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Manolo ama Milano. Reciproco!

Eh si’, care amiche, sono andata in avanscoperta e ve lo confermo: la mostra dedicata a Manolo Blahnik, merita una visita. In un’ora la vedete tutta e sognate a occhi aperti! A Palazzo Morando, in via Sanr’Andrea 6, fino al 9 Aprile.

 

Ho fatto la fila per entrare, ma alla fine ho avuto lo sconto sul biglietto, perche’ dalle 16:00 circa scatta la riduzione. Anche il martedi’ pomeriggio (dalle 14 alle 17:30), il biglietto costa € 6 anziché 10. Io e Francesca, come la maggior parte delle signore in visita, ci siamo scatenate con le foto. 212 modelli esposti, di cui una sezione interamente dedicata alle calzature realizzate per il film di Sofia Coppola, “Marie Antoinette”.

Dalle calzature ispirate all’arte di Goya o Picasso a quelle dedicate alla natura e agli animali, fino agli esemplari dell’ultima linea creata con Rihanna: vere e proprie opere d’arte, degne delle splendide sale di Palazzo Morando. Dagli stiletti vertiginosi, alla scarpa senza tacco, sua nuova sfida: rendere femminile e sexy la scarpina bassa, triste e senza apparente appeal. Chissa’ cosa dira’ Sarah Jessica Parker di questa novità, lei che attraverso “Sex and the City” ha celebrato continuativamente il mito di Manolo.

80 i bozzetti che percorrono 46 anni di carriera, veri e propri quadri, acquarelli colorati e sfuggenti che Manolo utilizza per esprimere la sua creativita’. Niente di digitale, niente al computer.

Manolo Blahnik (padre ceco e madre spagnola) nasce alle Isole Canarie e sfonda nel mondo della moda, rilevando un negozio di scarpe nella Londra degli anni ’70. Ovvio che la Milano della Moda degli anni ’80 e ’90 diventi la sua seconda casa: è in Lombardia e precisamente a Parabiago, che produce i suoi capolavori di lacci, decori e tacchi vertiginosi. “Le donne milanesi mi rendono orgoglioso” ha dichiarato il 74enne designer presentando questa mostra, che ha voluto dedicare alla memoria di Franca Sozzani e Anna Piaggi.

Dopo il battesimo di Milano, la personale sara’ allestita all’Hermitage di San Pietroburgo e poi a Praga, a Madrid, a Toronto e a Seul. Una mappa delle sue città del cuore, a cui vuole rendere omaggio.

Certo che dovervi confessare ora che non ho mai acquistato una Manolo Blahnik, un po’ mi imbarazza. Mi dicono che l’estrosita’ nulla toglie alla confortevolezza della calzata. Una cosa è certa: con un paio di scarpe cosi’, qualsiasi tubino anonimo viene rivitalizzato di colpo e modelli come questi – creazioni di un geniale artista visionario – sfidano i decenni senza timori di mode e trends.

Non posso far altro che raccomandarvi una visita a questa piacevolissima mostra: aprirà un mondo anche ai non appassionati del settore.

 

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