La graviola, di origine caraibica, è un piccolo albero dove nascono dei frutti con proprietà astringenti e antimicrobiche. Un recente studio guidato da ricercatori di diverse università del Brasile e pubblicato su Biomedicine & Pharmaco Therapy, ha testato le proprietà antidiabete tradizionalmente attribuite alle foglie di graviola; i ricercatori hanno anche cercato di isolare i principali composti bioattivi contenuti nella pianta, individuando la presenza di acido clorogenico, acido caffeico, catechine e quercetina. Il frutto della graviola dolce e morbido, quando è maturo, si consuma al naturale o come succhi e frullati, ed è ricco di vitamina C e del gruppo B e di moltissimi composti dalla elevata attività terapeutica. L’intera pianta è impiegata, nelle culture tradizionali delle aree di cui è originaria, contro svariati disturbi, tra cui infezioni, diarrea, febbre e iperglicemia.