Recensione: “La ragazza senza ricordi” C.L. Taylor

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Genere: Thriller Psicologico

Prezzo: € 18,60

Casa Editrice: Longanesi

Trama:
Jane Hughes ha un compagno che la ama, un lavoro in un centro per animali randagi e vive in un piccolo cottage nel Galles. È una donna realizzata e felice, come tante, ma la sua vita si fonda su una menzogna. Perché Jane Hughes non esiste. Cinque anni prima era partita per un viaggio in Nepal con le sue migliori amiche. Quattro ragazze molto diverse l’una dall’altra ma legate da un’amicizia di lunga data, capace di resistere agli anni dell’adolescenza e dell’università, seppure a volte in fragile equilibrio. Doveva essere la vacanza della vita, fatta di yoga, meditazione e splendidi panorami, una settimana che avrebbe dovuto trasformarsi in un ricordo meraviglioso, ma che si è rivelata un incubo. Perché da quel viaggio due delle quattro ragazze non sono più tornate. Jane pensa di essersi lasciata tutto alle spalle, di poter ricominciare a vivere con una nuova identità, di dimenticare quello che è accaduto, ma qualcuno non ha intenzione di permetterglielo. Qualcuno che sa la verità su quella terribile settimana e che è tornato per tormentarla, per distruggere tutto quello che Jane ha faticosamente ricostruito.

Recensione:
Questo thriller mi ha attratta sin dalla prima volta che ne ho letto la trama, aveva quel tocco di mistero speciale che non trovavo da parecchio tempo. Fortunatamente, le mie alte aspettative sono state quasi del tutto appagate. Sono davvero pochi i dettagli che non ho apprezzato ma la storia e i personaggi sono stati molto interessanti.
La protagonista, Jane, sembra nascondere molti segreti e non è facile fidarsi di lei, devo ammettere che per la maggior parte della lettura ho dubitato dei suoi racconti, pensando che celasse chissà quali crimini. Invece, mi ha stupito in positivo, è stata una protagonista molto interessante e che ha vissute esperienze davvero crudeli.
Il viaggio delle quattro amiche in Nepal si prospettava come una vacanza da sogno e invece le ha solo separate, ferite e quasi uccise. Come dice la trama, due di loro non tornano da questo viaggio e solo verso la fine del romanzo se ne scoprono i dettagli.
Bisogna precisare che non è un thriller con scene particolarmente violente, tranne qualche eccezione; ma durante la lettura aleggia continuamente l’aria di mistero e di segreti, molte scene al cardiopalma rapiscono il lettore che si sente trascinato in Nepal in questo strano villaggio dove la gente sembra impazzita.
Solo inizialmente l’ambientazione sembra paradisiaca, ma dopo pochi capitoli inizia un senso di claustrofobia psicologica che non riguarda il luogo in sé, che è completamente sperduto e a contatto con la natura. Quindi l’ambientazione ha davvero dato quel tocco in più alla storia, ma sono stati soprattutto i personaggi a esserne il fulcro, sono molti i protagonisti che interagiscono nelle vicende sia del presente che dei flashback del viaggio.
Gli unici difetti li ho trovati verso la fine, che ho trovato un po’ troppo frettolosa e alcune risposte ai grandi enigmi del romanzo erano un po’ troppo prevedibili. Anche la fine dei cattivi principali non ha suscitato molto scalpore.
Infine, merita una nota speciale lo stile della scrittrice che nonostante le descrizioni molto dettagliate non annoia mai, ogni scena ha il suo perché e il romanzo scorre fino alla fine senza intoppi.
Quindi consiglio questo romanzo agli amanti dei thriller psicologici, resterete incantati dalla bravura della scrittrice.

Citazione Preferita:
“Si dice che le persone entrano nella nostra vita per un motivo, una stagione o per sempre.”

Voto: 9/10

stelline5


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