Harry Potter: i segreti della Stanza della Morte e il Velo dell’Ufficio Misteri

Recentemente ho riletto il quinto libro della saga di Harry Potter e ho fatto un po’ di ricerche sulla Stanza della Morte e sul Velo dell’Ufficio Misteri…

Non tutti sanno come si chiama questa stanza, ma sicuramente tutti si ricordano della morte di Sirius e del famoso Velo dell’Ufficio Misteri.
Rileggendo la saga mi sono posta tante domande a riguardo e dopo così tanti anni ho trovato un po’ di risposte date da J.K. Rowling nel tempo trascorso.

Se vi ricordate i dettagli de L’ordine della fenice, Harry e Luna sono gli unici del gruppo a sentire dei sussurri provenire da oltre quel famoso Velo e soprattutto ricorderete come Sirius l’ha oltrepassato dopo l’attacco di Bellatrix. Ma andiamo a scoprire i dettagli dati dalla Rowling…

In un’intervista di parecchi anni fa, con l’autrice del libro “Harry, una Storia”, Melissa Anelli, ci spiega perchè alcuni personaggi ascoltano le voci dietro il velo e perchè altri non le sentono.


J.K. Rowling: Tutti quelli che desiderano andare oltre il velo.

Melissa Anelli: Questo è sicuro, ma ci sono diverse cose che come fan, desidererei sapere. Molti fan vedono il velo come una separazione…

JKR: E’ la divisione tra la vita e la morte. Ho cercato di parlare di questo menzionando qualcosa nella Storia dei Tre Fratelli – “separata da lui come un velo“. Non si può tornare indietro se si attraversa il velo, non si può tornare. O non si può tornare in alcuna forma che possa far felice qualsiasi persona.
Ma quando hanno girato le scene del velo [nel film Harry Potter e l’Ordine della Fenice], hanno calcato di più il grado di scetticismo o di credenza rispetto a quello che risiede aldilà – Luna, per esempio, è un personaggio scettico. Luna crede fermamente nella vita dopo la morte. E’ molto evidente questo. E lei li sente parlare o li ascolta molto più chiaramente di quello che sente Harry. E’ l’idea sulla fede. Harry pensa di poterli sentire; lui crede questo. Ma Harry ha avuto una vita molto condizionata dalla morte e ora possiede una forte e strana curiosità verso la vita dopo la morte, specialmente per un ragazzo di 15 anni, come è lui nella Fenice. Solo Ron era spaventato, come credo che Ron sarebbe stato – solo lui sa che questo è qualcosa con il quale non vuole niente a che fare. Hermione, super-razionale Hermione. “Non sento niente”. Allora se passa attraverso il velo c’è la morte. E’ morta. Ciò che c’è di buono dall’altro lato, è la domanda.
Anch’io credo nella vita dopo la morte anche se sono piena di dubbi che ci sono sempre stati.
Non ho previsto, anche se avrei dovuto farlo, il grande interesse che la gente avrebbe avuto nell’attraversare il velo.


Ma oltre all’intervista, ho trovate altre piccole chicche molto interessanti.
Questa stanza appare con la struttura di un anfiteatro, con grossi gradoni di pietra. Nel centro, in fondo, si trova un arco di pietra, a cui sembrerebbe appeso un velo nero (trasparente nel film). Questo arco rappresenta il passaggio tra il mondo dei vivi e il mondo dei morti.

Se Ulic Gamp fu il primo mago a diventare Ministro della Magia nel 1707, la prima considerazione che possiamo formulare è che appare verosimile che la struttura del Ministero, con i suoi dieci piani sotterranei, sia stata costruita sui resti di una costruzione molto più antica, cioè l’anfiteatro profondo sei metri, che ospita l’Arco di Pietra.
Ciò non dovrebbe stupire, se pensiamo alle catacombe, oppure ai reperti archelogici ritrovati sotto le nostre città, costruite a loro volta sopra strati di più antiche città precedenti, e andate distrutte nel corso dei secoli da guerre e catastrofi naturali.

A questo punto, una domanda sorge spontanea: chi ha costruito l’Arco di Pietra e perchè è stato costruito?
Se alcuni maghi o babbani, in epoche antichissime, si fossero accorti di una inspiegabile “zona di spazio” situata verticalmente a mezz’aria, ad altezza d’uomo, più o meno invisibile, dove le persone che la oltrepassavano scomparivano per sempre, che cosa avrebbero dovuto fare secondo voi, se tale fenomeno-trappola fosse stato impossibile da impedirsi?
Naturalmente, delimitare tale spazio, rendendo facilmente riconoscibile il pericolo ai viandanti inconsapevoli, doveva essere stata la priorità sin dall’inizio.

Insomma, niente di meglio che costruire, intorno a quella “zona di spazio”, un Arco di Pietra con tanto di Velo Nero e anfiteatro sia per l’osservazione magico-scientifica, sia per avvisare gli altri pedoni del divieto di oltrepassare quel punto ben individuato dall’Arco stesso.
Con il tempo, poi, la decisione di costruirci sopra il Ministero della Magia, nascondendo l’arco sotto dieci piani di pietra e cemento è stata, probabilmente, la scelta più illuminata che un politico potesse adottare nel caso concreto.

Un’altra ipotesi è che sia l’Arco di Pietra, sia la “zona di spazio mortale”, che forma il passaggio tra il regno dei vivi e quello dei morti, siano interamente opera di un potentissimo mago. Oppure, l’Arco e il Velo potrebbero avere natura Divina.

Abbiamo, inoltre, un’ultima ipotesi: quella di considerare la nostra zona di spazio mortale come un fenomeno naturale non ancora spiegabile scientificamente.

Infine, non possiamo neanche escludere che, in altre epoche meno civili, l’Arco di Pietra e il suo anfiteatro abbia avuto una funzione diversa da quella di ricerca e osservazione scientifica.
Infatti, una simile struttura oltre a svolgere una funzione protettiva di segnalazione di un fenomeno ignoto e pericoloso per i maghi onesti, avrebbe potuto avere anche una funzione punitiva per i maghi che si macchiavano di crimini più efferati: una modalità di un antico mondo magico di eseguire le condanne a morte.

Un altro particolare importantissimo: l’Arco presenta un velo nero (“nonostante l’assoluta immobilità dell’aria fredda tutto intorno, fluttuava come se qualcuno lo avesse appena toccato”, HP5) che fluttua a prescindere dagli spostamenti d’aria.
Proprio questa serie di fluttuazioni discontinue, in assenza di fenomeni naturali come il vento o le correnti d’aria, identificano l’Arco nella sua essenza: un misterioso “portale d’ingresso che conduce direttamente Oltre oppure che porta in una specie di ‘limbo’ dove l’anima di un defunto può decidere di andare Oltre, oppure rimanere come un ‘fantasma’, in via temporanea o definitiva”.

Secondo questa teoria, l’Arco di Pietra è “normalmente” attraversato dalle anime dei defunti (che lo fanno fluttuare) e da quelle anime che decidono di tornare indietro, come impronte di anime nel mondo dei vivi come, per esempio, i fantasmi di Hogwarts.
Eccezionalmente, l’Arco è stato attraversato da corpi di persone vive (Sirus Black colpito da un fiotto di luce rossa e non verde! Sacrifici umani in epoche primitive, condannati a morte in epoche incivili, persone attratte o ipnotizzate dai mormorii o dalle voci, o Indicibili caduti per sbaglio, ops!).

Un’ulteriore circostanza che avvalora l’ipotesi sopra esposta riguarda i continui mormorii provenienti da dietro il velo, e rilevati da Harry e Luna:

“C’è qualcuno che mormora la dietro” disse Harry. (…). “Li sento anch’io!” bisbigliò Luna. Li raggiunse e fissò la stoffa fluttuante. “C’è qualcuno là dentro!” (HP5).

A sentire le voci provenienti al di là del velo, sono Harry e Luna, le stesse persone che riescono a vedere i Thestral. E sappiamo tutti chi riesce a vederli: coloro che hanno avuto a che fare con la morte, cioè con la scomparsa di un proprio caro.

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