BHAGAVAD GITA

O Krishna, invero la mente é agitata, turbolenta, possente e ostinata! Considero la mente difficile da controllare come il vento”.

Arjuna paragona la mente al vento. Qui il significato piú profondo di “vento” é respiro; perché la volubilitá e l’incostanza della mente umana é ineluttabilmente collegata coi diversi tipi di respirazione. Gli antichi saggi dell’India scoprirono la veritá liberatoria: controllare il respiro vuol dire controllare la mente.

La persona comune puó provare a controllare senza successo il suo respiro trattenendolo in maniera non scientifica nei polmoni. Il kriya yogi, al contrario, é capace di ossigenare scientificamente il suo sangue, eliminando da esso gran parte del carbonio; perció necessita di poco respiro. Il suo é il vero modo di controllare il respiro. Nessuno deve trattenere respiro nei polmoni fino a sentire disagio,

Similmente, l’uomo comune che cerca di controllare la mente con la forza non puó riuscirvi. Ma praticando il metodo scientifico del Kriya Yoga, imparando a ritirare la sua forza vitale dai cinque sensi-telefoni, la sua mente verrá automaticamente liberata dalle sensazioni e dai pensieri coscienti e subcoscienti provenienti dalle sensazioni.

L’aspirante non deve farsi scoraggiare dall’iniziale fallimento nella difficilissima arte di controllare la mente. Con lo yoga scientifico, il principiante trova il giusto modo di liberare la mente da ogni agitazione cosciente e subcosciente. Naturalmente, molto dipende dalla propria intensitá, applicazione e continuitá. Queste cose aiuteranno la mente a crescere nell’abitudine della pace e a superare l’innaturale abitudine mortale all’agitazione, che é radicata nell’identificazione della coscienza con i sensi materiali.