Angelica e Salice bianco

Dalla pianta dell’Angelica si utilizza tutto: le radici, i frutti e le parti aeree. L’angelica ha proprietà spasmolitiche (diminuisce gli spasmi della muscolatura liscia addominale), miorilassanti (sblocca le contratture muscolari viscerali) e sedative, rendendo l’angelica un rimedio eccellente in caso di mestruazioni dolorose e dei dolori addominali di varia origine. Un utilizzo limitato dell’angelica è collegato alle sue proprietà fotosensibilizzanti. Questo significa che se durante l’assunzione di estratti d’angelica ci si espone al sole o alle lampade abbronzanti, la pelle si potrebbe macchiare o si potrebbero manifestare fastidiose dermatiti. Per quanto riguarda il salice bianco diciamo che dalla corteccia dell’albero si estrae l’acido salicilico, un principio attivo con proprietà antinfiammatorie, antipiretiche (che fanno diminuire la febbre), antidolorifiche e antireumatiche. Nel 1897 un giovane chimico, Felix Hoffmann, miscelando l’acido salicilico con l’acido acetico, produsse chimicamente l’ASA (acido acetilsalicilico) attraverso la sintesi.