Recensione: “Noah” Sebastian Fitzek

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Genere: Thriller Psicologico

Prezzo: € 21,00

Casa Editrice: Einaudi

Trama:
Non sa come si chiama, né da dove viene. Non ha casa, soldi, memoria. Non gli restano che una ferita d’arma da fuoco a una spalla e un nome tatuato sul palmo della mano: Noah. Febbraio, Berlino. Insieme a Oscar, Noah fa la coda fuori da un asilo per senzatetto. Ma non sa se il suo nome sia davvero Noah, né se lui sia davvero un barbone. Sa di parlare tedesco con un accento strano, e che Oscar – senzatetto vero, fissato con la numerologia e le cospirazioni l’ha trovato agonizzante vicino a dei binari. Ma come recuperare la memoria? Come capire chi è e perché qualcuno ha tentato di ucciderlo? Se Noah potesse prevedere il vortice di eventi in cui lo trascinerà la ricerca del passato, forse rimarrebbe in quella coda. Ma l’istinto – il suo istinto di soldato addestrato, forse di killer – lo spinge ad andare avanti; e nella caccia adrenalinica alla verità Noah scoprirà che a rischiare di morire, insieme a lui, sono milioni di persone in tutto il mondo.

Recensione:
Aspetto un libro di Sebastian Fitzek come aspetto i nuovi episodi dei miei telefilm preferiti, i suoi psycho-thriller sono una boccata d’aria fresca rispetto ai romanzi che leggo di qualsiasi altro genere. In fondo, ogni lettore ha un genere del cuore e questo è il mio. I thriller che hanno come protagonisti la psicologia dei personaggi per me sono delle letture speciali, non adatte a chiunque perché si differenziano totalmente anche dai classici thriller.
Quindi immaginate la mia gioia quando il suo nuovo libro finalmente è sbarcato in Italia, l’ho acquistato il prima possibile e l’ho letto subito. Ma sin dall’inizio mi è stato chiaro che questo non sarebbe stato un libro come gli altri di quest’autore.
Infatti, questo romanzo oltre ad essere uno psycho-thriller è un romanzo con temi molto profondi e che riguardano tutta la popolazione mondiale.
Il tòpos è la sovrappopolazione, in particolare il caos generale in cui si trova il nostro mondo in questo momento. I dati che contiene il libro sono reali, lo conferma l’autore stesso alla fine dell’opera e questi dati sono agghiaccianti.
Il nostro pianeta rischia molto e la colpa è solo dell’uomo che lo sta distruggendo. È un tema forte, che fa aprire gli occhi e che fa paura. Ma allo stesso tempo è un tema che chiunque vorrebbe evitare per non doverci pensare e continuare con la propria vita. Ma leggendo questo romanzo è impossibile non pensarci perchè la paura e la distruzione sono ovunque.
Nonostante ciò, Fitzek è stato ben capace di unire questo tòpos al suo classico stile; il romanzo è molto scorrevole, i capitoli si divorano senza rendersene conto e si concludo sempre con grande suspense.
La mente del protagonista è la vera “protagonista” della storia: Noah ha perso la memoria, non ricorda niente del suo passato ma gli sono rimaste tutte le sue competenze abbastanza particolari. Devo ammettere che secondo me è uno dei suoi personaggi più riusciti di sempre, avendo letto tutti i suoi romanzi posso assicurare che Noah è tra i suoi personaggi più affascinanti e ben costruiti, probabilmente resterà tra i miei preferiti per molto tempo.
Anche gli altri protagonisti sono interessanti, Celine e Oscar sono quelli a cui mi sono più affezionata ma non sempre mi è stato chiaro il loro ruolo nella storia. Ma il finale chiude la storia in modo perfetto, ogni mistero viene scoperto e il lettore conclude la lettura con un senso di appagamento interiore.
In conclusione, è stato un romanzo interessante e diverso rispetto agli altri suoi scritti e proprio per questo motivo ha perso una stellina, mi sento davvero in colpa a non dargli il massimo come al solito.
Lo consiglio a chi cerca un thriller psicologico dalla trama avvincente e molto articolata. Se siete anche interessanti alla sovrappopolazione mondiale, allora questo è romanzo giusto per voi.

Citazione Preferita:
“Ogni bugia si trasforma in una verità con cui a un certo punto dobbiamo convivere.”

Voto: 9/10

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