Ippocastano

Ottobre è il mese dell’ippocastano il protettore delle vene. I suoi frutti famosi anche come castagne matte, sono colmi di tannini e di escina, sostanze che fortificano le pareti dei vasi sanguigni. L’ippocastano è una pianta esotica arrivata in Europa dalla Persia e dalle foreste della penisola balcanica solo nel XVI secolo ma, essendo un vegetale assai versatile, si è facilmente ambientato nei parchi delle grandi capitali, accanto ai tigli, agli olmi e agli onnipresenti platani. In autunno l’ippocastano si spoglia e, oltre ai frutti, si possono raccogliere le ultime foglie e la corteccia che diventa utile bollita e aggiunta all’acqua della vasca per un bagno sgonfiante e decongestionante. Mentre nella bella stagione l’ippocastano dona una ricca fioritura con corolle raccolte su lunghi racemi conici che slanciano, come bianche candele, sfidando la gravità. Se i fiori situati in basso rimangono rivolti all’ingiù (producendo i caratteristici frutti), via via che si sale fra i rami si possono osservare i suoi raggruppamenti che puntano verso il cielo, come se volessero sommergerlo con il loro profumo mielato.