LA GRAZIA DEL GRANDE AMORE NEGATA ALLE DONNE STRAORDINARIE Franca Sozzani - Facebook Full view

LA GRAZIA DEL GRANDE AMORE NEGATA ALLE DONNE STRAORDINARIE

Non riesco a non scrivere di una donna così eccezionale, che ci lascia improvvisamente a pochi giorni dal Natale, quando l’atmosfera di festa rende un lutto ancora più insopportabile.

Sto leggendo molti ritratti di Franca Sozzani, che ha segnato e cambiato la storia della moda in Italia e nel mondo per quasi 30 anni. Ha ribaltato la storia del costume, che ha raccontato visivamente in modo completamente nuovo – grazie alla sua passione per la fotografia – scoprendo grandi talenti e facendoli conoscere a livello internazionale (da Gianni Versace a Giorgio Armani, da Bruce Weber a Peter Lindbergh), combattendo storiche battaglie contro il razzismo (la famosa Black Issue di Vogue del luglio 2008 interamente dedicata a modelle di colore), la violenza sulle donne, la chirurgia estetica, sostenendo importantissime cause come la ricerca contro l’AIDS (sua l’idea della manifestazione Convivio) e il sostegno allo IEO, la fondazione creata da Veronesi per finanziare la ricerca sperimentale dell’Istituto Europeo di Oncologia, di cui era Presidente dal 2013. Ha rischiato per tre volte di essere licenziata da Condé Nast per le sue scelte rivoluzionarie ed è finita col dirigere tutti i periodici Vogue.

Eppure, una donna così unica e straordinaria, ha dichiarato pochi mesi fa di non avere avuto la grazia di conoscere il grande amore. Ed è questo l’argomento che mi spezza il cuore. Sembra il maledetto karma delle donne eccezionali, la sfortuna nei sentimenti. Che mi fa disperare.

Franca, nasce nel 1950 nell’alta borghesia mantovana e studia prima alle Marcelline e poi in Cattolica, dove si laurea in Lettere e Filosofia, con tesi in filologia germanica (mi vengono i brividi perché abbiamo lo stesso curriculum scolastico). Risponde ad un annuncio e inizia a lavorare come segretaria a Vogue Bambini e da lì comincia la sua ascesa inarrestabile. Si sposa a 32 anni e dopo tre mesi si separa dal marito, ma già in attesa del suo unico figlio, Francesco. Discreta e riservata, si sa solo della sua lunga relazione con Alain Elkann, da lì il suo grandissimo affetto per Lapo. Ed è proprio insieme che li ho incontrati a Portofino, al ristorante Ö Magasín, una sorta di apparizione celestiale per me.

Franca e Francesco Carrozzini

Francesco, che ha ereditato dalla mamma la passione per la fotografia, le ha dedicato un docu-film presentato a Settembre al Festival di Venezia. “Franca: Chaos and Creation”, un ritratto sincero, una prova d’amore di un figlio che purtroppo sapeva che quella malattia non avrebbe risparmiato la sua mamma speciale. Ma sul capitolo dell’amore per un compagno, sulla scoperta della propria anima gemella, Franca non ha timidezze a confessare che quella fortuna a lei non è capitata. E io deglutisco e mi dispero, perché non è giusto, perché conosco troppe donne eccezionali e troppi uomini che non sono alla loro altezza e che le fanno pure soffrire.

Non si può avere tutto. Franca ha avuto talento, determinazione, intuito, genialità, rispetto, amicizia, l’amore di un figlio, il sostegno di una grande sorella. Però non ha fatto l’en plein. E se non ci è riuscita lei, a questo punto dobbiamo farcene una ragione. La passione per il proprio lavoro fa tanto e riempe la vita, ma non poter condividere l’emozione di un film d’amore sul divano di casa, fa versare lacrime pesanti.

Ti porto nel mio cuore Franca, con infinita ammirazione.

 

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