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Paria dei cieli – Isaac Asimov

Paria dei cieli Book Cover Paria dei cieli
Ciclo dell'impero #3
Isaac Asimov
Fantascienza
Mondadori
28 settembre 2020
digitale, cartaceo
720

La Terra nell'anno 827 dell'Era galattica: un mondo di diseredati, anzi di paria. Devastata dalle radiazioni ma abitata da una razza ostinata e indomita, l'antica culla dell'umanità sta per trasformarsi in un campo di battaglia. Le forze in gioco: l'alta gerarchia terrestre, decisa a congiurare contro il potere imperiale per restituire alla Terra le antiche glorie; l'immenso Impero Galattico, forte di duecento milioni di pianeti e che nessuno può sconfiggere; un pugno di terrestri leali all'impero, un archeologo, un'arma segreta e soprattutto Schwartz, l'uomo venuto dal passato. Saranno queste le pedine che, su un'immensa scacchiera, decideranno le sorti dell'umanità in un intreccio tipico del miglior Asimov. Una vicenda ambientata nell'universo delle Fondazioni, ma prima del crollo dell'Impero e quando Trantor governava al massimo dello splendore su tutto l'universo conosciuto.

Siamo infine arrivati al terzo e ultimo romanzo del ciclo dell’impero, Paria dei cieli, trilogia scritta da Isaac Asimov e pubblicata da Oscar Vault in una nuova veste grafica.

La trilogia è così composta:

Joseph Schwartz è un sarto in pensione che vive nella Chicago del 1949. Improvvisamente si trova catapultato in un mondo totalmente diverso, dove non riconosce gli ambienti, la lingua, gli usi e i costumi. Viene sottoposto a un esperimento con uno strumento realizzato dal dott. Shekt, il sinapsificatore, che aumenta le capacità intellettive di chi vi è sottoposto. Il povero Schwartz si troverà ad aver capacità incredibili, come leggere nelle menti altrui.

Come già per gli altri romanzi, questo è indipendente dai precedenti del ciclo, avendo sia ambientazione che protagonisti diversi. Ci troviamo, diversamente dagli altri due episodi, sulla Terra, un pianeta devastato dalle radiazioni, dove solo alcune zone sono vivibili e per questo non è possibile superare un certo numero di abitanti. Per ovviare a questo problema, si pratica il Sessuagenario, cioè al compimento dei sessant’anni i terrestri vengono sottoposti a eutanasia.

Si vede chiaramente, in questo romanzo, come gli anni in cui è stato scritto abbiano influenzato Asimov nella sua scrittura. Già l’ho incontrato nei due precedenti, ma qui più che mai è tangibile la paura che in quegli anni (ricordo che Paria dei cieli è stato scritto nel1950) potesse scoppiare una guerra atomica. Infatti, la Terra è invivibile e i terrestri stessi sono considerati portatori di malattie incurabili e fortemente contagiose e per questo discriminati e trattati come razza inferiore.

Come negli altri romanzi, la storia si dipana fluida e avvincente, tra intrighi, rocambolesche avventure e, di nuovo, l’amore. Protagonisti, oltre al sarto e al dott. Shekt, sono Pola, la figlia si Shekt nonché sua assistente, entrambi terrestri, e l’archeologo Bel Arvardan. Quest’ultimo è piuttosto razzista, non è terrestre e vive sul pianeta Sirio, e considera la Terra solo come oggetto di studio. Inevitabilmente dovrà cambiare idea. Ecco alcune affermazioni insite nella sua cultura:

Pretendere l’educazione da un terrestre è come cercare l’asciutto in un oceano” oppure “Un terrestre ti darà qualunque cosa, purché non costi niente e valga ancor meno

In Paria dei cieli compare un tema, che non avevo incontrato nei precedenti, il razzismo nei confronti degli abitanti della Terra. Un razzismo forte, crudele, la ghettizzazione completa di un popolo che tanto ricorda (a me, ma credo a tutti) la situazione degli ebrei.

Inoltre, ho trovato dei passi che sono, purtroppo, estremamente attuali visto il periodo di emergenza sanitaria che stiamo vivendo

«Lei mi sta dicendo – boccheggiò – che la Terra intende propagare il virus nella galassia e scatenare una gigantesca guerra batteriologica…» […] «Una volta cominciata l’epidemia, milioni di persone moriranno ogni giorno e niente potrà fermare il flagello.»

Non vi sembra estremamente attuale?

Come in tutti i romanzi che leggo, mi piace tantissimo andare a vedere le note dell’autore. Anche qui, Asimov scrisse una postilla nel 1982 in cui dichiara che quando scrisse il romanzo erano passati solo quattro anni dall’esplosione della bomba atomica su Hiroshima e Nagasaki e in quel momento ancora non erano noti gli effetti delle radiazioni sugli organismi. Per cui lui si basò su un principio scientifico che poi si è rivelato errato secondo cui la Terra potesse essere radioattiva e la vita dell’uomo continuasse anche se con grossi problemi e difficoltà.

Oggi non lo credo più […] Devo chiedervi, perciò, di sospendere la vostra incredulità su questo punto e godervi il libro (se vi è piaciuto) a prescindere da questo particolare.

E allora non resta che raccomandarvi la lettura di questo terzo episodio del Ciclo dell’impero, e di lasciarvi trasportare dalla storia che è, forse, la più avvincente dei tre romanzi.

Avete letto Paria dei cieli? Vi ispira? Lasciatemi un commento!

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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione finale.

 

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