Recensione: “The Program” Suzanne Young

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Genere: Distopico

Prezzo: € 14,90

Casa Editrice: De Agostini (che ringrazio per la copia)

Trama:
Sloane sa perfettamente che nessuno deve vederla piangere. La minima debolezza, o il più piccolo scatto di nervi, potrebbero costarle la vita. In un attimo si ritroverebbe internata nel Programma, la cura ideata dal governo per prevenire l’epidemia di suicidi che sta dilagando fra gli adolescenti di tutto il mondo. E una volta dentro, Sloane dovrebbe dire addio ai propri ricordi… Perché è questo che fa il Programma: ti guarisce dalla depressione, resettandoti la memoria. Annullandoti. Così, Sloane ha imparato a seppellire dentro di sé tutte le emozioni. Non vuole farsi notare, non ora che suo fratello è morto e lei è considerata un soggetto a rischio. L’unica persona che la conosce davvero è James, il ragazzo che ama più di se stessa. È stato lui ad aiutarla nei momenti difficili, lui a farle credere che ci fosse ancora speranza. Ma, quando anche James si ammala, Sloane capisce di non poter più sfuggire al Programma. E si prepara a lottare. Per difendere i propri ricordi, a qualunque costo.

Recensione:
Da parecchio tempo cercavo un nuovo romanzo distopico che mi appassionasse come altri in passato e finalmente ne ho trovato uno molto originale e che tratta tematiche che non avevo ancora affrontato nelle mie letture precedenti.
Sin dalla prima volta che ho letto la trama mi sono sentita attratta dalla tematica dei ricordi e della memoria, trovo sia un tema molto affascinante, ricco di prospettive differenti e che pone molte domande ai lettori.
Quanto sono importanti i nostri ricordi? Senza di essi saremmo le stesse persone? Avremmo lo stesso carattere e gli stessi sentimenti?
Questi e molti altri, sono i dubbi che assillano il lettore durante la lettura di questo romanzo, perché è impossibile non interrogarsi interiormente leggendo questa storia e conoscendo le vite dei suoi protagonisti.
Sloane, James e gli altri protagonisti del romanzo vivono una vita apparentemente uguale alla nostra ma nella loro società è stata trovata una “cura” ai numerosi suicidi che avvengono tra gli adolescenti che soffrono di depressione.
La depressione è un tema che non avevo mai affrontato nelle mie letture e certi avvenimenti del romanzo mi hanno profondamente turbata. Questi ragazzi hanno una malattia, ma non è qualcosa di fisico, è tutto nella loro mente e nei loro pensieri. Soffrono e nessun farmaco può aiutarli. Così, la società crea il “Programma”: la cura contro la depressione tra gli adolescenti. La trama ci annuncia come questo “Programma” faccia perdere i ricordi dei ragazzi per disinfettarli da questa “malattia”.
L’intero romanzo ruota su queste domande: è un bene perdere i ricordi per poter guarire? O è meglio morire che essere persone senza ricordi?
La risposta a questa domanda è difficile; anche la protagonista, Sloane, ha molto dubbi a riguardo.
Un’altra sfera importante del romanzo è composta dai sentimenti: la memoria del cuore può essere più forte della memoria della mente?
Sloane e James si amano, stanno insieme da anni ma questa situazione potrebbe dividerli. Devo ammettere che inizialmente come coppia non mi hanno colpita ma con il passare della storia mi sono legata molto a loro ed è stato impossibile non apprezzarli.  Sono entrambi dei personaggi complessi; la storia è narrata dal punto di vista di Sloane quindi abbiamo l’opportunità di conoscerla meglio rispetto a James quindi mi sarebbe piaciuto conoscere anche i suoi pensieri.
Non voglio dirvi altri dettagli perché è un romanzo che deve essere gustato lasciandosi sorprendere dagli eventi capitolo dopo capitolo.
Lo stile della scrittrice è notevole, mai stancante o ripetitivo, fa sentire i lettori all’interno del romanzo, fa vivere anche a noi i dubbi e i problemi dei protagonisti. L’idea di base del romanzo è interessantissima ed è stata sviluppata molto bene, nessun evento mi ha delusa. Probabilmente non sarà un capolavoro della letteratura ma è un romanzo affascinante e ben scritto e non si può non apprezzarlo. Personalmente, non vedo l’ora di leggere il seguito.
Quindi desidero consigliarlo a chi apprezza il genere distopico e a chi si sente attratto da questi temi.

Citazione Preferita:
“L’unica cosa reale è il momento presente.”

Voto: 10/10


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