BERNARDO CAPROTTI, UNICO E INIMITABILE Bernardo Caprotti Esselunga - Facebook Full view

BERNARDO CAPROTTI, UNICO E INIMITABILE

Sono veramente triste, per non dire sconvolta. Il mitico Patron di Esselunga ci ha lasciato e chi come me è cresciuto andando a fare la spesa nei suoi negozi, ha perso una persona di famiglia. Voi direte che sono esagerata, vero, sono esagerata. Anche nell’affetto e nel rispetto per le persone straordinarie, che creano dal niente aziende meravigliose, che hanno il coraggio e la determinazione di lottare contro un sistema politico che spesso tenta di boicottare la crescita e l’espansione .

A Milano non si va a far la spesa, “si fa un salto all’Esselunga”. Tutte le novità e le eccellenza della grande distribuzione, le ha introdotte Caprotti – secondo il modello americano – con buona pace di tutte le altre catene che non sono mai riuscite a scalfirne il predominio. Un imprenditore illuminato che nel 1957 ha fondato insieme ai fratelli la Supermarkets Italiani SpA e che dal ’65 l’ha gestita a tempo pieno, “perché ero l’unico che parlava inglese”.

B. Caprotti

22.000 dipendenti, fedeltà e fiducia assoluta dei clienti (la Fidaty Card è l’unica tessera che controllo sempre di avere con me), promozioni e offerte che ogni volta centrano l’obiettivo e stupiscono per convenienza e qualità, campagne pubblicitarie leggendarie, che sono diventate “cult”.

Da vera fan, ho fotografo più volte i miei acquisti, ultimo post quello dell’insalatina con fiori edibili. Se cerchi un prodotto, all’Esselunga c’è. Se vuoi la novità è già lì.

Si dice non avesse un carattere facile, che visitasse i suoi punti vendita a pochi minuti dalla chiusura, chiedendo del prosciutto al banco gastronomia. Lo sventurato di turno che gli spiegò gentilmente che aveva appena finito di pulire l’affettatrice e che il prosciutto era disponibile già a fatte nelle confezioni al banco, non è più in Esselunga da quel momento.

Bernardo il Magnifico   Bernardo Caprotti

Si dice che abbia litigato con tutti i suoi figli, che non si sono dimostrati all’altezza delle sue aspettative. Capita spesso anche nelle migliori famiglie. Se uno nasce fuoriclasse, è difficile che abbia un erede all’altezza. Proprio per evitare ulteriori litigi che portassero a danneggiare l’Azienda, Caprotti si era recentemente rivolto alla banca d’affari Citigroup per valutare una controparte adeguata per la vendita di Esselunga. Si vede che se lo sentiva, non aveva mai realmente preso in considerazione questa ipotesi.

Avrebbe compiuto 91 anni il 7 Ottobre. Anche lui del segno della Bilancia, come molti degli uomini che mi piacciono di più.

Entrare in Esselunga, sapendo che non c’è più Caprotti, sarà veramente dura. Ma mai e poi mai, in sua memoria e per l’affetto che gli porto, entrerò in una Coop.

Grazie Bernardo, per me come un nonno burbero e geniale, un esempio da seguire, per sempre nel mio cuore!

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