Recensione: “Scrivere è un mestiere pericoloso” Alice Basso

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Genere: Narrativa Rosa

Prezzo: € 16,40

Casa Editrice: Garzanti (che ringrazio per la copia)

Trama:
La sua nuova sfida è creare un ricettario dalle memorie di un’anziana cuoca. Un’impresa ardua, quasi impossibile. Perché Vani non ha mai preso una padella in mano, e non le è chiarissimo il significato di parole come scalogno o topinambur. Ma inaspettatamente, mentre esegue l’incarico con il conforto morale di un gourmet come il commissario Berganza, una rivelazione cattura il suo interesse: la cuoca confessa un delitto. Un delitto che riguarda una delle famiglie più in vista di Torino, e che per la cronaca ha un altro colpevole. Berganza abbandona i fornelli per indagare, e adesso è lui ad aver bisogno di Vani, del suo dono che le permette di osservare le persone e scoprirne i segreti più nascosti. Eppure la strada che porta alla verità è lunga e tortuosa. A volte la vita assomiglia a un giallo, piena di falsi indizi: solo l’intuito di Vani può smascherarli.

Recensione:
Dopo circa un anno è arrivato in libreria il secondo libro di Alice Basso e essendomi innamorata della sua protagonista già con il primo libro, ovviamente non potevo perdermi anche quest’altra uscita.
Lo stile di questa scrittrice è incredibile, i suoi libri si divorano in pochissimo tempo, sono divertenti, originali e anche molto toccanti e profondi in alcuni punti. La protagonista è la mia preferita dei vari libri italiani letti negli ultimi anni, ho così tanto in comune con lei che non immedesimarsi sarebbe impossibile.
Vani fa un lavoro molto intrigante, la ghost-writer ma adesso offre anche consulenze alla polizia grazie alla sua incredibile capacità di capire la gente. Questo è il suo tratto che più amo, il modo in cui legge dentro ogni persona e in cui anticipa le mosse di tutti è semplicemente fantastico, penso che sia una delle doti più speciali che si possano avere. Inoltre è davvero un personaggio ricco di sfaccettature e non è facile prevedere la sua prossima mossa.
Per quanto riguarda il caso affrontato durante questo romanzo, devo ammettere che in alcuni punti l’ho addirittura preferito rispetto al caso del primo. Il mistero è stato molto affascinante e ci sono stati tanti colpi di scena, così tanti che anche il commissario Berganza ne è rimasto stupito. Proprio quest’ultimo è un personaggio che mi affascina molto, mi ricorda Hercule Poirot ma anche altri lati molto originali che lo rendono diverso rispetto al piccolo genio creato dalla Christie.
Anche in questo romanzo non è mancato il lato romantico, ma è rimasto notevolmente in secondo piano rispetto al caso da risolvere. Ho apprezzato la Vani più indipendente che si vede in questo libro, ma non mi sarebbe dispiaciuta qualche scena in più con Riccardo, ma la sorpresa finale ha dato un tocco in più. Spero di vedere molte più scene romantiche nel prossimo libro.
Nel complesso, Alice Basso si è riconfermata una grande rivelazione della letteratura italiana degli ultimi anni, i suoi libri sono una vera perla che desidero consigliare a chiunque proprio perché sono lettere molto versatili.

Citazione Preferita:
“Che palle questa vita in prima persona. Il non poter assistere con i tuoi occhi alle cose che succedono a meno che tu non sia presente, come invece puoi fare nei libri.”

Voto: 10/10


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