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Gli uomini sono creature semplici

Ne hanno parlato tutti i maggiori esperti, psicologi, sessuologi, antropologi, letterati. Sono stati scritti trattati, girati film, riempiti dibattiti televisivi. Della differenza di comportamento tra uomini e donne ne discuteremo fino alla fine dei tempi. Per cui, volete che non ne scriva io, dall’alto della mia straordinaria esperienza nel settore? (che qui si ride davvero!).

Gli uomini sono meravigliose creature semplici, mie care, ricordatevi bene la parola: semplici. Noi, al contrario, siamo quanto di piu’ complicato ci si possa immaginare, cosi’ complicate che dietro a ogni situazione semplice, tendiamo a costruire film e scenografie che neanche Quentin Tarantino si potrebbe inventare.

Bene, la riflessione potrebbe gia’ concludersi qui. Let’s get back to basic. Ritorniamo all’ABC, per intenderci. E con questo non voglio dire che le donne siano esseri superiori, ma semplicemente riflettere su come rischiamo di rovinarci la vita, là dove spesso non ce ne sarebbe bisogno.

E parla una che fa dell’arzigogolo mentale, del tormento, della passionalita’, della possessivita’, le sue caratteristiche di base. Ma non va bene, serve a poco, non paga.

Il fiato sul collo non piace a nessuno (neanche alla gelosa per eccellenza), la limitazione della propria liberta’ è insopportabile, dover far qualcosa, per piacere all’altro, ammazza la spontaneita’ e nega quel pizzico di mistero che non deve mai mancare.

Noi donne siamo cresciute con il mito del Principe Azzurro, che ci fa sentire regine, ha occhi solo per noi, attenzioni continue, progetti romantici. Bene, quella è la favola, teniamocela cara e raccontiamocela quando vogliamo sognare ad occhi aperti.

Gli uomini sono creature semplici

Andiamo in crisi alla prima telefonata mancata, al primo messaggio che non arriva, al primo appuntamento sfumato. Ma son ragazzi! Anche se non all’anagrafe, gli uomini restano dei ragazzi, con bisogni basici, necessita’ semplici, con passioni che non mettono volentieri da parte per una cena a lume di candela o una gita fuori porta.

C’e’ tanto bisogno di leggerezza nelle nostre vite, care amiche, e saper regalare leggerezza e non peso, è un’arte, di immenso valore. Perche’ la leggerezza e’ una grandissima forma di intelligenza che nulla ha a che vedere con la superficialita’.

Anzichè organizzare le nostre agende per essere sempre pronte e disponibili per il nostro Beneamato, riempiamoci la vita anche di altro, di amiche, di sport, di viaggi, di interessi che non ci rendano dipendenti nella nostra felicità da nessuno, se non da noi stesse.

Se lui tace, lasciamolo tacere, odiando pure quel silenzio, ma non soffrendolo. Se lui c’e’, viviamo quei momenti con gioia e entusiasmo perche’ la felicita’ è fatta di questi e non inquiniamoli con ripicche e musi, che allontanano e non creano certo voglia di tornare.

Cerchiamo la complicita’ vera, non quel rapporto che spesso si trasforma in mamma che rimprovera il bambino. Creiamoci qualche buona ragione per cui potremmo essere rimproverate noi e sorridiamo delle nostre marachelle.

L’importante è la qualita’ del tempo che ci dedichiamo. Mantenere alte la tensione e la magia, la voglia e il desiderio. Non aspettarsi mai niente, soprattutto non aspettarsi mai le cose che la nostra mente di donna suggerirebbe ad ogni istante.

Illuminante nella mia riflessione è stata la canzone di Celentano e Mina “Ad un passo da te”, che racconta di storie ed emozioni, di attese e frustrazioni che tutte noi abbiamo vissuto. Sapete quei flash che rischiarano proprio là dove ce n’è più bisogno?

Sì – No – Fame – Sete – Sonno – Amore.

Basic. Niente ansia, niente stress. Allenarsi a questo. Nel tempo. Per chi vale la pena, per chi se lo merita. Perché, noi donne, ci dobbiamo voler bene e ci meritiamo di essere felici.

Gli uomini sono creature semplici

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