Il club delle lettrici compulsive

Nozze per i Bastardi di Pizzofalcone – Maurizio De Giovanni

Nozze per i Bastardi di Pizzofalcone Book Cover Nozze per i Bastardi di Pizzofalcone
I Bastardi di Pizzofalcone
Maurizio De Giovanni
giallo
Einaudi
3 dicembre 2019
cartaceo
223

Una ragazza, nuda, in una grotta che affaccia su una spiaggia appartata della città; l'hanno uccisa con una coltellata al cuore. Un abito da sposa che galleggia sull'acqua. In un febbraio gelido che sembra ricacciare indietro nell'anima i sentimenti, impedendogli di uscire alla luce del sole, Lojacono e i Bastardi si trovano a indagare su un omicidio che non ha alcuna spiegazione evidente. O forse ne ha troppe. Ognuno con il proprio segreto, ognuno con il proprio sogno ben nascosto, i poliziotti di Pizzofalcone ce la metteranno tutta per risolvere il mistero: la ragazza della grotta lo esige. Perché non solo qualcuno le ha tolto il futuro, ma lo ha fatto un attimo prima di un giorno speciale. Quello che doveva essere il più bello della sua vita.

Oggi parliamo di Nozze per i Bastardi di Pizzofalcone, scritto da Maurizio De Giovanni e pubblicato da Einaudi.
La serie è così composta:

  • Il metodo del coccodrillo
  • I Bastardi di Pizzofalcone
  • Buio per i Bastardi di Pizzofalcone
  • Gelo per i Bastardi di Pizzofalcone
  • Cuccioli per i Bastardi di Pizzofalcone
  • Pane per i Bastardi di Pizzofalcone
  • Vita quotidiana dei Bastardi di Pizzofalcone
  • Souvenir per i Bastardi di Pizzofalcone
  • Vuoto per i Bastardi di Pizzofalcone
  • Nozze per i Bastardi di Pizzofalcone
  • Fiori per i Bastardi di Pizzofalcone

Maurizio De Giovanni è uno dei miei autori preferiti. Adoro il suo modo di scrivere, il modo che ha di narrare le storie, adoro i personaggi che ha creato. I Bastardi sono i primi personaggi che ho conosciuto usciti dalla penna di De Giovanni e mi sono entrati direttamente nel cuore per non uscirne mai.

Quando esce un nuovo romanzo della serie, me la tengo da parte coccolandolo come un cucciolo e aspettandomi tantissimo, fino al momento della lettura che puntualmente va oltre le mie aspettative.

Anche con Nozze per i Bastardi di Pizzofalcone ho rispettato il rito, ho messo il libro in libreria, me lo sono coccolato fino al momento della lettura. Ho ritrovato i miei amici, l’ispettore Lojacono, detto il cinese, Aragona detto Serpico, Romano detto Hulk, Alex di Nardo e Pisanelli e Palma e Ottavia… Insomma tutto il gruppo. Ho ritrovato il personaggio ultima arrivata, Elsa Martini, una donna complicata, bellissima, apparentemente forte, nella realtà fragile che nasconde un segreto che in “Nozze” viene rivelato in parte.

A volte la sicurezza è come un vestito. Lo puoi indossare e ti può anche stare bene. Puoi portarlo con eleganza, magari sembra fatto su misura. Ma non puoi certo tenerlo sempre, no? Tutti i giorni, ventiquattr’ore al giorno. E può anche succedere che se una cosa ti sta a cuore, quell’abito lo togli. E resti senza.

Ho ritrovato il mare di Napoli, e la città di Napoli, anche se in questo episodio non compare quasi mai ma rimane sullo sfondo, come una protagonista nascosta che sai che c’è e sai che da dietro le quinte tira le fila della scena.

Una giovane sposa viene trovata morta il giorno precedente il matrimonio e l’abito da sposa viene trovato buttato in mare tra i rifiuti. Da qui parte l’indagine. Lo schema è sempre lo stesso, c’è il delitto, c’è l’indagine, gli interrogatori, le analisi dei reperti, ma tutto è una “scusa” per parlare e far parlare i protagonisti. Di ognuno, De Giovanni narra i vizi e le virtù, e ce li fa amare, tutti, con i loro difetti e i loro pregi. In questo romanzo compare la figlia della Martini, Vittoria, e secondo me, è il personaggio più riuscito del romanzo, una donnina nei panni di un’undicenne, più matura di tanti adulti, che adora Aragona perché ne vede l’animo fanciullo e buono nascosto dalla maschera di buffa arroganza.

Ovviamente deve esserci un personaggio “negativo” e lo individuiamo nella figura di Buffardi, magistrato antimafia, borioso e antipatico che avrà pane per i suoi denti scontrandosi con Laura Piras, il magistrato che segue il commissariato dei Bastardi. Buffardi è un personaggio quasi comico nella sua estrema arroganza e nella sua prosopopea, e ha anche una vena di misoginia, ma stavolta si scontrerà contro l’arguzia delle donne del gruppo che risolveranno il caso a suo discapito.

Come al solito De Giovanni mi rapisce con le sue parole, leggo i suoi romanzi troppo velocemente, li divoro e non riesco a staccarmene fino a che non l’ho terminato.

In questo caso però ho notato una piccola flessione. Si tratta sempre di un romanzo molto bello, molto intenso e molto coinvolgente, ma rispetto alla media a cui mi ha abituato l’autore, l’ho trovato leggermente meno interessante. L’indagine non è stata approfondita come al solito, è stata quasi banale, tant’è che ho capito chi avesse ucciso la ragazza quasi subito, al primo incontro con l’assassino. Ed è strano perché la scoperta del colpevole è sempre stata per me una sorpresa.

A parte questo, come al solito, De Giovanni ha catturato il mio interesse e come al solito al termine del romanzo mi sono sentita sola, senza i miei “amici”. Per fortuna ho ancora da leggere l’ultimo episodio della serie, ma prima, come sempre, lo coccolerò finché non sarà arrivato il suo momento.

Se avete letto i romanzi di De Giovanni, non potete perdere questo penultimo capitolo (per ora) della serie dei bastardi, e se non avete ancora letto nulla, non posso che dirvi, che aspettate?

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