BHAGAVAD GITA

La vera natura dell’anima é la beatitudine sempre-nuova ma, a causa dell’identificazione con il corpo, essa sviluppa una potente e oscurante “seconda natura” fatta d’agitazione. In quello stato é “naturale” per la mente essere turbolenta e indisciplinata. Ma con la pratica yoga, quando la mente contatta la vera beatitudine e viene svincolata dai brevissimi piaceri dei sensi, la coscienza del devoto manifesta di nuovo la sua vera e tranquilla natura divina. L’uomo non deve acquisire, ma solo ricordare, la gioia interiore dell’anima…

“O devoto dal braccio possente, fatto ad immagine dello Spirito, non v’é dubbio che la mente é agitata e difficile da controllare! Ma vi sono due modi per soggiogarla. Primo: con la meditazione e l’estasi la mente deve essere educata a riguadagnare il suo potere innato di dimorare nella natura tranquilla dell’anima. Secondo: nello stesso tempo, la mente deve essere liberata in maniera spassionata dai desideri per i piaceri di questo mondo e di quello a venire – desideri che la spingono all’agitazione. In altre parole, con la profonda pratica yoga quotidiana lo yogi deve far rivivere la memoria della tranquillitá dell’anima e nel contempo deve tenere la mente lontana dalle tentazioni esterne ed interne. 

Lo yogi deve imparare a vincere il braccio di ferro tra la percezione dell’anima e quella dei sensi. Nello stato iniziale della pratica yoga il devoto é consapevole della forte influenza dei piaceri dei sensi, anche se sono di breve durata, ma é poco consapevole della permanente beatitudine infinita che si cela nella sua anima. Perció lo yogi dotato di discriminazione troverá naturale che le abitudini dei piaceri dei sensi, accumulate da incarnazioni, abbiano maggiore influenza dei deboli bagliori di gioia dell’anima percepiti durante la meditazione. Tuttavia egli sa che anche se le abitudini dei piaceri dei sensi sono molto forti, non sono piú forti dell’eterna percezione della beatitudine divina presente nell’anima: retaggio inestinguibile dello Spirito.

La pratica dello yoga viene definita come ” ripetuti sforzi interni ed esterni di rimanere nell’eterna tranquillitá dell’anima”. Non-attaccamento é l’atto di svincolare la mente da tutte le forme di piaceri dei sensi che si possono trovare in questo mondo o nell’aldilá.