10 Motivi per cui vale la pena leggere Harry Potter a Scuola

I Libri di Harry Potter contengono qualcosa di speciale e dove si può trovare qualsiasi cosa si sta cercando: divertimento della scrittura, leggibile in ogni riga, umorismo, vera e intensa magia delle parole, e ironia, unica arma contro i prepotenti, così come il coraggio, confuso con l’incoscienza e la paura.
La Rowling ha saputo creare un posto dove l’amicizia, la scuola, la conoscenza, la magia, la paura, sono solo alcuni dei nuclei tematici più stimolanti. Proprio per questo e per altri 10 motivi elencati qui sotto da Il Librario, i libri di Harry Potter dovrebbero essere letti a scuola:

1. Perché è una storia divertente, appassionante, intrigante, misteriosa, comica epiena di colpi di scena; si leggono d’un fiato centinaia di pagine, vinti da un ritmo inarrestabile.

2. Perché la magia è metafora potente, che adombra l’energia vitale come risorsa infinita e preziosa, da educare e conoscere perché è positiva ma anche distruttiva; un potere che è, insieme, il talento del bambino e la saggezza di un vecchio vecchissimo; qualcosa che è dove non la si aspetterebbe e viceversa, ma che richiede tempo e consapevolezza per diventare un punto di forza, perché scaturisce da luoghi interni e profondi.

3. Perché è un Bildungsroman, un romanzo di formazione, l’avventura di un giovane (mago) segnato da un tragico destino di orfano e cresciuto da parenti odiosi, che a partire dalla propria solitudine intraprende coraggiosamente ma senza eroismi il cammino della propria crescita, incontrando a Hogwarts per la prima volta gli amici, i maestri, i nemici, i prepotenti, i desideri e le paure dell’adolescenza, e cercando di scoprire insieme il mondo e se stesso. E insieme, Harry Potter rappresenta un topos letterario: un orfano cui la vita non ha riservato che disastri, ma che proprio per questo è destinato a grandi imprese. La Rowling unisce la tradizione al nuovo, l’epica al romanzo gotico, la fiaba al quotidiano, e Harry diventa un eroe senza perdere la dimensione familiare, rassicurante, di un adolescente di oggi.

4. Perché la scrittura della Rowling è ricca di invenzioni linguistiche che spingono a giocare con le parole, a leggere nei rimandi nascosti dietro ai suoni e ai nomi; perché offre lo spunto per approfondire i meccanismi che rendono la lingua un mezzo di comunicazione insostituibile, attraverso il riconoscimento dell’ironia e della parodia, e l’osservazione delle dinamiche del comico.

5. Perché la trama è complessa ma perfettamente concatenata, e ogni singolo personaggio si imprime nella memoria per un particolare seppur minimo e poi torna, a sorpresa, dopo tante pagine, perfettamente riconoscibile, come un attore uscito di scena che avesse atteso nel camerino, con il suo carattere e la sua insostituibile funzione.

6. Perché di Harry si è parlato già, ma senza una volontà ermeneutica, e sulla sua storia e intorno al suo personaggio ruota un progetto di merchandising enorme; ma Harry Potter è il protagonista di una saga scritta e vive nel mondo della scuola, dei libri, della magia, del mistero e dell’amicizia basata su affinità invisibili, mondo riservato di diritto ai lettori. In Harry si legge del privilegio della lettura di libri proibiti o magici, di diari incantati e di lettere personali.

7. Perché i personaggi sono paradigmatici di personalità reali, sia gli adulti che i ragazzi, e hanno una umanità pensosa, che non rifugge dall’ambiguità (anzi, non tutti sono come appaiono, questo è un insegnamento del libro), ma che accoglie le debolezze, i difetti e le stramberie di ogni singolo, nello sguardo critico e affettuoso di chi, come Harry, si è appena affacciato a un nuovo mondo.

8. Perché Harry, Ron ed Hermione sono legati, oltre che da una amicizia, man mano che crescono sempre meno semplice, da un elemento comune predominante: la curiosità, che li porta a scardinare regole, ad inseguire percorsi di conoscenza individuali, a dubitare e a credere usando la propria mente. Ovviamente, anche a sbagliare.

9. Perché leggere di esami e interrogazioni, di solitudine e abbandono, di ansie e timori conosciuti ma trasposti in un mondo fascinoso ed esilarante, relativizza le difficoltà, permette uno sfogo psichico, libera i folletti della consolazione che sono nascosti in ogni libro.

10. Perché racconta di una scuola fantastica. L’invenzione, fedelissima alla descrizione di una public school inglese, delle lezioni, dei professori, delle atmosfere comuni ad ogni scuola, delle magie uniche di questa scuola, permette di esplorare le dinamiche della conoscenza e dell’apprendimento, nonché di vivere, per un po’, in un mondo in cui i sentimenti sono reali e verosimili, ma in cui è sempre possibile imbattersi in un libro che morde.

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