Donne, amore e sofferenza: come rinascere.

È una delle lezioni più dure da imparare: imparare a stare bene con se stessa, nonostante i propri difetti e le proprie fragilità. E’ difficile ed impegnativo, ma assolutamente possibile.  Molte donne, troppo spesso, mettono a tacere i propri bisogni e desideri in funzione di quelli delle persone che amano. Lo fanno per amore, quell’amore così grande e disinteressato che solo una creatura così pura e materna come una donna può provare veramente. Quando una donna soffre generalmente tende a soffocare quel dolore. Una donna è albero maestro di una nave di cui è capitano ed ancora, importante punto di riferimento per ogni componente del nucleo familiare.

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Una donna dona tanto, dona anche ciò che in cuor suo vorrebbe fosse riservato a se stessa. La sua natura amorevole la porta a donare anche quando non dovrebbe, anche se quell’amore la fa soffrire.

Alcune donne sono abituate a dare più che a ricevere. Sono donne che, nella loro vita, si sono trovare ad avere a che fare con qualcuno che le ha abituate ad un amore malsano e distorto. Sono donne troppo abituate ad accantonare se stesse, perché, nella loro vita, c’è sempre qualcuno che assorbe interamente la loro energia.

Quando dai sempre e troppo agli altri, inevitabilmente, non hai forza e tempo di pensare a te stessa. Tu vieni sempre dopo. Tu, forte e indipendente, puoi sempre badare a te stessa, sempre da sola, sempre dopo; ma quel ‘dopo’ puntualmente non arriva vai e così, ti ritrovi con briciole di tempo ed energia che non bastano neppure per i bisogni più importante, figuriamoci per i tuoi sogni.

Tuttavia, fare sempre per qualcuno senza ricevere mai nulla in cambio, alla lunga pesa. Pesa avvertire l’assenza tangibile di una carezza familiare sulla pelle; pesa l’assenza di un abbraccio  in cui sentirsi al sicuro quando le difficoltà della vita cercano di abbatterti. Pesa non ricevere mai quell’attenzione inaspettata, quella che ti illumina la giornata è che non ti fa sentire sola. Si può essere forti di una forza che non si sapeva di avere, ma anche la corda più forte prima o poi si spezza.

Le motivazioni per cui si cerca di resistere

Si tiene duro per la famiglia, per il bene dei figli, per quell’equilibrio sottile ma necessario che si è guadagnato negli anni con tanta fatica. Si tiene duro perché, alle volte, è più facile persistere in una situazione di malessere costante, di frustrazione latente, alternati a picchi di effimera felicità, piuttosto che sovvertire le cose e tentare di essere davvero felici; tentare di prendersi ciò che spetta.

Una donna messa a tacere per troppo tempo nella sua spontaneità e nei suoi desideri prima o poi però si sveglia e solitamente a ridestarla da questo letargo forzato di rassegnazione ed apatia è una grande delusione.

Il bello di una donna è che sa essere semplicemente straordinaria in ogni situazione, seppur nella sua grande fragilità.

(Stephen Littleword)

La grande sofferenza che deriva dalla delusione è spesso la molla che la fa scattare, la molla che la spinge a guardare dentro se stessa e a capire come essere veramente felice. Una donna cosciente di sé e dei suoi desideri è una donna che va a prendersi quello che vuole.

Come riconoscere una donna forte che ha sofferto tanto.

La riconosci dallo sguardo: lei è altrove, con la mente e col cuore. Ha uno sguardo a tratti triste perché porta dentro di sé i segni indelebili di una sofferenza troppo grande, ma carico di speranza.

Le esperienze passate sono la sua condanna, ma anche il suo più grande tesoro, un tesoro che custodisce gelosamente, perché sono parte di lei e l’hanno fortificata nel carattere.

Una donna che ha conquistato questa libertà è una donna che non accetta più compromessi su quello che per lei è davvero importante. Ha imparato a lasciarsi trasportare dal vento, finalmente libera di essere completamente se stessa.

Non l’afferri più una donna così, le puoi solo camminare accanto.

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Pubblicato da Elena Tucci

Blog di intrattenimento riguardante curiosità sul comportamento umano, temi psicologici ed esistenziali.

4 Risposte a “Donne, amore e sofferenza: come rinascere.”

    1. Si anche da ormai 22 anni non mi afferra piu nessuno si sta bene da sola e la mia liberta lo pagata lascianoghi 16 anni delo mio lavoro ghielo regalato pur di liberarmi da lui cane rognoso pero ce lo fatta a crescermeli da sola i miei due fighi lavorando maq libera di rientrare a casa e tzrovare pace e serenita

  1. Quanta verità ! La nostra debolezza è la nostra Forza! Dopo tanta sofferenza si esce più forti e consapevoli di cosa veramente conti nella vita. La libertà di tornare a pensare, agire, vivere per noi stesse e lasciarsi alle spalle senza rimpianti qualcuno che non ha saputo apprezzarci ed accettarci se non per opportunismo.

  2. Questa storia sembra sia stata scritta per me. È molto sofferta. Per il rifiuto di una persona. Comunque passerà anche questa. Resterò nella mia solitudine.

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