Recensione: La geisha e il suonatore di banjo di Jérôme Hallier

Recensione:
La geisha e il suonatore di banjo di Jérôme Hallier

Genere: Narrativa

Prezzo: € 19,00

Casa Editrice: Giunti (che ringrazio per la copia)

Trama:
Kyoto, 1900. In una delle più eleganti case da tè della città, vive O-miya, una giovane geisha che sogna di evadere dai confini ristretti del suo mondo. Un mondo dove fin da bambina le è stato insegnato come muoversi, parlare, vestirsi, in cui non c’è spazio per i propri desideri e nemmeno per l’amore, visto che è la sua padrona a scegliere per lei amanti e protettori. Ma un giorno un vecchio liutaio dona alla ragazza un misterioso shamisen, che ha il potere di commuovere chiunque lo ascolti. Così la fama di O-miya arriva fino all’imperatore, che le chiede di unirsi alla delegazione giapponese in partenza per l’Esposizione Universale di Parigi. Il gruppo di geishe risveglia la curiosità degli europei, che fanno la fila per vederle, ma è impossibile sfuggire alla rigida sorveglianza del capitano Yoshikawa, che le accompagna ovunque ed è segretamente innamorato della bella musicista. Finché l’inaspettato crollo di un’installazione non crea il panico tra la folla, e O-miya si ritrova fra le braccia di Tommy, un affascinante suonatore di banjo venuto dall’America… Due mondi lontanissimi, l’antico Oriente e il moderno Occidente, si incontrano a Parigi attraverso i destini di O-miya e Tommy. E forse, per qualche istante magico, la musica e l’amore riusciranno ad annullare la distanza che li separa. Una favola incredibilmente romantica, piena di esotismo, poesia e mistero.

Recensione:
Questo non è un romanzo dei miei soliti generi, però sono in un periodo in cui mi piace variare e ho trovato questo titolo che mi ha incuriosita soprattutto per l’ambientazione, ovvero l’Esposizione universale del 1900 a Parigi. Infatti, il libro ci racconta dei fatti storici realmente accaduti, la parte romanzata e inventata dall’autore riguarda solo la storia d’amore.
La protagonista femminile è una geisha che si ritrova a vivere un’avventura molto particolare e lontana dalla sua città, mentre il protagonista maschile è un ragazzo americano che vive una vita opposta a quella di O-miya. Insieme formano sicuramente una coppia molto variegata e particolare per cui è impossibile non tifare sin dall’inizio.
La ricerca della liberà di O-miya è il vero fulcro della storia ed è un argomento attualissimo in cui è facile immedesimarsi.
Quindi quello che realmente appassiona di questo romanzo non è la classica storia d’amore tra due persone diverse, ma il grande contorno culturale che l’autore riesce a trasmettere, in particolare il modo in cui certe cose sembrano non cambiare nonostante sano passati più di cento anni dai fatti raccontati.
Concludo consigliando questo libro a chi ama i romanzi storici con contorno romantico.

Voto: 7/10

 

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