Volevo solo amore
narrativa femminile
self
28 febbraio 2018
digitale
157
Claudia nasconde dentro di sé un segreto di cui ogni giorno porta il peso e che ha condizionato fortemente il suo relazionarsi con gli uomini. Alla soglia dei quarant’anni, tutta la sua vita sembra andare a rotoli: non ha un lavoro fisso, sta divorziando da un marito fedifrago e il figlio maggiore ha deciso di andare a vivere con il padre. La proposta di insegnare in un liceo di Torino sembra la classica manna dal cielo e Claudia non esita ad accettare l’offerta, convinta che un cambio radicale non possa farle che bene. Ma è qui che il destino entra in gioco, mettendo sulla sua strada Marika Gori.
Marika ha soli sedici anni, ma ha già provato il dolore di una vita intera sulla sua pelle. Da quel momento, Claudia non potrà più restare indifferente: lotterà per la bambina che è stata e alla quale hanno crudelmente strappato l’innocenza e per quella ragazza appena conosciuta che si è già conquistato un posto così speciale nel suo cuore.
Scoprendo che, se anche dimenticare è impossibile, forse perfino dalle ferite più grandi si può guarire.
Grazie all’amore...
Volevo solo amore è stato per me come un pugno allo stomaco. Diretto, senza preamboli, toglie il respiro e annichilisce per qualche momento.
Devo essere sincera… dopo le prime pagine ho pensato: no, non posso farcela. È un libro troppo forte.
Poi la curiosità ha avuto la meglio e le due autrici mi hanno ripagata della sofferenza iniziale (gli abusi subiti dalle donne sono raccontanti ovviamente dal punto di vista delle due protagoniste).
Volevo solo amore è un romanzo che mi ha stupita e mi ha tenuta incollata alle pagine. Il titolo, straziante e dolcissimo, è assolutamente in linea con la trama del romanzo.
Claudia è una donna provata dalla vita. Fin dall’infanzia, infatti, la vita le ha riservato sonore sconfitte: un abuso subito in giovanissima età e (ovviamente) mai dimenticato, un divorzio, il rapporto teso con i figli. Poi, una opportunità si presenta alla sua porta e Claudia decide che è arrivato il momento di voltare pagina e, così, accetta il ruolo di insegnante in un liceo di Torino e si trasferisce lì con uno dei suoi figli.
A Torino, proprio nel liceo in cui insegna, incontra Marika, una sua allieva che solletica subito la sua curiosità di mamma e donna.
Marika è una sedicenne diversa dalle altre: chiusa in se stessa e scontrosa, non per una fase adolescenziale ma per un segreto che pesa nella sua anima come un macigno che rischia di schiacciarla.
Claudia vede in Marika la se stessa di tanti anni prima, la bambina abusata psicologicamente e fisicamente e decide di aiutarla.
Non voglio spoilerare questa bellissima trama, quindi non vi racconterò altro, ma vi invito a leggere questo romanzo che vi conquisterà.
I personaggi sono tutti credibili e ben costruiti: da quelli “positivi” come Marika e Claudia e l’affascinante Mister Gori, a quelli negativi che disprezzerete con ogni fibra del vostro essere.
Un romanzo che parla di ferite, di sconfitte, di dolore, MA anche di AMORE come cura, di amore come risanamento e rinascita. Non vi nascondo che mi è scappata anche qualche lacrima, perché la scrittura delle autrici è molto emotiva e mi ha conquistata.
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