Ancora sulla semplicità

La semplicità non è solo una questione di responsabilità sugli acquisti; è un nuovo modo di vivere, un nuovo ordine dell’importanza delle cose. Tutte queste sicurezze che ci vendono quotidianamente sono state smantellate da questo virus. Non possiamo avere sicurezze, non è nella natura delle cose, non appartiene alla realtà. Quindi non possiamo cercare di prevenire ogni piccolo problema o evitare ogni imprevisto. E per la verità non è nemmeno divertente. Gli imprevisti fanno parte dello scorrere della vita, dopotutto noi siamo un imprevisto. Poteva essere stato un altro spermatozoo…e invece no, siamo qui, siamo noi.

E tutte le denunce se le cose non vanno perfettamente come volevamo noi, se non hanno rispettato perfettamente le regole, se ogni dettaglio non era come doveva essere. Siamo i maghi delle denunce. E’ tutto così folle che a volte stento a crederci. Bisogna sempre fare molta attenzione a ciò che si dice, a come ci si muove. Bisogna stare alle regole, bene inseriti nell’ingranaggio, per non correre rischi e non farli correre agli altri. E così ti accorgi che quando cammini per strada da sola senza mascherina, la gente ti guarda male, vorrebbe denunciarti, lo sai, glielo leggi negli occhi. E quando il vicino non raccoglie le cacche del cane? Scatta subito un’altra denuncia, magari con foto compromettenti, perché non si fa, è antigienico…i milioni di sacchettini dove ce la mettiamo dentro, la merda, quelli invece no, sono molto igienici. Ci preoccupiamo della cacca, che dopotutto è biodegradabile e dicono che se la pesti porta prosperità, ma non siamo minimamente preoccupati da tutta la plastica che stiamo generando in nome dell’igiene. Perfino le cassette dei gatti adesso si tengono col sacchetto sotto e addirittura con la copertura (di plastica) per dare un po’ di intimità al povero gattino defecante.

E’ importante che siamo coscienti che anche la nostra più piccola scelta, dai prodotti che compriamo alle parole che diciamo, ha un impatto su tutto quanto esiste, e dobbiamo quindi scegliere di conseguenza, anche se non ci conviene. E dobbiamo anche cercare di farlo presente quando notiamo comportamenti irresponsabili da parte di persone intorno a noi, anche se inizialmente non sembrano apprezzare le nostre parole. Continuare così non è più possibile.

Siamo semplici, spartani. Ci bastano poche paia di buone scarpe, un cappotto, un piumone per il letto, un servizio di piatti e uno di bicchieri e anche se poi alcuni si rompono , non li buttiamo per comprare un servizio nuovo, utilizziamoli ugualmente, con altri diversi che importa…il cibo non cambia sapore. Realmente abbiamo bisogno di molto poco a livello materiale. E magari i soldi che risparmiamo lì, possiamo utilizzarli per nutrirci il meglio possibile, acquistando prodotti di buona qualità, biologici, acqua in bottiglie di vetro (è un po’ scomodo, lo so ma…cosa sei disposto a perdere?). Sarebbe questo un chiaro segnale di inversione di rotta che daremmo all’agricoltura e all’industria. Mangiamo meno carne e meno insaccati, ne guadagnano la salute e le foreste del Pianeta. Tutto è causa di un effetto. Cerchiamo di essere cause consapevoli.

Io so che sono sempre di più le persone che veramente cercano di modificare poco a poco le cattive abitudini per sostituirle con semplicità, sobrietà e responsabilità. Ecco, credo che la parola d’ordine sia proprio responsabilità.

E poi, per concludere al top, cerchiamo Dio. Dio c’è, ci aspetta. E’ sempre lì pronto a guidarci, mandarci segnali della sua presenza al nostro fianco. Ed è molto più facile camminare se a guidare è Lui, il titolare, il regista. Si perché il copione perfetto è già pronto. Ma noi siamo degli attori improvvisatori e ci ostiniamo a voler cambiarlo. Perché crediamo di avere delle buone idee, lo so, anch’io lo credevo. Per me non è durata molto. Prontamente il regista mi ha sempre bacchettata, duramente devo dire a volte, finché non ho ceduto, mi sono arresa. Ho gettato le redini e ho detto “ok, guida tu allora”. Non è così semplice, a volte ancora non capisco, non subito per lo meno. Però è più facile di sbatterci le corna ogni volta. 

Quindi ricapitoliamo: semplicità, responsabilità e DIO. Nada màs, nada menos.

A presto,

Mujer medicina