Giornata Mondiale ONU delle Bambine e delle Ragazze Giornata Internazionale della Bambina - Facebook Full view

Giornata Mondiale ONU delle Bambine e delle Ragazze

Oggi di questo si dovrebbe parlare, per riflettere su tutta quella violenza e discriminazione che sempre colpisce il mondo femminile e che fa ancora più orrore quando tocca bambine e ragazze giovani.

Bene, proprio di questi temi – in altri contesti, quelli riferiti al mondo del lavoro – ho discusso in questi giorni con diverse amiche, coetanee, persone che hanno già un vissuto, sanno, hanno sperimentato il problema, ne sono state vittime.

Ragionavamo dei nostri figli – maschi – che hanno in casa esempi di mamme impegnate nel mondo del lavoro, presenti a casa, affettuose e disponibili, che potrebbero aiutarli a capire il valore del termine “uguaglianza”, “pari opportunità”, “merito”. E invece, io per prima, mi trovo allibita davanti a conversazioni di ragazzini, che per quanto brillanti, intelligenti, informati, non si possano trattenere dal ritenere le “donne” una specie inferiore, tronfi della loro virilità.

Sarà anche una fase normale della crescita, ma è nel DNA che l’uomo ha il virus di questo supposta superiorità, che purtroppo la sua naturale fisicità conferma. Ho conosciuto pochissimi esemplari di maschio adulto che mi abbiano realmente dato l’impressione di credere ad una parità di genere. Peccato che ho conosciuto un grandissimo numero di donne di spanne superiori ai loro consorti o ai loro capi, dover recitare il ruolo della tenere geishe-cuoche-governanti-badanti, pur di mandare avanti la baracca.

Io non so che dirvi, ma se questa mentalità non cambia a livello di ciascuna delle nostre famiglie, con padri e compagni in grado di dimostrare veramente quanto valore le donne esprimano, non c’è da stupirsi che violenza e discriminazioni siano ovunque presenti e naturale conseguenza di una mancata educazione al rispetto. Le parole, le manifestazioni, gli slogan fanno furore per un giorno, poi tutto come prima, come ben insegna la tristissima “Giornata della Donna” che diventa solo una giostra politica e pure di una parte sola.

Almeno duemila anni sono passati perché niente cambiasse. E l’argomento richiederebbe tempi e spazi ben diversi da quelli di un piccolo blog. Perché riguarda Paesi diversi, culture, religioni, tradizioni che sembra impossibile cambiare. Ma una parola io la voglio dire. Cominciamo a cambiare noi, donne, con forza e determinazione e con vera alleanza tra noi. Le donne forti non sono gelose. Le donne forti non sono invidiose. Le donne forti non si mettono a litigare per avere l’attenzione solo su se stesse. Il nostro mondo politico non ci dà esempi femminili da emulare, anzi…. peccato perché proprio lì tanto andrebbe fatto. Mi auguro di cuore che il coraggio e la determinazione di tante delle nostre giovani donne possano arrivare indenni ai traguardi che noi non siamo riuscite a garantir loro.

Voi mamme di femmine, crescetele con il vostro esempio di donne moderne, con delle convinzioni ben forti e una grandissima autostima. Noi mamme di maschi, cerchiamo di educarli al rispetto e all’attenzione per quell’essere unico e complementare, che in nulla è inferiore a loro.

 

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