Il club delle lettrici compulsive

Sabbia nera – Cristina Cassar Scalia

Sabbia nera Book Cover Sabbia nera
Cristina Cassar Scalia
Giallo
Einaudi
2018
Digitale - Cartaceo
392

Dalla Sicilia arriva una nuova serie di gialli. Ma stavolta la protagonista è una donna.

Testarda, scontrosa, tormentata dalla morte del padre e dalla fine di una relazione difficile; appassionata di vecchi film e amante della buona tavola: il vicequestore Vanina Guarrasi è semplicemente formidabile.

"Di scenari raccapriccianti, nella sua carriera, il vicequestore Giovanna Guarrasi ne aveva visti assai: uomini incaprettati e bruciati vivi, cadaveri cementati dentro un pilastro, gente sparata, accoltellata, strangolata e via dicendo. Ma l'immagine che le apparve quella sera si poteva descrivere solo con un termine, da lei vilipeso e definito "da romanzo gotico". Macabra. Abbandonato di sghimbescio sul pavimento di un montavivande di un metro e mezzo per un metro e mezzo, giaceva il corpo mummificato di una donna. Il capo, con ancora i resti di un foulard di seta, era piegato a novanta gradi su un cappotto di pelliccia che copriva un tailleur dal colore indistinguibile; appese al collo, tre collane di lunghezza diversa. Sparsi attorno al cadavere, una borsetta, un beauty case di quelli rigidi che si usavano una volta, una bottiglietta di colonia senza tappo e una scatola metallica che aveva tutte le sembianze di una cassetta di sicurezza."

Mentre Catania è avvolta da una pioggia di ceneri dell’Etna, nell’ala abbandonata di una villa signorile alle pendici del vulcano viene ritrovato un corpo di donna ormai mummificato dal tempo. Del caso è incaricato il vicequestore Giovanna Guarrasi, detta Vanina, trentanovenne palermitana trasferita alla Mobile di Catania. La casa è pressoché abbandonata dal 1959, solo Alfio Burrano, nipote del vecchio proprietario, ne occupa saltuariamente qualche stanza. Risalire all’identità del cadavere è complicato, e per riuscirci a Vanina servirà l’aiuto del commissario in pensione Biagio Patanè. I ricordi del vecchio poliziotto la costringeranno a indagare nel passato, conducendola al luogo dove l’intera vicenda ha avuto inizio: un rinomato bordello degli anni Cinquanta conosciuto come «il Valentino». Districandosi tra le ragnatele del tempo, il vicequestore svelerà una storia di avidità e risentimento che tutti credevano ormai sepolta per sempre, e che invece trascinerà con sé una striscia di sangue fino ai giorni nostri.

Oggi vediamo insieme Sabbia nera di Cristina Cassar Scalia pubblicato da Einaudi nella collana Stile Libero.

In una Catania avvolta dalla polvere dell’Etna, in una villa viene rinvenuto il cadavere mummificato di una donna. Il vicequestore Giovanna Guarassi, detta Vanina, viene incaricata di indagare.

Ci si trova davanti ad un giallo dal ritmo scorrevole che ha le caratteristiche del giallo classico. La protagonista, Vanina, si trova ad indagare su un omicidio, anche se avvenuto in passato, che porta allo scoperto trame e segreti di una Catania di cinquant’anni prima, segreti rimasti sepolti fino a quel momento. Vanina è accompagnata da una squadra di tutto rispetto e, con l’aiuto di un vecchio, ma arzillo e divertente, ex commissario riuscirà a risolvere il mistero.

Come in tutti i gialli che si rispettano, anche nella squadra di Vanina c’è la classica pecora nera, che però viene relegata in una posizione di contorno e non può nuocere (almeno in questo primo romanzo).

In questo primo episodio cominciamo a conoscere Vanina, che ci appare forte, indipendente, determinata, ma che nasconde nel suo animo un segreto, un rimpianto che torna a farsi sentire.
Accanto a lei c’è tutta una serie di personaggi, tutti ottimamente caratterizzati. C’è il commissario Patanè, a cui è impossibile non affezionarsi e non adorarlo. C’è poi Marta, altra figura femminile, contrapposta a Vanina sia nel carattere che nel fisico ma soprattutto nelle abitudini alimentari, essendo vegana convinta e incompresa, contrariamente al vicequestore, ottima forchetta e buongustaia. Ci sono Frangipane e Spanò, c’è Nunnari che adora i film polizieschi americani, e c’è Tito Macchia, il capo.

Impareremo a conoscerli e a famigliarizzare con loro nel corso della lettura e sono talmente ben assortiti e si muovono talmente bene in sintonia da rendere chiaro che gli ingranaggi del romanzo, seppur complicato e con intrecci che affondano nel passato ma che richiamano il presente, sono stati accuratamente costruiti in modo da rendere il tutto estremamente armonico e ben strutturato.

Altra nota a favore del romanzo è la presenza della Sicilia, nelle descrizioni dei paesaggi, nei cibi, nel mare e anche nel dialetto che però viene usato con parsimonia per non appesantire la lettura agli occhi di chi siciliano non è.
Sabbia nera è il primo episodio di una serie e mi auguro che ci siano nuove e numerose avventure del vicequestore Giovanna Guarassi.

Avete letto Sabbia nera? Vi aspetto per commentarlo insieme!

Resta connesso. Segui la nostra pagina Facebook e iscriviti alla newsletter, in modo da non perderti nemmeno una novità.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.