Reincarnazione e scienza è l’argomento della tappa con la quale prendiamo parte al blog tour di Il battito dei ricordi, l’ultimo libro di Vanessa Roggeri pubblicato da Rizzoli. Prima di cominciare vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le tappe delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro attraverso gli approfondimenti che abbiamo preparato.
La mia tappa dovrebbe riguardare la reincarnazione dal punto di vista scientifico… Tappa che non mi è possibile scrivere perché non esistono prove dell’esistenza della reincarnazione. Ci sono tante teorie, legate più che altro alla religione, come abbiamo visto ieri nella tappa di Susanna di La testa fra i libri.
Per quanto l’idea di non finire in un nulla cosmico dopo la fine della nostra vita e di rientrare in circolazione sotto altra forma sia interessante, non esistono prove riscontrabili attraverso il metodo scientifico che ci assicurino che ci sarà altro dopo.
Il ritorno e il karma sono necessari per lo sviluppo dell’anima.
Pitagora
La morte, il grande nulla, è qualcosa che l’umanità teme da sempre. La mia formazione è scientifica per cui, per quanto possa essere affascinata da determinati argomenti, se qualcosa non è misurabile e riproducibile, io non ci credo. Ritengo inoltre, e spero di non offendere nessuno con questa mia affermazione, che anche la religione stessa, in senso lato, nasca dall’esigenza di rispondere a determinate domande: cosa ci faccio qui? Che senso ha la mia vita? Cosa sarà di me, quando non ci sarò più?
E quindi ecco che nei secoli fioccano le varie teorie su ciò che accade dopo la morte… Perché nessuno è mai tornato a dircelo.
Con mente fredda e analitica, io ho risposto a queste domande, ma ritengo anche che ognuno abbia il proprio percorso da compiere per venire a patti con l’idea che un domani (e si spera che sia lontanissimo nel tempo) non ci saremo più.
Partendo però dal presupposto scientifico che dice “nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma” (principio di conservazione della massa, o Legge di Lavoisier) ha senso dire che una volta finiti nel grande boh di noi non resterà nulla? Ovviamente no. Ancora oggi studiamo Storia, leggiamo autori che non esistono più, guardiamo quadri dipinti da persone decedute da secoli. Di noi resta il ricordo, restano le azioni, buone o cattive, che abbiamo compiuto. Restano anche le parti fisiche di noi che ritornano alla terra, reimmesse nel ciclo vitale… Capisco che la storia di essere mangiati dai vermi possa non essere incoraggiante, ma è proprio natura e non ci possiamo fare nulla.
Come mai ci sono persone che sostengono di ricordare episodi della loro vita precedente? Questa è una bella domanda! Vanessa Roggeri, ne Il battito dei ricordi, nomina diverse malattie mentali che possono colpire chiunque e che potrebbero essere alla base di certe dichiarazioni. Tuttavia, ci sono alcune coincidenze che fanno quantomeno sorridere e che a volte, nei momenti in cui ci serve “raccontarcela in modo consolatorio”, regalano speranza.
I teorici della reincarnazione, e qui si entra nel campo delle pseudoscienze, ritengono che esistano dei segnali riconoscibili e che andrebbero indagati a fondo per capire se siamo davanti a un’anima reincarnata. Quali sono? Il déjà-vu per esempio, o i sogni ricorrenti, o addirittura la presenza di voglie sul corpo, che dovrebbero richiamare alla mente ferite o traumi subiti nella vita precedente. Vi lascio un link alla fine dell’articolo in cui questo discorso viene approfondito.
Esistono milioni di libri, milioni di testi potete consultare se vi interessa l’argomento. Esistono anche tecniche che sono utilizzate oggi in psicologia e in psichiatria che potrebbero aiutarvi a risalire alla vostra identità precedente. Tra queste non possono nominare l’ipnosi regressiva che, attraverso il rilassamento profondo, aiuta a rivivere episodi del passato. “Quanto” passato? Dipende, non è una scienza esatta come la matematica.
Ma quindi… tutte quelle persone che sostengono di avere ricordi e prove della loro vita precedente sono matti o c’è qualcosa di vero?
La vita è troppo breve per amarti solo in una, prometto di cercarti nella prossima vita.
Così scriveva William Shakespeare alla moglie.
Guardate questa foto.
©cinematographe
L’uomo a sinistra è Adam Shulman. Non assomiglia in modo incredibile al Bardo? È anche il marito di Anne Hathaway. Sapete come si chiamava la moglie di Shakespeare? Anne Hathaway. Questo post ha fatto il giro di Facebook e viene spesso usato come esempio eclatante delle anime gemelle che si ritrovano attraverso il tempo.
La scienza ufficiale indaga quando capitano cose strane e in apparenza inspiegabili. Facendo ricerche per questo articolo, sono approdata a Jim Tucker, psichiatra che lavora alla University of Virginia. Uno dei suoi libri è stato anche tradotto in italiano e si intitola Il bambino che visse due volte. Vi lascio il video di una sua intervista.
Se però cercate su Google o su Youtube, troverete diversi casi, come quello del piccolo Ryan Hammons che si è riconosciuto in una foto che ritraeva, tra gli altri, Marty Martyn, un ballerino di Broadway semisconosciuto (clicca qui per leggere tutta la storia), o come quello del figlio del conduttore televisivo David Campbell che sostiene, a soli 4 anni, di essere la reincarnazione della principessa Diana. Quella principessa Diana (qui l’articolo).
Vi lascio qualche video trovato in rete di altri casi.
E vuoi non metterlo un Giacobbo? Reincarnazione e scienza è un articolo fatto apposta per lui! (Sì, ho una mente scientifica, ma ho anche un debole per Giacobbo. Chi è senza peccato…)
Anche questo video mi è piaciuto perché riassume un sacco di casi in pochi minuti, tra cui anche quelli di cui abbiamo parlato fino ad ora.
Chiudo così, con Massimo Polidoro, questo articolo su reincarnazione e scienza.
Il libro
Il battito dei ricordi – Vanessa Roggeri – Rizzoli – 2021
Vanessa Roggeri, ancora una volta, ci regala un romanzo travolgente, una storia che sfida il tempo e le convenzioni: l’incontro tra due anime che non possono fare a meno di stare insieme, oltre ogni ragione.
Se ami qualcuno lascialo libero
Isabel e Javier hanno una vita perfetta: sono giovani, ricchi e innamorati. Lui è un industriale del vino dell’Andalusia, brillante e di successo, padre affettuoso di Luz, mentre lei è una moglie e una madre innamorata della sua famiglia. Tutto finisce all’improvviso quando Javier, dopo un incidente d’auto, si risveglia dal coma: racconta dettagli di un’altra vita, cerca una donna che non è sua moglie. Neanche l’amore e le cure mediche riescono a riportarlo indietro dal nascondiglio buio e tetro in cui si è rifugiato. Così Isabel, disperata, decide di affidarsi alle teorie non convenzionali del dottor Pellegrini, neuropsichiatra italiano che ha dedicato l’esistenza allo studio dei reminiscenti, persone che sarebbero in grado di ricordare le proprie vite passate. Il viaggio alla ricerca della verità condurrà Isabel dai vigneti di Huelva alla città di Argenteuil in Francia, fino alle Stanze Vaticane con i capolavori di Raffaello, dove spera di trovare le risposte a tutte le domande. Un evento inaspettato la porterà a capire che la vita è un mistero molto più grande di quanto lei stessa immagini.
Tenete conto che, nonostante io non creda nella reincarnazione, nessuno qui vi giudicherà mai perché siamo convinte che ci debba essere tutta la libertà possibile, quindi sentitevi liberə di commentare come volete. Ogni opinione è preziosa!
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Link per approfondire:
LA REINCARNAZIONE, UN MITO ILLUSORIO
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I 6 segni della Reincarnazione
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