A giugno, no ai batteri nascosti e al rialzo glicemico

I pericoli di stagione sono spesso le cattive abitudini che neanche ci accorgiamo di avere. In determinati periodi quando aumentano lo stress e le tensioni, aumentano la fame di zuccheri e stimolano l’insulina. Dai cibi cucinati male entrano nell’organismo scorie e germi che danneggiano fegato e intestino. Aumenta anche il rischio di intossicazione dovute al consumo di alimenti crudi.

 

  • I carboidrati fuori pasto – scatenano l’infiammazione e l’asma. Le noci del Brasile sono ricche di proteine, grassi buoni e magnesio, che contrasta la voglia di zuccheri (ne bastano 5-6 al giorno), aiutano anche il sistema immunitario. Quando l’organismo assorbe molto stress, si tende ad esagerare con brioche e biscotti fuori pasto nell’illusione di “compensare” la tensione: in realtà, l’eccesso di zuccheri sollecita l’insulina, scatena l’infiammazione e aumenta la secrezione di muco, peggiorando i sintomi dell’asma e delle infezioni respiratorie.

 

  • Le pentole – evita quelle low-cost: possono contenere metalli tossici. Il rame è il materiale migliore delle batterie da cucina perchè impedisce la crescita di virus e batteri. Scegliamo sempre pentole in rame, stagnato all’interno, per evitare che si ossidi. La pentola in terraglia, soprattutto se di colore scuro, è presente il piombo (metallo tossico), l’alluminio “low price” (dannoso per fegato, polmoni e tiroide), la ghisa è sicura e l’acciaio esiste in versione “nichel free” (anti allergie).

 

  • Evita l’utilizzo dei taglieri in legno – diventano ricettacoli di germi. Cambia cucchiaio per cucinare, usa cucchiai di legno diversi per pasta, riso, verdure e ragù. Per lavarli, strofinali con bicarbonato e succo di limone, poi risciacquali. I taglieri in legno, utilizzati per affettare a crudo cibi come carne e pesce, si riempiono di batteri pericolosi, dalla salmonella all’escherinchia coli. Sono meglio i taglieri in plastica (più igienici), tenendoli separati in base ai vari alimenti cui sono destinati.