Il club delle lettrici compulsive

Molto forte, incredibilmente vicino – Jonathan Safran Foer

Molto forte, incredibilmente vicino Book Cover Molto forte, incredibilmente vicino
Jonathan Safran Foer
Romanzo storico
Guanda
2005
Digitale - Cartaceo
315
Massimo Bocchiola

A New York un ragazzino riceve dal padre un messaggio rassicurante sul cellulare: "C'è qualche problema qui nelle Torri Gemelle, ma è tutto sotto controllo". È l'11 settembre 2001. Tra le cose del padre scomparso il ragazzo trova una busta col nome Black e una chiave: a questi due elementi si aggrappa per riallacciare il rapporto troncato e per compensare un vuoto affettivo che neppure la madre riesce a colmare. Inizia un viaggio nella città alla ricerca del misterioso signor Black: un itinerario ricco di incontri che lo porterà a dare finalmente risposta all'enigmatico ritrovamento e ai propri dubbi. E sarà soprattutto l'incontro col nonno a fargli ritrovare un mondo di affetti e a riaprirlo alla vita.

Alice ha letto Molto forte, incredibilmente vicino, un romanzo di Jonathan Safran Foer, pubblicato in Italia da Guanda edizioni. Vi lascio alla sua recensione.

RECENSIONE DI ALICE

New York, 11 settembre 2001: attentato kamikaze da parte degli estremisti appartenenti ad Al Qaida che decretano il crollo delle torri gemelle.

New York, qualche mese dopo l’attentato nel quale assieme alle numerosissime vittime è deceduto il padre del protagonista: Oskar continua a cercarne i ricordi in giro per i distretti della città, per sentire che suo padre gli è vicino e che la vita sta tornando normale. Oskar insegue l’ombra del padre, cercando di capire cosa apra la chiave trovata nella busta “Black”. La sua ricerca lo porterà a conoscere una New York ancora viva nonostante la tragedia, che va avanti e che cerca di superare il dolore.

Ma cosa significa vivere una vita normale?

Safran Foer scrive un romanzo psicologico di una profondità e di una malinconia senza eguali, pieno di parole e lettere “cerchiate” o sovrapposte, che a primo acchito sembrano errori di stampa ma che, pagina dopo pagina, ci faranno innamorare di quel bambino che vuole solo riavere il suo papà. Perché per lui la normalità è questo, avere accanto il suo eroe, colui che lo ha sempre protetto da un mondo grande e spaventoso senza mai farlo sentire diverso, ma speciale.

E ridemmo, ridemmo insieme e da soli, a squarciagola e in silenzio, eravamo decisi a ignorare qualunque cosa andasse ignorata, decisi a costruire un nuovo mondo dal nulla, se nulla si poteva salvare nel nostro mondo, fu uno dei giorni più belli della mia vita, un giorno in cui vissi la mia vita e non pensai affatto alla mia vita.

Il romanzo di Foer è complicato, ricco e suggestivo. Il “cattivo” non è solo Al Qaida, ma anche l’Olocausto vissuto tramite il passato dei nonni di Oskar, separati ancor prima di poter dire di essere una famiglia, a causa delle idee di un gruppo di fanatici che ha portato odio e orrore nelle loro vite.

Il messaggio dell’autore è “molto forte, incredibilmente vicino”, lo è quando la guerra e l’odio ci strappano da davanti un futuro roseo; quando un bambino viene privato del genitore che amava e adorava; lo è quando una donna deve fuggire per salvarsi e salvare il proprio figlio, anche se questo significa vivere un’esistenza solitaria, triste e menomata.

Il dolore generato dall’odio è forte, ma la vita deve proseguire e dopo una tragedia, alla quale si cerca disperatamente di dare un senso per poterci convivere, chi sopravvive deve ricostruire e ricostruirsi.

Come ho detto, non è un libro facile perché ci mette davanti al dolore umano, inafferrabile e contorto, e alle debolezze della nostra razza, che odia troppa facilità e fa poco per migliorare imparando dagli sbagli passati, pensando che “c’è tempo” e che qualcuno, prima o poi, farà meglio.

È un libro sulle opportunità, sulla forza di chi è vittima e, a testa alta, vuole una rivincita da questa vita che non è stata giusta, una vittima che non si arrende e che vede la luce in fondo al tunnel anche quando questa è ancora spenta.

Entrare in contatto con la profondità delle parole contenute tra le pagine di Foer fa male, ma fa riflettere e serve un’immensa concentrazione per non perdersi nell’intreccio che lega il passato e il presente della famiglia di Oskar. Se riuscirete ad arrivare in fondo, non senza lacrime e sorrisi, sarete felici di esservi affidati alla penna dell’autore, perché difficilmente vi laverete via le sue parole dalla mente.

Avete letto Molto forte, incredibilmente vicino? Vi aspetto per commentarlo!

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Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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