Il club delle lettrici compulsive

The Kingdom – Jess Rothenberg – Review Party

The Kingdom Book Cover The Kingdom
Jess Rothenberg
Fantascienza
DeA Planeta
2019
Digitale - Cartaceo
350

Benvenuta nel Regno dove “per sempre felici e contenti” non è solo una promessa. È una regola. 

Voli virtuali negli universi dei propri libri preferiti. Nuotate in compagnia delle sirene. Safari tra elefanti a strisce e purosangue dalle ali di farfalla. Questo e molto altro diventa possibile quando si varcano i cancelli del Regno, il parco a tema più straordinario di tutti i tempi. Ma l’attrazione principale sono loro: le sette principesse androidi create per intrattenere i visitatori. Sempre bellissime, sempre sorridenti, sempre pronte a trasformare i sogni in realtà. Ana, una delle predilette dal pubblico, ama la vita nel Regno. La felicità delle famiglie che accoglie ogni mattina all’ingresso è la sua felicità. Tutto cambia, però, quando Ana incontra Owen. Owen, il ragazzo dagli occhi color cioccolato che lavora nello zoo del parco, è il primo umano che non la tratta come una macchina, il primo che le fa provare un’emozione non contemplata dagli ingegneri che hanno programmato i suoi circuiti: l’amore. E quando Owen sparisce nel nulla, lasciandosi dietro solo un braccialetto carbonizzato, la favola si trasforma in incubo. Accusata di omicidio, Ana si ritrova a combattere per la sua stessa vita, e scopre che nello scintillante Regno che ha sempre chiamato casa niente è come sembra… Echi di Westworld e Il racconto dell’ancella risuonano in questo romanzo folgorante, che ha il ritmo mozzafiato di un thriller ed è al contempo una struggente storia d’amore e una toccante riflessione su che cosa, in fondo, ci rende umani.

Benvenuti al review party di The Kingdom scritto da Jess Rothenberg e pubblicato in Italia da DeA Planeta. Benvenuti nel luogo dove il lieto fine è realtà! Ok, forse mi sono fatta prendere un po’ la mano ma, del resto, la trama del libro di cui parleremo oggi me lo consente.

La copertina italiana di The Kingdom

Avete presente Westworld? Avete presente Disney World? Perfetto. Ora uniteli. Ecco a voi The Kingdom. Il Regno. È qui che vive Ana insieme alle sue sorelle. Ed è attraverso i suoi occhi che vediamo dipanarsi questa storia.

In realtà, attraverso i suoi occhi tutti vedono tutto perché gli occhi di Ana sono due telecamere. Eh sì, avete capito bene: Ana non è umana, è un ibrido. È una delle Fantasiste del Regno e il suo obiettivo è rendere felice chiunque entri al parco.

Fatta questa premessa, cercherò di dire il meno possibile sulla trama in sé perché questo libro va assolutamente letto e scoperto piano piano. The Kingdom non è solo un libro di fantascienza, ma è anche un vero e proprio thriller che mi ha tenuta incollata alle sue pagine mentre leggevo e lasciata a bocca aperta una volta arrivata alla fine.

La narrazione si alterna tra il presente e un passato sempre più prossimo, perché Ana inizia a raccontare la sua storia partendo proprio da quando ha avuto inizio, ovvero due anni prima del processo che la vede accusata di omicidio. Questo espediente alza tantissimo la tensione narrativa anche perché non si sa chi abbia ucciso Ana (specialmente se, come me, non avete letto la trama prima di cominciare il libro) né perché una Fantasista, che per definizione dovrebbe portare gioia, abbia deciso improvvisamente di portare morte e distruzione intorno a sé.

The kingdom
La copertina americana di The Kingdom

Ana vive (ma sarà giusto usare questo verbo visto non è umana?) in un edificio all’interno dei cancelli del parco. Vive con le sue sorelle, altre Fantasiste che, come lei, sono impegnate a portare gioia e felicità. Ma all’interno dei cancelli dorati del Regno sta succedendo qualcosa perché Ana sta imparando e assimilando informazioni nuove, prova emozioni che non dovrebbe provare. Ana sta sviluppando una coscienza di sé e, di conseguenza, di tutto ciò che la circonda. E non è tutto oro quello che luccica…

E questo mi porta a parlare del primo macrotema che viene affrontato dall’autrice: il concetto di umanità. Ana viene processata. Ma ha senso processare una “macchina” per qualcosa? Non è esattamente come processare un’automobile per aver causato un incidente? Quindi, se Ana può essere processata come chiunque altro, è considerata un essere umano?

In fin dei conti, che cosa vuol dire reale?
Mi chiedo se la madre del bambino sia una di quelle persone che ritengono immorali le attività del Regno. Molti pensano che sia eticamente sbagliato riportare in vita le specie estinte. E, soprattutto, farlo utilizzando una fusione di natura e tecnologia così impeccabile, così intuitiva che gli animali risultanti non sono né biologici né meccanici. Sono entrambe le cose.
Sono ibridi.

Quando Ana inizia a porsi queste domande, inizia il suo cambiamento. All’inizio è una sensazione, qualcosa che solletica la coscienza e alla quale non riesce a dare un nome, come per esempio, quando si accorge che Nia, la sorella alla quale è più legata, è turbata da qualcosa. Poi, questa sensazione si fa sempre più intensa, fino a sfociare in una vera e propria presa di coscienza. È incredibile la trasformazione che avviene in lei. È una protagonista dalle mille sfaccettature e, in più di un’occasione, mi sono fermata a riflettere sulla sua complessità. La Rothenberg è stata bravissima nel rendere tangibili e reali i dilemmi di Ana senza mai sfociare nel troppo umano. È difficilissimo scrivere questa recensione senza dire nulla, ma credetemi, quando avrete letto il libro, capirete cosa intendo e ricordatevi di tornare a lasciarmi un commento!

The kingdom
La copertina inglese di The Kingdom

Ana, Nia, Eve, Yumi, Kaia, Zara e Zel sono tutte diverse tra loro. Hanno tratti somatici diversi così com’è diverso il colore della loro pelle. questo perché devono essere il più inclusive possibili. I bambini e gli adulti di ogni etnia devono sentirsi rappresentati da ognuna di queste principesse perfette.
Perfette. Appunto. Sono diverse, ma ognuna incarna un ideale di perfezione irraggiungibile perché sono una fantasia, un sogno… o un oggetto. La Rothenberg non è mai esplicita, ma si capisce benissimo che non è sempre tutto rose e fiori per le Fantasiste, che spesso vengono prese di mira… be’, con scopi molto differenti da quelli per i quali sono state pensate. Viene quindi toccato il tema dell’abuso e della mercificazione della donna. Mi piacerebbe dire che ciò avviene con delicatezza, ma in realtà le parole dell’autrice hanno la potenza di un pugno sferrato alla bocca dello stomaco.

Sono ben pochi gli esseri umani decenti in The Kingdom. Chi lavora nel Regno, sa perfettamente di avere a che fare con ibridi che in teoria non provano dolore. Eppure le loro reazioni sono così vere… piangono, sanguinano, muoiono… ma tutto ciò non muove empatia perché sono macchine. E soprattutto, non è un crimine abusare, maltrattare, torturare o uccidere. Ci sono alcuni passaggi abbastanza crudi che però sono molto significativi per la storia perché fanno parte dell’evoluzione di Ana.

Nel nostro Regno per sempre felici e contenti non è solo una promessa: è una regola.
Ecco perché, ogni volta che la mia sorellina piange perché l’acqua è troppo fredda alla Laguna delle Sirene, o perché ogni mattina ha i polsi graffiati dalle cinghie, le ricordo quanto siamo fortunate, quanto siamo amate.

L’unico che sembra avere un cuore e un’anima è proprio Owen Chen, un addetto alla manutenzione con cui Ana fa amicizia. E non aggiungo altro.

La struttura del regno

Il regno è diviso in aree tematiche, con attrazioni, simulazioni, realtà virtuale, ristoranti e via dicendo, esattamente come quasi la totalità dei parchi di divertimento che ci sono al mondo. Ecco che quindi, prendendo lo Story Train, si potrà passare da Magic Land, la terra delle fiabe, a Sea Land o a Safari Land oppure, prendendo una seggiovia, possiamo improvvisamente trovarci a Winter Land, circondati da neve e da ghiaccio. E da animali che sono stati reintrodotti dagli scienziati che lavorano per il Regno perché estinti in natura. Infatti, un altro super tema trattato in The Kingdom è il cambiamento climatico.

Fin dal mio arrivo, nel giugno dell’allocco macchiato, l’avveniristica équipe scientifica del Regno accoglie ogni mese una nuova see, o Specie Ex Estinta, nella nostra famiglia.
Uccelli. Pesci. Anfibi. Mammiferi. Marsupiali. Rettili.
Abbiamo persino un dinosauro, benché non sia più grande di una gallina.

L’autrice non lo fa in modo opprimente, ma butta qui e lì frasi che dovrebbero smuovere le coscienze. Ogni capitolo è intitolato con il nome dell’animale che viene reintrodotto nel parco in quel momento, alcuni dei quali sono, oggi, a rischio estinzione. Considerando che il libro è ambientato nel 2096, fatevi i vostri conti…

Differenze tra gli ibridi di The Kingdom e di Westworld

Mentre in Westworld gli ibridi non sanno di esserlo, le Fantasiste invece sanno cosa sono. Non che questo faccia qualche differenza perché in entrambi i casi, gli ibridi riescono a bypassare la programmazione ed evolversi in maniera praticamente autonoma, a sviluppare una coscienza di sé e del mondo, oltrepassando il confine delle leggi della robotica (ve lo ricordate Io, Robot?), secondo le quali i robot non possono nuocere agli umani.

Westworld è un mondo dove la violenza è all’ordine del giorno, dove è normale uccidere qualcuno per ottenere il massimo del “divertimento” possibile perché tanto qualcuno riparerà l’androide danneggiato e gli cancellerà la memoria, reimpostandolo perché ricominci la sua falsa vita da dove l’aveva interrotta.

Il Regno è un mondo di fiabe, dove tutto è bello, dove i sogni sono desideri che diventano realtà, dove le Fantasiste portano gioia e serenità. Decisamente diverso, ma non meno squallido per tutti i motivi che vi ho elencato fino ad ora.

Nonostante le differenze, se avete amato Westworld, amerete anche The Kingdom!

Curiosità: da quello che ho capito, The Kingdom non è ancora uscito nelle librerie in USA (Paese di cui è originaria Jess Rothenberg). Il libro sarà disponibile solo dal 28 maggio. Direi che per una volta siamo stati fortunati! Se volete dare un’occhiata al sito dell’autrice, cliccate qui.

Non perdetevi le recensioni degli altri blog che hanno partecipato al Review Party perché ognuno ha notato cose diverse leggendo questo libro. La lettura è davvero magica! Ecco qui i blog partecipanti:

The kingdom

Avete letto The Kingdom? Vi aspetto per commentarlo insieme!

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NB: Il libro mi è stato mandato in anteprima da DeA Planeta perché potessi recensirlo. Il fatto che il libro mi sia stato regalato non ha influenzato la mia recensione.

 

Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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