Il club delle lettrici compulsive

Non siamo mai stati qui – Lara Prescott

Non siamo mai stati qui Book Cover Non siamo mai stati qui
Lara Prescott
Storico
DeA Planeta Libri
5 novembre 2019
cartaceo, digitale
446

Mosca, 1949. È notte fonda quando Olga Ivinskaja viene prelevata dall'angusta cella che divide con altre prigioniere. Quello che gli uomini in nero vogliono sapere - e che Olga rifiuta ostinatamente di confessare - è se davvero il grande Pasternak stia lavorando a un'opera sovversiva in grado di gettare cattiva luce sul regime sovietico. Ma invece di mettere nero su bianco le informazioni che l'interrogatore prova a estorcerle, Irina impugna la penna per raccontare la sua storia. La storia di un amore proibito più tenace persino della prigionia. E di un romanzo, "Il dottor Zivago", più forte di ogni censura. A Washington, intanto, presso la sede centrale della CIA, la giovane Irina viene arruolata come dattilografa e presto promossa al ruolo di spia. In piena Guerra Fredda, tra i suoi obiettivi c'è quello, delicatissimo, di aggirare il bando che vieta la pubblicazione di "Zivago" in Unione Sovietica, e risvegliare la sete di libertà della popolazione sfruttando l'arma più micidiale e sottovalutata che esista: il potere delle parole. "Non siamo mai stati qui" è il racconto a più voci di un'epoca travagliata e di una formidabile avventura umana, sentimentale e letteraria. Un omaggio a un tempo in cui "credevamo che i libri potessero cambiare la storia".

Oggi partecipiamo al review party di Non siamo mai stati qui, un libro scritto da Lara Prescott e pubblicato in Italia da DeA Planeta che ringrazio per avermi permesso di leggerlo in anteprima. Grazie anche a Mara di Romance e altri rimedi e Raffaella di The Reading’s Love per aver organizzato l’evento.
Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento così che possiate leggere le recensioni delle altre blogger bravissime che hanno partecipato e farvi un’idea più completa del libro.

non siamo mai stati qui

Siamo a Mosca. A notte fonda la giovane Olga viene arrestata per la sua relazione con l’autore russo Pasternak. Le vogliono far confessare che Boris, il suo amante, sta scrivendo un libro che va contro il regime di Stalin, antisovietico. Per questo passerà degli anni in prigionia, in un gulag, un campo di lavoro sovietico..

Contemporaneamente negli Stati uniti, negli stessi anni, la giovane Irina, di origine russa ma nata negli USA, viene assunta come dattilografa, lavoro di copertura in quanto il suo vero ruolo sarà quello di corriere inizialmente e di spia in un secondo tempo. E il romanzo racconta la sua formazione, il suo addestramento, le scelte di vita che deve compiere.

Non siamo mai stati qui si dipana su più livelli di scrittura. Da un lato l’EST negli anni bui del dopo guerra subito dopo la morte di Stalin. Olga e Boris ne sono i protagonisti. Dall’altro lato, l’OVEST rappresentato dalle figure di Irina e Terry, Sally e Harry, tutti personaggi chiave dello spionaggio internazionale americano al centro del quale c’è un libro. Uno dei libri più famosi di un autore russo: il dottor Zivago.

Si tratta dunque di un romanzo storico di ampia levatura. Parla della genesi del romanzo dottor Zivago, di come ha visto la luce e di come sia stato pubblicato nonostante l’ostracismo da parte della Russia. Grazie all’interessamento dell’Italia, per prima, attraverso la figura di Feltrinelli, il romanzo verrà pubblicato nella nostra nazione e poi in Inghilterra e infine negli Stati Uniti.

Ma la vera protagonista di questo romanzo è la Storia. La storia di un mondo devastato dalla Seconda Guerra Mondiale in cui le sorti delle nazioni cercano di risollevarsi. È la storia di grandi amori: quello di Boris e Olga che superano ogni difficoltà pur di vivere il loro amore; quello di Irina, di Sally, di Terry, che cercano di superare le convenzioni sociali pur di vivere insieme, pur di godere del loro amore. La descrizione della vita di queste spie americane è eccezionale; la Prescott riesce a descrivere il loro ruolo e il loro lavoro e la loro capacità In maniera mirabile, fa vivere al lettore le avventure delle spie e i loro travestimenti e la loro capacità di immedesimarsi in tutti che che vogliono.

La parte che però ha più coinvolto la mia mente è stata sicuramente la descrizione delle pene subite da Olga nel gulag russo, quando è stata arrestata per essere stata considerata traditrice del popolo sovietico.

Ho letto molti libri che parlano della condizione della Russia subito dopo Stalin e prima del disgelo dalla Guerra Fredda, ma nessuno mi ha sconvolto come questo romanzo. Le parole che usa l’autrice non sono particolarmente cruente, ma sono dure e sono usate per narrare la realtà così com’è, senza abbellimenti, senza esagerazioni ma esattamente com’è. Parla dell’angoscia di Olga e di Boris Pasternak mentre attendono la reazione del governo russo per aver dato la possibilità di pubblicare il libro all’estero e non in madrepatria. È struggente anche la reazione dei figli di Olga a questo tipo di attesa sapendo che la mamma rischia di nuovo di essere arrestata e anche uccisa. Pasternak vincerà il premio Nobel ma a quale costo? La descrizione della reazione di Boris alla notizia della vittoria è quanto di più coinvolgente possa essere stato scritto:

Boris alza lo sguardo verso il cielo e fredde gocce di pioggia gli colpiscono il viso. Ci siamo, pensa. Tutto è di fronte a lui, come un banchetto. La sua opera incisa nel futuro a caratteri d’oro. Ma nessuna lacrima di gioia si mescola alla pioggia che gli scorre lungo le guance.”

Sembra di sentire l’emozione mista a paura che assale Boris alla notizia. Sa che così sarà eterno, ma sa che la sua vita è ormai segnata.

Dall’altra parte viene descritta la storia delle spie americane, la loro vita, sempre costrette a mentire, al doppio gioco, a non essere mai se stessi per il bene della propria patria. Fa anche pensare. Non avevo mai visto lo spionaggio da questo punto di vista, la sofferenza di queste persone che non possono vivere la propria normalità.

Esplicativo è il passo “L’intero spettro delle motivazioni umane poteva essere assunto nel pratico acronimo DICE: Denaro, Ideologia, Compromesso, Ego” secondo cui i vari dipendenti dell’Agenzia, tutti coloro che lavorano per essa si devono attenere.

Anche gli amori che nascono tra di loro devono essere soppressi sia perché non posso essere vissuti a causa del loro lavoro ma anche soprattutto per le convenzioni sociali. Non dimentichiamo che ci troviamo in un periodo storico particolare, che va dagli anni ’50 ai ’60, in cui alcuni tipi di amore venivano considerati ignobili.

Ho adorato tutti personaggi, o quasi, che compaiono in Non siamo mai stati qui; prima fra tutti Olga la donna più forte di cui abbia mai letto. Lei è dotata di una forza incredibile. Ho adorato Boris Pasternak, che ho conosciuto sui libri di scuola come autore de Il dottor Zivago, il romanzo di cui si parla in questo libro. Ma ho adorato anche Irina e Sally e in parte anche Teddy. Ho, invece, disprezzato Harry per la sua cattiveria e per la sua falsità.

Mi è piaciuto molto come l’autrice ha costruito il suo romanzo, dividendo ogni capitolo tra Ovest ed Est e dando voce a ogni personaggio. Ogni capitolo infatti è narrato in prima persona da colui o colei che in quel momento è protagonista. Questo escamotage non ha fatto altro che aumentare in me la voglia e la curiosità di andare avanti, ha creato una grande aspettativa che non è stata assolutamente delusa.

È uno dei romanzi più belli che abbia mai letto negli ultimi anni, sicuramente il migliore del 2019. Si tratta di un romanzo strutturato molto bene, con un tipo di scrittura fluida e coinvolgente, che narra una storia assolutamente non banale e sicuramente mai letta prima. Il fatto che sia una storia realmente accaduta, probabilmente romanzata ma sicuramente avvenuta, dà al romanzo quel di più che lo rende superlativo.

Lo consiglio di cuore a tutti coloro che vogliono fare un tuffo nella Russia e negli Stati Uniti degli anni ’50, gli anni della cortina di ferro, della Guerra Fredda. E lo consiglio soprattutto a coloro che vogliono capire come vivevano e come erano costretti a scrivere i grandi autori russi di cui tanto abbiamo sentito parlare durante gli anni scolastici.

Avete letto Non siamo mai stati qui? Vi aspetto per commentarlo insieme!

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NdA: il libro mi è stato fornito da DeA Planeta perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia valutazione finale.

 

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