha cantato per noi il suo icaro (canto sacro dell’Ayahuasca) e poi, durante le ora di yoga, ha ballato con noi con un’allegria e una semplicità incantevoli. La abuela Kb ha ricamato la gonna che ho comprato. Un altro regalo. Oggi ci siamo incrociate nella sala dove mangiamo e mi ha chiesto come può guarire dalla tosse che la tormenta già da un po’….a me???

YO SOY MUJER MEDICINA.

Prima di entrare nel tempio cantiamo un po’, tutte insieme intorno ad un fuoco dove brucia Palo santo.

CERIMONIA

Che grandiosa maestra. Che meravigliosa cerimonia.

Tutte in bianco ci avviamo al tempio. Limpia con salvia prima di entrare (Ls ci passa attorno al corpo, sotto le braccia, fin sotto i piedi con il fumo di salvia secca).

Dentro l’altare è pronto, anzi, gli altari…sono due. In quello al centro del tempio ognuna di noi depone la sua pietra. Alcune sono bellissime, molto grandi. Attorno a quell’altare si siederanno i quattro sciamani: Fn, Kb, Os (lo zio) e la nostra Pp. Noi tutte attorno, lungo le pareti del tempio. Nella parete est c’è un altro altare. Su di esso, insieme ad altri oggetti sacri c’è una foto di ognuna di noi. Ci passiamo davanti una alla volta e deponiamo in un cofanetto un biglietto con la nostra richiesta, la nostra preghiera; poi salutiamo noi stesse nella foto, parlandoci e amandoci. Scegliamo un’essenza e ne mettiamo tre gocce in una piccola brocca di metallo che alla fine sarà deposta sull’altare centrale. GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE GRAZIE

Quando ognuna si è accomodata in un materassino, iniziamo affidandoci ai nostri santi Maestri. Io mi affido a Baba, a Gesù e alla Madre Maria e a tutti gli elementali presenti nella Selva.

Preghiamo, facciamo il decreto delle Fiamme, poi ci sediamo. Comincia la Pp soffiandoci foglie di tabacco puro in polvere direttamente nelle narici (rapè). Questa pratica aiuta ad aprire la mente, il terzo occhio, la pineale. E’ molto forte, sento un fuoco che poco a poco mi invade il corpo. La mia testa brucia.

Entrano gli sciamani. Comincia Kb, cantando una canzone di protezione. Poi Fn comincia a ripartire la medicina. Passa davanti ad ognuna di noi con una bottiglia contenente la Abuelita e un misurino da barman. La dose è la grande. Il liquido è marrone, denso, come tamarindo non colato. Quando la bevo mi batte forte il cuore. Il sapore è un po’ amaro ma non sgradevole. Quando me la porge, mi affido al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo e bevo in due sorsi.

Finisce il giro, spengono tutto e rimaniamo al buio, ognuno al suo posto, in silenzio.

Molto presto si cominciano a sentire i primi conati di vomito, molto forti, quasi bestiali alcuni, veri e propri ruggiti.

Dopo un tempo indefinito che potrebbe (dico potrebbe) essere di un’ora io non ho ancora avuto nessuna reazione. Viene Fn a domandarmi, mi dice che me ne darà ancora. Torna a distribuire Ayahuasca ad altre tre o forse quattro tra le quali Ot, Gg ed io. Poco più di mezza dose.

Stavolta sono più tranquilla. Ot mi sussurra all’orecchio “Sueltala Katusia, sueltala!”. E’ molto dolce, mi piace come pronuncia il mio nome.

Mi rilasso, mi lascio andare, ma non succede niente. Passo ore ad ascoltare quello che avviene intorno a me. Gli effetti sulle mie compagne si moltiplicano: pianti, ruggiti, urla, sospiri profondi e intensi, parole, voci in falsetto, conati e conati di vomito. Mi gira un po’ la testa ma niente spasmi, niente visioni, niente.

Le nostre guide, gli sciamani, non ci perdono di vista. Pp canta con la sua chitarra; Fn, Kb e Os cantano icaros. Fn e la abuela Kb sono sempre tra di noi, osservano, aiutano, accompagnano nei momenti difficili. Presenze salde e forti. Capisco che Kb vede l’energia della mia vicina Tm (venezuelana che vive in Spagna). La sta vegliando silenziosamente; lei è in piena guerra, soffre, piange. La Abuela le soffia aria sulla testa emettendo un suono particolare: psssssshhh… (questo suono mi accompagnerà per sempre).

Mi gira ancora la testa, decido di dormire, ma non posso. Rimango sdraiata, tentando di prendere sonno, niente da fare, Ayahuasca mi esige presenza, qui e adesso. Per brevi istanti sento dentro di me, dentro le mie orecchie tutti i rumori, le voci, i conati, la musica, tutto dentro la mia testa. Non posso dormire, mi metto seduta, adesso mi gira molto la testa. Voglio vomitare. Prendo il secchio, mi concentro e vomito; un getto di vomito come mai avevo sperimentato. Viene dal profondo, la bocca spalancata, animalesco. E’ uscita la bestia. Dopo il vomito mi sento immediatamente meglio. Mi sdraio, mi siedo, mi sdraio di nuovo, quando improvvisamente arriva l’irritazione, il fastidio: “que se calle, ya!”…ce l’ho con Pp e la sua chitarra che non mi permettono di ascoltare bene Kb che sta cantando un icaro.

Improvvisamente dalla mia bocca escono parole, parlo spagnolo: paciencia, aceptar, perdonar, olvidar…e come se la mia voce avesse preso una vita propria, indipendente. Mi ascolto mentre parlo…aceptar, perdonar, olvidar..un altro flash! Parlo italiano…papà, io ti perdono, ti perdono e ti amo, vai…io lo so, lo so che soffrivi, vai…liberati dalle tue angosce.

Si, mi mancava perdonarlo. L’avevo accettato, digerito ma non ancora ufficialmente perdonato. Perdonando mio padre ho capito che devo dare molto amore a mia sorella, ne ha bisogno. Ha molta paura. E urgentemente abbracciare mio figlio. Forte.

E’ arrivato poi il perdono anche per me: “io mi perdono per quello che ho fatto ai miei figli”; mi sento più leggera, libera. Mi metto seduta. La mia vista è diversa. La mia voce dice :”observa, solo observa”. Rimango lì, c’è movimento, gli sciamani si muovono, anche alcune compagne. Una balla, alla mia sinistra, il suo vestito si copre di luce. Anche sulla parete dietro di lei ci sono filamenti di luce. Alcune ragazze soffrono molto. Gli sciamani sono attivi, vigili. Li ammiro. Mis respetos!

Sono sdraiata. Sto chiedendo guarigione all’Abuelita. Le sto chiedendo di curare le mie anche, dico che io sono pronta a pagare il Karma della mia famiglia. Provo Amore, molto Amore e Fiducia. Qualcuno (que Dios la bendiga) mi afferra i piedi e mi da un breve massaggio. Mi piace molto. Poco dopo annunciano la fine della cerimonia.

CHE ESPERIENZA TRAVOLGENTE

4° GIORNO – RIPOSO

Oggi giornata libera per riposare. Non sono riuscita a dormire per niente, mi sento un po’ stanca ma allo stesso tempo attenta e presente. Dobbiamo mantenere il silenzio. Non è difficile, non ho voglia di parlare. Nessuna di noi ne ha, sembra. Alcune non sono ancora completamente atterrate.

Gironzoliamo, tranquille, riposando, osservando. Faccio un giro al fiume con i bambini. Gli uomini del villaggio stanno bevendo aguardiente, un distillato. Sento tristezza per le loro donne che sono lì da una parte ad aspettarli. Torno al campo, nella sala da pranzo rimango un po’ sull’amaca. C’è lì anche la abuelita, ancora con tosse. Le passo con le dita il vaso meridiano del polmone. Lei è contenta. Non ha ancora finito di bordare la mia gonna. E’ stanca, stanotte si è data molto da fare.

Pranzo abbondante; ho una fame! Tutto buono, come sempre. Alle 3 ci troviamo nel tempio a condividere le nostre esperienze.

Lì ci ascoltiamo. E’ molto bello, quanto coraggio in queste donne. Che guerriere siamo. Piango un po’ quando racconto la mia esperienza, mi emoziono.

Ceniamo minestra, mezz’ora al tempio a fare il punto e poi a nanna.

5° GIORNO – INIZIAZIONE DELL’ACQUA

La mattina piove. Mi sveglio con una serie di piccoli orgasmi. Che regalo! Grazie!

Colazione leggera e poi tutte al fiume. E’ bellissimo sotto la pioggia. L’acqua è fresca, si sta bene. Ot dice di connettersi con il fiume, le nostre acque con le acque del fiume. Abbiamo già vissuto questa stessa situazione nel fiume Nilo, dice Ls, tutte noi.

Torniamo al campo, ci cambiamo ed entriamo nel tempio

Con Ls puliamo il nostro altare. E’ bellissimo, tutte le pietre, stupende.

Quando ci siamo tutte Ls ci mette qualche goccia di un’essenza nei punti sotto l’ombelico, reni, nuca, corona (fontanella) e dietro le orecchie. Quando vede il mio folletto tatuato sulla nuca mi dice che anche lei è parte di quella famiglia di elementali.

Ot ci mette delle gocce di essenza di incenso sull’ombelico e rosa e patchuli nel chakra del cuore.

Comincia l’esercizio: sdraiate a pancia in su, con due cuscini ai lati, mani sopra la testa inspiro, mani giù con forza lungo il corpo, espiro forte, con voce, anche gridando se voglio, e sollevo il bacino verso l’alto. Continuiamo per 40 minuti. E’ molto forte, dopo un po’ credi di non farcela più, però è la mente, il corpo ce la fa se non l’ascolti. Si susseguono emozioni differenti, fino ad una risata sguaiata. E’ forte, è bello, si muove molta energia. Come ultima respirazione mi esce un AUMMM molto profondo, insieme alla musica del registratore.

Ci fanno poi mettere in posizione fetale per rilassarci ascoltando una musica molto intensa. E per concludere la canzone “Abre las ventanas a el amor”, ballando tutte intorno all’altare, prima sole e poi in coppia, guardandoci negli occhi e cantando. Grandi abbracci finali.

Andiamo a mangiare con fame, molta fame. Dopo il pranzo andiamo ancora nel tempio a concludere l’iniziazione dell’Acqua. Facciamo un po’ di esercizi per sciogliere i muscoli con la musica e poi, in coppia, cominciamo a ballare guardandoci negli occhi. Poi con gli occhi chiusi iniziamo a toccarci partendo dai capelli, la faccia, le spalle, il petto, la schiena. Io sono con Mn, cilena. Le do un super massaggio.

Arrivano poi Fn e Kb a fare un piccolo rito di protezione con tabacco e piri piri. FN ci soffia fumo che aspira da un mapacho, prima nelle palme delle mani e poi sulla testa. Kb canta un Icaro.

Regali ai bambini del campo e poi bagno al fiume, bellissimo, come sempre.

Cazzeggiamo fino alle 18,30 e poi andiamo a mangiare. Dopo mangiato andiamo un po’ nel tempio, leggiamo insieme un decreto al femminile e poi peschiamo una carta ciascuna dall’ Oracolo di Isis. Guarda un po’: preghiera al Dio dell’Abbondanza!!! Proprio quello che volevo. Dice che devo aprirmi a ricevere l’Abbondanza che sta arrivando a me, pronta anche a condividerla. EVVIVA!

A dormir!

6° GIORNO – AYAHUASCA

Iniziamo le attività con un po’ di yoga con Ot, dopo aver pronunciato tutte insieme il DECRETO DELLA FIAMMA VIOLETTA. Molto intenso. Con lo yoga lavoriamo molto sui muscoli dell’utero. Contrazioni differenziate. Poi passiamo ai chakra, sempre con contrazioni. Continuiamo con contrazioni dell’utero in quattro diverse posizioni: sdraiate inarcando la schiena, sedute, di lato (entrambi) e a quattro zampe. Prima i muscoli dell’utero, poi solo vagina, il canale tra vagina e utero, clitoride, poi tutti insieme.

Finito yoga, pranzo: oggi pesce, piranha. Rico!

Dopo pranzo ci troviamo al tempio e facciamo, con Ls, il taglio dei cordoni Karmici. Non riesco a mantenere l’attenzione; non taglio niente però alla fine ascolto le esperienze delle mie compagne, alcune molto forti. Ricordo che bisogna invocare l’Arcangelo Michele che con la sua spada di Luce spezzerà i cordoni. Sono svogliata e un po’ incredula, trovo tutto un po’ noioso….hahahaha! Non sai cosa ti aspetta cicci!

Più tardi, riposando nell’amaca, parlo di questo con Ot. Secondo lei tagliare è necessario. Mi racconta della sua prima esperienza e poi di altre esperienze piuttosto forti della sua vita. Wooowww, che donna ammirevole. Una leonessa.

Tempo libero fino alle 19, ora della seconda cerimonia.

CERIMONIA

Siamo pronte, entriamo come al solito dopo una “limpia” e dopo aver invocato i Maestri.

Pp passa con il rapè; è forte, molto forte ma reggo bene. Poi arrivano gli sciamani e cominciano a distribuire la medicina. Mi danno la prima dose e come l’altra volta non succede niente. Dopo un’oretta passa Fn e glielo dico. Risposta: “tu conosci già bene l’Ayahuasca, non hai bisogno di prenderne di più. Meglio che rimani così.” Io insisto ma lui mi dice che ho già viaggiato molto e non ho di viaggiare di più, “entiendes lo que te estoy diciendo?”. Mi irrito; il mio ego comincia a dirmi che io ne voglio ancora, ma lui l’ha detto come un decreto, un decreto nel tempio, sento che non posso andare contro. E sempre l’ego “tu non ne hai bisogno, sei già avanti!” E poi l’irritazione che si rivolge contro Pp e Jk, per la musica e i versi, i rumori. Poi vomito. Mi metto tranquilla e ascolto. La cerimonia termina. Andando verso l’uscita del tempio mi avvicino a Jl che sembra vedere con gli occhi chiusi. Si gira verso di me, ha un viso strano, trasformato. “Tu sei un folletto” mi dice “sei qua per prenderti cura della Terra e del Bosco. Parla con gli elfi, loro si faranno vedere, Chiedi il loro aiuto, ti diranno la tua missione”.

Sono in uno stato di shock. Vado a letto. E lì comincia un’altra battaglia. Sento un buco nel ventre e sento che devo coprirmelo, per protezione. Metto un cuscino davanti all’ombelico; vengo travolta da immagini e pensieri per tutta la notte. E, uno alla volta, si presentano nella mia mente le presenze della mia vita con le quali devo tagliare il cordone karmico. E io taglio, tutta la notte taglio. Taglio con mamma e papà, taglio con i miei figli, con mia sorella e mio fratello. Taglio con mia cugina, con i miei ex, con le amiche. E ancora e ancora…c’è una fila lunghissima davanti a me.

Dopo arriva il pianto, l’insicurezza, la frustrazione: io non passerò, non ce la farò a ricordare me stessa…e avanti così. Lacrime che si trasformano piano piano in lacrime d’amore, di gratitudine, di compassione.

Sono stanca, vorrei dormire, ma la Abuelita non me lo permette. Mi vuole qui, presente.

La mattina dopo, quando esco, la mia vista è cambiata: se muovo velocemente gli occhi, delle ombre si spostano ai lati, luci e ombre, molto velocemente. Non posso camminare diritta. Vado al fiume molto presto; passa tutto.

GRAZIE.

7° GIORNO – RIPOSO

Giornata di riposo quasi totale, in silenzio fino al primo pomeriggio quando ci riuniamo per condividere le nostre esperienze. Visioni, Archivi Atavici, operazioni chirurgiche e viaggi interstellari.

A letto presto.

8° GIORNO – INIZIAZIONE DELLA TERRA

Mi sveglio presto e vado al fiume con le mie compagne; sento che siamo sorelle da tanto. Durante l’inquisizione eravamo sacerdotesse nella scuola di Ot. Siamo state torturate, violentate e bruciate davanti ai suoi occhi.

Ci troviamo nel tempio per il decreto, poi colazione leggera. Entriamo di nuovo nel tempio, per l’iniziazione. Cominciamo con un decreto: battendo forte i piedi e agitando i pugni: “io sono Kt e prometto davanti a tutte voi e a me stessa che avrò la forza e la volontà per mantenere alto questa vibrazione di amore, di compassione, di pace e di abbondanza che raggiungeremo qui grazie a me e grazie a tutte voi. E che la porterò in ogni luogo in cui mi troverò e ad ogni persona che incontrerò”.

GRAZIE GRAZIE GRAZIE

Poi cantiamo una canzone molto bella e coinvolgente: “yo soy mujer de la Tierra, danzando con luz de Luna, me coronan las estrellas, las esencias viven en mi. Yo soy la fiesta de la vida, danzando en el Universo, mi alegria es medicina y las Diosas viven en mi”.

Poi disegnamo i nostri progenitoti e la famiglia; madre, padre, fratelli, nonni e bisnonni e antenati precedenti. Ci mettiamo di fronte a loro, guardandoli e parlandogli, lasciando andare le responsabilità di ognuno e ringraziando per averci donato la vita. Ci concentriamo sulle qualità che possiamo aver ereditato da ciascuno di loro. Poi Ot ci detta una lettera di scuse per tutta la sofferenza (violenze, stupri, incesti, truffe, guerre, schiavitù) che il nostro clan potrebbe aver causato ad altri o all’interno dello stesso. La lettera viene poi messa sull’altare per essere successivamente bruciata, butteremo nel fiume le ceneri.

Dopo facciamo un esercizio di parto cosmico molto simile a quello dell’altro giorno: sdraiata per terra inalo, contrazione del bacino senza sollevarlo, esalo emettendo un suono. Avanti così per circa 40 minuti. Molto forte. Chiudiamo cantando ascoltando le canzoni della nostra Terra (O sole mio è quella che propongo io). Una benedizione prima tra di noi e poi da Ls. Via al fiume.

Serata libera. Canti e balli intorno al fuoco.

8° GIORNO – AYAHUASCA

Colazione – tempio – decreto della Fiamma Violetta.

Parliamo della nostra vita: chi siamo, cosa facciamo, cammino spirituale. Dopo mangiato siamo libere. Arriva al campo un uomo con un bradipo; che meraviglioso animale, con uno sguardo dolcissimo.

Aspettando la cerimonia alle 19 al tempio.

Quando arriviamo, dopo la solita purificazione, scriviamo una lettera all’ego e la mettiamo sull’altare. Sono parole di comprensione e di amore – grazie per proteggermi – però anche di distacco – ti accetto ma adesso comando io, dalla mia essenza, dal mio IO SONO.

Poi passa la Pp con il rapè. fortissimo come sempre. E poi Ayahuasca, una dose è sufficiente, dico io. Eventualmente più tardi. Nessun effetto ma Fn è occupato con Jl che ha una crisi piuttosto forte.

Quindi come al solito rimango lucida, non vomito e non concludo niente…apparentemente. In realtà sto lavorando molto per rimanere in presenza vigile. Dopo un po’ comincio a percepire, chiamo il Grande Spirito in aiuto e poco a poco avanzo. Il cammino è lungo, il tempo sembra non passare. Sensazioni, voci, rumori forti e sottili; gli sciamani potenti, costanti, mi chiamano, mi dicono. La tensione è molto forte, ho molto caldo, un fuoco dentro. Mi risposo un po’, poi ricomincio. Sempre la stessa strada, aggrappata al mio respiro, è difficile, cedo. E ancora un’altra volta. Mi sento sconfortata. Arriva la Pp, forte, solida. Mi poggia le mani sulla fronte, sul cuore e sull’utero; mi spruzza un po’ di piri-piri (agua florida) per aprire la mente. Mi dice – solo respira e osserva, va a pasar.

Tengo duro, respiro ma dopo un po’ sento una grande stanchezza e mi sdraio per dormire. Non appena appoggio la testa cado in meditazione profonda. Sento gli sciamani, Fn mi parla, calmo, tranquillo, solido. Sento che avanzo nell’inconscio, non provo nausea nè calore. C’è un grande portale davanti a me, una cascata dorata come porta. Mi parla…

Proseguo concentrandomi sul respiro finchè le ragazze cominciano ad uscire. Sono contenta, allegra e piena d’amore e di fiducia. Ci abbracciamo tutte, una per una, abbracci di amore puro. Siamo tutte a buon punto, si vede. Vado ad onorare i quattro sciamani: Pp, Os, Fn e Kb; una forza, un sostegno, la costanza e l’amore puro. Mis respetos! E poi Ot, che è sfinita, e Ls, sorridente e piena d’amore. Sento gratitudine, amore puro, pace e allegria. GRAZIE GRAZIE GRAZIE.

Andiamo a dormire, non prendo sonno. La mia mente è chiacchierona, fa progetti, non riesco a calmarla, ho la nausea, provo a vomitare ma non ce la faccio. Sorge il sole. Mi alzo e vado al tempio cercando di dormire un po’ lì, ma niente da fare. Mi gira molto la testa, non posso camminare bene. Torno a letto. Mi alzo, vado alla cucina, bevo acqua di cocco e vado al fiume. L’acqua mi fa bene. Kb è già lì, seduta per terra, ricamando.

Ritorno, sistemo tutto nella camera, cambio le lenzuola e poi vado al tempio. C’è Ls che ci consegna una copia ciascuna di “Ascendidos y libres – juntos avanzando en la Luz”.

9° GIORNO – RIPOSO

La giornata è libera per riposare. Fatico a riprendere l’equilibrio. Rimaniamo in stretto silenzio per tutta la mattina. Dopo pranzo ci riuniamo al tempio per condividere le nostre esperienze. Morte e rinascita, per molte.

Andiamo a letto presto, sfinite. Dormo tutta la notte profondamente.

10° GIORNO – INICIACION DEL AIRE

La mia mente oggi è molto preoccupata. Si sta chiedendo cosa verrà dopo, se sono all’altezza, se riuscirò a sostenere fino in fondo, cosa devo fare adesso della mia vita, le mie sorelle dell’anima a Puerto….tante cose.

Decido di consultare le carte dell’Oracolo. Ecco la risposta: “Stai andando verso una rapida crescita spirituale. Enjoy the process! Durante questo tempo puoi sentire un insieme di sentimenti: confusione, eccitazione, paura, desiderio e meraviglia. Tu ami questa nuova connessione con il Divino. Allo stesso tempo potresti preoccuparti per le implicazioni che i tuoi studi spirituali possono avere nella tua vita, nel tuo lavoro, matrimonio, amicizie. Queste preoccupazioni creano una paura che può guastare il piacere che i tuoi studi spirituali ti portano. Entrega estos miedos a Dios, carissima. Confida nel fatto che sei supportata, amata e guidata in ogni momento. Non preoccuparti di come sarà il tuo futuro. Confida che lo stesso Potere che ti ha portata alla spiritualità si prenderà cura di te. Dopotutto, questo Potere supporta tutti i pianeti del cielo. Potrà sicuramente supportare anche te perfettamente!”.

RIMANGO A BOCCA APERTA

La mattina passa libera. Possiamo andare a passeggiare nella parte dove vive la tribù Shipibo. E’ molto grande, c’è anche una piccola scuola.

Do un massaggio a Tm. Aj, l’architetto Feng shui ci da informazioni su come distribuire le cose nella nostra camera.

Mangiamo e poi al tempio.

Facciamo questo esercizio, molto intenso: dieci minuti in piedi, con le braccia come un pollo, inalo butto il sedere in fuori e alzo le braccia, esalo contrazione del bacino, braccia (gomiti) verso il basso. Le mani e il petto rimangono rilassati. Quando esalo butto fuori voce. Poi altri dieci minuti sempre in piedi, braccia verso l’alto, faccio dei piccoli salti e atterrando butto fuori un suono come HO. I seguenti dieci minuti in ginocchio sbattendo forte un cuscino dall’alto verso il basso gridando. Il tutto con musica molto alta ed occhi bendati.

Seguono dieci minuti di silenzio.

Dopo, con una musica molto sensuale e sempre ad occhi bendati, cominciamo a ballare. Dapprima ognuna al proprio posto, poi muovendoci. A questo punto cerchiamo con le mani una compagna e lì ci togliamo la benda e balliamo con lei, sensualmente. Poi tutte al fiume, in silenzio.

Torniamo al tempio e apriamo una discussione sulle parti del nostro corpo che abbiamo rifiutato durante la nostra vita e il motivo di questo rifiuto. Molte cose escono: bulimia, chirurgia plastica, vestiti larghi per non mostrarsi, il colore della pelle.

Passiamo poi ad un massaggio del Chakra del Cuore per liberare le emozioni. In coppia, io sono con Mn, comincio io.

Passa Ot a metterci gocce di essenza di eucalipto, geranio, rosa e sandalo. Cominciamo a scaldare la parte distribuendo gli oli, poi massaggiamo. Dal centro verso l’esterno, sopra e sotto, poi piccoli circoli sul Chakra con la punta delle tre dita; poi pressione del pollice sull’osso centrale e per cinque volte si spinge il pollice verso la gola premendo abbastanza forte.

Massaggio per circa 10 minuti poi ci si scambia. Alla fine ci mettiamo una di fronte all’altra e ciascuna di noi confessa all’altra un suo “segreto inconfessabile”. Mn è veramente pura, soprattutto confronto a me.

Finito questo ci sediamo tutte intorno all’altare rimanendo a petto nudo e pratichiamo una respirazione per attivare la Kundalini: immaginiamo due serpenti a lato del nostro osso sacro (una nera e una dorata); con una respirazione lenta le facciamo salire incrociandosi attorno ad ogni Chakra, fino a quello della gola. Lì escono dalla nuca e si vanno ad incrociare intorno alla ghiandola pineale rimanendo con essa tra loro che si guardano. A questo punto si contrae vagina, utero e perineo, si trattiene la respirazione per sette secondi e si espira. Questo per sette volte.

Ballo finale “Abres las ventanas a el amor”.

A mangiare e poi a letto.

11° GIORNO – AYAHUASCA

 

La mattina molto presto ci addentriamo nella selva guidate da Fn e Os. Dopo un’ora di cammino arriviamo al tempio sacro OASHINGO, l’albero ICHINGO, un folletto. Energia fortissima nella jungla. E poi l’albero, incredibile, altissimo, con il tronco che, arrivando a terra, si dirama in tutte le direzioni. Gli sciamani fumano mapacho, per protezione. Prima di farci passare ci presentano all’albero, chiedendo permesso da parte nostra. Abbiamo bussato con un bastone e poi siamo state un po’ lì, cantando, connettendoci e depositando i nostri doni. Io ho portato cardamomo. In alcune parti l’albero secerne dal tronco una poltiglia marrone. Gli sciamani dicono che è molto potente e curativa; ci dipingiamo il volto con essa. Bello! GRAZIE GRAZIE GRAZIE

Il pomeriggio è libero. Vado al fiume e cazzeggio.

Ci prepariamo per la cerimonia. Mi sento strana, un po’ triste.

Entriamo nel tempio e comincia la cerimonia come sempre; prima rapè e poi Ayahuasca. Per tutta la cerimonia tento invano di connettermi con il mio IO SONO…inutilmente. All’inizio mi gira molto la testa, quindi devo spesso. Poi finalmente vomito e la nausea più o meno passa. Allora provo a mettermi seduta e respirare. Niente. Chiamo la mia Presenza Divina, la sento, ma dopo qualche minuto cado come addormentata. Mi riprendo, riprovo, stesso risultato. Mi sento frustrata, sconfitta e si manifesta anche un sentimento di colpa nei confronti delle mie compagne. Taglio immendiatamente. Non voglio responsabilità di risultati che non sono i miei.

La cerimonia finisce. Sembrano tutte molto contente. Frustrazione. Vado nella mia cabaña..

Sdraiata nel letto analizzo ancora e ancora la serata, per cercare una causa, un insegnamento, qualcosa che dia un senso alla cerimonia. Niente. Alla fine decido di parlare con la mai “niña interior”, la bambina dentro di me. Le chiedo perchè ha paura, perchè non si lascia andare. Immediatamente nella mia testa si fanno strada tutte le repressioni subite, a partire dall’asilo: “devi dormire”, “devi mangiare”, e poi mio padre, la scuola, tutte le critiche, i rimproveri. Taglio cordoni. E le dico che da ora in avanti deve essere felice, che se lo merita, che è una bambina meravigliosa e poi “goditi il processo”, come dice l’oracolo.

12° GIORNO – RIPOSO

Mi alzo. Non mi sento più tanto frustrata.

Come al solito silenzio assoluto fino a dopo pranzo quando entriamo nel tempio a condividere l’esperienza. Ot racconta che durante la cerimonia è entrata nel corpo di ognuna di noi per far emergere la nostra bambina interiore. Che casualità!

Andiamo al fiume. Che fresco! A dormire presto.

13° GIORNO – INICIACION DEL FUEGO

La mattinata è libera e tranquilla. Prima di pranzare pesco una carta dell’Oracolo di Isis: ENTRATA NELLA CAMERA DI GUARIGIONE. Che casualità!

“Uno spirituale regalo di guarigione sta arrivando a te. Sii aperta, senza aspettative o preconcetti e permetti la guarigione da parte di Lady Isis, Maestra della Magia. Ti aiuterà a trovare la soluzione migliore a tutte le situazioni che sembrano non averla. Trova il tempo di creare uno spazio nel quale la sua magia ed energia possano fluire. Aspetta il tuo miracolo. Consiglia poi di andare in uno spazio privato spirituale e di visualizzare il mio centro brillante che piano piano si apre fino a trasformarsi in due ali luminose dietro di me.

Successivamente posso pronunciare questa invocazione:

Healing comes, healing flows,

healing blossoms and it shows.

I thank Lady Isis for Her love and light,

Her healing gift through spiritual night.

Brings me now to the light of this day

and healing blossoms without delay.

Pranziamo e poi ci prepariamo tutte vestite di rosso; ci trucchiamo, Mn ci dipinge il volto con delle belle figure. Poi entriamo nel tempio.

L’iniziazione comincia a coppie con il lavaggio dei piedi. Io sono con Pp. Una sdraiata ad occhi chiusi e l’altra con un piccolo panno lava i piedi, li massaggia e alla fine li bacia. Ci prendiamo le mani, ci guardiamo negli occhi e ci diciamo due parole tenere. Poi,sempre con la stessa coppia, ci asciughiamo le lacrime simbolicamente. Con un panno una asciuga le lacrime dell’altra sussarrando parole di conforto, parole d’amore. Ci nutriamo reciprocamente con pezzetti di frutta e di cioccolata. Poi balliamo. Poi, tutte sedute in circolo, passiamo una alla volta intorno all’altare ballando con ritmi da danza del ventre, abbigliate da danzatrici. Ci scateniamo prima del rinascimento finale.

Cena e a dormire.

14° GIORNO – AYAHUASCA

Usciamo alle otto, dopo colazione ed entriamo nella Selva; camminiamo una mezz’ora circa prima di tornare e riunirci nel tempio. Parliamo un po’ dell’iniziazione del giorno precedente e poi prendiamo le nostre pietre e diamo loro un’intenzione; una rimarrà qui. La avviciniamo al terzo occhio e al Chakra del cuore, con coscienza. Ot ci accompagna in una breve iniziazione del Linguaggio di Luce. Alcune iniziano a parlarlo come se lo avessero sempre conosciuto. Sento un formicolio nella testa e qualche accenno di suoni esce dalla mia bocca. Bisogna praticare con fede.

Dopo mangiato Rc ed io ci trasciniamo sotto il tempio, al centro, per seppellire le pietre che resteranno qui. Il resto del pomeriggio è libero in attesa della cerimonia. Andiamo al fiume.

Questa volta non prendo il Rapè, sento nausea solo a pensarci. Bevo la Medicina e poi le faccio una richiesta: “indicami il cammino”. WOW! E lei lo fa! Tutto molto chiaro, intenso. Prima Ot mi dice che il mio lavoro non è con le emozioni nè con la mente, il mio lavoro è il corpo. E’ vero, per questo tutte queste Maestre del corpo nella mia vita. Grazie Ev, grazie Dv. E poi tutta una serie di indicazioni: niente trasloco, Dm mi aiuterà a sostenere la casa e lascerà così la densità in cui si trova.

Non dormo.

15° GIORNO – RIPOSO

Ci troviamo alle 10 nel tempio e condividiamo le nostre esperienze (Amore e Gratitudine). Ognuna di noi ha avuto un’esperienza speciale. E il risveglio avviene in un’altra dimensione: vista rapida, riesco a vedere l’energia che si muove; udito acuto, sento le ali degli uccelli nelle mie orecchie e poi mi giro e il volatile sta passando cinque metri sopra di me. La ripresa è lenta. Perdero tutto questo? Ot, Ls e Al ci rassicurano che no, non si torna indietro. Ma bisogna CUMPLIR! Mi è stato indicato come muovermi. Adesso devo passare ai fatti. E poi praticare l’attenzione, la presenza. Practice, practice, practice.

Prego Dio che mi accompagni e mi dia forza e ispirazione.

GRAZIE GRAZIE GRAZIE

Orni cosa che facciamo è un rituale. PRESENZA!

Condividiamo l’ultimo pranzo con la comunità Shipibo; poi l’ultimo bagno nel fiume e poi foto, foto, foto…

MUCHO AMOR.

IL RITORNO

“Madre Selva Madre Selva ilumina ilumina porquè eres el origen de la vida

Madre Selva Madre Selva ilumina mi camino porquè eres el Espiritu Divino

Sono a Cancun. Questa canzone non mi abbandona. La Selva è con me. E’ in me. Sento Amore, Pace. Prego mi Poderoso YO SOY che non mi abbandoni, che continui a guidarmi e ad indicarmi il cammino. Sento che la mia relazione con Ayahuasca non è finita. Rimane qualcosa in sospeso.

Mi sento malinconica però felice e decisa a portare a termine quello che mi è stato indicato.

Con AMOR,

AYAHUASCA.

Le cinque cause di malattia secondo Paracelso

LA PRIMA CAUSA (ens Venenale) sono le impuritá. Le impuritá possono entrare nel nostro corpo sotto forma di cibo, liquido o aria, a non seguire il naturale processo di estromissione dal sistema. Puó assumere aspetto di emozione o di forma di pensiero. Ha a che fare con l’elemento Terra, che é il piú pesante e solido. In presenza di un veleno che viene dall’esterno e non viene metabolizzato né espulso dal sistema, bisogna PULIRE. Aiutare il sistema ad eliminare, oppure aumentare il Fuoco, per aiutare a metabolizzare. Magari entrambe le cose: rafforzando il sistema, la capacitá di digerire le cose, le situazioni.

LA SECONDA CAUSA (ens Astrale) proviene dalla debolezza del Cielo Interiore. Le carenze nel Tema Natale indicheranno i punti deboli dell’individuo e quali influenze negative possono colpirlo. É in relazione con l’elemento Acqua (il gran mare dell’astrale). Il sistema astrale si costituisce in due momenti della nostra vita: il momento del concepimento e il momento del primo respiro; il campo presente in quel luogo e in quell’istante (archetipi presenti, forze sottili) plasmerá questo nuovo animo. I Pianeti sono un’espressione seconda di queste forze, quindi, attraverso i loro moti, conosciamo i reali moti che non vediamo. Se una persona é debole in un certo piano dipenderá dal fatto che sul piano astrale avrá dei punti carenti. Per esempio, predisposizione alle intossicazioni. Sul piano mentale ed emozionale é lo stesso. Quindi bisogna osservare la costituzione archetipale e rafforzare dove c’é debolezza per ottenere equilibrio, sia fisico che psichico.

LA TERZA CAUSA (ens Naturale) proviene da problemi di ordine morale. In questi casi l’individuo, oltre ad assumere i necessari rimedi, deve migliorare la sua moralitá. Elemento Aria, che corrisponde alla sfera del pensare. Bisogna prendere dei rimedi che inducono degli stati psicologici, ma anche imparare a pensare in un altro modo.

LA QUARTA CAUSA (ens Spirituale) corrisponde alla volontá ed é legata a passioni, cattivi desideri, pensieri disordinati, immaginazione morbosa, ovvero attaccamento. Tutti noi siamo attaccati ai nostri modelli di soddisfazione e la mente cerca sempre di condurci a loro. Elemento Fuoco. Non é carenza di moralitá ma piuttosto di volontá. Per rinforzare la volontá devo rinforzare la Fede, la Speranza e la Caritá. La Fede, FIDES  dei latini, ossia la CONOSCENZA DIRETTA DELLE COSE, degli Archetipi. La Speranza é capacitá di orientare tutta me stessa verso uno scopo. La Caritá é la considerazione verso l’altro ma anche verso di me. Condividere ma considerare se stessi.

LA QUINTA CAUSA (ens Deale) é correlata alla Quintessenza. É senza cura. Bisogna aspettare che Giustizia Divina sia fatta. Qui, nulla si puó fare, solo attendere. Per questi soggetti guarire non sará cosí semplice.

Mi prenderó cura di ogni individuo me ne faccia richiesta, senza la presunzione di togliergli la malattia, di guarirlo, neanche se la causa é la prima”.

Grazie a S.S.

LA NATURA PARLA: la dottrina delle segnature

La teoria, o dottrina, delle segnature sostiene che le piante e i minerali hanno “segni” che ci permettono di riconoscere la loro natura, le loro virtú. Inoltre, formula analogie tra i differenti aspetti della natura per comprendere i principi, le virtú e le leggi della biosfera. Secondo questa teoria, il Creatore ha collocato in ogni essere “segni” delle virtú medicinali che offre. I mistici cinesi, dicono che, dovuto alla sua forma, il fagiolo nero é, per corrispondenza, un tonico del rene umano. Ugualmente, al gingseng vengono attribuite proprietá afrodisiache, per la sua tenacitá nel penetrare la terra. I druidi nordici affermano che, per il suo aspetto contorto che la fa assomigliare al cervello, la noce é un buon nutriente della corteccia cerebrale. Gli antichi esseni osservarono anche che i semi, che si attivano lasciandoli in ammollo, si trovano in quel momento nel pieno dell’impeto riproduttivo e trasferiscono la loro  forza germinante ai testicoli dell’uomo e alle ovaie della donna. Vediamo quindi che questa dottrina rivela anche la sessualitá esoterica della natura. Senza nessun pudore, la natura partecipa in atti sessuali pubblici.

Le radici profonde degli alberi fanno l’amore con la Terra. Le acque del fiume si stimolano scivolando sulle pietre e, dovuto ad una lussuria naturale, a volte straripano, inondando con i loro fluidi la Terra. I vulcani, non potendo piú trattenere l’estasi, esplodono fiammeggianti. I fiori lanciano profumi per sedurre colibrí. Le nuvole gestanti rompono le loro acque e, in cadute torrenziali, distribuiscono la vita incondizionatamente, uguale per tutti.

L’erotismo della natura non é difficile da comprendere né da sentire. Lo ignoriamo per insensibilitá e, anche se viviamo a diretto contatto con esso, non scopriamo la grande comunione sessuale che ci circonda. Il proposito dell’uomo mistico é risuonare a livello cosmico con questo processo e risvegliarsi a uno stato naturale di presenza. Il segreto della salute e della felicitá é riuscire a far palpitare le cellule all’unisono e in armonia con le radiazioni del cosmo. Il primo passo é consumare alimenti vivi che, in miniatura, incorporano dentro di se la stessa vibrazione del cosmo maggiore. L’alimento vivo trasporta sottilmente questa informazione al nostro sangue e ci permette una comprensione piú chiara dell’universo. Il fuoco eccessivo uccide la vita nell’alimento che smette cosí di impulsarci spiritualmente. L’alimento morto affatica le cellule e ci approssima alla morte. L’alimento vivo ci conduce alla porta della liberazione.

Un uomo che si denutre con cibo senza vita o comunque malsano, poco a poco si trasforma in un essere moribondo che respira timoroso, tormentato da illusioni idiote. Sul suo sonno, sempre piú breve, non riescono a proiettarsi immagini chiare del suo proposito esistenziale e si impegna a compiere compiti meschini per guadagnarsi la vita. Il sangue palpita senza forza e cosí si colma di una grande necessitá di affetto e di tenerezza. Dal momento che il suo cuore non irradia calore proprio, ha bisogno di calore estraneo per non impallidire di freddo e solitudine, e rimanere senza fiato. Si innamora male, con attaccamento, e senza nessun motivo gli entra nel fegato ogni tipo di diffidenza.

L’uomo che colma il suo sangue di alimento vivo sta sempre bevendo dalle acque profonde della vita. Dovuto al suo sangue diafano, osserva con trasparenza, giudica la vita con certezza, cosí com’é. Vive di risate, spogliato dalla codardia, non si intontisce con dogmi e, a volte, lo inonda un’estasi d’amore, magia e ammirazione per l’ordine di tutto. La dottrina delle segnature é una filosofia profana e magica, una scienza di evidenze fantasma, ma con il fondo veritiero.

AHÓ

GLI ANTICHI, IL MAGNETISMO E I MOTI ASTRALI

MAGNETISMO

Tutto é magnetico, o meglio, tutto é elettromagnetico. Secondo la fisica moderna tutte le cose che si muovono con variabilitá, producono un campo magnetico, infatti il campo magnetico é il prodotto della variazione del movimento. Quindi, se il movimento é magnetismo, un piccolo movimento come quello di un elettrone intorno ad un atomo, genera un campo magnetico; figuriamoci un grande movimento come quello della Terra intorno al Sole, o dei pianeti intorno al Sole, piuttosto che della Luna intorno alla Terra, e cosí via; produce campi magnetici di una portata immensa, questo roteare, questo movimento cosí veloce.

In epoca medievale gli alchimisti utilizzavano un termine, magnesia. “Devi scoprire la tua magnesia”, per esempio, é una frase abbastanza frequente; e questa magnesia era un modo di simbolizzare un termine egizio,che attraverso i Greci e gli Arabi era passato all’alchimismo medievale. Questo termine é formato da due parole: la prima parola é MAK e la seconda é NES.

MAK significa fiamma

NES significa lingua e fuoco,

quindi letteralmente lingua di fuoco che brucia. L’alchimista dice. ” La Magnesia nostra é un fuoco che bagna”, perché il magnetismo, pur essendo un fuoco in natura, si comporta come l’acqua. É possibile trasferire il magnetismo nel corpo di qualcuno e quel magnetismo entra nel suo corpo come l’acqua entra nei corpi solidi, per impregnazione, impregna il corpo.

Ora, comunque la si voglia pensare, che i pianeti siano cause prime perché generano i campi magnetici che interessano il luogo, o che i pianeti sono espressione degli Archetipi, che sono al di lá del pianeta stesso, evidentemente lo studio astronomico, cioé dei movimenti di questi corpi, é fondamentale.

GLI ANTICHI

Quando parlo degli Antichi, con la A maiuscola, non intendo l’Egizio, piuttosto che il Cinese o l’Arabo. Intendo tutti gli Antichi del Mondo.Gli Antichi erano pratici, non si perdevano in cose inutili.

Per parlare dello scopo delle osservazioni astronomiche e delle interpretazioni astrologiche degli Antichi, noi possiamo osservare che le popolazioni antiche hanno sempre preso in considerazione questi moti per due ragioni: una ragione poteva essere di ordine sacrale-religioso (ovvero la ragione di ossequiare questa divinitá che si affacciava in questa o quella epoca). Quindi si studiavano i “moti di ritorno” dei vari cicli, cioé ció che ritornava, veniva studiato in quanto espressione di un ciclo temporale che era governato da determinate forze sottili, quindi permeato di quei colori, di quelle vibrazioni, di quella energia. A partire da questo si giunge al rituale, che ha un duplice scopo: da un lato, quello di rendere il nuovo Dio che appare, ben disponibile nei confronti del luogo, e secondo, quello di rendere se stessi pronti ad accogliere questo genere di forza che entrava a governare questo nuovo ciclo in questione.

La seconda ragione per cui gli Antichi utilizzavano l’astrologia era invece di ordine predittivo, per poter prevedere determinati fenomeni naturali, determinate catastrofi, determinati fenomeni sociali, che erano sempre e comunque di ordine collettivo. Presso tutte le popolazioni Antiche, presso le popolazioni assiro-babilonesi, sudamericane, presso gli Egizi, i Cinesi, non si danno oroscopi in senso stretto, realizzati ad personam,fino a circa l’anno 200 a.C.. Quindi, per migliaia e migliaia di anni le osservazioni astronomiche e le interpretazioni astrologiche, riguardano solo l’umanitá in senso collettivo.

Evidentemente questo tipo di indagine (ad personam) non aveva significato, non aveva importanza nella logica in cui si muovevano queste popolazioni. Evidentemente non era necessario stendere un oroscopo per sapere se in una persona mancava Giove piuttosto che Venere, se c’era da somministrare un’erba piuttosto che un’altra, perché tutte queste fenomenologie erano tranquillamente osservabili ad occhio nudo. Gli Antichi non vedevano sicuramente come noi oggi vediamo e questo si puó evincere dagli scritti antichi: nella stesura dell’Eneide, dell’Iliade e dell’Odissea, non é mai scritto che il mare é azzurro o che il cielo é azzurro; il mare é il “gran verde” (come nei testi delle Piramidi). Determinati colori non esistevano nel linguaggio: tutte le frequenze luminose al di sopra del verde, erano verde; non c’erano l’azzurro, l’indaco e il viola.

Probabilmente, piano piano, lo spettro percettivo luminoso si é specializzato nelle frequenze acute,   perdendo altri tipi di frequenze, come le bande a infrarossi, per esempio, che permettono di vedere determinati tipi di cose. Le bande a infrarossi sono le frequenze della temperatura dei corpi; probabilmente gli Antichi potevano vederle a occhio nudo.

Oggi come oggi, facendo astrologia seria, si cerca di cogliere la summa generale dei colori, delle condizioni energetiche che sono presenti in un dato momento e cosí si creca da questo, di trarre delle conclusioni. Quindi, ad esempio, si colgono le condizioni nei momenti fondamentali, quando nasce un soggetto, oppure nei momenti importanti e si prova a capire da quali forze quell’insieme é in quel momento “governato”.

L’aspetto predittivo dell’Astrologia puó anche essere utile ad un’evoluzione, anche se va inquadrata sempre all’interno di un ambito in cui l’Astrologia é lo studio delle immagini nascoste di quel soggetto.

Noi siamo come delle antenne, come dei canali, dei vasi.: l’egizio diceva che l’uomo é un vaso nel quale passa il liquido lustrale.

Partendo dal concetto che lo Spirito umano é immortale mentre il Corpo é materia presa a prestito dalla Terra e l’Anima é, appunto,l’animazione, ció che da il movimento a questa materia, lo Spirito immortale entra nel divenire, compie un’esperienza e ne esce, rientra nel divenire, ne compie un’altra e ne esce. In Astrologia si cerca di cogliere il colore di quel momento presente dell’incarnazione, il divenire. Capire da quali forze quell’insieme ciclico é governato.

Il primo respiro stacca da un certo legame e lega all’aria del pianeta; da quel momento inizia l’interscambio con l’aria collettiva del pianeta. Fino a quel ommetno non entra aria nel polmone, non c’é anemos, non ha un’anima, lo Spirito non é “animato”. Quando l’aria entra nel sistema, sará una certa aria, avrá una certa qualitá, quest’aria, e questa qualitá é espressa in maniera meravigliosa dalle forze celesti. Le qualitá di un certo spazio-tempo, segnano in maniera molto importante, tutta la vita di quella creatura, perché é lí che la creatura forma l’anima, e l’anima si forma in base a come é la condizione di quello spazio-tempo ed é parte di quella condizione anche l’individuo che nasce. Il primo respiro é il contatto personale, individuale con i pianeti. In quel momento si stende il Tema Natale.

Quindi, in sostanza ogni destino individuale é governato dagli Archetipi. Ogni esperienza viene perché deve venire secondo un piano che é proprio di una zona piú profonda della psiche e che Jung ha individuato con il nome di Sé. Questo sistema é individuale e personalizzato (sviluppa cioé una personalitá, un ego), ma poggia su degli Archetipi uguali per tutti.

E il libero arbitrio?

Gli astri inclinano e non fanno.

Ma in campo umano esiste proprio, non tanto il libero arbitrio, quanto il dovere di riformare quest’anima, il dovere di lavorare con questo corpo, su questo corpo, in questo corpo. E quindi tutte le inclinazioni a cui siamo soggetti, sono semplici inclinazioni; ma nella maggior parte dei casi il libero arbitrio é praticamente inesistente,  tutto dipende da quali forze un individuo é in grado di mettere in campo verso la liberazione dal gioco degli astri. Il liberato in vita é colui che ha la possibilitá di applicare il libero arbitrio al 100%, colui che non solo non é piú soggetto alle forze, ma le governa. I comuni mortali sono soggetti alla legge del Karma ma tutti gli uomini hanno un certo grado di libero arbitrio.

Esiste un Karma, esiste un Destino. Esiste un Destino Collettivo e un Destino Individuale. Il destino individuale é tale nel momento in cui l’individuo si individua, cioé nel momento in cui applica il libero arbitrio, altrimenti resta nel destino collettivo.

IL TEMA NATALE É IL TEMA DELL’ANIMA. É IL DNA DELL’ANIMA.

 

 

 

VIBRAZIONE COME INFORMAZIONE

Grazie alle vibrazioni che si modificano continuamente e si “informano” continuamente un’alterazione cellulare “informa” completamente l’organismo. Queste informazioni sono dei pacchetti energetici che modificano il suono di ogni parte e di ogni minima entitá dell’Universo. Gli atomi che compongono una molecola hanno vibrazioni proprie e quindi possiedono delle informazioni ben precise, uniche e irripetibili.

Come vedete dalla particella sub-atomica e dal linguaggio delle particelle sub-atomiche tra di loro, come tante bamboline russe, si arriva all’organismo nella sua totalitá e nella sua individualitá. L’organismo non inteso solo nella sua chiave biologica, ma inteso a tutti i suoi livelli: in chiave psichica, intellettiva, materiale e spirituale.

Le informazioni sono pacchetti energetici e noi sappiamo che l’energia é tutto. La materia biologica o anche inorganica é una forma dell’energia. L’unica entitá fisica ontologica é l’energia. Tutto questo ci fa vedere come ogni cosa é in continua ridondanza con tutte le altre. Faccio un esempio banale, che peró rende l’idea. Dire che una persona ha del fegato, a livello verbale e razionale é assurdo. Eppure, sia tra di noi, sia che lo si dicesse in Germania piuttosto che in Russia, universalmente tutti capirebbero cosa si voglia dire. E il messaggio é unico, cioé quello di una persona che ha compiuto un’azione, o ripetuto dei comportamenti che indicano che é una persona di coraggio. Noi sappiamo che in ogni cultura il guerriero vincitore dava il massimo omaggio ai parenti e alla tribú del guerriero ucciso squarciandogli il petto, il ventre, e mangiandogli il Cuore e il Fegato. E questo che cosa significa? Che cosa significa questa apparente barbarie? Era il piú grande atto di Amore. Di stima che il guerriero vincente poteva fare all’altro guerriero. Perché voleva dire che riconosceva talmente la generositá, il coraggio e il valore di quella persona, che é lui che si sentiva inferiore e voleva assimilare il suo coraggio, il suo valore e il suo amore. Tutti questi messaggi (coraggio, amore e valore) sono delle vere e proprie vibrazioni che veramente, effettivamente, si ripercuotono nel nostro DNA. Ed é il DNA che porta avanti un discorso universale, delle nostre radici. Il discorso che Jung chiama dell’inconscio collettivo. Che é quel terreno che fa in modo che noi  riusciamo a metterci in comunicazione l’uno con l’altro.

                                                    ACQUA E INFORMAZIONE VIBRAZIONALE

Sappiamo quindi che l’informazione é la vibrazione e la vibrazione é l’energia. Un’informazione é quindi un qualche cosa che é ´presente in una sua forma, di natura fisica non molecolare. Un’informazione di natura non molecolare si fissa nell’acqua permanentemente nel processo di diluizione. Si fissa nell’acqua PERMANENTEMENTE.

Permanentemente vuol dire che non é frutto di un effetto chimico fisico, che si manifesta il tempo che dura l’effetto. Questa reazione rimane e permane. E se rimane significa che la struttura non é piú quella precedente. Quindi é la ripetitivitá di un’informazione, di una vibrazione, che ci porta a modificare la forma. Come esperimento consigliamo di assaggiare l’acqua dopo che é stata tolta dal congelatore. E quella informazione che ha ricevuto dal congelatore c’é e si sente. 

Il nostro corpo é acqua al 70%

E cosí infatti, si cambia anche a livello emotivo dal punto di vista psicologico e si ha una modifica a livello ormonale, perché sappiamo che gli ormoni si liberano a seconda se si soffra moralmente, o meno, e fanno avvicinare un’ombra di quello che é l’eterno presente.

Nello stesso modo entra nel nostro corpo,si muove nel nostro corpo l’informazione della malattia.La malattia in chiave biofisica si puó considerare come un’alterazione rispetto all’oscillazione di fondo. É una questione di oscillazione deviante.