Garcinia

La garcinia cambogia, portata al successo sul mercato occidentale degli integratori erboristici grazie alle sue proprietà dimagranti, è anche famosa come garcinia gommi-gutta o Tamarindo del Malabar. A maturazione conclusa il frutto si presenta con la sua forma caratteristica simile a una piccola zucca gialla, appesa ai rami della pianta. Per il compimento degli estratti e quindi degli integratori si usa proprio la buccia (epicarpo) dei frutti, ricca di numerosi principi attivi quali carotenoidi, flavonoidi, vitamine, pectine, polisaccaridi, acidi organici. Tra questi ultimi risalta per efficienza l’acido idrossicitrico (HCA), identificato come probabile responsabile dell’azione dimagrante della garcinia. A livello delle cellule del fegato (epatociti) l’HCA impedirebbe l’attività di un enzima (l’ATP citrato-liasi) responsabile dei sviluppi di metabolizzazione dei grassi e soprattutto della sintesi dei grassi “endogeni” cioè “interni” dell’organismo, quali acidi grassi, colesterolo e trigliceridi. La garcinia restringendo la trasformazione dei carboidrati inseriti in eccesso nell’organismo, con l’alimentazione, in grassi da immagazzinare nel tessuto adiposo li converte in energia con un’azione famosa al pubblico come “brucia grassi”. Ciò consentirebbe non solo la perdita di peso, ma anche la diminuzione della concentrazione di colesterolo e trigliceridi nel sangue.