Trauma
Thriller
Bompiani
2009
Digitale - Cartaceo
252
Alberto Cristofori
Charlie Weir si guadagna da vivere affrontando i demoni altrui. Nella sua attività di psichiatra a New York ha visto ogni tipo di trauma, eppure non riesce ancora a trovare una soluzione ai propri conflitti famigliari: l'accesa rivalità con il fratello Walter, affermato pittore; il gelo nei confronti di un padre senza nerbo; il soffocante rapporto con la madre. Né ha ancora accettato, dopo sette anni, il tragico errore che lo ha allontanato dalla moglie e dalla figlia, che gli ha lasciato nient'altro che una solitudine consumante e una rabbia inquieta. Quando Walt presenta Nora Chiara al fratello, questi si sente attratto tanto dalla sua bellezza mozzafiato quanto dalla sua aria sofferta. Si innamorano velocemente, avidamente, ma l'idillio ha vita breve. La vulnerabilità di lei, un tempo irresistibile, comincia ad avvelenare il rapporto finché Charlie si accorge di avere accanto una paziente più che una compagna. E mentre sonda le origini del dolore di Nora Chiara, un vago ricordo comincia ad affiorare dal suo inconscio, sollevando in lui un atroce sospetto.
Trauma è un romanzo scritto da Patrick McGrath e pubblicato in Italia da Bompiani.
Charlie Weir è uno psichiatra di New York che nella sua carriera ha visto e sentito riferire pressoché ogni sorta di trauma, è bravissimo con i pazienti quasi quanto si dimostra essere una persona irrisolta sul piano personale. Rivale del fratello Walt, con un rapporto a dir poco inesistente con il padre e claustrofobico nei confronti della madre, si incolpa della morte della moglie e del fratello Danny, morto suicida.
Il vissuto sepolto gli procurava incubi e altri sintomi, e avrebbe continuato a farlo finché il trauma non fosse stato trasformato in un racconto e assimilato nell’io.
Quando fa la conoscenza di Nora, il loro colpo di fulmine istantaneo sembra risolvere la solitudine di una vita, finché non emerge l’estrema fragilità della donna che si rivela una paziente “difficile” da scandagliare ma ottima per far riaffiorare in Charlie ricordi con un’eco sepolta nel passato.
Il tormento del protagonista è reale come le parole impresse sul foglio, esattamente con in Follia lo psichiatra torna a raccontarci le più profonde paure dell’animo umano.
In questo romanzo, a differenza del primo, troviamo un Charlie molto autobiografico che ci narra di una realtà dolorosa, traumatica e con radici profonde radicate in un passato lontano e “dimenticato” dal suo inconscio.
È notte fonda mentre scrivo queste cose e non so se riuscirete a comprendere l’ansia che provo nell’affidare i miei pensieri alla carta.
Dopo aver letto Follia mi aspettavo sicuramente di più da questo secondo romanzo, se non altro cercavo una profondità nei personaggi che li rendesse reali e che sfortunatamente non ho trovato.
Una nota positiva per eccellenza è la trama molto fitta e ricca, che bilancia bene la parte psicologica/psichiatrica dove l’autore a volte fa qualche piccolo scivolone.
Non credo che vi affezionerete a uno dei personaggi principali in quanto la complessità delle patologie trattate in queste pagine non li possono rendere particolarmente vicini al lettore, né facili da capire in generale.
McGrath aveva stupito moltissimo nella trattazione della tematica chiave di Follia, dove lo psichiatra esponeva alcune problematiche legate alla sessualità in modo davvero credibile; perde in parte la bussola psicologica disquisendo dei blocchi emotivi legati ai traumi. Non è un argomento facile di cui scrivere, non lo è nemmeno lontanamente parlarne con il proprio terapeuta perché ogni parola può far riemergere ferite che “non abbiamo ancora finito di leccarci” (per dirla in modo semplice).
Credo che, nella sua totalità, il romanzo avrebbe bisogno di entrare meglio nella mente dei protagonisti per metterla veramente a nudo per il lettore.
Mi aspettavo di più o, per esser crudi e sfacciatamente sinceri, mi aspettavo di meglio!
Avete letto Trauma? Vi aspetto per parlarne!
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