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Come si cura un cuore entusiasta?

Nonostante mi stia avvicinando a celebrare il mio ufficiale ingresso nella terza età, mi chiedo ancora quale sia il rimedio contro un cuore entusiasta e una testa piena di bizzarri pensieri, che male si accordano alla saggezza e alla calma di cui i miei coetanei dovrebbero essere ampiamente dotati.

Il termine “entusiasmo” derivante dal greco, letteralmente si traduce “con Dio dentro di sé”, ad indicare che questo sentimento di appassionato interesse nei confronti di un ideale provoca un costante stato di stupore, di estasi, di “rivelazione” che inebria lo spirito del “portatore sano” e come una droga, crea dipendenza.

Non son servite mazzate e delusioni a cambiare questa mia adolescenziale attitudine a farmi infiammare di passione per persone e situazioni. Nemmeno i ritrovati della chimica e della farmacologia moderna sono riusciti a darmi una calmata e, da bipolare quale orgogliosamente sono, sto parlando di medicine serie. D’altra parte solo il provare entusiasmo mi fa sentire viva, non so cosa sia l’indifferenza, per me o è odio o è amore, ma non sono proprio sentimenti buttati a caso, è proprio tanto cuore messo lì, ogni volta.

Gianni's smile

E questo è il problema. Se dai tutto, se non ti sai dosare, spesso incontri persone che oltre a non capire, oltre a meravigliarsi (perché dispendio di energie e sentimenti così al primo colpo sono cosa rara), ti fanno del male. Ma male vero. Il tuo sorriso, la tua risata, il tuo essere onesta a 360 gradi, il tuo mondo “delle meraviglie” viene bellamente usato e maltrattato. E tu, che non puoi credere all’esistenza di tali individui così diversi da te, devi sbatterci la faccia tante ma tante volte prima di ritirarti tutta malconcia e ancora chiederti perché mai sia successo proprio a te di non essere capita, di non essere amata.

Ma mica imparo la lezione. E’ qui che non mi capacito. Ogni volta mi rialzo, ogni volta credo di essere diventata più furba, ogni volta ci ricasco. Ma come si fa? Perché alla nascita non ci dividono a gruppi, quelli come me da una parte, quelli diversi da me da un’altra? Tanto comunque non andiamo d’accordo lo stesso e ci risparmieremmo un sacco di dispiaceri. Però non si può, però sarebbe troppo facile.

“Ho imparato che ci sono amori impossibili, amori incompiuti, amori che potevano essere e non sono stati. Ho imparato che è meglio una scia bruciante, anche se lascia una cicatrice: meglio l’incendio che un cuore d’inverno” (Ferzan Ozpetek – Rosso Istanbul). Sì, alla fine la penso proprio così anch’io. Meglio provare una passione e vederla calpestata (e non parlo solo di amore, ma di lavoro, di sport, di credo religioso, di vita), che restare nel gelo e nell’indifferenza. Io tanto non ne sarei comunque capace. Purtroppo questo bisogno di essere amata, al centro dell’attenzione, è una tara che mi porto dietro dall’infanzia. E l’esuberanza del carattere e del vestire ne sono le evidenti conseguenze. Ma di questo son contenta e divertita, c’è di buono che io ho imparato a piacermi molto e a stare bene anche da sola.

La Gianni's smile 2

Il mio coetaneo Jovanotti che tanto bene sa descrivere il cuore dell’uomo dice che ad ogni entusiasmo corrisponde stessa quantità di frustrazione, ad ogni speranza stessa quantità di delusione. Ma che non c’è montagna più alta di quella che non scaleremo, né scommessa più persa di quella che non giocheremo. Praticamente “é tutto un equilibrio sopra la follia”, come direbbe Vasco e quindi dobbiamo imparare a stare in piedi, io soprattutto devo impararlo.

Quindi, gentilmente, chi di voi avrà avuto la pazienza di leggere queste righe e dovesse conoscermi personalmente, abbia il buon cuore di ricordarmi che devo fare più attenzione a chi o a cosa cattura la mia attenzione. Che devo essere molto meno “Alice”, perché il mio mondo non è proprio uguale a quello reale. Tanto so già che ci ricado come una pera, ma almeno vi ho avvisato! E la prossima volta che mi affeziono ancora a qualcuno, incontrato due minuti prima, ricoveratemi!

 

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4 Comments

  • ❤️❤️❤️❤️

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  • lets dance!

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  • Quanto amo questa descrizione che mi ha anche commossa Gianni.
    Tu sei l’espressione pura del mondo che ho dentro. Senti quello che ti dico. L’incapacità di esprimere se stessi a pieno crea grande dolore e frustrazione.
    Sei una donna meravigliosa e cogli la tua stupefacente bipolarità come il vulcano che smuove la roccia e la fa eruttare! Energia pura e vita!
    Cara, poi le persone che ti fanno soffrire ci saranno sempre. Hai scritto che hai imparato a stare bene anche da sola, questo è un grande passo. Accetta la Gianni meravigliosa che sei e il resto passerà nella vita senza farti piú male.
    Una tua grande ammiratrice
    Sara

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    • lagianni Post author on

      Sei tu che mi fai commuovere, stella gemella!
      Che se magari ogni tanto ci vediamo, è anche meglio!
      Un grande bacio e GRAZIE!

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