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LA PAZZA GIOIA

Buongiorno e buona domenica! Visto che siamo andati a dormire con un tempo estivo e ci siamo risvegliati sotto una pioggia battente, io un suggerimento per questa giornata di fine maggio ce l’ho da darvi. Andate al cinema, ma andate a vedere un film davvero emozionante, che vi farà bene al cuore, soprattutto se siete donne e credete nell’amicizia femminile. Paolo Virzì ha realizzato un film splendido, mi fa persino impressione pensare che un film così bello possa essere italiano, senza essere la solita pellicola comica e irriverente.

LA PAZZA GIOIA, nel titolo c’è riassunto tutto. Beatrice Morandini Valeriana è Valeria Bruni Tedeschi (meravigliosa, sono pazza di lei!), una chiacchierona istrionica, sedicente contessa e a suo dire in intimità con i potenti della Terra. Donatella Morelli interpretata da Micaela Ramazzotti è una giovane donna tatuata (la Bruni le fa notare come i tatuaggi abbiamo deturpato la sua bellezza e come avrebbe fatto bene a non farseli “ma comprati un quadernetto” invece di farteli sul corpo!), fragile e silenziosa, che è distrutta dal rimorso e dal dolore per un figlio che è stato dato in adozione ad una famiglia a lei sconosciuta. Sono tutte e due ospiti di una comunità terapeutica per donne con disturbi mentali, entrambe classificate come socialmente pericolose. E tra Beatrice e Donatella nasce una imprevedibile amicizia, che aiuta entrambe a sopravvivere e le porterà ad una fuga strampalata ed emozionante, alla ricerca della loro piccola fetta di felicità.

Valeria Bruni Tedeschi

A Cannes il film è stato accolto da applausi, il che non vuol dire sempre che sia bellissimo, visto i film che vincono la Palma D’Oro e che spesso vedono solo i giurati del Festival. Ma ora che la pellicola è uscita nelle sale, ne stanno parlando tutti. Persino Jovanotti su Facebook ha consigliato di andarlo a vedere. E tutte le amiche ne parlavano emozionate. Per cui, alla mia Babi ho proposto di andare pure noi. C’era anche il nuovo film di Roberts/Clooney e Julieta di Almodovar, ma La Pazza Gioia non poteva attendere oltre.

Il buon Caprotti ci ha omaggiato i biglietti e siamo andate all’Anteo, che non è mica male, soprattutto perché è stato recentemente ristrutturato e essere a due passi da Corso Como e Via Solferino ha sempre il suo perché.

Credo di aver pianto per tutto il secondo tempo. Ma ho anche riso molto, perché Valeria Bruni Tedeschi è stata per me una rivelazione (con quella sorella odiosa chi se lo poteva immaginare?). Il suo personaggio è parecchio vicino alle mie corde, per tanti motivi: il suo atteggiarsi da grande dama, le sue battute da vera snob, il suo bisogno disperato d’affetto, toccano il cuore e fanno riflettere. Queste sono le persone con disturbi mentali? O sono gli altri “normali” ad averne? Il trait d’union lo fa la Direttrice del Comunità Terapeutica, donna che tratta le sue pazienti come persone di una grande famiglia, da custodire e proteggere.

Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti

Andate, non ve ne pentirete!

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