I 10 incipit migliori di sempre

Oggi vi propongo una classifica che desideravo fare da molto tempo!
Questi sono gli incipit più votati sulla pagina ufficiale del blog: Life is a Book ma alcuni titoli li ho scelti anche io personalmente.

Spero che la selezione vi piaccia!
Se volete aggiungere i vostri preferiti, scriveteli nei commenti e creerò un altro articolo in futuro! 🙂

È cosa nota e universalmente riconosciuta che uno scapolo in possesso di un solido patrimonio debba essere in cerca di moglie. – Orgoglio e Pregiudizio, Jane Austen

Ricordo ancora il mattino in cui mio padre mi fece conoscere il Cimitero dei Libri Dimenticati. – L’ombra del vento, Carlos Ruiz Zafón

“Natale non sarà Natale senza regali”, borbottò Jo, stesa sul tappeto. – Piccole Donne, Louisa May Alcott

Il signore e la signora Dursley, di Privet Drive numero 4, erano orgogliosi di poter affermare che erano perfettamente normali, e grazie tante. Erano le ultime persone al mondo da cui aspettarsi che avessero a che fare con cose strane o misteriose, perché sciocchezze del genere proprio non le approvavano. – Harry Potter e la Pietra Filosofale, J.K. Rowling

Negli anni più vulnerabili della giovinezza, mio padre mi diede un consiglio che non mi è mai più uscito di mente.
“Quando ti vien voglia di criticare qualcuno” mi disse “ricordati che non tutti a questo mondo hanno avuto i vantaggi che hai avuto tu”. – Il grande Gatsby, Francis Scott Fitzgerald

Quando il signor Bilbo Baggins di Casa Baggins annunziò che avrebbe presto festeggiato il suo centoundicesimo compleanno con una festa sontuosissima, tutta Hobbiville si mise in agitazione. – Il Signore degli Anelli, J. R. R. Tolkien

Nel diciottesimo secolo visse in Francia un uomo, tra le figure più geniali e scellerate di quell’epoca non povera di geniali e scellerate figure. Qui sarà raccontata la sua storia. Si chiamava Jean-Baptiste Grenuille, e se il suo nome, contrariamente al nome di altri mostri geniali quali de Sade, Saint-Just, Fouché, Bonaparte ecc., oggi è caduto nell’oblio non è certo perché Grenuille stesse indietro a questi più noti figli delle tenebre per spavalderia, disprezzo degli altri, immoralità, empietà insomma, bensì perché il suo genio e unica ambizione rimase in un territorio della storia che non lascia traccia: nel fugace regno degli odori. – Il profumo, Patrick Süskind

Quando mi sveglio. l’altro lato del letto è freddo. – Hunger Games, Suzanne Collins

In un buco nel terreno viveva uno hobbit. Non era una caverna brutta, sporca, umida, piena di vermi e di trasudo fetido, e neanche una caverna arida, spoglia, sabbiosa, con dentro niente per sedersi o da mangiare: era una caverna hobbit, cioè comodissima. – Lo Hobbit, J. R. R. Tolkien

In un angolo dello scompartimento fumatori di prima classe, il signor Wargrave, giudice da poco in pensione, tirò una boccata di fumo dal sigaro e scorse con interesse le notizie politiche del «Times». Poi, depose il giornale sulle ginocchia e guardò fuori dal finestrino. Il treno correva attraverso il Somerset. – Dieci Piccoli Indiani, Agatha Christie

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