Il club delle lettrici compulsive

Questione di Costanza – Alessia Gazzola

Questione di Costanza Book Cover Questione di Costanza
Alessia Gazzola
Giallo
Longanesi
2019
Digitale - Cartaceo
352

«A Verona c'è uno dei pochi centri italiani di Paleopatologia e l'altro giorno un'amica mi ha detto che è stato bandito un assegno di ricerca per un anno.» Per prima cosa ho dovuto capire cos'è la Paleopatologia. È un po' come la medicina applicata all'archeologia, si studiano le malattie del passato a partire dai resti umani. Mummie, roba così. Il concorso si basava su una selezione per titoli, non ho nemmeno dovuto studiare o presentarmi per un colloquio. Una pacchia insomma, e infatti l'ho vinto io. C'era un solo posto a disposizione e io sono arrivata seconda in graduatoria. Su quanti? Su due, naturalmente.

Verona non è la mia città. E la paleopatologia non è il mio mestiere. Eppure, eccomi qua. Com’è potuto succedere, proprio a me? Mi chiamo Costanza Macallè e sull’aereo che mi sta portando da Messina alla città del Veneto dove già abita mia sorella, Antonietta, non viaggio da sola. Con me c’è l’essere cui tengo di più al mondo, sedici chili di delizia e tormento che rispondono al nome di Flora. Mia figlia è tutto il mio mondo, anche perché siamo soltanto io e lei… Lo so, lo so, ma è una storia complicata. Comunque, ce la posso fare: in fondo, devo resistere soltanto un anno. È questa la durata del contratto con l’istituto di Paleopatologia di Verona, e io – che mi sono specializzata in anatomia patologica e tutto volevo fare tranne che dissotterrare vecchie ossa, spidocchiare antiche trecce e analizzare resti centenari – mi devo adattare, in attesa di trovare il lavoro dei sogni in Inghilterra. Ma, come sempre, la vita ha altri programmi per me. Così, mentre cerco di ambientarmi in questo nebbioso e gelido inverno veronese, devo anche rassegnarmi al fatto che ci sono delle scelte che ho rimandato per troppo tempo. Ed è giunto il momento di farle. In fondo, che ci vuole? È questione di coraggio, è questione di intraprendenza… E, me lo dico sempre, è questione di Costanza.

Ho appena terminato di leggere Questione di Costanza, scritto da Alessia Gazzola, pubblicato da Longanesi.

Della Gazzola ho letto e amato tutta la serie che vedeva protagonista Alice Allevi e mi è dispiaciuto quando l’autrice ha deciso di sospenderne le avventure. Con un po’ di riluttanza, quindi, mi sono avvicinata al nuovo libro perché si sa come siamo noi lettori psicopatici: ci affezioniamo così tanto ai protagonisti che ci piacciono, che poi ci sembra un tradimento leggere le avventure di altri.

Eccomi al dunque. Dopo aver acquistato il libro e averlo lasciato sedimentare un po’ nella memoria del mio IPad, qualche giorno fa mi sono decisa e l’ho iniziato. Mi sono ritrovata nell’atmosfera conosciuta, stile brillante, prosa scorrevole e aspetti introspettivi indispensabili per rendere vero il personaggio.

La vicenda si svolge a Verona, città in cui si trasferisce Costanza, medico specializzato in anatomia patologica. Ha una figlia Flora di soli tre anni, è una mamma single e, per sbarcare il lunario, accetta, malvolentieri, l’incarico di un anno presso l’Istituto di Paleopatologia della città. Con lei interagiscono la sorella Tony, che la ospita, e altri personaggi dei quali non vi svelo il ruolo, come Anselmo, Sarah, Marco, Federica, il professor Melchiorre, tutti ben caratterizzati e vividi. Nel dipanarsi della storia si intrecciano le vicende personali di Costanza e quelle dell’Istituto presso cui lavora, che rischia di chiudere; non mancano veri e propri tuffi nel passato, raccontati dagli stessi antichi protagonisti.

I temi trattati sono tanti. Amicizia, amore, tradimento e un caso appassionante che giunge a noi attraverso la Storia. Interessante anche la “velata” critica alle istituzioni che non finanziano la ricerca, facendo così chiudere laboratori di ricerca che avrebbero tutte le potenzialità per funzionare alla grande.

Posso dire che mi sono ritrovata a casa? È esagerato? Inutile dire che l’ho divorato con l’entusiasmo che si riserva alle storie migliori, fino all’ultimo, poi… Delusione totale. La storia si spezza, il libro finisce lasciando insoluti vari problemi che non dico per non spoilerare.

Capisco che l’autrice voglia lasciare aperta la strada per un seguito, mi sta bene, mi fa anche piacere, perché avrò ancora volumi e volumi deliziosi con cui trascorrere ore piacevoli, ma qui, a mio avviso, sono rimasti insoluti troppi aspetti, forse ha un po’ esagerato.

Il libro è comunque interessante e scritto col marchio di fabbrica della Gazzola, non delude… tranne che per il finale sospeso.

Avete letto Questione di Costanza? Vi aspetto per commentarlo insieme!

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Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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