Il club delle lettrici compulsive

Sara Masvar: l’intervista compulsiva

Oggi partecipiamo al blog tour di Wait for me, il nuovo libro di Sara Masvar. Il libro sarà disponibile su Amazon a partire dal 23 ottobre e quindi perché non conoscere meglio l’autrice, prima? Bando alle ciance e cominciamo!

sara masvar

Ciao, Sara. Grazie di essere qui con noi. Partiamo subito con una domanda a bruciapelo, per conoscerci un po’. Parlaci di te: chi è Sara Masvar?
Ciao, grazie. Allora, chi sono? Non amo particolarmente le etichette, sarà che per tutta la vita hanno cercato di definirmi con parole per lo più dispregiative. Posso fare però un elenco delle cose che amo. Mio figlio, il mio uomo, la musica in ogni sua sfumatura (anche se il rock e il metal sono le sfumature che preferisco), il cinema d’autore, la poesia, qualsivoglia genere di nerdata, le amiche, le mie sorelle, le grigliate in primavera, i tatuaggi, le storie vere, il sarcasmo, i drammi, la psicologia e beh… la scrittura!

Quanto tempo dedichi mediamente alla scrittura?
Dipende molto dal periodo e dagli impegni collaterali della vita. Di solito, però, quando inizio a scrivere difficilmente mi fermo finché non ho raggiunto un punto di chiusura alla storia che ho in mente. Ultimamente devo dire che ho fatto molta difficoltà a scrivere, ho vissuto uno dei tanto temuti blocchi, ma grazie anche al sostegno degli amici autori e dei fanzzzzz mi sono sbloccata.

Cosa vuol dire per te scrivere?
Libertà, non solo di essere me stessa ma anche di raccontare le cose che mi stanno a cuore. La scrittura per me, e ci tengo sempre a precisarlo, non è una professione o un talento o uno sforzo o un sacrificio. Per me è sempre stata e sempre sarà, prima di tutto, una necessità. Solitamente è un bisogno maledetto, nel senso che non scrivo cose “leggere”, però è questo quello di cui ho bisogno. E soprattutto, scrivere mi fa stare bene.

Come mai la scelta di autopubblicarti?
Il mio primo romanzo, Come chi si aggrappa al filo dei ricordi, ha visto la parola fine nel 2009. Mi sono decisa a darlo in pasto al mondo solo nel 2018 e, inaspettatamente, è stato un piccolo successo. Ho ricevuto alcune proposte di pubblicazione che, però, ho rifiutato. Mi piace la libertà che il self ti dà, e per me la libertà di scrivere qualsiasi cosa è importante. Non potrò mai dimenticare quella proposta in cui mi chiesero di cambiare il finale della mia storia per renderla più “appetibile”. Richiesta per me inconcepibile. Il self, anche se ha i suoi contro, è il mezzo migliore per arrivare al pubblico per come si è, senza imposizioni esterne. O almeno, per me è stato così.

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Come chi si aggrappa al filo dei ricordi, il primo libro di Sara Masvar. ©SaraMasvar

E ora veniamo al libro: come nasce l’idea di Wait for me? Sei rimasta sempre fedele all’idea iniziale oppure, durante la scrittura (o anche a romanzo ultimato), hai deciso di cambiare qualche dettaglio nella trama, qualche scena o qualche personaggio?
Parto subito col dire che io non ho mai una storia in testa. Ho flash, immagini, a volte personaggi. Poi tutto il resto viene scrivendo. Per Wait for me è stato esattamente così. Avevo in testa il flash di MSN, dei ricordi di quando ero adolescente e passavo le serate a chattare con amici virtuali che poi, negli anni, sono diventati amici anche effettivi, e mi è sembrata un’idea carina dedicare a quei momenti una storia, visto anche l’impatto che, da quel momento in poi, i social hanno avuto nelle nostre vite. E così sono nati Ester, Mattia e tutti i loro disagi!

Qual è la chiave di lettura di Wait for me?
Qualsiasi amore vale la pena di essere aspettato, che poi è un po’ la chiave di lettura di tutto ciò che scrivo. E con amore non intendo solo quello per un partner, intendo anche quello per la famiglia, gli amici, i figli, il lavoro, le proprie passioni. Tutto è amore e, molto più spesso di quanto si crede, alcune cose giuste arrivano al momento sbagliato. Ma se è amore, l’amore resta e, prima o poi, torna nel momento migliore.

La tua citazione preferita di Wait for me:
Questa è tosta ma scelto uno degli scambi di battute in real che preferisco.

«E sei sicuro che così saremmo felici?»
«Sono sicuro che così potremmo almeno dire di averci provato.»

Se da Wait for me fosse tratto un film, chi sceglieresti per interpretare i protagonisti?
Punto tutto sui miei prestavolto. Gal Gadot come Ester e Josh Hartnett come Mattia. È un po’ volare alto, altissimo, ma da appassionata di cinema permettetelo!

A quale genere di lettore consiglieresti Wait for me?
A chi ha nostalgia degli anni 90/00 poco ma sicuro, ma anche ai lettori che amano gli angst, i drammi, le storie complicate e nostalgiche, le vite sofferte ma realistiche. E, ovviamente, a tutti quelli che amano il mio stile di scrittura aggressivo, realistico e ogni tanto sopra le righe!

Giochiamo un po’ con i tuoi personaggi. Se Wait for me fosse un horror, che creature sarebbero i protagonisti? E se fosse un regency?
Beh, abbiamo già il sosia di Edward Cullen come migliore amico di Mattia quindi perché non farli tutti vampiri? Tenebrosi, dannati, cattivelli anche. In un regency invece Mattia potrebbe essere lo sguattero che diventa Lord, dopo anni di fatica, e Ester invece un’orfanella di strada. Anche se il mio sogno segreto sarebbe trasformare tutto in musical. Dopotutto, esiste qualcosa di più bello dei musical di Brodway!?

Raccontaci qualcosa che avresti voluto dire in un’intervista ma che non ti hanno mai chiesto prima:
Non sapevo di aver scritto uno sport romance, l’ho scoperto solo qualche mese fa. Ovviamente il mio intento non era scrivere quel genere, anche perché non sapevo neppure esistesse, però a quanto pare l’ho fatto. Daniele Destino, il protagonista de Il destino che non ho scelto, è un nuotatore professionista, ed è pure figo quindi… l’ho fatto. Ah, un’altra cosa che non ho mai detto, non mi piace la gorgonzola!

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Il destino che non ho scelto – Sara Masvar ©SaraMasvar

Tra tutti i libri che hai pubblicato, qual è il tuo preferito? 
Mi porto Se tu lo vuoi io lo faccio nel cuore. Ha segnato una piccola svolta nel mio modo di scrivere, oltre ad avermi introdotto parzialmente a un genere nuovo (il #masvhard è un erotico non erotico, una storia d’amore introspettiva, sofferta e agognata fra due… amanti) che non pensavo avrei mai toccato. E invece l’ho toccato, pure alla grande. Che ok, sembra un po’ un doppio senso visto il tema, però in realtà ho ricevuto tantissimi complimenti per quella storia, e non tanto per la parte “hard” ma proprio per la trama in sé. E cosa potrebbe rendermi più felice e soddisfatta di questo? Niente, credetemi, Igor e Maya rimarranno per sempre i miei preferiti.

Se tu lo vuoi io lo faccio
Se tu lo vuoi io lo faccio – Sara Masvar ©SaraMasvard

Stai lavorando a qualche altro progetto?
Yep. Ho un romanzo pronto, che probabilmente uscirà come duologia, in revisione. È la storia, fra drammi e disagi vari, di… un gruppo rock. Ogni tanto ne parlo su IG usando #masvrock. Ma sono un fiume in piena, quando mi prende bene, e non mi fermo mai. Sto partecipando a un’iniziativa di scrittura condivisa, amministro il famoso #condominioself (insieme alle altre autrici Maria Antonietta Capasso, Roberta Longo, Ella Moore, Sarah Brandolini) ho un altro criminal romance praticamente pronto, tantissimi racconti, quantità indefinite di poesie e… sto scrivendo qualcosa di nuovo. Don’t stop me now!

C’è qualche altro genere che ti piacerebbe scrivere?
Distopico. Ci sto provando, la storia c’è e pure le prima cinquanta pagine ci sono, l’idea (da chi ha avuto le anticipazioni) è buona, però non è semplice buttarsi in un genere così diverso da quello a cui sono abituata. Essendo una scrittrice di getto programmare e soprattutto costruire mondi è una bella sfida che però, spero, di riuscire a portare a termine prima o poi!

Che cosa stai leggendo in questo momento?
Faccio ammenda. Se scrivo non riesco proprio a leggere quindi, attualmente, non sto leggendo nulla. Quando leggo, oltre ai grandi autori di cui ormai sono fan, mi dedico principalmente al mondo self perché fra colleghi ho trovato davvero delle piccole perle. Oltre alle quattro autrici sopracitate io devo consigliare assolutamente Chiara Casalini che col suo La casa di incubi e stelle, ultima mia lettura, mi ha davvero stregata.

Quali autori hanno influenzato il tuo modo di scrivere?
Cito sempre i soliti, ma mi piace ricordare le mie passioni. Gli italiani Margaret Mazzantini, che adoro e ha fatto tantissimo per quanto riguarda il mio stile, e Niccolò Ammaniti. E poi David Grossman, Jonathan Coe, Chuck Pahlaniuk, Amelie Nothomb, Alda Merini, Salman Rushdie e Nick Hornby. Il bello è che non c’entrano molto l’uno con l’altro, ma per chi mi conosce sa che io sono una giovane (pazza) eclettica e i miei gusti letterari mi rappresentano parecchio.

Come chi non si perde neanche un attimo – Sara Masvar

Tra tutti i libri pubblicati, quale avresti voluto scrivere tu?
Ce ne sono tanti ma cito quello che, secondo me, è il meno conosciuto, Gridare amore dal centro del mondo di Kyoichi Katayama. È un romanzo brevissimo ma intenso, doloroso, malinconico, struggente, potente. Una storia d’amore profonda e toccante che arriva davvero al cuore, te lo prende e te lo distrugge, ma ti lascia anche un senso di speranza immenso. Quello che penso ogni storia dovrebbe fare e quello che credo (spero) di fare io con le mie, di storie. Ma questo lo lascio decidere ai lettori, te inclusa!

È stato un vero piacere ospitare Sara Masvar qui. Prima di salutarvi, vi lascio tutti i dettagli su Wait for me – Aspettami. La nostra recensione sarà online nel mese di dicembre, quindi non perdete d’occhio i social di Sara Masvar perché per il suo nuovo libro è riuscita a organizzare un evento pazzesco ed enorme!
La trovate qui:

Wait for me – Aspettami – Sara Masvar

 

MSN – Primavera 2004

Due adolescenti come tanti, per caso, si incontrano su una piattaforma di gioco di ruolo online. Yale e Ginger. Si parlano e subito si capiscono, diventano un qualcosa che non ha bisogno di didascalie. Non sarà semplice esserci ma loro, l’una per l’altro, ci saranno sempre.

Firenze – Estate 2019

Due trentenni come tanti, per caso, si incontrano a un concerto rock. Ester e Mattia. Si guardano e subito si riconoscono. Il volto l’uno dell’altra lo hanno impresso a fuoco nella mente. Non si sono mai visti, certo, ma si conoscono da sempre.

Ginger è Ester, Yale è Mattia.

Fra occasioni perse, momenti (in)felici, relazioni collaterali e troppi km di distanza la loro vita, nonostante tutto e tutti, è andata avanti. Ma alcune mancanze, per entrambi, sono ancora presenti. Dopo essersi aspettati per una vita intera, trovandosi, saranno poi capaci di fare a meno l’uno dell’altra?

L’unica cosa certa, oltre all’amore, è che c’è tutta una vita nel mentre.

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Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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