Narrativa
Mondadori
2020
Digitale - Cartaceo
348
Oggi partecipiamo al review party di Ucciderò il gatto di Schrödinger, un libro di Gabriella Greison pubblicato da Mondadori. Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le recensioni delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.
Disclaimer: nessun gatto è stato maltrattato o inscatolato contro la sua volontà mentre scrivevo questa recensione. Kira si è inscatolata da sola. Ed è decisamente viva!
Ucciderò il gatto di Schrödinger è un libro molto, molto particolare. Perché è allo stesso tempo narrativa, ma con una grandissima componente scientifica. È un libro che incarna il paradosso di Schrödinger, se vogliamo, perché, nonostante la protagonista sia un personaggio di fantasia, Schrödinger non lo è affatto. Ma andiamo con ordine.
La protagonista del libro è Alice. È laureata in fisica e vive a Vienna, così da poter stare idealmente vicina alla sua crush scientifica: Erwin Schrödinger.
Proprio lui, quello del paradosso del gatto che abbiamo sentito nominare moltissime volte in vari film e serie tv (tipo The Big Bang Theory).
Alice, in modo ossessivo e ossessionante, ci accompagna nella sua vita fatta di fisica e riflessioni filosofiche su ciò che la circonda.
Inizia a parlare con il celebre fisico morto negli anni ‘60 (ma non solo) così come si farebbe con un amico in carne e ossa e a trarre insegnamenti dalla sua vita e dai suoi scritti, dalle sue teorie sulle quali si basano non solo la fisica, ma anche la scienza moderna.
Si parla di fisica quantistica e la Greison lo fa con semplicità, senza addentrarsi in spiegoni impossibili da capire se non si hanno le basi, ma con esempi alla portata di tutti. E lo sapete che amo spassionatamente tutti i libri che mi insegnano qualcosa!
Ovvio, non è un saggio, si parla della vita di Schrödinger facendo un parallelismo con la vita di Alice (a entrambi sono capitate cose simili, per esempio durante la carriera di insegnante, ma ci torniamo dopo), si parla delle sue scoperte e teorie e di come queste abbiano influenzato il mondo di oggi e le cose che usiamo tutti in modo inconsapevole, anche.
Oltre alla fisica, c’è Alice. Alice è molto chiusa, riservata, schiva, quasi inadatta ai rapporti sociali, ma ha una mente sveglia, è brillante e si pone mille e mille domande. I suoi problemi con l’insegnamento nascono dall’idea che ci si debba approcciare alla fisica in modo oggettivo, toccando con mano dove essa agisce, sperimentando nelle cose di tutti i giorni, senza per forza dover affrontare la materia con il classico approccio accademico. E anche lei cade nella trappola tesa da sempre a tutti gli innovatori: si è sempre fatto così. Non so voi, ma io avrei tanto voluto avere un’insegnante come lei! Perché il bello della fisica è che davvero si tocca con mano, non resta su una lavagna o impressa in formule su un quaderno…
Attraverso i suoi sogni, Alice affronta la vita. Affronta il suo essere donna, il suo essere brillante, impara come gestire i rapporti interpersonali, impara a lasciarsi andare, a essere se stessa, a sentirsi una donna fiera e libera.
Una cosa che mi è sia piaciuta che non piaciuta (tiè, gatto, beccati questa) del libro sono i sipari ai vari capitoli in cui la Greison spiega cosa Alice sta affrontando in quel determinato modo, cosa ha che fare con Schrödinger o con lei stessa. Eh sì, c’è molto di lei in questo libro. Lo racconta non solo nei sipari, ma anche nei ringraziamenti finali. Alla fine del libro ci sono anche tutti i riferimenti bibliografici, in caso voleste approfondire.
Se siete curiosi di scoprire di più sull’autrice, vi lascio QUI il link del suo sito.
Qui invece potete vedere la tomba di Schrödinger con una breve spiegazione dell’equazione incisa sulla lapide descritta da Alice. Anche il Cimitero divertente senza morti esiste davvero. Cliccate qui per avere più informazioni.
Domanda: secondo voi, Schrödinger aveva un gatto o aveva un cane? Per scoprirlo potreste googlare, oppure leggere Ucciderò il gatto di Schrödinger.
Cose che non volevate sapere: esattamente un anno fa ero in visita al CERN, quest’anno questo libro… mi piace quando c’è linearità. 😉 Nel libro, il CERN viene spesso menzionato. Beh, ecco qua.
Cose interessanti che invece magari volete sapere: la Greison ha parlato diverse volte per la TED. Ecco il discorso su Einstein tenuto a Pavia a maggio lo scorso anno.
Avete letto Ucciderò il gatto di Schrödinger? Vi ispira? Lasciatemi un commento!
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