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Sulle tracce di Jack lo Squartatore – Kerri Maniscalco

Sulle tracce di Jack lo Squartatore Book Cover Sulle tracce di Jack lo Squartatore
Stalking Jack the Ripper #1
Kerri Maniscalco
Romanzo storico, giallo
Mondadori
2020
Digitale - Cartaceo
372

È stata cresciuta per essere la perfetta dama dell’alta società vittoriana, ma Audrey Rose Wadsworth vede il proprio futuro in modo molto diverso. Dopo aver perso l’amatissima madre, è decisa a comprendere la natura della morte e i suoi meccanismi. Così abbandona l’ago da ricamo per impugnare un bisturi da autopsia, e in segreto inizia a studiare Medicina legale. Presto viene coinvolta nelle indagini sull’assassino seriale noto come Jack lo Squartatore e, con orrore, si rende conto che la ricerca di indizi la porta molto più vicina al suo mondo ovattato di quanto avrebbe mai creduto possibile.

Ispirato agli efferati crimini irrisolti che hanno insanguinato la Londra di fine Ottocento, lo strabiliante romanzo d’esordio di Kerri Maniscalco tesse un racconto ricco di atmosfera che intreccia bellezza e oscurità, in cui una ragazza vittoriana molto moderna scopre che non sempre i segreti che vengono sepolti lo rimangono per sempre.

Oggi partecipiamo al review party di Sulle tracce di Jack lo Squartatore, un libro di Kerri Maniscalco pubblicato in Italia da Oscar Vault Mondadori. Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento, in modo che possiate recuperare anche le recensioni delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi un’idea più precisa del libro.

sulle tracce di jack lo squartatore

Questo libro è una FICTION, ovvero una finzione narrativa ambientata in un determinato periodo storico. Non è un trattato su Jack lo Squartatore e non vuole esserlo. L’autrice stessa lo dice alla fine, si è ispirata alle vicende che hanno funestato Whitechapel nel 1888 ma si è presa diverse licenze narrative per adattare la storia vera a quella che aveva in mente. Ci sta. Se cercate un trattato su JtR e le sue vittime, allora siete nel posto sbagliato, anche se il modus operandi e le ferite inferte alle cinque donne sono attinenti alle cronache dell’epoca.

La protagonista è Audrey Rose, una giovane ragazza borghese che vive con il padre e il fratello. Grazie allo zio paterno, può assecondare in parte le sue inclinazioni naturali e quindi la incontriamo per la prima volta alle prese con un’autopsia nel laboratorio dello zio. Audrey Rose vorrebbe diventare patologo legale, professione controversa per l’epoca già per un uomo, figuriamoci per una donna. E quindi la ragazza è costretta a lottare con il padre, a frequentare le lezioni di nascosto e a svolgere le autopsie a casa dello zio e non nei teatri operatori insieme agli altri studenti di medicina.

Ben presto, si ritroverà, insieme allo zio e al suo miglior studente, Thomas Cresswell, a indagare sugli efferati omicidi di Jack lo Squartatore. Ma non sempre si è pronti a scoprire davvero la verità…

Non ho intenzione di dilungarmi sulla trama perché non voglio togliere il gusto della scoperta a nessuno.
Parliamo invece delle emozioni e delle riflessioni che questa lettura ha scatenato. E cominciamo da quello che non mi è piaciuto.

All’inizio, dopo una lettura superficiale, si potrebbe pensare che sia un romanzo denso di femminismo: nella Londra vittoriana, una donna cerca disperatamente di fare il lavoro dei suoi sogni a dispetto dell’opinione che la società potrebbe avere di lei.
Tutto bellissimo.
Peccato che, per affermare se stessa e il suo diritto allo studio, all’emancipazione e all’autodeterminazione, Audrey Rose sminuisca tutte le altre che non hanno la stessa inclinazione. E quindi il libro è tutto costellato di frasi tipo: non sono come le altre donne, non penso solo al trucco, a sposarmi, a dare ricevimenti e a spettegolare durante i tè.

E lo dimostra anche, perché nell’intero romanzo non c’è una donna che esca dallo schema. Mai. Perché Audrey Rose è unica, no? Con buona pace delle suffragette. Senza contare poi che “io sono qui, sono là, sono capace come un uomo” e poi, sistematicamente, c’è un uomo a salvarla dai pasticci in cui si mette. Coerenza, questa sconosciuta. Che ci può stare eh, se il libro fosse veramente scritto da una ragazza che si ritrova a vivere in una società che le sta stretta nella Londra vittoriana di cui sopra e che, in qualche modo, ha influenzato la sua visione del mondo. Ma la Maniscalco è giovane e i suoi libri sono consigliati dai 15 anni in su…

Possiamo fare che ognuno fa quello che gli pare senza dover subire giudizi? Ecco, grazie. Non so come siano strutturati gli altri libri della serie, ma mi auguro che ci sia una sorta di maturità anche nel modo dell’autrice di approcciarsi all’argomento.

Gli altri personaggi femminili che compaiono nella storia sono la zia e la cugina, oltre al ricordo evanescente e angelicato della madre di Audrey Rose morta di malattia qualche anno prima dell’inizio della vicenda. La zia è una bigotta e la cugina è descritta come una ragazza frivola che sa come accalappiarsi un marito. Femminismo: lo stai facendo nel modo sbagliato, per tornare al discorso che abbiamo appena fatto.

Sono molto più femministi gli uomini di Sulle tracce di Jack lo Squartatore, se ci fermiamo a riflettere. Sia Thomas che lo zio di Audrey Rose non fanno una piega vedendo Audrey Rose in azione e la incoraggiano a esprimere le proprie opinioni. Credo che il vero femminismo sia questo: la ricerca della parità.

Lo zio e Thomas sono due uomini bizzarri nel loro genere. Thomas fa anche tenerezza perché non si capisce mai se le sue uscite siano dovute alla sua estrema intelligenza e al suo saper cogliere i dettagli o, molto più banalmente, a una sua cronica incapacità di cogliere le emozioni degli altri. Per tutta la lettura ho avuto questo dubbio… A darmi tutte le risposte è la Maniscalco stessa. Andate fino alla fine del libro, non limitatevi ad arrivare ai ringraziamenti e a chiudere, perché ci sono cinque capitoli scritti dal punto di vista di Thomas che sono assolutamente deliziosi e che svelano moltissime cose sul co-protagonista.

Le ambientazioni sono spettacolari. La storia è molto cupa, molto dark. Vi ritroverete a girare per le strade di Whitechapel avvolti dalla nebbia, con il cuore in gola per ogni minimo rumore, sulle tracce di uno degli assassini più famosi della storia. Le descrizioni sono vivide e la Maniscalco è stata bravissima nell’aprire questo spiraglio su una Londra che, per fortuna, non esiste più.

Il caso è di per sé interessante, indipendentemente dalle incongruenze storiche che ci possono essere (sinceramente, non ho controllato tutti i dati). Mi ha sempre affascinata la figura di Jack. Mi chiedo, da che ho memoria, cosa lo abbia spinto ad agire e la risposta che dà la Maniscalco è gotica e poetica allo stesso tempo. Ovviamente non ve lo dico qui, ma se avete bisogno di parlare finita la lettura, sapete dove trovarmi, ecco.

Probabilmente vi starete chiedendo perché ho dato quattro stelle a Sulle tracce di Jack lo Squartatore dopo aver criticato il personaggio principale. Beh, lo sapete che non sempre il protagonista mi piace (ne abbiamo parlato qui, ma è davvero il caso di aggiornare l’articolo perché in questi anni si sono aggiunti altri protagonisti non proprio simpatici). La valutazione, alla fine, era di tre stelline e mezzo perché nonostante tutto, la storia mi è piaciuta, mi ha colpita e mi ha intrattenuta per qualche ora. Il mezzo punto di differenza è per i capitoli su Thomas. Quindi ricordatevi che c’è altro dopo la parola Fine.

Direi che ho sproloquiato abbastanza ed è ora che io vada a leggere il seguito: Alla ricerca del principe Dracula.

Avete letto Sulle tracce di Jack lo Squartatore? Vi aspetto per commentarlo insieme!

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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione finale.

 

Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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