Morte sotto i riflettori
Miss Detective #7
Letture per ragazzi, giallo
Mondadori
2019
Digitale - Cartaceo
332
Manuela Piemonte
Un'indagine carica di mistero, nella cornice di una delle più famose tragedie di Shakespeare. Un racconto basato su: Il Caso dell'Omicidio di Romeo e Giulietta, indagine a cura della società investigativa Wells & Wong.
Il palcoscenico è il luogo per l'omicidio.
Concluse terribili avventure vissute a Hong Kong, Daisy e Hazel rientrano in Inghilterra. L'inclinazione delle due ragazzine a cacciarsi sempre nei guai preoccupa però lo zio Felix, da cui sono ospiti. Per tenerle sotto stretta sorveglianza, lo zio coglie al volo l'opportunità di coinvolgerle in una compagnia teatrale che sta allestendo una nuova produzione di Romeo e Giulietta. Ben presto però la vita di teatro svela la sua doppia identità: dietro sorrisi e cortesie si celano invidie e gelosie. Il gioco di finzione si fa sempre più minaccioso, fino a quando la tensione esplode e viene rinvenuto un cadavere. Daisy e Hazel dovranno allora vestire di nascosto il ruolo di investigatrici e muoversi tra le ombre del palcoscenico per risolvere il caso, prima che il colpevole possa pronunciare l'ultima battuta.
Torna la Società investigativa! Morte sotto i riflettori è il settimo libro di Robin Stevens pubblicato in Italia da Mondadori. Siete pronti a ritrovare Hazel e Daisy? Allora cominciamo!
La serie è così composta:
- Omicidi per signorine
- In vacanza con il morto
- Assassinio in prima classe
- Un delitto allegro ma non troppo
- Un mistero… coi fiocchi
- Cream buns and crime (Raccolta di racconti, inedito in Italia)
- Pericolo in famiglia
- Morte sotto i riflettori
- The Case of the Blue Violet (racconto inedito in Italia)
- The Case of the Deepdean Vampire (racconto inedito in Italia)
- The Case of the missing treasure (racconto inedito in Italia)
- The Case of the Drowned Pearl (racconto inedito in Italia)
Dopo l’avventura a Hong Kong, Daisy e Hazel sono tornate a Londra. Di loro si occupa lo zio di Daisy, Felix, il quale, per evitare che si mettano nei guai di nuovo, ritiene più opportuno far saltar loro il semestre alla Deep Dean e istruirle a casa almeno per un po’.
Per tenerle occupate, le due ragazzine vengono mandate a recitare come comparse in una compagnia teatrale che sta per debuttare con una nuova rappresentazione di Romeo e Giulietta. Del resto, cosa può accadere in un teatro? Di tutto.
Non entro nei dettagli perché non voglio rovinarvi la lettura, ma accadrà davvero di tutto.
Dal primo libro, Omicidi per signorine, Daisy e Hazel ne hanno fatta di strada… sono cresciute. Questa è stata la prima impressione che ho avuto leggendo Morte sotto i riflettori. Non sono diventate grandi solo dal punto strettamente anagrafico (Daisy ha quindici anni e Hazel li compirà a breve, all’inizio della storia), ma sono proprio le circostanze della vita che le hanno fatte crescere forse più in fretta del dovuto, nonostante gli adulti intorno a loro continuino a negare l’evidenza, spingendo le due a gesti azzardati e potenzialmente pericolosi.
«Perché non dovrei essere un’investigatrice?» ha ribattuto Daisy. «Non sono più una bambina.»
«Sei certamente ancora una bambina; del tipo più fastidioso, che crede di essere già grande» ha risposto lo zio. «E hai insegnato a Hazel a ragionare allo stesso modo.»
«Non le ho insegnato proprio niente. Perché devi sempre dare per scontato che sia colpa mia!» ha esclamato Daisy.
«È colpa sua tanto quanto colpa mia» ho convenuto.
Siamo negli anni ’30 in Inghilterra e per due signorine di buona famiglia è previsto un buon matrimonio e poco più. Hazel e Daisy invece non sono tentate dalla vita comoda e sicura, ma cercano di rendersi indipendenti e pretendono di essere valutate per le loro capacità e non per la loro dote. Come dar loro torto?
In questa nuova avventura della Società investigativa vengono trattati argomenti delicatissimi, tra cui l’omosessualità. Sapevate che in Inghilterra l’omosessualità maschile era punibile con l’arresto? E lo è stata fino al 1967. L’omosessualità femminile non era nemmeno presa in considerazione, ma per gli uomini era illegale amare una persona dello stesso sesso.
Non voglio entrare nello specifico, tuttavia vi dirò cosa penso in linea generale. Questa serie è pensata per i ragazzi, anche molto giovani, e credo che sia meraviglioso il messaggio che manda la Stevens: chi ti ama, ti ama come sei, nonostante i difetti e i tuoi gusti… anche in amore!
L’amicizia di Daisy e Hazel è passata attraverso numerose prove, ma insieme resistono perché sono amiche, si vogliono bene davvero. Hazel è il personaggio che più si è evoluto, secondo me, in questo arco narrativo. Da che era quasi succube di Daisy, qui, in Morte sotto i riflettori, emergono finalmente lati inaspettati della sua personalità che sorprendono addirittura la stessa Hazel.
È senza dubbio il mio personaggio preferito, forse anche perché tutte le storie sono raccontate dal suo punto di vista.
Anche in Morte sotto i riflettori si parla di razzismo perché ci sono tanti personaggi che escono dallo stereotipo dell’inglese classico. Come sempre, chi non è inglese ed è orientale o magari nero, viene guardato in modo diverso, viene valutato in modo diverso e deve faticare il doppio per ottenere gli stessi risultati degli altri.
La Stevens però ha sempre un modo leggero di trattare questi argomenti (che non vuol dire sciocco, eh! Semplicemente non fa i pipponi che potrei fare io al suo posto, giusto per dirne una!) e questo suo stile rende questa serie di libri un vero gioiello. Non vedo l’ora di leggere il prossimo!
Avete letto Morte sotto i riflettori? Vi aspetto per commentarlo insieme.
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